lunedì 1 agosto 2016

COISP: IL CAPO DELLA POLIZIA PREFETTO FRANCO GABRIELLI A L'AQUILA

Carissimi colleghi, in data odierna il nuovo Capo della Polizia, Prefetto Franco Gabrielli, ha fatto visita alla Questura aquilana per una riunione tecnica con i vertici delle articolazioni della Polizia di Stato della Regione. In tale contesto il Capo della Polizia, tenendo fede agli impegni presi sull’importanza delle relazioni sindacali ha incontrato, per un breve saluto, anche le OO.SS. quali rappresentanti del personale a cui il Prefetto Gabrielli invia il Suo più cordiale saluto.
Capo della Polizia Franco Gabrielli
(foto tratta da internet) 
Il COISP era rappresentato dal Segretario Regionale Sergio CORRENTE e dal Segretario Generale della Provincia aquilana Santino LI CALZI.
Ad accompagnare il Prefetto Gabrielli vi erano invece, oltre al Questore di L’Aquila Dr. Alfonso Terribile, il Direttore Centrale della Polizia di Prevenzione, Prefetto Mario Papa, il Direttore Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, Giovanni Pinto, il Direttore Centrale dell’Anticrimine, Vittorio Rizzi, e il Direttore delle Specialità della Polizia di Stato, Roberto Sgalla. (Pinto e Rizzi - sono stati Questori a L’Aquila)
Il Prefetto Gabrielli non ha fatto sconti sugli errori, fatti in passato,  dell’Amministrazione e questo fa ben sperare per il futuro, purtroppo non si può tornare indietro (come ad esempio i concorsi non fatti, i ruoli non attuati ecc) ma ha dato il Suo impegno a far si che alcune “storture” si possano rimediare a partire dalle norme transitorie del Riordino delle Carriere. Purtroppo l’attuale situazione non aiuta ed il fatto che il “comparto” comprenda sia la Polizia ad ordinamento Civile che chi “indossa” le “stellette” avendo storie e progressioni di carriere differenti fa si che si “litighi” sempre sulle risorse; su un totale di circa 500mila uomini dell’intero “comparto sicurezza e difesa”  la Polizia di Stato e la Polizia Penitenziaria contato 150mila persone ma, come sappiamo bene i colleghi della Penitenziaria (circa 50mila) fanno ben altre cose e pertanto i numero sono a noi sfavorevoli.
Nella panoramica generale il Capo ha toccato i punti d’attualità, quali il terrorismo internazionale e ha richiamati tutti a mantenere alta l’attenzione ed a essere sempre pronti alle evenienze, tenendo presente che è l’immediatezza della risposta che fa si che si minimizzi il rischio.
Il COISP nel proprio intervento a apprezzato il passaggio in cui il Prefetto Gabrielli ribadisce, con forza, la necessità e l’importanza del confronto con le Organizzazioni sindacali che sono una risorsa fondamentale nella risoluzione delle problematiche. Il confronto potrà essere “aspro” ma non deve trascendere i limiti del rispetto delle parti.
(il confronto presuppone almeno siano 2 a confrontarsi, sino ad oggi – il coisp questo confronto con il Questore non lo ha visto, speriamo che il futuro ci riservi belle sorprese, anche perché, proprio sabato 30 luglio al  coisp è stato fissato un appuntamento – richiesto per’altro mesi fa - con il Dr Terribile per il giorno 8 agosto, casualità?)

 Si è posta l’attenzione sull’annosa problematica della “mobilità interna” e del fatto che la mancanza di regole fa si che “discrezionalità” che l’Amministrazione invoca si
traduca spesso il “arbitrio” penalizzando, e demoralizzando il personale che si vede leso nelle proprie aspettative di lavoro e progressione professionale. Si è richiesta anche una maggiore celerità nelle richieste di “accesso agli atti” amministrativi da parte dei poliziotti che si vedono penalizzati nei confronti dei normali cittadini le cui richieste vengono evase (dai poliziotti) in tempi rapidi mentre l’Amministrazione ci impiega mesi e dopo svariati solleciti. Il Capo su tale vicenda si è dimostrato sensibile alla materia, condividendo (così ci è parso) le lamentele del Coisp.
Altro tema, sollevato dal Coisp, l’armamento individuale e le difficoltà, in servizio, a portare l’arma con le diverse “fondine” in dotazione (4/5 modelli) che ne impediscono, alcune, la celere operatività nell’estrazione. Non è mancato un accenno alla difficoltà, quando si è liberi dal servizio (non obbligatorio), di portare l’arma; a tal proposito il Capo ha detto che è incomprensibile il fatto che non si possa portare un’arma comune quando invece si è in possesso di un’arma da guerra.
Il COISP ha chiesto anche maggiore attenzione per il personale della Polizia Stradale, sul tema della sicurezza degli operatori, visto che la specialità conta – purtroppo – conta il maggior numero di feriti e di deceduti durante il servizio.  
In ultimo si è richiesto che la Questura dell'Aquila e gli uffici di Polizia ubicati nella città di L’Aquila,  continui ad essere considerata “sede disagiata”.
In conclusione possiamo certamente affermare che, con il Prefetto Franco Gabrielli alla guida del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, vi è stato un cambio di marcia; in tutte le dichiarazioni che ha effettuato (pubbliche e private) si è visto un uomo, un servitore delle Istituzioni, un poliziotto che dice e fa le cose che ha in mente, confidiamo pertanto che continui su questa linea e che sia messo in condizione di riportare il tema della “sicurezza” al centro dell’agenda del “Governo”.
Per quanto riguarda la piccola realtà della Questura aquilana, confidiamo che le indicazioni che il “Capo” ha dato vengano messe in pratica e, con l’incontro del prossimo 8 agosto vedremo se vi è qualche positiva notizia. Intanto abbiamo notato che la “porta” dell’ufficio del Questore – che sino a pochi giorni fa era sempre chiusa – adesso è … aperta; come sempre entreremo in punta di piedi ma con le idee chiare in testa.

Buon Sindacato 

 P.S. Preciso che il Capo in apertura d'incontro ha già detto che gli organici sono ridotti e che nel futuro si devono fare le stesse cose con meno persone. è questo il motivo x cui non si è fatto cenno alla carenze di personale che vi sono, in particolare nei Commissariati dipendenti di Avezzano e Sulmona. A tal Proposito il Capo a detto che la colpa è dei nostri cugini di Pescara i quali sono, in percentuale, il 15% in più rispetto all'organico previsto, mentre la Provincia di L'Aquila conta un deficit del 12%.