giovedì 22 agosto 2013

L'inarrestabile ascessa del Co.I.S.P. il Sindacato Indipendente dei Poliziotti -

Anche il 2012 ha portato a registrare un indiscutibile successo della nostra Organizzazione Sindacale.

A differenza di tutti i “sindacatoni” che hanno registrato una flessione, in qualche caso anche consistente, nel numero di iscritti, il COISP è ancora in crescita e con 7141 iscritti si è confermato il sesto sindacato della Polizia di Stato e si è garantito il diritto ad quinto "distacco sindacale" che permetterà un'azione sindacale ancora più incisiva.                
 
Tale ottimo risultato, che ha premiato il lavoro di tutte le Segreterie Provinciali e Regionali del Sindacato, è dovuto anche e soprattutto alle continue motivazioni e stimoli che gli iscritti del COISP hanno saputo dare ai loro rappresentanti sindacali.
 
 la delegazione del Co.I.S.P. L'Aquila al Congresso Nazionale
da sin. F. Lotito - S. Li Calzi - A. Fusco - C. Corazza e F. D'Ascenzo
Nella Provincia aquilana il COISP si conferma 3^ forza sindacale dei poliziotti -  rafforzando la propria consistenza e  portando la sigla sindacale a raggiungere la ragguardevole cifra di oltre 100 iscritti nell'intera Provincia - migliorando sensibilmente una situazione che ai nastri di partenza (2004) contava appena 10 iscritti. 
 
Si tratta di un risultato più che meritato in quanto da anni il COISP è l’unica Organizzazione Sindacale a dimostrare capacità, coerenza e tenacia per la risoluzione delle più austere problematiche degli operatori di polizia. Altri preferiscono abiurare le proprie finalità!
 
Tale nostra volontà e caparbietà è ampiamente testimoniata dal fatto che dal 2004 (anno in cui questa O.S. si è profondamente rinnovata) ad oggi, il COISP ha più che raddoppiato il numero dei propri iscritti, … un risultato ottenuto da nessun’altro, neppure lontanamente.
 
Nel ringraziare tutti i Quadri Sindacali per l’instancabile attività, nonché i nostri iscritti per il loro consenso, ci è gradito indirizzare a tutti un caloroso saluto.
 
 
Roma 21 agosto 2013                                     
                                                              la  Segreteria Nazionale del Co.I.S.P.






domenica 11 agosto 2013

Blocco dei Contratti - il COISP lo aveva detto. Adesso a muso duro verso i prossimi incontri con il Governo.


Proroga del blocco dei contratti e degli automatismi, a due giorni da quando ha scritto ad Alfano e Pansa il Coisp insiste: “Cresce la rabbia e lo sconforto. A muso duro verso i prossimi incontri con il Governo.” 



L’avevamo detto in tempi non sospetti che peggio del rifiuto ad ascoltare e soddisfare le nostre legittime richieste c’è solo la presa in giro della finta accondiscendenza, delle chiacchiere cui non seguono fatti conseguenti, ma solo le ennesime intollerabili delusioni. E la proroga del blocco dei contratti e degli automatismi per gli Appartenenti alla Polizia è la più evidente, clamorosa, inconfutabile prova che avevamo ragione a temere, ed a tenerci stretti i nostri dubbi, pur trovandoci di fronte ad apparenti aperture all’ascolto quando non addirittura all’assunzione di solenni impegni ad alleviare l’oramai insostenibile situazione in cui versano i Poliziotti italiani durante i recentissimi incontri con i rappresentanti del nuovo Esecutivo e con i Vertici del nostro Dipartimento. Ma come, ci lasciamo una settimana fa pronti a fare insieme il possibile e l’impossibile per non aggravare ulteriormente le condizioni degli Operatori della Sicurezza e per rimediare alle più gravi problematiche che li assillano, tra le quali certamente rientra il blocco dei contratti, ed oggi siamo qua

a suturarci i punti dopo l’immancabile pugnalata alle spalle? A questo punto, delle due l’una: o i Ministri Alfano e D’Alia e il Capo della Polizia, Pansa, hanno mentito clamorosamente già fin dal primo istante, oppure non hanno alcun ragionevole peso nelle decisioni che riguardano i rispettivi settori di competenza”. Così   ranco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, a due giorni dall’approvazione del regolamento che proroga il blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti. Un provvedimento rispetto al quale nell’immediato il Coisp si è rivolto al Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ed al Capo della Polizia, Alessandro Pansa, lamentando come tale ultima decisione vada assolutamente nel senso contrario rispetto alle premesse ed agli impegni assunti a parole dalle stesse Autorità nel corso degli incontri tenutisi con i Rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali di categoria nei giorni scorsi.

“Una cosa è certa - aggiunge il Segretario del Coisp -, passano i giorni e cresce la rabbia e la delusione fra gli Appartenenti al Comparto che, oltre alla preoccupazione legata alla mancata dovuta e sacrosanta corresponsione di quanto spetta loro in termini economici, soffrono gravemente la mancanza assoluta di considerazione e di rispetto per la figura degli Operatori della sicurezza e per la specificità del loro lavoro, che ne condiziona pesantemente e quasi solo negativamente vite ed esistenze. Indossare la divisa, oggi più che mai, significa purtroppo pagare un prezzo altissimo di persona e farlo pagare alle rispettive famiglie, che pure come tutte le altre devono arrivare a fine mese. E quando si blocca il sacrosanto aumento che il magro stipendio di un Poliziotto dovrebbe avere dopo tanto tempo, e contemporaneamente si rinnovano e magari si incrementano i compensi da nababbi a manager e politici, ciò significa davvero sputare in faccia a quei lavoratori che in Italia,
di fatto, sono veri garanti della democrazia. Una mossa assurda e incomprensibile”.
“Si continua ignobilmente a far finta che le migliaia di uomini e donne delle Forze dell’Ordine non siano cittadini come gli altri - insiste Maccari -, perché se così fosse si tenterebbe, anche solo per decenza, di dar loro un minimo ristoro dei sacrifici che sono costretti a fare ed a far fare a chi gli sta vicino, riconoscendo ufficialmente e concretamente il valore di quei sacrifici e di quel lavoro così unico e indispensabile, e non si continuerebbe incredibilmente a dare tutto per scontato, trattando queste persone da servi invece che da Servitori dello Stato”.
“A questo punto - conclude il leader del Coisp - nessuno può meravigliarsi se arriveremo a muso duro ai prossimi momenti di confronto con un Governo che, come troppe volte è già accaduto, ma con un tempismo sorprendente, ci ha detto una cosa ed ha fatto, in tempi record, l’esatto opposto”.

lunedì 5 agosto 2013

Inizia con successo la raccolta di firme del Co.I.S.P. contro il monumento a Carlo Giuliani – nella prima settimana già 3800 firme

E’ trascorsa appena una settimana, da quando il COISP aquilano, d’intesa con la Segreteria Nazionale, ha lanciato la campagna di sensibilizzazione nazionale, contro il monumento a ricordo di Carlo Giuliani, morto mentre con un estintore stava attaccando una camionetta dei Carabinieri.

L’iniziativa del Sindacato Indipendente di Polizia trova il consenso di molti cittadini i quali insorgono assieme al Coisp contro il monumento a Carlo Giuliano posizionato in piazza Alimonda a Genova.

In migliaia stanno firmando la petizione con un solo grido: “Rimuoverlo!

la pagina di Avazz per firmare la petizione
“Inneggiare alla violenza, onorare i gesti di chi ha violato la legge e voluto imporsi sugli altri con la prepotenza aggredendo incolpevoli Appartenenti alle Forze dell’Ordine è una stortura intollerabile. E se le Istituzioni, in particolare quelle genovesi, fingono di non vedere o peggio danno il proprio assenso a quest’assurdo capovolgimento di ogni principio democratico, i cittadini non ci stanno. La maggior parte di loro crede ancora fermamente nel rispetto delle regole e delle Istituzioni e, pur avendo i propri convincimenti e volendo magari cambiare le cose, rifiuta l’idea che si possa ricorrere alla violenza nascondendosi dietro a qualsiasi copertura, che sia il passamontagna di un no global o la

sciarpa di un ultrà o il casco di un delinquente abituale. Sono migliaia, in soli pochi giorni, quelli che ci hanno messo la faccia, chiedendo senza-se-e-senza-ma l’eliminazione dell’indegno tributo ad una persona che ha partecipato volontariamente e pervicacemente alla devastazione di una città ed all’aggressione senza precedenti alle Forze di Polizia”.

Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, commenta l’immediato e diffuso consenso registrato dopo la petizione lanciata dal COISP - Sindacato Indipendente di Polizia - per chiedere la rimozione del monumento in granito posizionato nei giardini di piazza Alimonda, a Genova - in occasione dell’ultimo anniversario degli scontri avvenuti durante il G8 del 2001 - in onore di Carlo Giuliani, il giovane manifestante che rimase tragicamente ucciso da un colpo di pistola partito dall’arma dell’allora ancor più giovane Carabiniere Mario Placanica, contro il quale il primo si stava scagliando imbracciando un estintore, nel pieno degli attacchi furiosi che riempivano ogni angolo della piazza in mezzo al fuoco dei mezzi dati alle fiamme dai black bloc che, impugnando ogni genere di arma impropria, circondavano il defender in cui Placanica era intrappolato. Lo stesso ex militare – che in seguito ha lasciato l’Arma dei Carabinieri – ha poi dovuto subire un interminabile iter giudiziario, in ogni grado e sede di giudizio, fino davanti alla Corte Europea, venendo sempre puntualmente ritenuto innocente avendo agito per legittima difesa. Dopo il posizionamento del cippo in granito, che ha sostituito una targa precedentemente collocata in piazza Alimonda sempre in memoria di Giuliani, il Coisp è insorto contro quella che ha definito un’iniziativa “che onora l’aggressione alle Forze dell’Ordine”, chiamando in causa le Istituzioni ed i Politici genovesi cui ha chiesto chiarimenti e spiegazioni, ma registrando solo un assordante silenzio.

Di qui l’idea di coinvolgere direttamente i cittadini, che già in 3.800 circa, da ogni angolo d’Italia ma anche, sorprendentemente, dall’estero, hanno condiviso l’indignazione verso “un gesto sconsiderato” firmando la petizione per la rimozione del monumento su

http://www.avaaz.org/it/petition/RIMUOVERE_il_monumento_dedicato_a_Genova_a_Carlo_Giuliani_Considerato_un_eroe_per_aver_commesso_fatti_gravissimi/

I numeri ci danno ragione – continua Santino Li Calzi Segretario del COISP aquilano - che ha provveduto alla registrazione della petizione on-line, in una settimana oltre alle già 3840 firme certificate vi sono state 150mila visualizzazioni della petizione, 2194 condivisioni su Facebook, 117 su Twitter ed oltre 171 email inviate.

Le firme raccolte sino ad ora – continua il segretario aquilano – sono state inviate stamani al Sindaco di Genova Dr Marco DORIA, al Presiente del Consiglio Comunale Dr Giorgio Guarello ed ha tutti i gruppi consiliari del Capoluogo Ligure.

“Non dubitavamo che la maggior parte delle persone la pensasse così - aggiunge Maccari -. Ma quello che non possiamo sopportare è che trovino spazio sempre e solo quei pochi che continuano a dare una versione distorta dei fatti, con strumentalizzazioni che hanno finalità niente affatto nobili e che vorrebbero far passare per lecite, per giuste ed addirittura per nobili azioni che non sono altro che reati e che non possono trovare giustificazioni in alcuna convinzione politica, sportiva, ecologista o quant’altro, senza farci scivolare tutti verso la barbarie più assoluta. Noi delle Forze dell’Ordine - insiste il Segretario del Coisp - non facciamo che vigilare, per un’intera esistenza, proteggendo chi voglia imporsi sugli altri con la forza e la violenza. E’ un compito ingrato, duro e difficile, che ci mette costantemente di fronte a un lavoro titanico anche per migliorare il nostro modo di essere. Lo facciamo tra mille difficoltà, privazioni e sacrifici, venendo spesso calpestati nella nostra dimensione di uomini e donne comuni. Ma tutto possiamo sopportare fuorché un oltraggio talmente dichiarato ed al limite dell’apologia di reato, come la celebrazione da eroe riservata a chi è morto mentre e perché tentava di distruggere tutto, compresi i colleghi in servizio”.

“Oggi – conclude Maccari – ancora una volta i cittadini stanno mostrando come la pensano e da quale parte vogliono stare. Istituzioni e Politica continueranno a infischiarsene della volontà del popolo?”

Buon Sindacato
Coisp - L'Aquila





 

domenica 4 agosto 2013

RIMUOVERE il monumento dedicato a Genova a Carlo Giuliani "Considerato un eroe per aver commesso fatti gravissimi"

Vogliamo sapere, quale valore, quale ideale, quale sacrificio rappresenta nella memoria del Paese il giovane Carlo Giuliani. Vogliamo una spiegazione dalle Istituzioni genovesi di come si sia giunti a posizionare un monumento di granito con una targa dedicata a lui, in P.zza Alimonda, a Genova, onorandolo a seguito della sua morte, avvenuta durante gli scontri gravissimi del G8 del 2001 mentre con un estintore si stava scagliando contro dei carabinieri. Riteniamo che i cittadini, oltre che le Forze dell'Ordine, abbiano bisogno di risposte chiare e dirette, affinché si sappia quali pensieri passano nelle menti di chi ricopre incarichi istituzionali e quale genere di considerazione abbiano per le Forze di Polizia, che genere di rispetto abbiano per la legalità e quanto conti per loro la sicurezza dei cittadini. 


http://www.avaaz.org/it/petition/RIMUOVERE_il_monumento_dedicato_a_Genova_a_Carlo_Giuliani_Considerato_un_eroe_per_aver_commesso_fatti_gravissimi/?launch


Io ho FIRMATO e TU?