sabato 24 aprile 2010

Il Ministro Maroni propone il Daspo anche per certi calciatori. Il COISP: Ha pienamente ragione

Il Ministro Maroni propone il Daspo anche a certi calciatori che incitano alla violenza.
Maccari (COISP): “Ha pienamente ragione il Ministro, ma lo stesso provvedimento lo meriterebbe anche qualcun altro, qualcuno che gioca ancora con la sicurezza dentro e fuori gli stadi.”

“Colgo con soddisfazione le parole del Ministro Maroni sulla necessità di tenere alta la soglia di attenzione sul “problema calcio”, all’indomani delle note vicende sportive che hanno coinvolto grandi squadre del nostro campionato. Dare il Daspo a certi calciatori che si macchiano di atti provocatori e pericolosissimi, sotto il profilo psicologico, per i giovani tifosi dediti al suicidio della propria mente, è certamente una provocazione di rilievo specie se proviene dal responsabile della sicurezza nazionale.” - Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp - il Sindacato Indipendente di Polizia - commenta le dichiarazioni del Ministro dell’Interno sui recenti episodi del mondo del calcio, traendo spunto per attaccare senza mezzi termini le componenti “altre” che il loro dovere non lo fanno. “Ma tale provocazione stride ancor di più se paragonata al polso debole manifestato dalla Giustizia Sportiva poco incline, per oscure ragioni forse connesse al delicato momento della stagione in serie A, a sanzionare i comportamenti dei suoi tesserati in modo deciso, netto e educativo. Qualche migliaio di euro di ammenda rappresentano forse un deterrente per i novelli dei contemporanei osannati dalle folle domenicali?
Eviteranno costoro domani, ripensando alla (per loro) “ridicola” multa, di non provocare con dita, braccia, gambe, gesta puerili, il pubblico allo stadio ansioso di esplodere per il nulla prodotto da questo teatrino ludico? Sono queste le risposte per sanare una piaga assurda che costa tanto, tantissimo a chi come noi guadagna in media 1.500 euro mensili?” – Il leader del Sindacato Indipendente di Polizia continua: “Noi e ed il Ministro Maroni sappiamo bene che i morti e le devastazioni si evitano solo se tutte le componenti che concorrono al teatrino ludico della domenica si danno da fare, se non abbassano la soglia di vigilanza, se esercitano sempre il proprio profilo di competenza senza condizionamenti di sorta. Non ci sembra che questo avvenga. Avviene solo dopo, solo dopo che qualcuno ci rimette la vita o la salute e questo qualcuno è il solito ultimo anello della catena: noi, le Forze dell’Ordine, stufe di tale andazzo!
Società in mano a ricatti delle frange estreme delle tifoserie, giudici poco inclini al pugno di ferro dimostrativo per i rampolli in pantaloncini, resistenze all’adozione delle tessera del tifoso, stadi fatiscenti in mano ad Amministrazioni Comunali o Enti pubblici fuori da ogni logica economica, società dai profili contabili poco chiari, professionisti della provocazione infiltrati nelle curve. Tutto ciò dovrà finire, tutto ciò non contribuisce a fare spettacolo, tutto ciò è e sarà l’introduzione di nuovi scontri, di nuove tensioni, di nuovo inutile dazio che noi non abbiamo più intenzione di pagare. Ministro Maroni - conclude il Segretario Generale del Coisp, Franco Maccari - per noi il Daspo dovrebbe essere notificato anche ai “colletti bianchi” che siedono al suo tavolo tecnico. Lei magari lo pensa e non lo può dire, noi lo urliamo!”

venerdì 23 aprile 2010

Il COISP: lo scontro Berlusconi-Fini riguarda anche la visione della "sicurezza"

Il Coisp: “Non facciamo scelte politiche, ma il Sindacato si basa sui fatti e guarda ai tanti sfaceli commessi fin qui dal Governo in tema di sicurezza”

“Dobbiamo prendere atto che determinate profonde spaccature politiche nel Paese non si creano certamente per caso, e, facendo Sindacato e dovendoci confrontare con Istituzioni e Politica, dobbiamo avere il coraggio di analizzare i fatti e sapere con cosa ci dobbiamo misurare e stabilire con chiarezza cosa riteniamo più giusto”. E’ chiaro il commento di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, il Sindacato Indipendente di Polizia, a proposito dello scontro senza precedenti che, per la prima volta, vede in queste ore uno degli alleati di Silvio Berlusconi manifestare un chiaro, netto e forte dissenso nei confronti dello stesso premier. Si tratta del Presidente della Camera, Gianfranco Fini, il quale ha pubblicamente contestato il modo di gestire il dibattito interno al Popolo delle Libertà da parte del Presidente Berlusconi, criticato dal numero uno di Montecitorio anche a proposito del modo di affrontare svariate singole tematiche - economia, lavoro, servizi pubblici, giustizia e quant’altro -, auspicando una maniera completamente diversa di confrontarsi ed anche di poter esprimere il dissenso all’interno della coalizione. Su tutto, però, Fini ha puntato il dito contro “l’appiattimento del Pdl sulle posizioni della Lega Nord”. “Il Coisp – aggiunge Maccari - non è politicizzato e non fa politica. Questo deve essere ben chiaro e, oltre tutto, è provato, dal momento che la propria indipendenza questo Sindacato l’ha dimostrata con i fatti in ogni occasione. Ma ciò non vuol dire che il Coisp non possa esprimere le proprie sacrosante vedute su questioni che attengono alla politica, nella misura in cui esse si riverberano sul Comparto Sicurezza e, in particolare, sugli appartenenti alla Polizia di Stato. Anzi, guai se non prendessimo posizione. Possiamo e dobbiamo farlo senza la minima tendenza ad intercedere per questa o quella fazione, perché il senso critico non ha colore. Non a caso, siamo stati quelli che hanno criticato duramente politici che poi, magari, in un altro momento e per diverse questioni abbiamo saputo apprezzare pubblicamente. Sono i temi che contano, i fatti, non le facce o le bandiere. E temi ed intenzioni ed azioni politiche vanno discusse, criticate, attaccate duramente quando è il caso, appoggiate ed elogiate se si ritiene che lo meritino. Una sola cosa conta, che ogni parola ed ogni azione il Coisp la pronunci e la compia nel solo, unico, supremo interesse degli uomini e delle donne che indossano la divisa”.
“Ebbene – argomenta il leader del Coisp – la discussione che infiamma la scena politica non può che farci riflettere su ciò che in questi mesi ci ha visti impegnati senza sosta per denunciare gli sfaceli compiuti nel Comparto Sicurezza. Per smascherare gli spot provi di senso che hanno puntato solo a far leva sulle paure della gente senza apportare razionali ed efficienti cambiamenti. Dalla geniale trovata dei soldati per le strade delle nostre città, voluti da un ministro della Difesa completamente assoggettato al premier, passando per la farsa delle ronde, fino ai gravi ed offensivi tagli alle risorse per le Forze dell’Ordine. Tante, troppe volte questo Governo ha disatteso completamente le aspettative dei cittadini, per non parlare di quelle dei Servitori in divisa, ancora una volta clamorosamente pugnalati alle spalle. Tante, troppe volte, in effetti, questi atteggiamenti superficiali ed irresponsabili sono stati la concretizzazione di irragionevoli prese di posizione della Lega, cui non si dice di no per averne il giusto ritorno al momento utile, barattando il benessere ed i sacrosanti diritti dei cittadini utilizzati come merce di scambio. Lo ripeto – conclude Franco Maccari – noi non facciamo propaganda ad alcuno e non ci schieriamo politicamente, ma nessuno può prescindere dai fatti quando si deve valutare il valore dell’attività di Governo che deve agire nel solo interesse degli italiani… Tutti gli italiani, aggiungerei, a beneficio di chi rappresenta le Istituzioni ma ritiene che il Paese meriti di essere amministrato solo nella metà superiore”.
Buon Sindacato

martedì 6 aprile 2010

COISP: MERAVIGLIOSO FIUME DI LUCI IN RICORDO DELLE VITTIME DEL SISMA DEL 6 APRILE

Il COISP era tra le migliaia di persone che , in una marcia composta e silenziosa si sono mosse per le strade buie e desolanti di una città che non cè più per ricordare il 1° anniversario del sisma che ha sconvolto la città dell'Aquila ed altri Comuni dell'Abruzzo. Un lungo serpentone umano ha partecipato alla fiaccolata che prima di mezzanotte è confluita verso piazza Duomo, percorrendo le strade dell'Aquila tra le case maciullate, le impalcature, la città ingabbiata e vuota dietro le facciate che troppo spesso ingannano. Si sentivano le persone chiacchierare a bassa voce è stupite nel constatare quanto sia differente e tragica la realtà, rispetto alle immagini televisive.









Nell’anniversario del terremoto de L’Aquila, anche il COISP sarà in Abruzzo.

Nel triste anniversario del terremoto che ha devastato la città dell’Aquila seminando dolore e morte, il Coisp, il Sindacato Indipendente di Polizia, sarà in Abruzzo, accanto alla popolazione che
ricorderà quei tristi momenti di un anno fa. “Il lavoro di soccorso fatto in quei giorni - dice Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp - ha messo in evidenza il grande spirito solidaristico delle Forze dell’Ordine che a mani nude hanno scavato per dare una speranza a un popolo colpito nel cuore”. “Tutte le strutture territoriali del Coisp si mobilitarono per diversi mesi ed in particolare il Segretario del Coisp de L’Aquila Santino Licalzi diede avvio ad una raccolta di ogni bene utile per lenire le sofferenze dei Poliziotti e dei cittadini. “Purtroppo - continua Maccari - gli abitanti dell'Aquila ancora non sono riusciti a rientrare nel pieno possesso della loro città e dopo il dolore, la disperazione, per tanti resta la desolazione dell'impotenza davanti a un evento tanto devastante. Ecco perché - conclude il Segretario Generale del Coisp - ci sembra importante far sentire la presenza dello Stato attraverso la presenza di quegli uomini e quelle donne, Appartenenti al Sindacato Indipendente di Polizia, che da quel giorno sono andati oltre la divisa per stare accanto a chi purtroppo aveva perso tutto”.

lunedì 5 aprile 2010

COISP: L'Aquila 6 aprile 2009 - 6 aprile 2010

Alla fine è arrivato, il 1°anniversario di quella terribile notte è giunto. Ognuno di noi ha trascorso questi 365 giorni come in un film di cui non avremmo mai voluto esserne i protagonisti.
365 giorni in cui abbiamo provato: paura nel momento in cui abbiamo avuto la sensazione che stesse finendo il mondo, disperazione per i nostri parenti-amici o conoscenti morti, sconforto per aver perso tutto in pochi secondi, ma penso anche gioia per aver fortunatamente “salvato la pelle”.

Tutte queste emozioni resteranno indelebili nelle nostre menti, ognuno di noi ha vissuto questi momenti con tanta intensità che ne porteremo il ricordo per tutta la vita. Come per tutta la vita resteranno nei nostri cuori le vittime di questa tragedia, ognuno di noi ricorderà nella propria intimità le persone scomparse, noi vogliamo qui ricordare il nostro amico e collega Massimo Calvitti morto sotto le macerie insieme alla sua compagna Serenella.
A Lui ed a tutte le vittime del terremoto d’Abruzzo và il nostro pensiero in questo anniversario.

venerdì 2 aprile 2010

Pasqua 2010

Il COISP aquilano
augura a tutti gli amici e lettori una ..........