giovedì 23 ottobre 2014

No alla controriforma della Pubblica Sicurezza

Legge stabilità cancella griglie orarie per servizi poliziotti, appello Sindacati ad Alfano e Renzi

Diamo atto pubblicamente al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’interno ed al Governo di aver mantenuto l’impegno solennemente assunto, grazie al dialogo finalmente stabilitosi, pur dopo forti incomprensioni: come avevamo anticipato oggi è ufficiale, nel testo del disegno di legge di stabilità c’è lo sblocco del tetto retributivo e di tutti gli effetti dei meccanismi di progressione economica e di carriera.  
Chiediamo però all’Esecutivo di rivedere immediatamente la cancellazione di fatto dell’obbligo di rispettare le griglie orarie previste per l’effettuazione dei servizi dall’Accordo nazionale quadro: si tratta di una norma che nulla ha a che vedere con i risparmi di spesa e neanche con l’efficienza dei servizi, ma ha il solo obiettivo di nascondere dietro un dito conclamate incapacità dirigenziali che affliggono la Polizia di Stato.  
Da tempo avevamo già registrato il tentativo strisciante di riportare indietro l’orologio della storia che l’Amministrazione della pubblica sicurezza stava tentando di mettere in atto sia che si parlasse, solo per fare qualche esempio, di straordinari o di alloggi servizio, per non parlare della revisione della spesa ipotizzata con la chiusura di molti presidi di frontiera, quelli dove si fa veramente polizia.  
La difesa di intollerabili privilegi economici è intimamente connessa con l’arroganza di chi, mentre tenta di definirsi manager   si comporta ormai sfacciatamente da caporale di giornata: il nostro datore è andato a raccontare frottole per cancellare in maniera unilaterale un contratto per poi andare ad una
trattativa che i rappresentanti dei lavoratori dovrebbero affrontare con coltello alla gola rappresentato
dalla deregulation che si avrebbe nei servizi durante trattative lunghe e complesse.
L’Amministrazione ha finalmente gettato la maschera rendendosi promotrice di un tentativo di controriforma per rimilitarizzare la Polizia di Stato, attuando un sogno a lungo accarezzato dai troppi dirigenti che vorrebbero, così facendo, nascondere le proprie incapacità e mantenere privilegi.
Siamo disponibili a discutere di tutto e ci appelliamo alla disponibilità ufficialmente manifestata in questo senso dal Presidente del Consiglio: si proceda al rinnovo del contratto, come previsto da ormai due anni dal decreto D’Alia ed alla consequenziale stesura di un nuovo Anq, come già previsto dalla normativa,
ma sia cancellata immediatamente la norma transitoria che tenta di cancellare quarant’anni di lotte dei lavoratori di Polizia per mantenere privilegi inammissibili ed a volte anche inconfessabili.
Ci appelliamo al Governo, dal Ministro Alfano al Presidente Renzi, affinché venga salvaguardata la Riforma della Pubblica Sicurezza del 1981 dall’aggressione di chi, accampando mille alibi, non ha finora consentito di attuarla fino in fondo e che finalmente ha una faccia, un nome ed un cognome.
Roma, 23 ottobre 2014   

Siulp    -   Siap    -   Silp Cgil    -   Ugl PdS 

Coisp    -   Consap    -  
Uil Polizia-Anip

domenica 19 ottobre 2014

Domani a Venezia il Decennale del Raduno del Coisp - L'Aquila e L'Abruzzo ci saranno

Sono attesi in centinaia per lo speciale appuntamento di domani, a Maerne di Martellago (Ve) - via Cacace 6 - dove avrà luogo il Decennale del “Raduno del Coisp”. 
“Arriveranno in tanti - annuncia Franco Maccari, Segretario Generale del Sindacato Indipendente di Polizia -, colleghi, amici, persone legate da qualcosa di indescrivibile a parole. Legati dalla capacità di credere nella forza straordinaria dell’indipendenza, l’unica che consente di agire nel solo interesse dei Poliziotti italiani. Abbiamo scelto di assumerci questo ruolo davvero difficile ed oneroso di rappresentare e difendere i colleghi in tutte le circostanze che possano capitare loro, e dopo dieci anni che lotto con tutto me stesso accanto agli amici del Coisp, non posso nascondere un’emozione ed un orgoglio davvero grandi nel tagliare assieme a loro questo ennesimo traguardo, ammirando senza retorica e senza falsa modestia il lavoro che siamo riusciti a fare insieme fin qui, e dicendo a tutti…. Grazie!”. 
Scalpita il Segretario Generale alla vigilia della storica manifestazione che avrà inizio a partire dalle 18.00 di domani, e per la quale in tanti, da ogni sede e da ogni livello dell’Organizzazione Sindacale, hanno risposto al suono dell’adunata attesa ormai da tutti ogni anno, e che si è ripetuta nell’arco degli ultimi dieci anni. Un evento che stavolta sarà completamente rinnovato nei suoi contenuti, ma che non perderà la sua caratteristica principale, quella di rappresentare un momento di alto confronto sindacale. 
“E’ per questo che ci riuniamo - spiega Maccari -, anche se stare insieme trasforma tutto inevitabilmente in un’occasione di festa, il principale obiettivo, come negli altri 364 giorni dell’anno, è fare Sindacato. Tante sono ancora le cose da fare, troppe le sfide che ci attendono soprattutto in un momento storico che ci vedrà crescere ulteriormente e che ci impone di far sentire sempre più forte la nostra voce, la voce dei nostri iscritti, a livello istituzionale. Abbiamo già in serbo progetti ambiziosi che attendono di essere tradotti in azioni concrete, cui daremo forma insieme, come sempre nel segno della condivisione”. 
“Ma è inutile nascondere l’emotività che domina queste ore che precedono il Raduno - conclude Maccari -. E’ stato un anno realmente speciale, non solo per gli obiettivi centrati in ogni contesto e nelle varie realtà territoriali oltre a quella nazionale, sugellata appena giorni fa dall’agognato risultato conseguito nel confronto serrato e responsabile che abbiamo condotto con il Governo, ma per quanto riguarda me in particolare perché ha rappresentato la perla nei miei dieci anni al servizio delle migliaia di iscritti al Coisp, che avrei realmente voluto uno per uno accanto a me domani, e che tali saranno, anche se non fisicamente, almeno nella mia mente e nel mio cuore”. 

L'Aquila e L'Abruzzo ci saranno

martedì 7 ottobre 2014

Polizia: SBOCCO del tetto Salariale - una Vittoria Sindacale di TUTTI i Poliziotti

Ore 10:00 del 7 ottobre 2014 - SIULP, SIAP-ANFP, SILP-CGIL, UGL Polizia di Stato, COISP, CONSAP-ADP e UIL Polizia-ANIP, incontrano il Presidente del Consiglio Matteo RENZI e si vedono assicurato, come da loro tenacemente richiesto, lo sblocco del tetto retributivo che ha sinora duramente penalizzato il personale della Polizia di Stato e più in generale tutti gli uomini e le donne in divisa.
Il blocco del tetto retributivo dal 2015 non riguarderà più i Poliziotti. Ciò grazie all’azione caparbia e coscienziosa di chi, questi Sindacati, nell’ambito della Polizia di Stato, rappresenta l’80% del personale e che, unitamente ad altre OO.SS. e rappresentanze del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico, che con loro si sono battute per citato risultato, rappresenta ben il 94% del personale in divisa!!
I colleghi si vedranno corrisposti gli assegni di funzione, i maggiori emolumenti per le progressioni di carriera, etc. etc., che hanno maturato e conseguito in questi 5 anni di blocco!!
Si sta lavorando, inoltre, come da noi chiesto, per anticipare lo sblocco di tale tetto retributivo!
La settimana prossima potrebbe trovarsi una soluzione che consenta di anticipare tale sblocco già dal mese di dicembre 2014, e quindi anche sulla prossima tredicesima.
Quanto sopra è stato ottenuto grazie anche all’apertura al confronto da parte del Governo e nonostante la vergognosa e diffamatoria attività posta in essere dal SAPPINOCCHIO 2.0 (e dai suoi accoliti del “CONSULTORIO”) che ha rischiato di far saltare quel risultato che ogni giorno si è sempre più avvicinato grazie ad una continua, minuziosa e capace azione posta in essere da queste Organizzazioni Sindacali.
L’attività frenetica e contraddittoria del SAPPINOCCHIO 2.0 e degli accoliti del CONSULTORIO, si è rivelata fallimentare nell’obiettivo che si prefiggeva, vale a dire prendere in giro i Colleghi ed assicurarsi qualche disdetta in meno delle centinaia che sta ricevendo!!
I Poliziotti, anche sforzandosi, non hanno potuto credere alle frottole ed ai raggiri posti in essere dal SAPPINOCCHIO 2.0, ….. bugie e falsità da noi peraltro puntualmente sottolineate e denunciate in un precedente e dettagliato comunicato che i pinocchietti non hanno avuto il coraggio di controbattere.
In questo momento lo sblocco del tetto retributivo era il massimo risultato possibile e non era per nulla scontato ma è stato ottenuto solo grazie al nostro impegno, a quelle delle nostre Segreterie Provinciali e Regionali e delle migliaia di Colleghi che, per alcuni mesi, hanno sopportato il blocco degli orari in deroga e della reperibilità che abbiamo imposto (mentre il SAPPINOCCHIO 2.0 si preoccupava esclusivamente dei propri permessi sindacali) al fine di far comprendere tanto all’Amministrazione che al Governo che l’apparato Sicurezza, senza l’impegno e l’abnegazione dei Poliziotti, avrebbe fatto un bel tonfo e che tale serietà posta in essere dalle donne e dagli uomini in divisa meritava la massima attenzione dell’intero Stato.
Il nostro impegno sarà adesso rivolto ad ottenere la riapertura del Contratto di Lavoro, l’ottenimento di quegli innumerevoli diritti che ogni giorno vengono negati ai Poliziotti e che pregiudicano anche l’attività che questi pongono in essere a favore di tutta la collettività, una discussione seria sul Riordino delle Carriere. Ci adopereremo anche per recuperare i danni che il tetto retributivo ha fatto in questi anni.
Non sarà per nulla facile ma noi faremo il possibile ed anche più.
Di certo da parte nostra non riceverete false promesse! Le bugie le lasciamo al SAPPINOCCHIO 2.0 ed al CONSULTORIO che a riguardo sembrano ben preparati.


Roma, 7 ottobre 2014


SIULP
(Romano)
SIAP-ANFP
(Tiani)
SILP CGIL
(Tissone)
UGL-Polizia di Stato
(Mazzetti)
COISP
(Maccari)
CONSAP
(Innocenzi)
UIL Polizia-Anip
(Cosi)