domenica 30 settembre 2012

PENSIONI: IL COISP CHIEDE AL MINISTRO DELL'INTERNO ED AL CAPO DELLA POLIZIA DI FARE IL LORO DOVERE

Il 27 settembre u.s., presso il Dipartimento della P.S., si è svolto un incontro per discutere dello schema di regolamento di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale della Polizia di Stato.
L’incontro, presieduto inizialmente dal Vice Capo Vicario della Polizia Pref. Nicola Izzo, ha visto la rappresentazione delle preoccupazioni sia del Ministro dell’Interno che del Dipartimento della P.S. circa le ripercussioni che potrebbe causare l’introduzione di un regolamento di armonizzazione del sistema previdenziale per il personale della Polizia di Stato, ripercussioni che inciderebbero immediatamente ed in modo sostanziale sul funzionamento del Sistema Sicurezza del Paese.
Se a questo aggiungiamo il blocco del turn over, ovvero l’impossibilità di riassumere tutto il personale che va in pensione (attualmente le norme prevedono che ogni 100 poliziotti che vanno in pensione dal prossimo anno se ne potranno assumere solo 20), il calcolo e presto fatto: l’età media dei poliziotti che già oggi è di circa 44 anni nei prossimi anni arriverà rapidamente ai 50 anni e nello stesso tempo le attuali carenze di organico arriveranno, nei prossimi quattro anni, dalle attuali 12.000 a 22.000 unità.
Finalmente sembra che il Ministro dell’Interno si sia reso conto che il Governo, perdurando in tale atteggiamento, ben oltre i ringraziamenti di circostanza e gli annunci di voler continuare la lotta alla criminalità organizzata e di assicurare livelli accettabili di sicurezza ai cittadini, in realtà bloccherà in tempi molto rapidi l’efficacia e la funzionalità della Polizia di Stato e delle altre FF.PP., non percependo, evidentemente, che un Paese che non offre i necessari standard di sicurezza non attira investimenti e non consente lo sviluppo economico.
Il COISP, durante la riunione, ha preso atto che improvvisamente sembra che si siano destati dal torpore i vertici del Ministero dell’Interno, che improvvisamente si sono accorti che la Polizia di Stato necessita di un riordino delle carriere per assicurare un migliore svolgimento delle funzioni demandate, che sono necessari provvedimenti di riallineamento ordinamentale tra le Amministrazioni che compongono il Comparto Sicurezza e Difesa e di sistemi di previdenza complementare che sin dalla riforma del 1995 dovevano essere avviati per integrare il sistema previdenziale contributivo, problematiche che vanno affrontate e risolte ben prima di adottare qualsiasi provvedimento di armonizzazione previdenziale.
Pare che il Ministro dell’Interno voglia rappresentare tale situazione al Ministro del Lavoro!
Il COISP, in virtù di quanto appreso dai vertici del Dipartimento della P.S., ha chiesto un urgente incontro con il Ministro dell’Interno Cancellieri al fine di conoscere direttamente e con certezza l’eventuale volontà di rappresentare le problematiche elencate in precedenza, specificando inoltre che non potrà bastare una mera enunciazione di principi ma ci aspettiamo dal Responsabile della Tutela dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, cosi come sancito dall’art.1 della Legge 121/1981, che svolga il suo dovere ed assicuri, come la legge gli impone, le condizioni per garantire la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica a tutti i cittadini.
Il COISP, infine, ha chiesto ai massimi vertici del Dipartimento della P.S. di rappresentare direttamente al Presidente del Consiglio dei Ministri Sen. Mario MONTI, le problematiche che si potrebbero ingenerare in Italia a seguito dell’emanazione di un siffatto, scellerato, provvedimento di armonizzazione del sistema previdenziale, accompagnato dal c.d. blocco del turn over. Sempre in tale contesto questa O.S. ha rappresentato come i 100.000 poliziotti che compongono la Polizia di Stato meriterebbero almeno la stessa attenzione e considerazione che viene prestata all’amministratore delegato di un’azienda privata qual è la FIAT.
Sì, siamo fermamente convinti che 100.000 servitori dello Stato meritino “almeno” la stessa attenzione e deferenza che viene prestata dal Governo a chi amministra la FIAT.
Il COISP al termine dell’incontro non giudicando bastevoli le assicurazioni date dal Dipartimento della P.S., ha proclamato la mobilitazione nazionale che inizierà con la manifestazione che si svolgerà dinanzi al Ministero del Lavoro il prossimo 3 ottobre.
Buon Sindacato

venerdì 28 settembre 2012

Contrordine - niente Dirigente per la Squadra Mobile aquilana


Dopo aver comunicato lo scorso 20 settembre ndr http://coispaq.blogspot.it/2012/09/barbara-strapponi-nuovo-dirigente-della.html) l'immininte arrivo della dssa Barbara STRAPPATO a dirigere la Squadra Mobile della Questura dell'Aquila (la stessa notizia veniva poi confermata dal Ministero dell'Interno) oggi a "sorpresa" il MINISTERO ci ripensa.
Pertanto dal 1 ottobre niente poltrona-aquilana per la Dssa STRAPPATO, si conferma la tesi del COISP che per il Ministero dell'Interno la Questura dell'Aquila non è affatto una priorità, come infatti scrivono le agenzie di stampa "Non c'è pace per la poltrona di dirigente della squadra Mobile della questura dell'Aquila! - 4 Dirigenti in 2 anni" (abruzzoweb http://www.abruzzoweb.it/contenuti/laquila-quattro-dirigenti-della-squadra-mobile-in-due-anni/493486-4/).
Ci piacerebbe sapere e credo che anche i lettori se lo chiedano - quali sono i motivi di tale ripensamento - quali sono i "giochi" che si stanno compiendo alla spalle della Questura , dei poliziotti e di tutti i cittadini aquilani - credo che sia una domanda legittima in quanto "La Questura" è il simbolo di chi è chiamato a gestire e mantenere l'Ordine e la Sicurezza della nostra città.
Vale la pena di ricordare che appena due mesi fà il Ministero dell'Interno ha disposto il Trasferimento (da L'Aquila a Torino ndr) del Vicario del Questore, una settimana fà invece veniva trasferito il Capo di Gabinetto (da L'Aquila a Teramo), mentre e di queste ore (non solo la notizia della dssa Strappato) l'indiscrezione (non confermata) che anche il Questore Stefano CECERE sia in partenza per altri "lidi".
In 2 mesi il Ministero ha "decapitato" (Vicario, Capo di Gabinetto e Questore) - vogliamo porci qualche domanda?
Cosa sta succedendo?  Attendiamo fiduciosi .... Risposte.
Buon Sindacato

lunedì 24 settembre 2012

Pensioni del Comparto Sicurezza e difesa - LE OSSERVAZIONI DEL COISP

 
Prot. 915/12 S.N.   Roma, 23 settembre 2012

MINISTERO DELL'INTERNO
UFFICIO AMMINISTRAZIONE GENERALE
DIPARTIMENTO DELLA P.S.
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI
00184 ROMA    



OGGETTO:
Schema di regolamento di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale del comparto sicurezza-difesa e comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico.
 
OSSERVAZIONI

Preliminarmente il COISP, in considerazione delle continue mutazioni introdotte dai molteplici provvedimenti normativi che si sono susseguiti ed hanno colpito, nel corso del tempo, anche recentemente, il sistema previdenziale degli Appartenenti alla Polizia di Stato, anche dopo un’attenta valutazione del malcelato tentativo di massificare funzioni, attività, responsabilità e ordinamenti che sono fortemente disomogenei, ritiene necessario rappresentare allo stato attuale quali sono i requisiti che consentono, oggi, ai poliziotti di essere posti in quiescenza.
Allo stato attuale gli Appartenenti alla Polizia di Stato possono essere posti in quiescenza al raggiungimento dei seguenti requisiti:


ATTUALE MATURAZIONE DEL DIRITTO AL TRATTAMENTO DI QUIESCENZA


Tutti i dipendenti della Polizia di Stato che al 31/12/2010 erano in possesso dei requisiti previsti
da una delle sottostanti tre combinazioni, ancorché la cessazione dal servizio avvenga dopo tale
data, non devono sottostare ad alcun posticipo del beneficio relativo al trattamento di quiescenza.

1) 57 anni di età e 35 di anzianità contributiva (art. 6, comma 1, del Decreto Legislativo 30 aprile 1997, n. 165);
2) 40 anni anzianità contributiva utile (art. 6 comma 1, del Decreto Legislativo 30 aprile 1997, n. 165);
3) 53 anni di età e la massima anzianità contributiva prevista dall’ordinamento di appartenenza (art. 6 comma 2, del Decreto Legislativo 30 aprile 1997, n. 165).
Come previsto invece dalle leggi n. 122/2010 e n. 111/2011, coloro che hanno maturato i requisiti suddetti dal 01/01/2011 al 31/12/2011 acquisiscono il diritto all’accesso al trattamento di quiescenza trascorsi 12 mesi dalla maturazione dei predetti requisiti, mentre chi maturerà le anzidette caratteristiche dall’01/01/2013 ai 12 mesi della c.d. finestra mobile dovrà sommare ulteriori 3 mesi di adeguamento alla cosiddetta aspettativa di vita, pertanto un posticipo complessivo di 15 mesi rispetto alla maturazione dei requisiti previsti per l’accesso alla pensione.

In considerazione di quanto abbiamo evidenziato, dall’01/01/2013 il personale della Polizia di Stato può essere posto in quiescenza per pensione di anzianità quando ha raggiunto il requisito minimo di 58 anni e 3 mesi di anzianità anagrafica o 41 anni e 3 mesi di contributi utili o al raggiungimento di 54 anni e 3 mesi di anzianità anagrafica e contemporaneamente la massima anzianità contributiva prevista dall’ordinamento di appartenenza, requisiti che già oggi  ongono agli Appartenenti alla Polizia di Stato Italiana, al gradino più alto dei requisiti che sono richiesti in tutta Europa agli Appartenenti alle Forze di Polizia sia ad ordinamento civile che militare.
Già questo evidenzia la disattenzione che i governi che si sono succeduti negli ultimi anni anno riservato alla Sicurezza dei cittadini ed ai Poliziotti Italiani.

Con la proposta di “armonizzazione” che viene avanzata dal Governo e dal Ministro Fornero, con l’evidente e confermato assenso dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza e delle altre Amministrazioni interessate, cosi come ha confermato pubblicamente il Ministro del Lavoro durante l’ultimo incontro tenutosi il 21 settembre u.s., siamo arrivati ad una proposta che mira palesemente, e non sappiamo se per ignoranza o per calcolo ragionieristico, a danneggiare in modo irrimediabile il sistema sicurezza del Paese ed i Poliziotti, costringendoli ad esporsi a enormi rischi per la propria incolumità visto che dovrebbero svolgere gravosi servizi di ordine e sicurezza pubblica fino a 63 anni di età e, di fatto, a non essere più in grado di assicurare la sicurezza che gli Italiani chiedono.
Durante l’ultimo incontro, infatti, abbiamo potuto constatare come chi ha le sorti del nostro sistema di sicurezza interna del paese sia il Ministro del Lavoro Fornero, la quale ha dimostrato di non conoscere le peculiarità del Comparto che intenderebbe armonizzare previdenzialmente, un Comparto che è dilaniato da differenze sostanziali che riguardano la progressione di carriera che in alcune Amministrazioni è stata garantita e invece nella Polizia di Stato viene colpevolmente bloccata, sia per i ruoli esecutivi (vedi mancato bando dei concorsi da Vice Sovrintendente bloccati al 2004 che invece
presso altre FF.PP. sono stati svolti regolarmente anno per anno) che per quelli di concetto (vedi mancato ripianamento degli organici del ruolo Ispettori e la mancata attuazione del Ruolo Direttivo Speciale che presso altre Amministrazioni è stato realizzato). La previsione d’innalzare l’età di pensionamento delle qualifiche apicali, comporterà ancor più lo schiacciamento degli Appartenenti al
ruolo direttivo ed alla qualifica iniziale del ruolo dirigenziale che quindi si vedranno ancor più preclusa ogni possibilità di crescita. Illegittime penalizzazioni perpetrate in danno di migliaia di Poliziotti italiani che non hanno visto crescere la propria retribuzione e con essa il proprio trattamento previdenziale, per non parlare di altre Amministrazioni che nel corso degli anni hanno effettuato numerose riqualificazioni che hanno consentito una crescita in alcuni casi esponenziale e che oggi dovrebbero essere “armonizzate” alle FF.PP..
Le differenze, come abbiamo appena accennato, sono molteplici e sostanziali tra le varie Amministrazioni che si vorrebbero armonizzare, solo per i tratti previdenziali, lasciando inalterate le sperequazioni ed i disallineamenti ordinamentali che dilaniano il Comparto.
Il COISP non può e non vuole accettare l’ennesima punizione che si vuole comminare ai Poliziotti italiani, colpevoli di volere un sistema sicurezza efficiente ed efficace e di non voler essere esposti ad inutili rischi solo per l’atteggiamento del Governo, che oggi appare esclusivamente ragionieristico nonostante i “pelosi ringraziamenti di circostanza”.
Premesso quanto evidenziato, nel merito dell’articolato si evidenzia in calce ad ogni articolo il parere e le osservazioni del COISP:
 
Articolo 1
Campo di applicazione
 
1. Le disposizioni di cui al presente regolamento armonizzano, ai sensi dell’art. 24, comma 18, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, e successive modificazioni ed integrazioni, i requisiti di accesso al trattamento pensionistico del personale militare delle Forze armate, compresa l'Arma dei carabinieri, del Corpo della guardia di finanza, nonché del personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco a quelli vigenti nell’assicurazione generale obbligatoria tenendo conto delle specificità e delle obiettive peculiarità dei rispettivi ordinamenti. 


OSSERVAZIONI:

La Polizia di Stato viene genericamente indicata e massificata nelle Forze di polizia ad ordinamento civile. Secondo il Governo abbiamo perso la dignità e si specifica il rimando alle obiettive peculiarità dei rispettivi ordinamenti che poi, invero, non vengono tenuti in alcuna considerazione nella predisposizione dell’articolato.

Articolo 2
Decorrenze dei trattamenti pensionistici e adeguamento agli incrementi della speranza di vita 


1. Con riferimento esclusivamente ai soggetti che a decorrere dal 1° gennaio 2013 maturano i requisiti per il pensionamento indicati agli articoli 3 e 4 del presente regolamento non trovano applicazione le disposizioni di cui all'articolo 12, commi 1 e 2 del decreto-legge 31maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e successive modificazioni e integrazioni.
2. A tutti i requisiti anagrafici previsti dal presente regolamento per l'accesso attraverso le diverse modalità ivi stabilite al pensionamento, nonché al requisito contributivo di cui all’articolo 4, comma 1, si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita di cui all'articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e successive modificazioni e integrazioni.

OSSERVAZIONI:
L’applicazione delle decorrenze e l’adeguamento agli incrementi previsti dalla speranza di vita non tengono in alcuna considerazione la specificità dell’attività svolta dagli Appartenenti alla Polizia di Stato e vengono applicati senza alcuna distinzione.

Articolo 3
                                                               Pensioni di vecchiaia


 1. Fermo restando quanto previsto al comma 2, a decorrere dal 1° gennaio 2013 e con riferimento ai soggetti di cui all’articolo 1 che maturano i requisiti a partire dalla medesima data, il diritto alla pensione di vecchiaia si consegue esclusivamente con i requisiti anagrafici indicati nella Tabella A allegata al presente regolamento e con un’anzianità contributiva minima pari a 20 anni.
2. A decorrere dal 1° gennaio 2013, per il personale di cui all’articolo 627, comma 1, lettere b), c) e d) del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, delle corrispondenti qualifiche di cui all’articolo 632 del medesimo decreto legislativo n. 66 del 2010, e di cui all’articolo 1, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217, il diritto alla pensione di vecchiaia si consegue con i  requisiti indicati nella Tabella B allegata al presente regolamento e con un’anzianità contributiva minima pari a 20 anni.
 
OSSERVAZIONI:

Il COISP ritiene inaccettabile qualsiasi incremento dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia, come è inaccettabile la previsione di una differenziazione tra i ruoli degli Assistenti e degli Agenti, il ruolo dei Sovrintendenti e quello degli Ispettori che avrebbero incrementi dei requisiti differenziati. Questa O.S. non condivide e ritiene inaccettabile il tentativo delle alte gerarchie di ottenere il prolungamento del limite anagrafico per essere posti in quiescenza, in quanto comporterebbe l’inevitabile compressione delle possibilità di crescita funzionale per gli Appartenenti al ruolo Direttivo ed alla qualifica iniziale del ruolo Dirigenziale, comportando un
inevitabile ed ulteriore azzeramento delle spinte motivazionali.
Articolo 4
Pensioni anticipate
1. A decorrere dal 1° gennaio 2013 e con riferimento ai soggetti di cui all’articolo 1 che maturano i requisiti a partire dalla medesima data, l'accesso alla pensione indipendentemente dal possesso dei requisiti anagrafici di cui all’articolo 3 è consentito se risulta maturata un'anzianità contributiva minima di 42 anni e tre mesi comprensivo dell’adeguamento alla speranza di vita stabilito con decreto 6 dicembre 2011 del Ministero dell’economia e delle finanze pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 289 del 13 dicembre 2011. Sulla quota retributiva di trattamento relativa alle anzianità contributive maturate antecedentemente il 1° gennaio 2012, è applicata una riduzione percentuale pari ad 1 punto percentuale per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 58 anni fino al 31 dicembre 2018 e rispetto all’età di 59 anni a decorrere dal 1 gennaio 2019; tale percentuale annua è elevata a 2 punti percentuali per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto a due anni. Nel caso in cui l'età al pensionamento non sia intera la riduzione percentuale è proporzionale al numero di mesi. Le predette riduzioni percentuali continuano ad applicarsi, in riferimento all’età di effettiva cessazione dal servizio, anche sul trattamento rideterminato ai sensi dell’articolo 1864, comma 1, secondo periodo, del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66.
2. Il diritto alla pensione anticipata si consegue, altresì:
a) a decorrere dal 1 gennaio 2013 e fino al 31 dicembre 2015 con un requisito anagrafico non inferiore a 58 anni e tre mesi ed un requisito contributivo non inferiore a 37 anni. Il requisito anagrafico di cui al periodo precedente tiene conto dell’adeguamento alla speranza di vita stabilito con decreto 6 dicembre 2011 del Ministero dell’economia e delle finanze pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 289 del 13 dicembre 2011;
b) a decorrere dal 1 gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2018 con un requisito anagrafico non inferiore a 58 anni e tre mesi ed un requisito contributivo non inferiore a 39 anni.
Al requisito anagrafico di cui al periodo precedente si applica l’adeguamento alla speranza di vita di cui all'articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, nr 122, e successive modificazioni e integrazioni;
c) a decorrere dal 1 gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2020 con un requisito anagrafico non inferiore a 59 anni, comprensivo degli incrementi per l’adeguamento alla speranza di vita di cui all'articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e successive modificazioni e integrazioni, e con un requisito contributivo non inferiore a 40 anni.
d) a decorrere dal 1 gennaio 2021 al requisito anagrafico di cui alla lettera c) si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita di cui all'articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e successive modificazioni e integrazioni.

OSSERVAZIONI:
Il COISP ritiene vergognoso il tentativo, tutto ideologico, di introdurre addirittura delle penalizzazioni al personale che raggiunta la massima anzianità contributiva decide di accedere al trattamento previdenziale. Pertanto è fortemente contrario all’introduzione di qualsiasi sistema che preveda penalizzazioni, disincentivi e innalzamento dei requisiti di accesso al trattamento previdenziale di anzianità. Questa O.S., inoltre, ritiene l’articolo in parola illegittimo per eccesso di delega in quanto in alcun modo l’art. 24, comma 18, decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, prevede la possibilità di introdurre penalizzazioni a carico del trattamento previdenziale del personale della Polizia di Stato e delle altre Amministrazioni.

Articolo 5
                                                  Aumenti del periodo di servizio

1. Dal 1° gennaio 2013 gli aumenti del periodo di servizio di cui all’articolo 5 del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 165, e successive modificazioni ed integrazioni, utilizzabili ai fini pensionistici, non possono eccedere complessivamente due anni e sei mesi. Gli aumenti dei periodi di servizio anche se eccedenti i due anni e sei mesi, maturati entro il 31 dicembre 2012, sono riconosciuti utili a fini pensionistici e se eccedenti i due anni e sei mesi non sono ulteriormente aumentabili.

OSSERVAZIONI:
Il COISP, anche rispetto a questo articolo, ritiene illegittima la previsione che è surrettizia di penalizzazione a carico del sistema previdenziale degli Appartenenti alla Polizia di Stato, oltre a ledere in modo sostanziale il principio di specificità riconosciuto normativamente a che ha come
unico ed effettivo riconoscimento gli aumenti del periodo di servizio di cui all’articolo 5 del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 165, fino ad un massimo di 5 anni.
Articolo 6
Norme transitorie e finali
1. Nei confronti del personale che maturi, entro il 31 dicembre 2012, i requisiti di età e di anzianità contributiva previsti dalla normativa vigente prima della data di entrata in vigore del presente regolamento ai fini del diritto all'accesso e alla decorrenza del trattamento pensionistico di vecchiaia o di anzianità, il diritto alla prestazione pensionistica si consegue secondo tale normativa.
2. Resta fermo il collocamento a riposo d’ufficio al raggiungimento del limite ordinamentale previsto
in relazione al grado o qualifica di appartenenza, vigente alla data di entrata in vigore del presente regolamento che non è modificato dall’elevazione dei requisiti anagrafici previsti per la pensione di vecchiaia, nei confronti dei soggetti che siano già in possesso dei requisiti prescritti per l’accesso al pensionamento al raggiungimento di tale limite fatto salvo in ogni caso il mantenimento in servizio fino alla prima decorrenza utile del trattamento pensionistico ove essa non sia immediata.
3. Ferma restando l’applicazione di quanto previsto dall’articolo 24, comma 2, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 convertito con modificazioni nella legge 22 dicembre 2011, n. 214, l’accesso al pensionamento ai sensi dell’articolo 6, comma 2, del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 165 è consentito esclusivamente nell’ipotesi in cui la massima anzianità contributiva sia stata raggiunta entro il 31 dicembre 2011 e a condizione che il prescritto requisito anagrafico venga raggiunto entro il 31 dicembre 2012 con l’applicazione del regime delle decorrenze di cui all’articolo 12, comma 2 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 e successive modificazioni e integrazioni. 
4. All’articolo 992, comma 2, lettera b), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, le parole: “e, comunque, per un periodo non inferiore ai 5 anni” sono soppresse.
In alternativa  

4. Per il personale di cui al comma 2 lettera b) dell’art. 992 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n.
66 gli eventuali periodi di permanenza in ausiliaria oltre il settantesimo anno di età non danno luogo al pagamento dei contributi e non sono utili ai fini della misura del trattamento pensionistico, che è rideterminato, al termine del predetto periodo di permanenza in ausiliaria, applicando il coefficiente di trasformazione corrispondente all'età di settanta anni, con decorrenza del trattamento così rideterminato dal giorno successivo al termine del predetto periodo di permanenza.

OSSERVAZIONI:
Questo articolo è stato scritto e sottoposto al vaglio con evidente superficialità, infatti, certamente chi lo ha redatto non sa che gli Appartenenti alla Polizia di Stato non hanno l’ausiliaria che è uno dei provvedimenti che ha trovato una strana ed ambigua disponibilità del
Governo ad assecondare la prosecuzione di tale istituto. Sarebbe quindi il caso, avvalendosi di opportuni provvedimenti di reale armonizzazione, di estenderlo a tutti gli Appartenenti al Comparto, piuttosto che individuare un’anomala previsione che ne prevede il riconoscimento fino al 70° anno di età, quindi solo per qualche Generale.
Articolo 7

1. Il presente regolamento entra in vigore il 1 gennaio 2013.


 
Il COISP in considerazione di quanto evidenziato, esprime parere fortemente contrario rispetto all’intera bozza di regolamento di armonizzazione del sistema previdenziale per gli Appartenenti alla Polizia di Stato e chiede l’avvio di un serio, corretto e leale confronto che si deve svolgere nelle sedi istituzionalmente competenti e magari con un Governo che abbia il mandato da parte dei cittadini italiani di incidere cosi profondamente sul sistema sicurezza del Paese.
Quanto sopra vorrà, codesto Ufficio, rappresentarlo nelle opportune sedi.

La Segreteria Nazionale del COISP


venerdì 21 settembre 2012

Riunione a Palazzo Chigi con la Fornero per le pensioni delle Forze di Sicurezza e Polizia. IL COISP abbandona il tavolo per protesta


Riunione con la Fornero sul sistema pensionistico, il Coisp sbatte la porta. Maccari: “Tutto finto, ci mettono davanti al fatto compiuto. Uomini e Donne del Comparto Sicurezza sono considerati solo carne da macello. Si ha il coraggio di chiedere ancora sacrifici a lavoratori ricoperti di sangue..”
 
"I Lavoratori dei Comparti Sicurezza e Difesa sono considerati dal Governo solo carne da macello. Sono numeri, sono pedine che non contano nulla. Il Ministro Fornero ci sbatte in faccia l’assoluto rifiuto a qualsiasi confronto. Altezzosi burocrati tirati in tailleur osano chiedere ancora altri sacrifici a persone che tornano da una giornata di lavoro ricoperti di sangue, con le ossa spaccate, offesi e vilipesi in ogni modo. Sacrifici decisi unilateralmente e solo a nostro carico, disponendo delle già troppo bistrattate vite degli unici veri Servitori dello Stato rimasti a farsi ammazzare per pochi spiccioli al mese. Continuano a rapinarci le tasche e pretendono che ci presentiamo là, tutti in fila e
zitti come scolaretti davanti ad una maestrina saccente, col capo chino a far calpestare noi stessi, il ruolo che rivestiamo, e con noi migliaia e migliaia di colleghi. E’ un’offesa intollerabile”.

Nelle parole di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, l’esito della disastrosa riunione fissata per questa mattina a Palazzo Chigi per discutere della riforma del sistema pensionistico alla presenza, tra gli altri, del Ministro Elsa Fornero, cui hanno partecipato i rappresentanti di tutti i Corpi del Comparto Sicurezza e Difesa. Ma all’incontro non si è di fatto tenuto alcun confronto, avendo il Ministro esordito con il rilevare che i presenti erano troppi, ed aggiungendo che comunque il provvedimento era già stato stilato e che le varie Organizzazioni presenti ne avrebbero ricevuto una bozza nella prossima settimana. Qualcosa che ha scatenato la vibrata reazione dei Rappresentanti Sindacali, alcuni dei quali hanno annunciato di voler lasciare la riunione, di fronte alla quale una Fornero stizzita ha replicato. “Se questo è il livello degli interlocutori me ne vado anche io”.
“Il livello dei suoi interlocutori, signor Ministro, era altissimo sul piano del valore democratico, sempre che per lei questo significhi qualcosa, considerato che noi eravamo gli unici, lì dentro, ad essere stati realmente scelti dalle persone che rappresentiamo.
Migliaia e migliaia di italiani di cui a lei non importa assolutamente nulla” le fa eco Maccari, che ha abbandonato l’incontro per farvi momentaneamente ritorno, poco dopo, per “depositare” sul tavolo dei lavori una serie di ingrandimenti fotografici raffiguranti Poliziotti “al lavoro”, laceri, contusi, coperti di sangue, in molti casi anche di età avanzata, doloranti e sporchi nelle loro divise gettate come al solito in ogni contesto per garantire la sicurezza di quel Paese che li pugnala in continuazione alle spalle. Così il Segretario del Coisp si è preso la parola nel silenzio generale, tuonando contro
comportamenti “altamente offensivi ed irresponsabili”, prima di andare via.
“Il provvedimento che vogliono mettere in campo - ribadisce adesso Maccari - è ovviamente ulteriormente penalizzante per i Lavoratori di un Comparto al limite della resistenza. Ci hanno detto ‘vi dovete mettere una mano sulla coscienza’ chiedendoci di farci massacrare, non solo per strada e negli Uffici dove lavoriamo, ma anche da rappresentanti istituzionali ingrati, ingiusti, distanti anni luce dietro alle loro scrivanie dorate dalle quali si permettono di offenderci, di scavalcarci, di ignorarci. Ma in questo Paese la coscienza ce l’abbiamo solo noi? La risposta è sì. Siamo noi, a questo punto, che ci rifiutiamo di continuare a cercare il confronto con chi non sa cosa significhi fare il nostro lavoro. Scenderemo in piazza, lasceremo che i cittadini possano capire e valutare da soli il livello di cieca arroganza e la prepotenza di certi nostri governanti.
Buon Sindacato








giovedì 20 settembre 2012

BARBARA STRAPPATO NUOVO DIRIGENTE DELLA SQUADRA MOBILE DELL'AQUILA

Secondo indiscrezioni dovrebbe essere la Dssa Barbara STRAPPATO il nuovo Dirigente della squadra Mobile aquilana.
 

la dssa Barbara Strappato
La dssa Strappato, 40 anni potrebbe arrivare nel Capoluogo di Regione già nei prossimi giorni. Proveniente da Potenza - come Dirigente della mobile potentina ha ottenuto brillanti risultati nel contrasto alla criminalità, si è occupata anche dei casi "toghe lucale" e dell'omicidio di Elisa Claps.
Non è solo questa la novità per la Questura dell'Aquila, dopo quasi 4 anni lascia il Capoluogo di Regione il Dr MARMIROLI che, dopo aver ricorperto il ruolo di Capo di Gabinetto è stato promosso a Vicario del Questore a Teramo, al suo posto dopo un breve periodo alla Divisione Amministrativa e Sociale il Dr ZUPO è stato nominato Capo di Gabinetto della Questura dell'Aquila.
Alla Dssa Strappato un caloroso "benvenuto" da parte del COISP con l'augurio che anche a L'Aquila possa ottenere ottimi risulatati personali e professionali;
Al Dr Marmiroli che ha gestito brillantemente tutta la delicata fase del post-terremoto garantendo la sicurezza delle numerose personalità che hanno calpestato le macerie del nostro territorio, ma anche il "diritto" dei cittadini nelle numerose manifestazioni che si sono succedute in questo periodo va il nostro riconoscimneto (e ringraziamento) per l'umanità dimostrata nella trattazione del delicato compito dell'Ordine Pubblico, non tralasciando di occuparsi anche dei problemi del personale di Polizia;
Al Dr Zupo che ha già dismostrato, con le importanti indagini portate a termine nel campo della Polizia Giudiziaria di essere un ottimo poliziotto - un augurio sincero per il nuovo e delicato compito che lo porterà (speriamo di no) ad essere  "meno poliziotto e più politico" invitandolo a tenere in debita considerazione le problematiche del personale di polizia che inevitabilmente si troverà ad affrontare. 
Infine un invito al Questore Stefano Cecere - il COISP crede, ed auspica, che i cittadini così come i poliziotti aquilani abbiano bisogno di "SOSTANZA" e non solo di "visibilità" (dichiarazione riportata dal quotidiano il centro di oggi) e di sostanza nel periodo della sua gestione non è che se ne sia vista ... TANTA e comunque quel poco o molto, dipende dai punti di vista, è merito solo ed esclusivo dei "POLIZIOTTI" (aggregati e non) aquilani.
Buon Sindacato  

martedì 18 settembre 2012

Sistema previdenziale Forze di Polizia - I sindacati scrivono ai segreteri di partito

A seguito delle numerose proteste dei Sindacati di Polizia e dei COCER in materia della paventata rifiorma del sistema pensionistico delle Forze di Polizia, il Governo ha ANNULLATO la riunione odierna presso il Ministero del Lavoro e l'ha convocata  a Palzzo Chigi per il giorno 21 settembre p.v.
questo importante risultato - in quanto finalmente si sa chi è l'interlocutore (il ministro Catricalà) per discuttere di problemi importanti come le "pensioni" non deve farci abbassare la guardia infatti i Sindacati di Polizia ed i COCER hanno inviato la presente lettera ai segretrai politici di tutti i partiti per ricordagli gli "impegni presi" -
 
 
Caro Segretario,
 
In tema di armonizzazione del sistema previdenziale per i comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico il Parlamento, grazie al Tuo autorevole intervento, ha approvato una mozione unitaria che ha impegnato il Governo sia a salvaguardare il principio di specificità sancito nell’art.18 della legge n. 183 del 2010, sia a promuovere un tavolo di consultazione e confronto con i sindacati e le rappresentanze militari dei medesimi comparti.
Grazie alla lettera unitaria inviata al Signor Presidente Monti, di cui Ti alleghiamo copia, la convocazione prevista per domani, senza alcuna informazione sul merito della materia e senza il coinvolgimento dei Ministri e delle Amministrazioni interessate, in data odierna è stata revocata.
La stessa comunicazione di revoca annuncia che l’incontro sarà prossimamente programmato a cura degli uffici della Presidenza del Consiglio, quasi sicuramente entro questa settimana.
Siamo certi converrai, che la questione previdenziale, oltre ad essere affrontata tenendo conto delle indicazioni dell’OdG approvato al Senato, debba altresì essere affrontata tenendo conto dei cambiamenti dell’organizzazione che le Amministrazioni dovranno fare in funzione dei gravosi tagli operati, delle questioni ancora insolute e della nuova articolazione amministrativa dello Stato, centrale e periferica, che il Parlamento ha varato nell’ambito della c.d. spending review che, com’è
noto, ha inciso fortemente anche sul turn over del personale.
Per quanto sopra, e alla luce dell’attenzione che da sempre riserVi al nostro mondo, Ti chiediamo di intervenire affinché il Governo rispetti la volontà parlamentare, e risolva anche le disfunzioni del passato che se restassero irrisolte in tema previdenziale, comporterebbero un grave e iniquo danno per il personale dei Comparti interessati, con evidenti e negative ricadute sulla funzionalità del sistema sicurezza.
In questa delicata fase, per quello che sta accadendo sullo scenario internazionale e per il rigurgito di fenomeni criminali interni, anche di tipo eversivo, senza tralasciare l’acuirsi dei conflitti sociali e delle conseguenti manifestazioni di piazza, riteniamo che non possano e non debbano arrivare messaggi di questo tipo alle donne e agli uomini in uniforme che hanno scelto di servire il Paese, contribuendo con pesanti sacrifici personali per superare le difficoltà economiche attuali.
Con sensi di elevata e rinnovata stima.
Roma, 17 Settembre 2012

I Sindacati delle Forze di Polizia e Soccorso Pubblico e i Cocer del Comparto Sicurezza e Difesa
 


sabato 15 settembre 2012

Concorso Interno a 136 posti da vice sovrintendente della Polizia di Stato

A seguito di alcune problematiche sorte a causa della diversa interpretazione sulle modalità di invio in missione per i candidati al concorso a 136 posti da vice sovrintendente-  il COISP ha scritto una nota al Questore "ribadendo" che, il personale che ne fa richiesta  è autorizzato, dal giorno antecedente alla prova scritta e per quello dello svolgimento della stessa …a recarsi in missione nella sede d'esame. (sotto il testo integrale della nota ed il modello per avvalersi di detta possibilità).

I candidati della Provincia aquilana dovranno sostenere la prova presso la scuola "controllo del territorio di Pescara" secondo il seguente calendario:
18 settembre 2012
alle ore 10,00 candidati da ACCATTOLI Gariele       a COLANGELO Costantino;
alle ore 14,30 candidati da COLANGELO Giuseppe  a DI GIUSTO Alessandra

19 settembre 2012
alle ore 10,00 candidati da DI GRAZIA Francesco      a GUETTI Michele
alle ore 14,30 candidati da IACOBELLI Marco           a ORFEO Marco

20 settembre 2012
alle ore 10,00 candidati da ORLANDI Elisa                a ROSSI Nicola
alle ore 14,30 candidati da ROTUNDI Marco              a ZULLI Giancarlo

 
 
 
AL SIGNOR QUESTORE DI L’AQUILA
AL SIGNOR DIRIGENTE IL COMPARTIMENTO POLIZIA STRADALE

Con circolare del 16 agosto 2012, recante prot. 333-D/9802.A.C.3/2012 e avente pari oggetto della presente, il Signor Capo della Polizia ha dettato disposizioni in ordine alle modalità di svolgimento della missione per il personale che parteciperà alla prova scritta del concorso in argomento, che si terrà in varie sedi a far data dal 17 p.v.-
 
In particolare è stato specificato che il personale di cui sopra "è autorizzato, dal giorno antecedente alla prova scritta e per quello dello svolgimento della stessa … a recarsi in missione nella sede d’esame relativa alla provincia ove effettivamente prestano servizio, ovvero vi si trovino in missione per frequenza di corso o per altro motivo di servizio". –
E’ stato segnalato al COISP che, ai candidati di questa provincia, che devono recarsi a Pescara per sostenere la prova d’esame "viene impedito" di recarsi nella sede d’esame sin dal "giorno antecedente" la prova medesima, per non meglio precisate disposizioni.
Ciò stante, si prega la S.V di voler dare disposizioni affinché: venga rispettata la normativa e le disposizioni ministeriali appositamente diramate per l’occasione, anche per non incorrere nelle responsabilità derivanti dagli eventuali "imprevisti" che la circolare del Capo della Polizia ha inteso evitare.
Si sottolinea inoltre che la circolare ministeriale di cui si è fatto cenno, prevede che: il personale è autorizzato a percepire, se ne fa richiesta, il trattamento economico di missione nella misura prevista dalle vigenti disposizioni ivi compreso l’applicazione dell’articolo 13 comma 12 del D.P.R. 16/4/2009 n.51 (rimborso forfettario) e non deve esservi alcuna interpretazione personale, da parte di nessuno, su tale possibilità.
In attesa di cortese urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.
L'Aquila 14 settembre 2012
Segreteria Provinciale Co.I.S.P.
 
 


 
AL SIGNOR QUESTORE DI L’AQUILA





OGGETTO: Concorso Interno, per titoli di servizio ed esame scritto a 136 posti per l’accesso al corso di formazione professionale per la nomina alla qualifica di vice sovrintendente della Polizia di Stato, indetto con D.M. 1 febbraio 2012, successivamente elevati a 336 posti con D.M. 18 giugno 2012.



Il sottoscritto _____________________________, ___________ della Polizia di Stato, in servizio/aggregato presso _______________________, candidato al concorso di cui all’oggetto è convocato a sostenere la prova d’esame scritta in data _________________, con la presente,


      C H I E D E
di avvalersi di quanto previsto al punto 2 (in deroga alle disposizioni di cui al precedente punto 1, al fine di evitare imprevisti per la partecipazione al concorso, i dipendenti, qualora ne facciano richiesta, sono autorizzati a pernottare in esercizi pubblici di categoria spettante in base alla qualifica rivestita, siti nella sede della prova concorsuale, il giorno antecedente a quello fissato per il concorso) della circolare recante prot. 333-D/9802.A.C.3/2012 del 16 agosto 2012 a firma del Signor Capo della Polizia.
L’Aquila ______________                                                   Firma

domenica 2 settembre 2012

COISP: A 30 anni dall''agguato,, il COISP ricorda il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa,, Emanuela Setti Carraro e L'Agente Domenico Russo

  Palermo 3 settembre 1982


“ Credo di aver capito la nuova regola del gioco. Si uccide il potente quando è diventato troppo pericoloso, ma si può ucciderlo perché isolato" (Carlo Alberto Dalla Chiesa)

 
 

A 30 anni dall'agguato Dalla Chiesa
- Carlo Alberto dalla Chiesa, generale e prefetto, morì per mano di Cosa Nostra 30 anni fa. Alle ore 21.15 del 3 settembre del 1982, la A112 bianca sulla quale viaggiava il prefetto, guidata dalla moglie Emanuela Setti Carraro, fu affiancata, a Palermo, da una BMW dalla quale partirono alcune raffiche di Kalashnikov.
Rimasero entrambi uccisi. Nello stesso momento l'auto con a bordo l'autista e agente di scorta, Domenico Russo, che seguiva la vettura del prefetto, venne affiancata da una motocicletta dalla quale partì un'altra raffica che uccise l'agente Domenico Russo. Per l'omicidio di Dalla Chiesa, Setti Carraro e Russo sono stati condannati all'ergastolo come mandanti i vertici di Cosa Nostra, nelle persone di Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Pippo Calò, Bernardo Brusca e Nenè Geraci. La commemorazione per i 30 anni dalla morte è a Palermo, Consuelo Lupo e Gabriello Montemagno leggeranno l'intervista del 10 agosto 1982 di Giorgio Bocca al prefetto Dalla Chiesa. La nipote Dora Dalla Chiesa presenterà il docufilm "Generale" per la regia di Lorenzo Rossi Espagnet, dedicato al nonno.

Rita, la figlia del generale: «Papà mi chiese di lasciargli la nipote per qualche giorno di vacanza, io risposi di no. Poco dopo, l'agguato