martedì 27 novembre 2007

SINDACATI DI POLIZIA IN PIAZZA

MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI PROTESTA
CONTRO LA FINANZIARIA 2008
Il Co.I.S.P., le altre OO.SS. del “cartello”, le organizzazioni sindacali della
Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato,
e, nelle forme e con modalità compatibili con lo status militare,
i Cocer delle Forze Armate, dell’Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza
PROTESTANO CONTRO
i contenuti insoddisfacenti della Legge Finanziaria per l’anno 2008
approvata dal Senato e che sta per essere esaminata alla Camera dei
Deputati, in quanto non sono previsti adeguati stanziamenti per il rinnovo
contrattuale dei poliziotti, per la specificità del nostro lavoro e per il
riordino delle carriere, e per la funzionalità della stessa Polizia
R O MA S A B A T O 1° D I C E M B R E

domenica 18 novembre 2007

Manifestazione del COISP a Genova del 17 novembre

tratto da "IL GIORNALE"
L’IRA NO GLOBAL ASSALTA TRENITALIA : CI HANNO FATTO PAGARE IL BIGLIETTO – I disobbedienti criticano l’azienda che ha applicato i normali sconti comitiva. E la Polizia si riprende simbolicamente piazza Alimonia: “la intitoleremo a Placanica”. – Gian Marco Chiocci nostro inviato a Genova - Senza pudore. Per andare a Genova a insultare le forze dell’ordine, i disobbedienti scrocconi non solo pretendono di viaggiare gratis ma esigono di arrivare in orario.
E se il biglietto alla fine se lo devono pagare (seppur scontato) e il treno porta ritardo (come tutti i santi giorni) ecco che decidono di inveire contro il management di Trenitalia reo d’aver remato contro la manifestazione. La rabbia è tale che in serata, a corteo terminato, alla stazione di Genova un gruppo di manifestanti aggredisce un controllore, spintonandolo e buttandolo sui binari. Il piagnisteo collettivo è diventato presto un efficace tam tam
mediatico. Da Milano a Napoli, da Padova a Bologna, tutti i no global hanno protestato per i «carri bestiame» e i «vagoni dimenticati nelle stazioni». Piange Francesco Caruso, parlamentare-masaniello di Rifondazione comunista. «Abbiamo fatto 14 ore di viaggio senza luce e senza acqua». Piange Luca Casarini, speaker dei centri sociali del Nord Est: «Se è il Family Day trasportano le folle e qui ci rompono le scatole anche se ci sono le
garanzie». Trenitalia non si commuove. Pazienta, prende tempo, alla fine replica dura: «Nessun disservizio. La richiesta di due treni charter per trasportare i manifestanti a Genova è stata avanzata dagli organizzatori che hanno acquistato i due treni da Napoli e Padova. Quanto al prezzo del biglietto è stato calcolato applicando lo sconto comitive previsto dalla normativa per gruppi superiori a 10 persone». La risposta dei poliziotti ai manifestanti si concretizza, invece, con la provocatoria esposizione in dieci piazze di estintori identici a quello che Carlo Giuliani avrebbe voluto scagliare contro la camionetta dei carabinieri in piazza Alimonda. Chi sta dalla parte dello Stato si dà appuntamento lontano dal corteo: in piazza della Vittoria, dirimpetto la questura, o a piazzale Crispi o lungo via Oberdan e in altre sette piazze. Ovunque campeggia un serbatoio antincendio con sotto la scritta: «Attenzione: non serve per spegnere incendi». Promotore dell’iniziativa che per tutta la giornata ha ricevuto il plauso di cittadini e colleghi è Franco Maccari, segretario del sindacato di polizia Coisp, lo stesso che in occasione dell’ultima ricorrenza dell’uccisione del no global al G8 s’è inventato un convegno dal titolo provocatorio: «L’estintore come strumento di pace» a cui - a leggere la locandina - erano stati invitati tutti, «tranne gli ex terroristi, i disobbedienti e i black bloc» nonché «la signora Haidi Giuliani» ripetutamente querelata dal sindacato per certe parole poco gentili consegnate ai giornali. Di provocazione in provocazione, nel pomeriggio, i poliziotti tornano sul luogo del delitto «occupando» per un’ora il luogo sacro dei disobbedienti proprio sotto la scritta di piazza Alimonia corretta con lo spray piazza Carlo Giuliani, un ragazzo. Qui rispondono alle domande dei passanti. Qui fanno volantinaggi per ridare decoro alla polizia. «Qui torneremo ufficialmente l’anno prossimo - tuona Maccari al termine del sopralluogo – perché questa piazza deve tornare, anche simbolicamente, nelle mani dello Stato. L’autorizzazione l’abbiamo già chiesta, e ci è stata concessa. Ci rivediamo qui il 20 luglio 2008». Maccari parla a nome di tutti i poliziotti. Quando Maccari arringa in piazza Alimonda, guarda la coincidenza, il cellulare trilla di nuovo: è Mario Placanica, il carabiniere che proprio in questa piazza ha ucciso per non essere ucciso. «Grazie per quello che state facendo per tutti noi, bisogna far sentire la voce di chi indossa una divisa ed è stanco di vedersi additato con la peggiore delle espressioni possibili».
L’agente-sindacalista risponde e chiude: «Grazie a te, Mario. L’anno prossimo la lapide di questa piazza verrà cancellata e riscritta. Campeggerà: piazza Mario Placanica, un carabiniere».

domenica 11 novembre 2007

CALCIO MALATO E MORTI INUTILI! – NO ALLA CACCIA AL POLIZIOTTO!

Oggi, ancora una volta è successo quello che non vorremmo mai raccontare.

Un giovane romano, tifoso della Lazio si mette in viaggio per raggiungere Milano per seguire la sua squadra del cuore. Un giovane poliziotto esce di casa, indossa la divisa e và sulle strade per garantire a sicurezza a tutte le persone in transito. I destini dei due giovani si incontrano tragicamente in un'area di servizio di un'autostrada italiana.
"Non entro nel merito di quanto avvenuto e che ha determinato la morte di un giovane nell'area di servizio nel territorio di Arezzo poiché è ancora tutto in fase di accertamento. Esprimo innanzitutto il cordoglio del Coisp e dei poliziotti aquilani alla famiglia e a tutte le persone che volevano bene del giovane Gabriele.
Sono profondamente amareggiato che il calcio debba annoverare un'altra vita perduta.
"Tuttavia due sono i fatti certi. Il primo è che ogni sabato e domenica le soste di ristoro delle autostrade divengono bronx, dei veri e propri quartieri di Beirut, popolati da diverse tifoserie che spesso si rivelano essere ultrà nemici, facinorosi e delinquenti. E per far fronte a potenziali e spesso reali risse il personale di Polizia è scarsissimo: pattuglie di pochi agenti per lo più della Polizia Stradale che dovrebbero avere ben altri compiti di vigilanza, innanzi a centinaia se non migliaia di esagitati."
"Il secondo fatto ormai certo è ancora più inquietante ed è evidenziato dagli scontri tra Forze dell'Ordine e sedicenti tifosi negli altri campi di calcio. C'è chi considera la Polizia la vera controparte, la squadra avversaria da combattere. I siti internet che invocano in queste ore "10, 100, 1000 Raciti" sono indegni non dello sport ma di un popolo che si ritiene civile. Un intero quartiere di Roma preso in ostaggio da dei ...........(tifosi), sono stati presi d'assalto: un Commissariato di Polizia, il Reparto Volanti sempre della Polizia, una caserma dei Carabinieri, oltre che la sede del Coni».


Il problema, infatti, non risiede più nello sport ma è eminentemente politico. Dopo la tragica morte di Raciti, il COISP lo aveva detto e ripetuto: non bastano le misure repressive intraprese, è necessario considerare le azioni dei cosiddetti ultras come reati da associazione a delinquere, soprattutto se intraprese contro le Forze dell'Ordine, presenti solo per garantire la sicurezza e lo svolgimento delle partite a vantaggio dei veri tifosi, degli sportivi, ma anche delle società e del grande mondo economico e mediatico che grava sul mondo del calcio."
"La Polizia non si ritiene più disposta a mettere a rischio la propria vita e a figurare come «parte da combattere» se politici, società di calcio e mercanti del pallone non troveranno accordi immediati e severi per combattere questa piaga non certo sportiva ma dalle caratteristiche di scontro sociale.
Nei prossimi giorni il Co.I.S.P. studierà opportune azioni di protesta per salvaguardare chi, per il proprio giuramento allo Stato e devozione alla sicurezza, viene coinvolto e abbandonato da una colpevole, a volte sospettiamo meditata, insipienza."
Buon Sindacato
Santino Li Calzi Coisp L'Aquila

lunedì 5 novembre 2007

Sindacati di polizia uniti contro il Governo

Stamani davanti la Prefettura di L’Aquila in P.zza della Repubblica i Sindacati di Polizia Coisp, Silp-Cgil, Siulp , Siap-Anfp, , Consap-Italia Sicura, Fsp-Ugl, e Uilps hanno distribuito un volantino per far conoscere ai cittadini i tagli al settore sicurezza.
Il documento è stato consegnato al Prefetto da parte dei Segretari Provinciali del Coisp Santino Li Calzi e Biagio Bruno del Silp-Cgil affinché si faccia portavoce presso l’Esecutivo delle richieste del “cartello sindacale” che ha organizzato la presente manifestazione in tutte le Prefetture d’Italia e che è bene ricordare rappresentano oltre 80% dei poliziotti.
· Nella Finanziaria che sta per essere approvata non è previsto nessun fondo per rinnovare il contratto di lavoro. I poliziotti saranno quindi costretti a lavorare ed a rischiare ogni giorno la propria vita in cambio di uno stipendio sempre più consumato dalle tasse e dall’inflazione.
· Con la stessa Finanziaria viene disposto un taglio del 10% della spesa per il lavoro straordinario, motivo per il quale i poliziotti dovranno lavorare di più, in condizioni sempre più proibitive e senza neanche poter chiedere il pagamento del lavoro fatto.
· Mancano ad oggi 5700 poliziotti sull’organico previsto che è di 107.000 unità; ed altri 1300 poliziotti andranno in pensione nel 2008 e così nel 2009 e nel 2010. Il Governo fornisce fondi sufficienti per assumere 1300 poliziotti nei prossimi tre anni, e si ritiene anche soddisfatto perché, a suo dire “viene incrementato l’organico delle forze di polizia”. Siamo davvero sull’orlo di un baratro.
· Mancano macchine, mezzi e strumenti di lavoro: si fanno servizi delicati e rischiosi con automobili che hanno più di 300.000 km e sono pertanto del tutto inaffidabili. Mancano le risorse necessarie per gli addestramenti e per i corsi di formazione. Mancano le risorse per rinnovare le armi in dotazione e persino per le munizioni. Mancano perfino i soldi per le divise e per le giacche invernali, e gli uffici diventano sempre più fatiscenti perché vengono abbandonati a sé stessi.
· Si risparmia su tutto, e si abbonda su tutto quello che è gratis e che non serve a nulla: i poliziotti protestano contro la politica inconcludente del Ministro dell’interno Giuliano Amato che, a fronte di tante promesse, porta a casa un nulla di fatto con un pacchetto sicurezza che inasprisce in maniera esagerata le sanzioni contro i “graffitari” ed i venditori di borse contraffatte, ben sapendo che mancano i poliziotti ed i mezzi per far si che le leggi vengano rispettate, e che i delinquenti veri (rapinatori, stupratori, ladri e omicidi) vengano arrestati.
· La Polizia di Stato corre il rischio di essere ridotta ad un cane che abbaia contro i delinquenti, ma diventa sempre più incapace di mordere. Adesso c’è davvero il rischio che il livello di sicurezza garantito ai cittadini si abbassi considerevolmente. Per questo sentiamo l’obbligo, come sindacati, pur con differenti idee, di lanciare all’unanimità un grido d’allarme, nella speranza che il senso dello Stato induca ministri e governo a cambiare subito e radicalmente la rotta sulla sicurezza, modificando già al Senato la Finanziaria per il 2008. Altrimenti scenderemo in piazza con una manifestazione di protesta senza precedenti.


Siulp - Siap-Anfp - Silp per la Cgil - Consap Italia Sicura - Fsp – Ugl - Coisp - Uilps