I migliori Auguri di un felice e spumeggiante 2008
Santino Li Calzi Coisp L'Aquila
domenica 30 dicembre 2007
- - - - - - - - - - B U O N - - - - A N N O - - - - - - -
Pubblicato da coisp l'aquila
venerdì 28 dicembre 2007
Educatore della vita
http://www.youtube.com/watch?v=DpfFOI2OLqU
Pubblicato da coisp l'aquila
lunedì 24 dicembre 2007
B U O N N A T A L E
…e vi regali tutto quello che il vostro cuore desidera di più
Segreteria Provinciale COISP L'Aquila
Pubblicato da coisp l'aquila
domenica 16 dicembre 2007
SINDACATI DI POLIZIA: PESSIMISMO SULLA FINANZIARIA, MARTEDI’ L’ULTIMO CONFRONTO
Nonostante le ripetute assicurazioni, nulla appare muoversi sul fronte sempre più cruento della manovra finanziaria relativa alla sicurezza: appare oramai assodato che gli stanziamenti sono insufficienti per mantenere gli attuali standard e per garantire dignitose condizioni retributive agli operatori del Comparto sicurezza.
Lo stesso Ministro dell’Interno ha ammesso tutto questo e ha dichiarato il suo impegno personale per risolvere la delicata questione.
Ma a tutt’oggi, a poche ore dall’approvazione dei maxi emendamenti, nessuna delle legittime richieste avanzate dai sindacati che rappresentano la totalità dei poliziotti italiani è stata accolta: le “modifiche” promesse si risolvono in modeste concessioni per le Amministrazioni, mentre diventa assolutamente inaccettabile il drastico rifiuto di investire sulle retribuzioni e sulle condizioni di lavoro degli operatori.
Martedì è stato fissato un incontro, su richiesta dei sindacati presso il Ministero dell’Interno e sarà quello l’ultimo momento di confronto.
Poi, in mancanza di risposte concrete, si inasprirà ulteriormente il conflitto sindacale contro un Governo che, con incredibile arroganza penalizza e mortifica nei fatti le donne e gli uomini in divisa.
I sindacati di polizia hanno già deliberato imponenti forme di protesta, da tenersi sul territorio nazionale per denunciare la blanda ed improduttiva politica di questo Governo sulla sicurezza.
Siulp - Siap-anfp - Silp-Cgil - Consap-Italia Sicura - Fsp – Ugl - Coisp - Uilps
Pubblicato da coisp l'aquila
domenica 9 dicembre 2007
Rendiamo più agevole la vita al personale delle VOLANTI
Il Coisp chiedeva ancora al Sig. Questore di prendere in attenta considerazione l’ipotesi di trasferire l’attuale Ufficio Volanti con relativa Segreteria presso l’ingresso della Squadra Mobile (già nel passato gli uffici della Volante si trovavano in quella sede) in considerazione del fatto che il Dr Piritore ha disposto l’assegnazione dei posti riservati alle auto delle Volanti nel piazzale antistante la predetta Squadra Mobile.
Il Questore con nota 2290/07 del 29 novembre scorso rispondeva alle richieste del Coisp, comunicando che “al fine di corrispondere alle esigenze logistiche dell’Ufficio Prevenzione Generale e soccorso pubblico, saranno a breve resi disponibili due nuovi locali, posti a piano terra, che sono stati oggetto dei recenti interventi di ristrutturazione. Per quanto riguarda la segnalata carenza di materiale informatico, si comunica che nei prossimi giorni saranno assegnati all’U.P.G.S.P. due nuovi personal computer.”
Il COISP apprezza che il Questore abbia disposto l’assegnazione dei locali e del materiale informatico all’UPGSP, speriamo che i tempi non siano biblici come al solito.
Nulla invece ci è stato comunicato riguardo la possibilità di trasferire gli attuali uffici della Volanti nei pressi dell’ingresso Squadra Mobile e contestualmente cedere ai colleghi della Squadra Mobile gli attuali locali, forse non abbiamo bene spiegato l’intento ed allora si e provveduto ad inviare una nuova richiesta al signor Questore.
Le risultanze saranno comunicate in seguito.
Buon Sindacato
Segreteria Provinciale COISP L'aquila
Pubblicato da coisp l'aquila
lunedì 3 dicembre 2007
100 MILA POLIZIOTTI IN PIAZZA A ROMA PER MIGLIORARE LA SICUREZA DEL PAESE
queste LE AGENZIE di stampa sulla manifestazione:
(ANSA) SICUREZZA: VOLANTI, AGENTI, STRAORDINARI, MANCA TUTTO
ROMA, 1 DIC - Meno "volanti", meno straordinari , meno soldi per le missioni, scuole che chiudono, concorsi che non si fanno e quindi meno giovani agenti, meno poliziotti per strada. Ha tutto il segno "meno" il bilancio che tracciano i sindacalisti delle forze di polizia, tornati in piazza per la prima volta dopo dieci anni e per la prima volta in assoluto tutti insieme, autonomi e confederali, compresi i Cocer di carabinieri e guardia di finanza.Ecco un elenco di quel che manca e che - dice un sindacalista del Siulp - peggiorerà ancora di più per colpa della finanziaria.SCUOLE - Per addestrare gli uomini e le donne della polizia ce n'erano 12, ne hanno già chiuse nove, restano solo quella di Forlì, quella di Caserta e l'istituto superiore di Roma.CONCORSI - Sono tre anni che non se ne fanno e gli agenti sono quindi sempre più vecchi. Ma anche pochi, visto che oggi mancano 5.700 unità dall'organico previsto, ogni anno vanno in pensione 1.300 poliziotti e la finanziaria prevede 1.300 assunzioni in polizia nei prossimi tre anni.NUCLEI ANTICRIMINE E DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA - I nuclei sono stati smantellati per mancanza di uomini, mentre la Dia sono tre anni che non fa missioni per mancanza di fondi.STRAORDINARI - Oltre un terzo del lavoro viene fatto in straordinario, ma attualmente viene pagato un massimo di 10 ore (pari a 80 euro netti) le altre si fanno gratis ("se arresto qualcuno non posso certo lasciarlo andare perchè ho finito l'orario"); la Finanziaria stanzia 10 milioni di euro per gli straordinari di tutte le forze di polizia, ma un altro articolo della stessa legge prevede un taglio del 90% delle ore (pari a circa 50 milioni).VOLANTI - Gli standard di sicurezza prevedono una "volante" ogni 50mila abitanti; a Roma ce ne sono 35 per ogni turno (cioè circa un terzo del necessario). Ma le auto, "volanti" e non, sono anche troppo vecchie e per non lasciarle senza benzina in molti casi i commissariati non pagano l'affitto ("che ci sfrattino è difficile, mentre la benzina a credito non te la dà nessuno").
(Apcom) SICUREZZA/ CORTEO A ROMA DEI SINDACATI POLIZIA E COCER
Roma, 1 dic. Inno d'Italia e slogan contro la finanziaria. Protesta e scherno nei confronti del governo e bandiere dei maggiori sindacati di polizia e dei Cocer più rappresentativi delle forze militari e dell'ordine. E' partita come previsto da piazza della Repubblica il corteo "per denunciare" le poche risorse assegnate dalle legge di bilancio al comparto sicurezza.In piazza Venezia su un maxi poster montato su un camioncino è riportato il noto quadro di Giuseppe Pellizza da Volpedo, "Il IV Stato". Figure centrali però sono un agente di polizia ed un carabiniere. Poco più in là agenti della polizia di Stato e di quella penitenziaria sottolineano come ancora non sia stato rinnovato il contratto collettivo di lavoro.Tra le migliaia di bandiere dei vari sindacati che sventolano per le vie del centro di Roma, anche molti striscioni, con scritte quali: "Meno Prodi più sicurezza". Un manifesto guarda all'estero e fa un po' di antipolitica: "Un poliziotto italiano prende la metà del collega tedesco, un eurodeputato italiano prende il doppio di un collega tedesco".Il segretario generale del Consap, Giorgio Innocenzi, spiega: "Oggi chiediamo di modificare questa vergognosa legge finanziaria che taglia fondi alla sicurezza dei cittadini. Vogliamo una maggiore considerazione da parte del governo per il nostro lavoro. Questa è la prova generale - ha sottolineato il segretario del Consap - se non ci ascolteranno, sarà sciopero".
(AGI) FINANZIARIA: POLIZIOTTI IN PIAZZA, BASTA TAGLI
Roma, 1 dic. - Sicuramente non saranno stati 100 mila, come hanno detto dal palco di piazza Madonna di Loreto, tappa finale del corteo partito da piazza Esedra, ma certo erano tanti, tantissimi. Accomunati - dicono - dalla rabbia di chi ha cercato, "senza trovarlo", un dialogo con il governo. E dal rifiuto per una finanziaria che, così com'è stata varata dal Senato, taglia anzichè aumentare le risorse per la sicurezza.In piazza, a Roma, sono scesi tutti i sindacati di polizia (mancava il Sap, che ha scelto Milano), e accanto a loro penitenziari, forestali e militar
"Poche risorse, poca sicurezza", il leit motiv della mattinata: ribadito dagli striscioni, dai cartelli, dagli interventi conclusivi. Oronzo Cosi, segretario generale del Siulp, "portavoce" di giornata di tutte le sigle, ha chiesto "serietà e concretezza, non elemosine", ricordando le carenze di organico ("nella sola Polizia di Stato mancano oltre 6 mila tra uomini e donne"), i tagli del 10% agli straordinari, i fondi che "non bastano nemmeno per le divise invernali".Risultato: cori di approvazione, fischi per il governo, solidarietà da cittadini comuni e da categorie come imprenditori, commercianti e tassisti. Ma alla fine il risultato più importante è stata la nota arrivata dal Viminale. Nella quale il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, riconosce come la manifestazione di oggi ponga "questioni reali: le risorse finanziarie per gli uomini e i mezzi delle forze dell'ordine sono un elemento essenziale per quell'elevato livello di sicurezza che il governo si è impegnato a garantire ai cittadini. Il Viminale ha da tempo avviato una riorganizzazione interna per riqualificare e rendere piu' produttiva la spesa. Ma questo non può bastare. E la finanziaria non potrà non tenerne conto"."I saldi per la pubblica sicurezza - ha ammesso il ministro - dopo le modifiche approvate al Senato sono senza dubbio insoddisfacenti (i fondi sono in linea con quelli della scorsa Finanziaria). Mi sto personalmente impegnando perchè la Camera migliori gli stanziamenti".
(AGI) FINANZIARIA: COCER GDF, MILITARI CITTADINI A LIBERTA' LIMITATA Roma, 1 dic. - "I militari sono cittadini a liberta' limitata". I delegati del Cocer delle Fiamme gialle approfittano del corteo indetto dai sindacati di polizia per ribadire quanto sia "avvilente" non poter partecipare liberamente "a manifestazioni come questa, democraticamente organizzate e riconosciute quale diritto di ognuno".Al corteo i delegati in effetti partecipano, con uno striscione "non autorizzato" ("diritti sindacali alla Guardia di finanza") e con un documento affidato a colleghi sindacalisti "civili": "appare singolare - lamentano - che nell'era della globalizzazione e dell'Europa unita, la classe politica italiana continui ciecamente ad ignorare l'esigenza di dover riconoscere, anche a coloro che sono chiamati a garantire la sicurezza dello Stato e della collettività, il diritto ad avere un proprio sindacato, così come avviene negli altri Paesi dell'Unione".I delegati "rigettano il testo unificato in itinere al Senato sulla riforma della rappresentanza militare che risulta involutivo, atteso che gli organismi continuerebbero ad essere interni all'istituzione e quindi privi di effettiva autonomia rappresentativa" e ribadiscono al governo la richiesta di "separare il comparto sicurezza da quello della difesa"."I continui tagli operati in finanziaria, dai governi che si sono succeduti, alle risorse sulle spese di funzionamento - continua il documento - crea enormi difficolta' all'operato dei finanzieri. I finanzieri sono una grande risorsa per il Paese e la lotta che conducono all'evasione fiscale ed al sommerso portano all'individuazione di somme che, se incassate, varrebbero quanto intere manovre finanziarie. Nonostante questo si vedono ancor'oggi costretti a richiedere maggior attenzione e pari dignita' all'interno del ministero dell'Economia. A queste condizioni il governo e il Parlamento dicano con i fatti se la sicurezza e la lotta all'evasione fiscale sono o meno una effettiva priorita".
Pubblicato da coisp l'aquila
martedì 27 novembre 2007
SINDACATI DI POLIZIA IN PIAZZA
CONTRO LA FINANZIARIA 2008
Il Co.I.S.P., le altre OO.SS. del “cartello”, le organizzazioni sindacali della
Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato,
e, nelle forme e con modalità compatibili con lo status militare,
i Cocer delle Forze Armate, dell’Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza
PROTESTANO CONTRO
i contenuti insoddisfacenti della Legge Finanziaria per l’anno 2008
approvata dal Senato e che sta per essere esaminata alla Camera dei
Deputati, in quanto non sono previsti adeguati stanziamenti per il rinnovo
contrattuale dei poliziotti, per la specificità del nostro lavoro e per il
riordino delle carriere, e per la funzionalità della stessa Polizia
R O MA S A B A T O 1° D I C E M B R E
Pubblicato da coisp l'aquila
domenica 18 novembre 2007
Manifestazione del COISP a Genova del 17 novembre
tratto da "IL GIORNALE"
L’IRA NO GLOBAL ASSALTA TRENITALIA : CI HANNO FATTO PAGARE IL BIGLIETTO – I disobbedienti criticano l’azienda che ha applicato i normali sconti comitiva. E la Polizia si riprende simbolicamente piazza Alimonia: “la intitoleremo a Placanica”. – Gian Marco Chiocci nostro inviato a Genova - Senza pudore. Per andare a Genova a insultare le forze dell’ordine, i disobbedienti scrocconi non solo pretendono di viaggiare gratis ma esigono di arrivare in orario.
E se il biglietto alla fine se lo devono pagare (seppur scontato) e il treno porta ritardo (come tutti i santi giorni) ecco che decidono di inveire contro il management di Trenitalia reo d’aver remato contro la manifestazione. La rabbia è tale che in serata, a corteo terminato, alla stazione di Genova un gruppo di manifestanti aggredisce un controllore, spintonandolo e buttandolo sui binari. Il piagnisteo collettivo è diventato presto un efficace tam tam
mediatico. Da Milano a Napoli, da Padova a Bologna, tutti i no global hanno protestato per i «carri bestiame» e i «vagoni dimenticati nelle stazioni». Piange Francesco Caruso, parlamentare-masaniello di Rifondazione comunista. «Abbiamo fatto 14 ore di viaggio senza luce e senza acqua». Piange Luca Casarini, speaker dei centri sociali del Nord Est: «Se è il Family Day trasportano le folle e qui ci rompono le scatole anche se ci sono le
garanzie». Trenitalia non si commuove. Pazienta, prende tempo, alla fine replica dura: «Nessun disservizio. La richiesta di due treni charter per trasportare i manifestanti a Genova è stata avanzata dagli organizzatori che hanno acquistato i due treni da Napoli e Padova. Quanto al prezzo del biglietto è stato calcolato applicando lo sconto comitive previsto dalla normativa per gruppi superiori a 10 persone». La risposta dei poliziotti ai manifestanti si concretizza, invece, con la provocatoria esposizione in dieci piazze di estintori identici a quello che Carlo Giuliani avrebbe voluto scagliare contro la camionetta dei carabinieri in piazza Alimonda. Chi sta dalla parte dello Stato si dà appuntamento lontano dal corteo: in piazza della Vittoria, dirimpetto la questura, o a piazzale Crispi o lungo via Oberdan e in altre sette piazze. Ovunque campeggia un serbatoio antincendio con sotto la scritta: «Attenzione: non serve per spegnere incendi». Promotore dell’iniziativa che per tutta la giornata ha ricevuto il plauso di cittadini e colleghi è Franco Maccari, segretario del sindacato di polizia Coisp, lo stesso che in occasione dell’ultima ricorrenza dell’uccisione del no global al G8 s’è inventato un convegno dal titolo provocatorio: «L’estintore come strumento di pace» a cui - a leggere la locandina - erano stati invitati tutti, «tranne gli ex terroristi, i disobbedienti e i black bloc» nonché «la signora Haidi Giuliani» ripetutamente querelata dal sindacato per certe parole poco gentili consegnate ai giornali. Di provocazione in provocazione, nel pomeriggio, i poliziotti tornano sul luogo del delitto «occupando» per un’ora il luogo sacro dei disobbedienti proprio sotto la scritta di piazza Alimonia corretta con lo spray piazza Carlo Giuliani, un ragazzo. Qui rispondono alle domande dei passanti. Qui fanno volantinaggi per ridare decoro alla polizia. «Qui torneremo ufficialmente l’anno prossimo - tuona Maccari al termine del sopralluogo – perché questa piazza deve tornare, anche simbolicamente, nelle mani dello Stato. L’autorizzazione l’abbiamo già chiesta, e ci è stata concessa. Ci rivediamo qui il 20 luglio 2008». Maccari parla a nome di tutti i poliziotti. Quando Maccari arringa in piazza Alimonda, guarda la coincidenza, il cellulare trilla di nuovo: è Mario Placanica, il carabiniere che proprio in questa piazza ha ucciso per non essere ucciso. «Grazie per quello che state facendo per tutti noi, bisogna far sentire la voce di chi indossa una divisa ed è stanco di vedersi additato con la peggiore delle espressioni possibili».
L’agente-sindacalista risponde e chiude: «Grazie a te, Mario. L’anno prossimo la lapide di questa piazza verrà cancellata e riscritta. Campeggerà: piazza Mario Placanica, un carabiniere».
Pubblicato da coisp l'aquila
domenica 11 novembre 2007
CALCIO MALATO E MORTI INUTILI! – NO ALLA CACCIA AL POLIZIOTTO!
Oggi, ancora una volta è successo quello che non vorremmo mai raccontare.
"Tuttavia due sono i fatti certi. Il primo è che ogni sabato e domenica le soste di ristoro delle autostrade divengono bronx, dei veri e propri quartieri di Beirut, popolati da diverse tifoserie che spesso si rivelano essere ultrà nemici, facinorosi e delinquenti. E per far fronte a potenziali e spesso reali risse il personale di Polizia è scarsissimo: pattuglie di pochi agenti per lo più della Polizia Stradale che dovrebbero avere ben altri compiti di vigilanza, innanzi a centinaia se non migliaia di esagitati."
"Il secondo fatto ormai certo è ancora più inquietante ed è evidenziato dagli scontri tra Forze dell'Ordine e sedicenti tifosi negli altri campi di calcio. C'è chi considera la Polizia la vera controparte, la squadra avversaria da combattere. I siti internet che invocano in queste ore "10, 100, 1000 Raciti" sono indegni non dello sport ma di un popolo che si ritiene civile. Un intero quartiere di Roma preso in ostaggio da dei ...........(tifosi), sono stati presi d'assalto: un Commissariato di Polizia, il Reparto Volanti sempre della Polizia, una caserma dei Carabinieri, oltre che la sede del Coni».
"La Polizia non si ritiene più disposta a mettere a rischio la propria vita e a figurare come «parte da combattere» se politici, società di calcio e mercanti del pallone non troveranno accordi immediati e severi per combattere questa piaga non certo sportiva ma dalle caratteristiche di scontro sociale.
Pubblicato da coisp l'aquila
lunedì 5 novembre 2007
Sindacati di polizia uniti contro il Governo
· Nella Finanziaria che sta per essere approvata non è previsto nessun fondo per rinnovare il contratto di lavoro. I poliziotti saranno quindi costretti a lavorare ed a rischiare ogni giorno la propria vita in cambio di uno stipendio sempre più consumato dalle tasse e dall’inflazione.
· Con la stessa Finanziaria viene disposto un taglio del 10% della spesa per il lavoro straordinario, motivo per il quale i poliziotti dovranno lavorare di più, in condizioni sempre più proibitive e senza neanche poter chiedere il pagamento del lavoro fatto.
· Mancano ad oggi 5700 poliziotti sull’organico previsto che è di 107.000 unità; ed altri 1300 poliziotti andranno in pensione nel 2008 e così nel 2009 e nel 2010. Il Governo fornisce fondi sufficienti per assumere 1300 poliziotti nei prossimi tre anni, e si ritiene anche soddisfatto perché, a suo dire “viene incrementato l’organico delle forze di polizia”. Siamo davvero sull’orlo di un baratro.
· Mancano macchine, mezzi e strumenti di lavoro: si fanno servizi delicati e rischiosi con automobili che hanno più di 300.000 km e sono pertanto del tutto inaffidabili. Mancano le risorse necessarie per gli addestramenti e per i corsi di formazione. Mancano le risorse per rinnovare le armi in dotazione e persino per le munizioni. Mancano perfino i soldi per le divise e per le giacche invernali, e gli uffici diventano sempre più fatiscenti perché vengono abbandonati a sé stessi.
· Si risparmia su tutto, e si abbonda su tutto quello che è gratis e che non serve a nulla: i poliziotti protestano contro la politica inconcludente del Ministro dell’interno Giuliano Amato che, a fronte di tante promesse, porta a casa un nulla di fatto con un pacchetto sicurezza che inasprisce in maniera esagerata le sanzioni contro i “graffitari” ed i venditori di borse contraffatte, ben sapendo che mancano i poliziotti ed i mezzi per far si che le leggi vengano rispettate, e che i delinquenti veri (rapinatori, stupratori, ladri e omicidi) vengano arrestati.
· La Polizia di Stato corre il rischio di essere ridotta ad un cane che abbaia contro i delinquenti, ma diventa sempre più incapace di mordere. Adesso c’è davvero il rischio che il livello di sicurezza garantito ai cittadini si abbassi considerevolmente. Per questo sentiamo l’obbligo, come sindacati, pur con differenti idee, di lanciare all’unanimità un grido d’allarme, nella speranza che il senso dello Stato induca ministri e governo a cambiare subito e radicalmente la rotta sulla sicurezza, modificando già al Senato la Finanziaria per il 2008. Altrimenti scenderemo in piazza con una manifestazione di protesta senza precedenti.
Siulp - Siap-Anfp - Silp per la Cgil - Consap Italia Sicura - Fsp – Ugl - Coisp - Uilps
Pubblicato da coisp l'aquila
martedì 30 ottobre 2007
Il COISP in piazza a Genova a sosteno della Magistratura
Il Coisp, ha inviato la richiesta al Questore di Genova per manifestare il 17 novembre nelle piazze della città, attraverso sit-in e momenti di discussione pubblica dal titolo:
“IL SACCHEGGIO IN DIFESA DELLE PROPRIE RAGIONI
BLACK BLOC, NO GLOBAL E DINTORNI”
“Intendiamo offrire il pieno appoggio alla Magistratura – ha detto Maccari (seg. generale del coisp) – nella ricerca delle responsabilità delle violenze e nella comminazione delle giuste pene verso coloro che hanno devastato la città di Genova durante il G8 del 2001, quando i poliziotti sono accorsi a difendere la città e i cittadini da chi esprimeva le proprie ragioni con brutalità, prepotenza e saccheggi.”
“Passasse la linea della sinistra radicale – ha continuato Maccari – ogni dimostrazione si trasformerebbe in atti impuniti di violenza e di sopraffazione, ritenendo qualunque aleatoria “giusta causa” buona ragione per vandalismi. E chiunque può vantare una “giusta causa”. Sono sempre più allucinanti e demagogiche le dichiarazioni di chi voleva quanto accaduto al G8 un affare privato, da cavalcare miseramente ancora una volta sulla testa dei cittadini: Francesco Caruso si indigna contro la criminalizzazione dei movimenti, senza esprimere la banale equazione che se i movimenti compiono azioni criminose, vanno criminalizzati. O forse, per Caruso, nemmeno le Br andavano e vanno criminalizzate. Se poi Haidi Giuliani esprime l’amaro banale paradosso “Mi aspetto che qualcuno venga da me e Giuliano per chiederci i danni perché il sangue di nostro figlio ha sporcato la piazza”, dovrebbe chiedersi quale tipo di piazza ha messo un estintore in mano a suo figlio e che piazza gli ha fatto attaccare le Forze di Sicurezza. La stessa piazza che ora lei frequenta come senatrice, ovvero negli ambiti della sinistra radicale.”
“Lo abbiamo scritto molte volte – conclude Maccari – la Polizia è vicina e con i cittadini. Per questo andremo in tutte le piazze di Genova il 17 novembre, per incontrare la gente, per far sentire loro che la sicurezza e la legalità sono valori superiori al crimine e alla demagogia, che Genova sarà sempre difesa contro chi l’ha devastata ed ora vorrebbe farne ghignante simbolo di pseudo coscienza civile e di movimenti criminosi vicini alla dimensione del terrore.”
Buon sindacato
Coisp L'aquila
Pubblicato da coisp l'aquila
sabato 27 ottobre 2007
Stanotte torna l’ora solare
Pubblicato da coisp l'aquila
domenica 21 ottobre 2007
Memory Day
Un'"Ave Maria", cantata dal soprano calabrese Teresa Cardace, è stata il prologo alla manifestazione, introdotta dalla "Liturgia della Parola" portata da mons. Fausto Bonini, delegato patriarcale. Bonini ha benedetto il braciere commemorativo, acceso da una rappresentanza degli Scout e del Calcio Venezia. "La violenza - ha detto Bonini - è sintomo di debolezza. Che questo fuoco illumini tutti coloro che portano verità, giustizia, speranza."
Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, ha presentato feriti e familiari di vittime, giunti a Mestre da tutta Italia.
"Venezia ha voluto salutare questi familiari con una seduta straordinaria del consiglio comunale - ha esordito il sindaco della città, Massimo Cacciari - beati i Paesi che non hanno bisogno di eroi. In Italia esiste ancora un terrorismo politico, anomalo in Europa, al quale non dobbiamo assuefarci. Le giornate della Memoria servono per fare chiarezza, per analizzare questa situazione. Da troppi anni l'Italia piange vittime del terrorismo e della criminalità. L'impegno dev'essere politico e culturale, più che di sola sicurezza, per quanto essa sia importante. Cementiamo questa volontà: solo in questo modo testimonieremo ai familiari che il sacrificio dei loro cari non è stato vano. Questi morti, questi feriti hanno guardato il mondo a nome di tutti, persone all'opposto degli idioti, di chi pensa solo privatamente e singolarmente."
"Fortunatamente il governo, con la sua finanziaria - ha aggiunto Mirko Schio, presidente della Fervicredo - sta equiparando nei benefici e nel riconoscimento normativo tutte le vittime, perchè nessuno sceglie da quale matrice di violenza intende essere colpito. Dispiace che indulto ed altri provvedimenti liberino persone colpevoli di averci resi vittime, o comunque individui la cui assicurazione alla giustizia ha messo a rischio la nostra vita."
"Avverto l'affetto di tutti - ha testimoniato Marisa Grasso, vedova dell'ispettore Filippo Raciti, ucciso allo stadio sportivo di Catania - dalla violenza nasce dolore, dal dolore la speranza, dalla speranza l'impegno. Grazie a Venezia per non averci mai lasciati soli."
"Questa giornata è tutto tranne retorica - ha affermato Ugo Bergamo, componente del Csm - testimoniamo la nostra solidarietà senza rabbia, con compostezza, ma con altrettanta fermezza. Ricordiamo, per interrogarci tutti se abbiamo fatto il possibile, ciascuno secondo i propri compiti, per dare le risposte giuste, dimostrando che nessuna "forza del male" è imbattibile."
"Tante presenze, le nostre - ha osservato l'On. Maria Grazia Laganà, vedova di Francesco Fortugno, vicepresidente del consiglio regionale della Calabria - ma anche tante assenze, perchè ogni presenza è una storia, un dolore, rappresenta una persona che non c'è più perchè ha compiuto il proprio dovere. Questo dolore lega tutti i familiari delle vittime, nessuno può differenziarle a livello legislativo e normativo."
"Ieri ho accompagnato nell'ultimo viaggio due bravi poliziotti - ha raccontato Antonio Manganelli, Capo della Polizia - molte volte mi è accaduto di partecipare ai funerali di coloro che sono diventati eroi loro malgrado. Siamo chiamati a continuare la loro opera, rafforzati dal loro esempio. Non credo vi siano morti inutili, se tutti noi consideriamo la loro scomparsa come grande impegno per la legalità. Nel mio mandato sarò sempre accanto ai poliziotti, sia quelli in servizio che quelli scomparsi. La sicurezza partecipata è il deterrente non per l'illusione di eliminare, ma sicuramente ridurre le cause di tante tragedie."
Mogli, madri, figli, parenti di vittime, hanno acceso una fiaccola dal braciere, durante una cerimonia semplice ma estremamente commovente ed evocativa, dove il loro percorso in piazza Ferretto ha simboleggiato il cammino di tutti verso il ricordo, la solidarietà, l'impegno. Infine, sono stati lanciati al cielo palloncini con messaggi di ricordo, di gratitudine e di pace, scritti dai bambini delle scuole primarie e dalle Associazioni sportive della provincia
Pubblicato da coisp l'aquila
mercoledì 17 ottobre 2007
CADE ELICOTTERO POLIZIA - MUOIONO DUE COLLEGHI
IL COISP TUTTO ESPRIME SENTITO CORDOGLIO AI FAMILIARI DEL DOTT. LIGUORI E DELL'ISPETTORE FALIVENE.
Pubblicato da coisp l'aquila
giovedì 11 ottobre 2007
CONTRATTO FORZE DI POLIZIA 2006/2007
E' stato finalmente registrato alla Corte dei Conti il contratto delle Forze di Polizia.
Lo stesso è stato inviato per la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.
Si è avuta conferma che, non sarà possibile aggiornare gli stipendi di ottobre con i nuovi aumenti.
Gli aumenti saranno corrisposti con "contabilità separata".
Leggi il comunicato del coisp
http://www.coisp.it/flash/Coispflash%2042.pdf
buon sindacato
santino li calzi coisp l'aquila
Pubblicato da coisp l'aquila
giovedì 4 ottobre 2007
COISP: La Finanziaria dell’INSICUREZZA
La presa di posizione di questo sindacato di polizia è contro il documento economico del governo: “Al di là delle parole rassicuranti del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta, non ci sono stati impegni di spesa chiari a favore dei poliziotti e della funzionalità dell’apparato sicurezza di questo Paese”.
In occasione di un incontro avuto il 27 settembre tutti i sindacati della Polizia di Stato (tranne 1) avevano diffuso un documento congiunto attraverso il quale si erano detti preoccupati per la mancanza di un’adeguata pianificazione economica pluriennale relativa all’innovazione, alla formazione e alla dotazione delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, nonché l’assenza di ogni previsione concreta di spesa che faccia fronte alle esigenze di attuazione degli impegni assunti nelle linee programmatiche del Patto per la Sicurezza.
Il Co.i.s.p. della polizia ribadisce un profondo disagio di fronte alle politiche di spesa del governo relative alla sicurezza, e si spinge oltre: “Se dovessimo riscontrare che questo governo non ci tutela e la criminalità può continuare a farla da padrona, non esiteremo a scendere in piazza con manifestazioni eclatanti come mai sono state fatte”.
Buon Sindacato
santino li calzi coisp l'aquila
Pubblicato da coisp l'aquila
venerdì 28 settembre 2007
“PATTO PER LA SICUREZZA” INCONTRO CON IL GOVERNO PER LA PRESENTAZIONE DELLA LEGGE FINANZIARIA 2008
Preoccupano principalmente la mancanza di un’adeguata pianificazione economica pluriennale relativa all’innovazione, alla formazione e alla dotazione delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, nonché l’assenza di ogni previsione concreta di spesa che faccia fronte alle esigenze di attuazione degli impegni assunti con la sottoscrizione del 31 luglio u.s. delle “Linee generali programmatiche del Patto per la Sicurezza”.
E’ però necessario attendere gli stanziamenti definitivi per poter serenamente valutare la portata reale del provvedimento legislativo.
Nel frattempo le organizzazioni e le rappresentanze sottoscritte manifestano la propria piena immediata disponibilità per la ripresa del confronto presso la Funzione Pubblica per la definizione del “Patto per la Sicurezza”, a condizione imprescindibile che:
1. venga codificato un esplicito impegno di spesa per il 2008 per una somma non inferiore a 200 milioni di euro che finanzi la “specificità” dei Comparti nel biennio 2008/2009 ai sensi della Legge n. 86/2000;
2. venga contestualmente prevista un’ulteriore somma non inferiore a quella già accantonata, per la riforma ordinamentale delle carriere, a cui si aggiungeranno quelle che troveranno finanziamento negli anni successivi della corrente legislatura.
3. Si proceda all’abrogazione del comma 570 dell’art. 1 della Legge finanziaria n. 266/07 per contrastare l’inaccettabile congedo del personale volontario delle Forze Armate.
Chiedono, infine, al Governo l’impegno ad avviare, fin dai primi di ottobre tavoli di confronto con il fronte sindacale e delle rappresentanze militari affinché trovino soluzione e finanziamento nella presente legislatura le diverse importanti problematiche trattate nel “Patto per la Sicurezza”
Roma 28 settembre 2007
COCER: ESERCITO - MARINA MILITARE - AERONAUTICA MILITARE
COCER: GUARDIA DI FINANZA
ORGANIZZAZIONI SINDACALI DELLA POLIZIA DI STATO
Siulp - Siap-anfp - Silp per la cgil - Consap-italia sicura-anip-usp -
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giovedì 20 settembre 2007
Incontro tra il Questore ed il COISP del 19 settembre 2007
Il Dr Piritore era accompagnato dal Vice Questore Vicario Dr Guarino e dal Capo di Gabinetto Dr Cardelli, per il Coisp erano presenti i rappresentanti di Avezzano, Sulmona e L’Aquila nelle persone di Gaetano del Treste, Vincenzo Agnitelli, Emanuela Romano e Santo Li Calzi.
Dopo un breve saluto di presentazione il Questore ha ceduto la parola ai rappresentanti sindacali per conoscere le problematiche e le richieste del COISP.
Prima di iniziare ad esporre il pensiero del COISP e vista la situazione a livello nazionale (dichiarazione del Ministro Amato su l’utilizzazione dei Poliziotti) è stato chiesto al Questore la propria opinione o se avesse già avuto indicazioni da parte del Ministero, sull’eventualità della soppressione dei xxxxx e del Poliziotto di Quartire. Il Dr. Piritore ha riferito che allo stato attuale non vi è nessuna ipotesi di soppressione o spostamento dei xxxxxx, tra i vari motivi per sostenere tale tesi c’è la “mancanza di fondi” ha inoltre aggiunto altre considerazioni che non vengono qui divulgate per motivi di riservatezza.
Il Questore ha comunicato che è intenzione del Capo della Polizia rimodellare il servizio del Poliziotto di Quartiere, dando priorità alla Polizia di Prevenzione invece che alla Polizia di Prossimità. Il Questore ha precisato che allo stato attuale comunque non vi sono indicazioni da parte del Dipartimento.
Di seguito si elencano le richieste del COISP al Signor Questore, si precisa che il Dr. Piritore non è stato molto loquace, ma ha preso molti appunti e su alcune questioni è stato evasivo in quanto non vuole prendere impegni prima di aver attentamente messo a fuoco l’intera struttura della Polizia aquilana.
Ø VOLANTI:
- Il COISP ha chiesto al Questore un preciso intervento presso il Prefetto, in sede di Comitato per l’Ordine e Sicurezza Pubblica e presso il Sindaco, affinché la circolare del Prefetto Pecoraro sugli “incidenti stradali” venga attuata, la Volante NON deve effettuare assolutamente rilievi planimetrici. Il Questore ha assicurato il suo intervento, ha detto che parlerà con il Sindaco Cialente per valutare almeno la possibilità di prolungare l’orario dei Vigili Urbani oltre le ore 20.00, non ha nascosto però le difficoltà su tale ipotesi per problemi economici. Il Dr Piritore comunque concorda con il COISP che la priorità della Volante è il Controllo del Territorio.
- Successivamente è stata affrontata la situazione del personale delle Volanti, si è ribatito che molti dei problemi riscontrati derivano da un affaticamento, sia fisico che psicologico, del personale che espleta per lunghi periodi il turno in quinta. E’ stato fatto presente al Questore che l’età media del personale delle Volanti è di 40 anni con un’età media di servizio di 18 anni; Pertanto il COISP ha riproposto al Questore di valutare l’ipotesi di istituire, qualora le condizioni lo permettano, oltre ai turni continuativi anche turni non continuativi ( es. Volante Zara 8/14 o 14/20). In considerazione della scarsa disponibilità di personale, onde consentire un regolare turnover, si è chiesto anche di valutare l’opportunità, quando le condizioni lo
consentano, di aggregare per comprovati motivi familiari e per brevi periodi il personale residente in Avezzano e che presta servizio all’Aquila presso il locale Commissariato.
- E’ stata altresì rinnovata la richiesta di poter istituire lo “straordinario programmato”.
- Il COISP ha chiesto al Questore di verificare la possibilità di utilizzare un esercizio commerciale per la consumazione del pasto nelle giornate festive, quando la mensa è chiusa.
- E’ stata rinnovata la richiesta di armadietti blindati per la custodia delle armi.
Ø ISPETTORI COORDINATORI ED UFFICIO DENUNCE:
- Il COISP ha nuovamente e fermamente chiesto al Questore la possibilità di assegnare un ufficio esclusivamente agli Ispettori Coordinatori, onde consentire agli stessi di svolgere i loro compiti con la dovuta serenità e anche per una questione di rispetto della funzione che svolgono, inoltre è stata ribadità la necessità di avere nuove ed aggiornate disposizioni sulle mansioni da svolgere.
- Analoga richiesta relativa alle disposizioni di servizio è stata fatta per l’Ufficio Denunce.
Il COISP ha inoltre fatto presente al Questore che esistono una miriade di disposizione interne che recitano “riorganizzazione U.P.G.S.P.” e che è giunta l’ora di dare un assetto definitivo a quest’ufficio, è stato fatto presente che il COISP ha sempre contrastato ritenendola illeggitima (in quanto attuata unilateralmente, in violazione dell’art 25 D.P.R. 164/02), la disposizione dell’8 marzo 2005 con cui è stato istituito il turno in 5^ per i Sovrintendenti.
- E’ stata riproposta la richieta di attivazione “internet”.
Ø URP: Il COISP ha ribadito al Questore che l’ubicazione attuale dell’URP non è funzionale e grava pesantemente sul personale dell’Ufficio di Gabinetto. Il Questore ha valutato negativamente l’attuale situazione ed ha comunicato che è allo studio una soluzione migliorativa che interessi oltre all’URP anche il Corpo di Guardia.
- Il COISP ha chiesto aggiornamenti sulla richiesta fatta da questa O.S. in precedenza sulla possibilità di trovare una postazione accessibile a tutto il personale per il collegamento a “DoppiaVela”, il Dr Cardelli ha riferito che il computer per consentire l’accesso al perconale è disponibile ma bisogna trovare il posto dove collocarlo.
Ø BUONI PASTO PER STRADALE A24 e COA:
Il COISP ha esibito il contenzioso tra il precedente Questore ed il COISP sulla mancata concessione dei Buoni Pasto al personale della Stradale Sott.ne A24 e del COA, su questo punto il Questore si è mostrato disponibile, pertanto il COISP ha sospeso momentaneamente l’inoltro di ulteriori controrisposte al Ministero.
Ø I rappresentanti COISP di Avezzano e Sulmona, hanno chiesto al Questore maggiore attenzione nella richiesta di personale per esigenze di O.P.- Il Dr Cardelli ha riferito che le occasioni in cui il personale viene richiesto è esiguo, si è aggiunto che se dovessero esserci esigenze di O.P., sia ad Avezzano che a Sulmona, la Questura provvederà ad inviare il personale occorrente.
Ø TRASFERIMENTI:
I trasferimenti, sia interni che in ambito provinciale, sono una delle cause di maggior preoccupazione del personale. Il COISP non avallando logiche spartitorie, non avendo mai chiesto e ricevuto favori in tal senso, ha chiesto al Dr Piritore di conoscere il proprio orientamento in materia. Il Dr Piritore ha detto che ventuali trasferimenti, che comunque non sono in programma, nè per la xxxxxxxxxxxxxxxx nè per la xxxxxxxxxxxx, (in quanto gli organici sono perfettamente adeguati alle esigenze della Questura), saranno adottati in base alle specifiche qualità ed alla professionalità acquisita, Il Dr Piritore ha fatto un esempio, se arriva un collega che ha fatto servizio alla xxxxxxxxxxx di Milano non si può fare a meno della professionalità acquisita e certamente andrà alla xxxxxxxxxxxx, se invece arriva un collega della xxxxxxxxxxx di Campobasso può anche andare alle xxxxxxxxxx. Il COISP aspetta di verificare se quanto detto si tradurrà nella realtà, in quanto sino ad ieri non erano questi i requisiti. E’ accaduto che personale proveniente dalla xxxxxxxxx di Milano o dalla xxxxxxxx di Roma, è stato assegnato all’xxxxxxxxxx (dove ancora prestano servizio dopo tanti anni), mentre personale (stimatissimo e bravissimo) che forse non ha mai prestato servizio alla xxxxxxxxx, è stato colà trasferito appena pochi giorni fa.
Il COISP non è d’accordo su questa ipotesi in quanto si penalizzano i poliziotti che già fanno servizio alla Questura di L’Aquila e che magari aspettano da tanto un trasferimento.
Ulteriori problemi non sono stati affrontati per mancanza di tempo, verranno comunque ripresi a breve.
Per motivi di trasparenza si segnala ai colleghi che al dr Piritore è stato consegnato un documento, predisposto dalla Seg. Nazionale del COISP, in cui si chiede al Ministero di rispondere ad alcune precedenti segnalazioni su ipotesi di condotte antisindacali nei confronti del Seg. Provinciale, da parte dell’ex Questore e dell’ex Dirigente UPGSP.
Non ritenendo responsabili di quanto accaduto gli attuali responsabili della Questura e dell’UPSGP ed al fine di meglio far comprendere ai colleghi la situazione di cui sopra, si preannuncia l’uscita di un prossimo dettagliato comunicato.
CONCLUSIONI: Il COISP è soddisfatto delle intenzioni del Dr Piritore, pur non avendo assunto precisi impegni con questa organizzazione sindacale e pur non avendo comunicato quello che intenderà fare, ha preso molti appunti ed ha sostenuto che vaglierà attentamente le richieste. Ha ribadito che è sua intenzione dar seguito e senza indugio alle legittime richieste del Sindacato, ha dimostrato di voler dare maggiore risalto e visibilità alla Polizia di Stato della Questura di L’Aquila e questo non può che trovarci daccordo. Speriamo che le scelte che intende adottare siano nell’interesse dell’Amministrazione, ma che non penalizzino il personale.
Le scelte che se il COISP riterrà sbagliate e contro il personale saranno certamente contrastate come è giusto che un’Organizazione Sindacale come il COISP faccia.
Buon Sindacato,
Segreteria Provinciale COISP L’Aquila
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martedì 18 settembre 2007
Il Governo non mantiene gli impegni
Solo pochi giorni fà, come rappresentante locale del Sindacato COISP, avevo gioito per la firma, da parte del Presidente della Repubblica del D.P.R. che recepiva il contratto delle Forze di Polizia. Oggi scopro che il Governo non mantiene i patti sottoscritti in precedenza ed l'Organizzazione COISP protesta energicamente. Vi trascrivo integralmente la lettera inviata alle alte cariche dello Stato.
Al Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Romano Prodi
Al Vice Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Massimo D’Alema
Al Vice Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Francesco Rutelli
Al Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, On. Luigi Nicolais
Al Ministro dell’Interno, On. Giuliano Amato
Al Vice Ministro dell’Interno, On. Marco Minniti
Al Sottosegretario di Stato per le Riforme e le Innovazioni nella P.A., On. Gian Piero SCANU
OGGETTO: “Patto per la Sicurezza” – Alle parole non seguono i fatti – Convocazione scandalosa.
Egregio Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, Signori Vice Presidenti del Consiglio dei Ministri, Signor Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, Signor Ministro dell’Interno e Signor Vice Ministro, Signor Sottosegretario di Stato per le Riforme e le Innovazioni nella P.A.,
Vi preghiamo di volerci perdonare sin d’ora per il tempo che la lettura della presente Vi porterà via, ma siamo convinti dell’importanza di queste righe…... perché in esse non vi è solamente il pensiero di un Sindacato che rappresenta le donne e gli uomini che garantiscono la sicurezza del Paese, e già questo dovrebbe ottenere la Vostra attenzione, ma di certo anche quello della stragrande maggioranza dei cittadini che nella Polizia di Stato e nelle altre Forze di Polizia vedono la parte sana dello Stato, quella che combatte ogni giorno per la loro incolumità e per il futuro dei loro figli, e che lo fa ancora e con la medesima abnegazione nonostante le pesanti umiliazioni continuamente ricevute, a partire dal vedere ex terroristi accolti nelle Istituzioni o vedere migliaia di delinquenti scarcerati…… ed altro ancora.
Abbiamo ritenuto doveroso da parte nostra inviarVi questa nota anche alla luce della convocazione presso il Dipartimento della Funzione Pubblica, al fine di discutere del c.d. “Patto per la Sicurezza”, che abbiamo ricevuto nella mattinata odierna da parte del Governo…… in quanto, come dovreste comprendere, un invito formulato la mattina per un incontro da tenersi il pomeriggio dello stesso giorno, alle 17.00, testimonia solamente scarsissima attenzione e totale mancanza di correttezza e considerazione nei nostri confronti!
Abbiamo sostenuto nel trascorso mese di luglio 15 giorni di intensa attività…… di trattative per il rinnovo del contratto parte economica 2006-2007…… ed in quegli incontri coloro che rappresentavano il Governo, non certo sé stessi, avevano assicurato la pubblicazione del Decreto di recepimento dell’accordo in tempi utili per consegnare ai poliziotti gli aumenti già a far data dalla mensilità di settembre.
In più occasioni, nonostante da parte nostra venissero evidenziate perplessità circa la reale concretizzazione di quanto assicurato, e questo anche per i vari passaggi che l’accordo pretendeva per legge prima della sua pubblicazione, il Governo in quella sede si era impegnato a far attribuire l’aumento già nella nostra busta paga di questo mese.
Ci è stato chiesto di avere fiducia e noi l’abbiamo concessa…… ed il risultato è che ci siamo dovuti rendere conto di averla mal riposta, in quanto quasi per certo lo stipendio del personale del Comparto Sicurezza non subirà l’aumento contrattuale in questo mese di settembre.
Ma durante le fasi contrattuali non si è solamente discusso degli aumenti sullo stipendio e sull’indennità pensionabile…… ma si è anche discusso e condiviso con codesto Governo della necessità di restituire alle donne ed agli uomini della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale dello Stato e della Guardia di Finanza, quella dignità delle funzioni che sono chiamati a svolgere, sempre più spesso in precarie condizioni.
Si è condivisa la necessità di aumentare il compenso per il lavoro straordinario e di farlo con risorse diverse da quelle attribuite per gli aumenti dello stipendio, ….. di aumentare e riconsiderare le varie indennità per servizi resi in particolari situazioni, e di far anche questo con risorse aggiuntive, …… di stanziare risorse economiche che consentano di adeguare veramente il nostro stipendio alla particolarità del lavoro svolto ed ai suoi rischi, ed ai doveri che abbiamo anche quando non indossiamo la divisa e continuiamo a non essere uguali agli altri cittadini,…….di stanziare risorse economiche per addivenire ad un necessario riordino delle carriere che elimini ogni sperequazione esistente tra le varie Forze di Polizia e contemporaneamente riconosca la specificità del nostro lavoro,……. e tanto altro ancora….., dalla movimentazione del personale, alle carenze di personale….. dalle inadeguatezze dei mezzi alla necessità di garantire una confacente sicurezza durante il lavoro, etc.. etc…
Tutto questo, ed altro, Preg.mi Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, Signori Vice Presidenti del Consiglio dei Ministri, Signor Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, Signor Ministro e Signor Vice Ministro dell’Interno, e Signor Sottosegretario, doveva essere discusso a dire dell’attuale Governo a far data dai primi del corrente mese…… tutto questo è il contenuto di un “Patto per la Sicurezza” del quale, contestualmente alla firma del rinnovo del contratto, sono state sottoscritte le “linee guida”……, un “Patto per la Sicurezza” che, come ci è stato garantito durante la fase congressuale da coloro che parlavano a nome e per conto del Governo, dovrebbe essere propedeutico alla manovra finanziaria per il 2008 in quanto questa stessa avrebbe dovuto recepire e stanziare le risorse necessarie per realizzare, anche in più tempi, tutte le necessità e le impellenze che sarebbero state discusse e per la cui realizzazione il Governo si è già fatto garante.
Beh, oggi, Egregi Signori, il Co.I.S.P. parteciperà all’incontro per il “Patto per la Sicurezza”, a questa riunione per la quale è stato convocato al pari delle altre rappresentanze sindacali solamente nella tarda mattinata di oggi stesso, con l’auspicio che anche quest’impegno del Governo, di riconoscere nei fatti la specificità del lavoro dei poliziotti e di realizzare tutte le altre necessità sopra indicate, non venga salvaguardato allo stesso modo di come è avvenuto per la questione dell’aumento a settembre nella busta paga dei poliziotti!
La manovra finanziaria verrà varata tra pochissimi giorni e, stante la scarsa considerazione che abbiamo ricevuto ed il poco tempo a disposizione per discutere delle tante questioni, non è certo l’ottimismo che ci accompagna.
Faremo però fino in fondo la nostra parte, concretizzeremo, nella maniera che verrà pretesa dai fatti che si succederanno in questi giorni, il nostro dovere di rappresentare con correttezza i diritti e le aspettative del personale della Polizia di Stato………, senza ricercare un Governo “amico” di cui non abbiamo bisogno, ma con il forte auspicio di trovare un Governo “riconoscente” e “serio”. Più serio di questa convocazione inaccettabile nei modi e nei tempi!
Sinceri e distinti saluti
Il Segretario Generale del Co.I.S.P.
Franco Maccari
Cari colleghi ci attende un autunno di mobilitazione, non fateci mancare il Vostro sostegno.
Buon Sindacato santino li calzi coisp l'aquila
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domenica 16 settembre 2007
Tempi duri per i poliziotti
di operatori di Polizia e finanche di personale dell’Esercito. I buchi resteranno sempre: non saranno ad ovest ma a est, si coprirà sud ma si lascerà sguarnito nord, determinando sempre e comunque inefficienze.
Il COISP è da tempo che chiede:
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martedì 11 settembre 2007
CONTRATTO- FIRMATO IL D.P.R.
Buon Sindacato
Santino Li Calzi Coisp L'Aquila
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giovedì 6 settembre 2007
IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO
Finalmente i cambiamenti che porteranno ad una nuova stagione per la Questura aquilana iniziano dall’alto e non dal basso come sempre, con ciò a significare che l’era “Visone” è definitivamente archiviata.
Se qualcuno sta pensando che solo oggi il COISP critica il vecchio inquilino della Questura, ha poca memoria e vada a rileggersi le agenzia di stampa, i comunicati e le molteplici vertenze instaurate a livello Ministeriale (di cui alcune ancora attendono l’esito) in cui il COISP criticava la gestione del personale dell’ex Questore.
Il COISP plaude l’iniziativa del nuovo Questore Dr PIRITORE, di iniziare i cambiamenti che contraddistingueranno la gestione “Piritore”, dai Funzionari, certo il Questore andrà valutato anche dalle prospettive che ha in mente di realizzare, delle scelte che adotterà e dai risultati che vorrà ottenere, sappia sin da ora che ogni iniziativa che intraprenderà sarà attentamente valutata dal COISP, criticata se lo merita ma anche apprezzata, come in questo caso.
A quanto è dato sapere al Questore sono bastati pochi giorni per rendersi conto della situazione della Questura e da dove iniziare i cambiamenti e sono certo che il COISP, almeno in un caso ha portato il suo contribuito, sperando che non sia l’ultimo.
Il COISP si attende dopo i movimenti dei funzionari alcuni cambiamenti anche tra gli atri ruoli e quale rappresentante degli interessi del personale si attende dal Questore di essere messo a conoscenza delle linee generali che intende adottare nel proseguo della sua attività, invitandolo a rendere partecipi le OO.SS. dei suoi pensieri, tenendo in ogni caso presente che le scelte che intende adottare sono di sua competenza, ma che per quanto riguarda il COISP si auspica che le scelte siano condivise.
Dalla lettura dei movimenti dei Funzionari e indipendentemente dalle motivazioni che il Questore ha avuto è certo che alcuni passano da Vice Dirigente a Dirigente, per la nuova responsabilità che dal 10 settembre p.v. si troveranno ad affrontare a loro va il sostegno e l’AUGURIO del COISP.
Buon Sindacato
Santino Li Calzi Coisp L’Aquila
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mercoledì 5 settembre 2007
Tolleranza Zero, il COISP dice SI
- Tempi brevi per sequestro e confisca dei beni;
- Tutor per le imprese a rischio;
- Mutui decennali senza interessi per le aziende vittime del racket;
- Maggiore vigilanza sugli appalti;
- Divieto di patteggiamento in appello.
reati di allarme sociale (pedofilia, incendi, rapina, violenza sessuale):
- Custodia cautelare obbligatoria;
- Accelerazione dei processi, massimo entro 90/120 giorni deve iniziare il dibattimento;
- Divieto di patteggiamento in appello.
Per i reati cosiddetti di "Microcriminalità" (ad es. lavavetri, mendicanti, parcheggiatori abusivi)
- Sanzioni di carattere contravvenzionale;
Per i cosiddetti graffitari sono previste contravvenzioni per il possesso di bombolette spray.
Sarà inoltre vietato abbandonare rifiuti, bottiglie e lattine per le strade e piazze delle Città.
Se queste sono le proposte del Governo, il COISP non può che sostenere tali iniziative e voglio pensare che anche tutti i cittadini di buon senso, convengono con queste tesi. Combattere l'illegalità è un dovere ti tutti.
Vedo invece che qualcuno inizia a mettere dei paletti:
Attenti ad usare i termini "Tolleranza zero" dice Mussi (sin. dem).
Noi del COISP invece auspichiamo che la tolleranza zero sia la parola d'ordine in tema di sicurezza in quanto il significato che diamo a questa affermazione è: chi sbaglia deve pagare, la pena deve essere proporzionata alla gravità del reato e cosa più importante la pena deve essere scontata, la certezza della pena deve diventare la normalità.
In attesa degli eventi, Buon Sindacato
Santino Li Calzi Coisp L'Aquila
leggi l'articolo: http://www.primadanoi.it/article.php?storyid=11300
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domenica 2 settembre 2007
CALCIO INIZIATI I CAMPIONATI - UN MINUTO DI SILENZIO PER RACITI, MA PER VEDOVA SETTE MESI DI VUOTO
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giovedì 30 agosto 2007
La Forza del Sindacato
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martedì 28 agosto 2007
Il Questore incontra i Sindacati
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venerdì 24 agosto 2007
Le Statue di ARI
Nelle foto alcune delle opere
Santino Li Calzi Coisp L'Aquila
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giovedì 23 agosto 2007
Inizia la Perdonanza
L’eremita Pietro Angelerio da Morrone era nativo di Isernia (secondo la versione più accreditata dagli storici) e aveva scelto, come luoghi per la predicazione, quelli dell’Abruzzo interno. Tra questi, l’Aquilano e il circondario di Sulmona, la città di Ovidio, in provincia dell’Aquila.
Il 5 luglio 1294, dopo due anni di contrasti (successivi alla morte di papa Niccolò IV), il Conclave, riunito a Perugia, designò il monaco – fondatore di un ordine che per secoli ha avuto, per l’appunto, il nome dei Celestini – come Pontefice.
Un corteo accompagnò il Papa da Sulmona all’Aquila, alla Basilica di Collemaggio, da lui stesso fatta erigere alcuni anni prima, e dove gli furono consegnati le vesti pontificali il 29 agosto 1294, davanti a una folla immensa e, soprattutto, a re Carlo d’Angiò e a Carlo Martello.
Celestino V fu protagonista di un papato brevissimo: si dimise – unico caso della storia per un Pontefice – nel dicembre dello stesso anno e morì nell’esilio di Fumone (in provincia di Frosinone) due anni dopo.
Alcuni seguaci del suo ordine trafugarono successivamente le sue spoglie mortali e le portarono nella basilica dell’Aquila di Santa Maria di Collemaggio, dove tuttora riposano.
Fu canonizzato nel 1313 con il nome di San Pietro Celestino.
In quei pochi mesi di pontificato, Papa Celestino lasciò alla città dell’Aquila, ma anche al mondo intero, un’eredità di portata straordinaria. Alla fine di settembre del 1294, infatti, proprio dalla basilica di Collemaggio emanò una Bolla con la quale concedeva un’indulgenza plenaria e universale a tutta l’umanità, senza distinzioni. Un evento eccezionale, visto che accadeva in un periodo in cui il perdono era spesso legato alla speculazione e al denaro.
La Bolla di San Pietro Celestino, che introduceva i concetti di pace, solidarietà e riconciliazione, poneva solo due condizioni per ottenere il perdono. L’ingresso nella basilica di Collemaggio, nell’arco di tempo compreso tra le sere del 28 e del 29 agosto di ogni anno, e l’essere “veramente pentiti e confessati”.
Sei anni prima della Bolla di Bonifacio VIII, che istituiva l’Anno Santo ufficiale della Chiesa, all’Aquila era nato il Giubileo. Un Giubileo che, per un giorno, si ripete ogni anno. Gli Aquilani hanno sempre custodito gelosamente la Bolla della Perdonanza, oggi conservata nella cappella blindata della Torre del Palazzo Comunale. Gli antichi statuti civici vollero che, proprio perché erano stati i cittadini a proteggere il prezioso documento, fosse l’autorità civile a indire la Festa del Perdono, rispettando, comunque, il dettato di Papa Celestino. E ancora oggi è il Sindaco del capoluogo abruzzese a leggere la Bolla del Pontefice, poco prima dell’apertura della Porta Santa della Basilica di Collemaggio da parte di un Cardinale designato dalla Santa Sede.
L’apertura della Porta Santa, la sera del 28 agosto, è preceduta da un lungo corteo storico (circa 1.000 figuranti in costume d’epoca, in rappresentanza del gruppo storico del Comune dell’Aquila, di altri gruppi di città italiane, oltre che a esponenti di amministrazioni e al rappresentante del Governo) che, nel primo pomeriggio, parte dal Palazzo Comunale verso Collemaggio. I personaggi più importanti del corteo sono la Dama della Bolla, che porta l’astuccio nel quale fino al 1997 era conservata la Bolla del Perdono (dopo il suo restauro a cura dell’Istituto Centrale del Libro di Roma, avvenuto proprio in quell’anno, il documento papale viene condotto separatamente alla basilica di Collemaggio, come da indicazione dei restauratori stessi), e il Giovin Signore, che porta il ramo d’ulivo con il quale il Cardinale percuote per tre volte la Porta Santa, ordinando, in questo modo, la sua apertura. Anche il ramo, come la Bolla e le chiavi della Porta Santa della basilica di Collemaggio (la chiesa è di proprietà del Comune), è conservato nel forziere della Torre Civica.
La Bolla del Perdono rimane esposta per un giorno intero all’interno della Basilica di Collemaggio e viene riportata in Comune la sera del 29 agosto, dopo la chiusura della Porta Santa, operata dall’Arcivescovo dell’Aquila.
L’autenticità della Bolla della Perdonanza, la cui commemorazione è accompagnata, da circa 20 anni, da una settimana di feste, concerti, rassegne, convegni e mostre, è stata confermata dal Vaticano. Nel 1967, infatti, Papa Paolo VI, all’atto della revisione generale di tutte le indulgenze plenarie, ha confermato quella di Celestino V, annoverandola al primo posto dell’elencazione ufficiale.
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lunedì 20 agosto 2007
Nuovo Questore a L'Aquila
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sabato 18 agosto 2007
Attenzione all'Avv.to C A G O S S I
Se a qualche utente arriva un messaggio del genere CESTINATELO, NON PAGATE ASSOLUTAMENTE in quanto è una bufala, basta fare un giro su Google (vedi http://bonacina.wordpress.com/2007/07/03/diffidate-dellavvocato-cagossi/#comment-3989; o http://www.mrwebmaster.it/news/news1226.htm) per scovare che tale personaggio non esiste, esiste invece un Avv. Romeo CAGOSSI che non centra nulla.
Mi sembra superfluo aggiungere che lunedì andrò alla Polizia Postale per denunciare l'accaduto ed invito a farlo anche agli altri.
Sperando di aver contribuito a smascherare questo imbroglione, un saluto a tutti.
santino li calzi coisp l'aquila
Pubblicato da coisp l'aquila
venerdì 17 agosto 2007
ancora fiame a l'aquila
Dopo una breve tregua L'Aquila ritorna ad essere attaccata dalle fiamme
oggi ero in servizio ed alle ore 16 circa è scattato l'allarme nei dintorni di collebrincioni il fuoco stava per arrivare ad una abitazione. Sul posto al nostro arrivo vi erano già i Vigili del Fuoco, personale del Corpo Forestale e della Protezione Civile nonchè tanti volontari armati di pale per difendere l'abitazione di un loro concittadino. Il fronte del fuoco e' di circa un chilometro e mezzo e gli uomini che lavorano da terra non possono fare nulla con le fiamme ancora altissime. Hanno operato più Canadair per aver ragione delle fiamme, a sera sembra che il peggio sia passato. Attendiamo domani per scoprire se quest'incubo è finito.
Pubblicato da coisp l'aquila
mercoledì 15 agosto 2007
BUON FERRAGOSTO
il coisp aquilano augura a tutti un buon ferragosto, da trascorrere in serenità con i propri affetti.
santino li calzi coisp l'aquila
Pubblicato da coisp l'aquila
lunedì 13 agosto 2007
Finalmente…. Caruso ha ragione!!!
Scusate se ritorno a parlare dell'On. Caruso, non ho nulla contro di lui anzi stavolta a tutto l'appoggio del COISP. Francesco Caruso è davvero sorprendente prima definisce Biagi e Treu assassini per le loro riforme in materia di lavoro; poi, in merito all’argomento dimissioni da deputato a causa delle stesse esternazioni, abbraccia la linea COISP sull’allontanamento dalle cariche istituzionali di chi abbia subito condanne in giudicato.”
Caruso ha detto “Potrei anche dimettermi, ma prima dovrebbero fare altrettanto i 25 deputati condannati in via definitiva per reati di mafia, corruzione o tangenti”, dimenticandosi opportunamente dei terroristi, stragisti, eversivi come D’Elia, ma è un primo importante passo verso l’applicazione di un principio sacrosanto che, se abbracciato anche da Rifondazione, grazie a Caruso, potrebbe realizzare il convincimento trasversale della necessità politica e morale di sbarrare l’ingresso al Parlamento di quanti abbiano subìto condanne penali.
Allora il COISP dice: forza Caruso, vai avanti così. Il Coisp è dalla tua parte e ti sostiene. Anche se hai detto scemenze, poi, nel tentativo di rimediare, qualche cosa giusta l’hai pure dichiarata. Come cantava De Andrè… “Dal letame nascono i fior”.
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sabato 11 agosto 2007
Caruso, parole come macigni.
Archiviato l'incendio, torniamo a parlare di temi scottanti, sono di pochi giorni fà le dichiarazioni dell'On. Caruso, deputato No Global di Rifondazione Comunista, il quale ha affermato che Treu e Biagi sono degli assassini perché con le loro leggi hanno armato le mani dei padroni per aumentare i profitti a scapito della sicurezza sul lavoro.
Per il Coisp, è perfettamente inutile che il leader del Prc Giordano si affretti a prendere le distanze dal loro accolito, raccontando che “Le parole di Caruso sono culturalmente incompatibili con l’impostazione da sempre adottata da Prc; parole in libertà il cui unico responsabile è Caruso”. Una sconfessione tardiva, perché in Parlamento gente come Caruso non solo deve uscirne, ma non doveva neppure entrarne.”
Il COISP contesta questa sorta di ipocrita abiura della sinistra radicale, ed il macabro tentativo di isolare Caruso assieme al terribile peso delle sue parole, peraltro rivolte ad una vittima di terroristi assassini. Rifondazione Comunista non è infatti esente da colpe: su quella formazione politica grava la responsabilità politica delle troppe parole in libertà contro lo Stato, contro i suoi organi istituzionali e contro i suoi apparati; la responsabilità di “perdonare, premiare ed appagare” gli ex terroristi sovversivi, di accogliere in sé, e conseguentemente in seno alle più alte sedi istituzionali, coloro che hanno abbracciato ed abbracciano ideologie volte al depauperamento della democrazia ed alla sovversione anche armata dello Stato.”
“Far blaterare Heidi Giuliani, assumere come simbolo di sacrificio un delinquentello con estintore (ed a lui titolare la sala riunioni Prc del Senato), giustificare le azioni criminose e vandaliche dei No Global, offrire comprensione alle cariche ed ai lanci di pietre contro la Polizia, sono la base più feconda perché uno come Caruso si senta autorizzato ad esprimere ciò che ha detto, provocando lo sdegno del Presidente della Repubblica e di tutte le forze politiche moderate. Se queste sono le idee, non ci meravigliamo della rinascita delle nuove Br e del pericoloso proselitismo nei centri sociali ed all’interno del disagio giovanile, prodromo di nuovo sangue innocente in Italia. Ripeto: le affermazioni di Caruso non possono essere definite incompatibili con Rifondazione, ma il risultato politico di quanto Rifondazione ed altri gruppi radicali in Parlamento hanno prodotto e seminato.”
Santino li calzi Coisp L'aquila
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venerdì 10 agosto 2007
L'AQUILA IN FIAMME
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mercoledì 8 agosto 2007
disposizioni in favore delle vittime del terrorismo e delle stragi
DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 Luglio 2007 Disposizioni in favore delle vittime del terrorismo e delle stragi, a norma della legge 3 agosto 2004, n. 206. (GU n. 178 del 2-8-2007 )
il testo integrale al seguente indirizzo
http://www.coisp.it/ultimissime/Direttiva%20del%20Presidente%20del%20Consiglio%20dei%20Ministri%20%20alla%20legge%20206%20del%202004%20%20Vittime%20del%20dovere%20%20%20%20%20G%20U%20178%20d.pdf
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