giovedì 29 luglio 2010

COISP: L'Agenzia delle Entrate disponbile alla possibilità di restituzione delle imposte in "busta paga" per i dipendenti

Si è svolto oggi 29 luglio 2010 presso l’auditorium della CARISPAQ il previsto appuntamento organizzato dall’Agenzia Regionale delle Entrate dell’Aquila per parlare degli adempimenti fiscali e della ripresa dei versamenti sospesi, a seguito del sisma del 6 aprile 2009, nei territori compresi nel cratere e nella restante area cd fuori cratere.
Il COISP sempre sensibile alle materie fiscali e nell’ottica di rendere un servizio agli iscritti ma anche a chi iscritto non è, ha partecipato all’incontro.
Dopo gli interventi degli organizzatori, costituiti soprattutto dagli ordini professionali (commercialisti, fiscalisti, esperti tributari e consulenti del lavoro), il COISP è intervenuto per portare a conoscenza dei presenti le “esigenze dei dipendenti” che dovranno sobbarcarsi l’onere, per i prossimi 5 0 10 anni, di provvedere autonomamente (con il modello F24) al pagamento delle imposte precedentemente sospese.
Il COISP ha chiesto ai relatori chiarezza su questo punto, facendo presente che il Ministero dell’Interno (nostro datore di lavoro) non dà risposte certe sull’opportunità di operare (su richiesta del dipendente) le trattenute direttamente sullo stipendio, mentre ha provveduto unilateralmente alla riscossione in un’unica rata dell’IRPEF Regionale e Comunale relativa al 2009.
Sui punti sollevati dal COISP il Dr Polito, Direttore Centrale Servizi ai Contribuenti dell’Agenzia delle Entrate, dopo aver ringraziato tutta la Polizia e le Forze dell’Ordine in generale per l’opera svolta durante “l’emergenza terremoto” ha riferito che “l’Agenzia delle Entrate pur ribadendo che la normativa vigente prevede che sia il contribuente a preoccuparsi dei relativi versamenti, ha rilevato che il problema esiste e pertanto al fine di rendere la vita più agevole ai cittadini/contribuenti, si è detta FAVOREVOLE in linea di principio ad ammettere che siano i “sostituti d’imposta” a TRATTENERE (su formale domanda dei dipendenti) le imposte da restituire”.
Su richiesta del COISP il Dr Polito ha poi aggiunto che: “seguirà nei prossimi giorni una apposita nota delle Agenzie delle Entrate in cui sarà prevista la possibilità per i datori di lavoro di provvedere alla predetta trattenuta, ma tuttavia non essendo questa una previsione di legge potrebbe accadere che i datori di lavoro rifiutino di applicarla e che nel caso di mancato pagamento di alcune rate è possibile, come per tutti i contribuenti, il ravvedimento operoso con l’addebito di pochi euro”.
Il COISP ha pertanto espresso apprezzamento nei confronti dell’Agenzia dell’Entrate per la previsione di cui sopra e attende che le disposizioni annunciate trovino presto la luce in disposizioni chiare e che l’Amministrazione dell’Interno poi sia concorde nell’attuarle.
Per dovere di cronaca si segnala che la predetta previsione, dell’addebito in busta paga, è stata invece contestata dai commercialisti che prevedono un aumento di incombenze a loro carico.
Altra notizia utile relativa ai Bolli Automobilistici è: le somme dovute dai singoli contribuenti per la sospensione del “bollo auto” deve avvenire in 60 o 120 rate mediante bollettino di C.C. intestato alla Regione Abruzzo, indicando nella causale la targa dell’auto e progressivamente il nr delle rate 1^, 2^, 3^ ecc.

Buon Sindacato
COISP L’Aquila

mercoledì 28 luglio 2010

COISP: La manovra Finanziaria approvata è un atto IRRESPONSABILE che addebitiamo al Governo

LA MANOVRA FINANZIARIA APPROVATA CON VOTO DI FIDUCIA E’ UN ATTO IRRESPONSABILE DA PARTE DI UN GOVERNO CHE HA TOCCATO IL SUO PICCO DI DEBOLEZZA MASSIMA, SIA IN TERMINI POLITICI CHE IN TERMINI DI GESTIONE, PUGNALANDO ALLE SPALLE LE FORZE DI POLIZIA ED UCCIDENDO LA “SICUREZZA” DEL PAESE!

“Porre la fiducia su un provvedimento così importante come la manovra finanziaria che condizionerà la vita dell’intero Paese e che innegabilmente darà un colpo quasi mortale al Comparto Sicurezza, significa ammettere la debolezza del Governo ma soprattutto significa forzare la mano in un momento drammatico per la tenuta della legalità in Italia”. A dichiararlo è Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp - il Sindacato Indipendente di Polizia - che intervenendo sul voto di fiducia alla Camera sulla manovra finanziaria dice: “E’ evidente che il partito di maggioranza che governa il Paese è in forte crisi e non è una crisi qualsiasi, è una crisi nata dalla mancanza di regole e di trasparenza sul concetto di legalità che per alcuni sembra essere diventato un qualcosa sulla quale si possa discutere e non un concetto ineccepibile. Ecco dunque che il Governo, per gettare, come sempre, fumo negli occhi della gente, forza la mano su un provvedimento disastroso, ben sapendo che forse lo stesso governo non avrà vita lunga”.
“E’ un atto di forza e di arroganza – continua Franco Maccari – che non fa bene al concetto di democrazia ma soprattutto renderà ancora più instabile un Paese che senza una guida certa e con la mannaia di un provvedimento finanziario capestro per i cittadini è destinato ad andare alla deriva”.
“Noi non ci prestiamo al gioco dei soldatini di stagno che dicono sempre e comunque sì – conclude il Segretario Generale del Sindacato Indipendente di Polizia - contestiamo aspramente le decisioni del Governo e continueremo a farlo senza sosta, convinti come siamo che sia irresponsabile far cadere sulle spalle degli italiani e soprattutto dei poliziotti il peso di una cattiva gestione dei conti dello Stato e soprattutto una cattiva predisposizione a governare un Paese quando in realtà non si riesce a governare neanche sè stessi”.
Buon Sindacato

martedì 27 luglio 2010

E' PARTITA LA VEGLIA FINALE DEL COISP DAVANTI A MONTECITORIO CONTRO LA FINANZIARIA

E’ partita la “veglia” del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia – davanti a Montecitorio. E’ l’ultimo tentativo di sensibilizzare i deputati perché non vengano approvate le norme della Finanziaria che rischiano di portare al collasso il Comparto Sicurezza. Il presidio permanente davanti alla Camera dei Deputati – che non smobiliterà fino a domani, quando si voterà “putroppo” la fiducia – conclude settimane intense di manifestazioni del Coisp contro la Finanziaria: cortei con l’”esercito di sagome” e vuvuzelas, l’assedio al Viminale dell’esercito di sagome di poliziotti pugnalati alle spalle e le manifestazioni unitarie a Montecitorio per chiedere anche le dimissioni del ministro Maroni, per continuare con la “persecuzione” delle sagome nei confronti soprattutto del ministro dell’Interno, ma anche degli altri componenti del Governo, braccati in ogni parte d’Italia dai sindacalisti del Coisp.
“Questo Governo ha ucciso la “sicurezza”, pugnalando alle spalle tutte le Forze di Polizia”, afferma Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, commentando la manifestazione di oggi e domani davanti al palazzo di Montecitorio, durante la quale vengono accese candele e lumini “in memoria” della Sicurezza defunta del nostro Paese. “La Finanziaria - dice Franco Maccari - non soddisfa gli Operatori della Polizia di Stato e dell’intero Comparto Sicurezza-Difesa, e rientra in un disegno più ampio di distruzione della legalità nel nostro Paese”. “Il Governo - continua Maccari - sulla sicurezza fa solo parole, e getta fumo negli occhi ai cittadini. Per questo abbiamo ritenuto un nostro dovere avviare una protesta senza precedenti che serve soprattutto ad aprire gli occhi ai cittadini e ai colleghi”.
Per questo il COISP ha annunciato fin da ora un “autunno caldo”, che vedrà in piazza le Forze di Polizia contro un Governo che continua a tradire gli impegni presi con gli Operatori della Sicurezza e tutti i cittadini.
Buon Sindacato

COISP in Veglia al Parlamento per annunciare la "morte della Sicurezza"

“Se qualcuno ci chiederà il perché di una veglia sotto il Palazzo di Montecitorio sapremo cosa rispondere. Perché questo Governo ha ucciso la “sicurezza”, che con una pugnalata ha trafitto la funzionalità di tutte le Forze di Polizia, e noi stiamo vegliando su di essa”. E' questa l'ultima provocazione di lotta e di protesta che lancia Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia - che domani mattina e il giorno successivo porterà il COISP sotto il Palazzo della Camera dei Deputati dove continua la discussione della manovra finanziaria. “Queste decisioni - dice Franco Maccari - non solo non soddisfano nessuno degli Operatori della Polizia di Stato e dell’intero Comparto Sicurezza, ma sono quanto di peggio il Governo potesse partorire nei confronti di un Comparto che ad oggi è l'unico a garantire la tenuta democratica dello Stato”.
“Un Governo che vive di apparenza, parole, che getta fumo negli occhi e che non riesce a stabilire quali siano le vere priorità per un intero Paese. Un Governo che necessariamente deve essere smascherato - continua il Segretario Generale del Coisp - ed al quale non smetteremo di far sentire il nostro fiato sul collo. Quindi, chi pensa che le nostre proteste terminino qui, si sbaglia. E di grosso!! La pausa estiva servirà solo per rigenerarci, per segnare un nuovo punto di partenza e per organizzare nuove forme di lotta da mettere in atto in autunno. Annunciamo già da ora un autunno caldo e di piazza del Sindacato di Polizia per continuare a sbugiardare il Governo Berlusconi con un vero e proprio braccio di ferro per far capire concretamente ai cittadini che CI HANNO PUGNALATO ALLE SPALLE!”.
“Se qualcuno ha pensato con la sicurezza e la legalità di poter fare il gioco delle tre carte - conclude Franco Maccari - si sbaglia: noi i bari siamo abituati a scoprirli ed a smascherare il loro gioco falso. E lo faremo anche questa volta”.
Buon Sindacato

lunedì 26 luglio 2010

COISP: A Roma davanti al Ministro dell'Interno vi è vista l'ARROGANZA del POTERE

Il Prefetto VALERI dovrebbe avere almeno il buongusto di prendere atto che i comportamenti
tenuti, per la loro gravità, lo rendono incompatibile con la prosecuzione dell’attuale suo incarico presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza
Nella mattinata del 21 luglio 2010, il COISP è sceso in piazza a Roma per protestare contro l’iniqua manovra economica che impoverisce le famiglie dei poliziotti e pugnala mortalmente ed alle spalle la sicurezza dei cittadini.
Il COISP ha manifestato il proprio dissenso verso il Governo che si sta facendo promotore di una
dissennata politica economica che colpisce oltremodo i poliziotti, manifestando la propria sfiducia nei confronti del Ministro dell’Interno Maroni il quale non è stato in grado (poco importa se volontariamente o meno) di mantenere gli impegni presi con i poliziotti e di tutelarne i diritti e la specificità del lavoro prestato a favore della collettività.
Il COISP ha chiesto le dimissioni del Ministro Maroni con una manifestazione che si è svolta in piazza del “VIMINALE”, la CASA MADRE DEI POLIZIOTTI, il Palazzo del Ministero dell’Interno che anche nell’immaginario collettivo rappresenta un baluardo a difesa dei cittadini dai soprusi, che assicura il vivere civile e democratico nella Nostra Nazione, che assicura la possibilità e la libertà di esprimere liberamente il pensiero, cosi come stabilito dalla Nostra Costituzione che all’art.21 sancisce che “TUTTI I CITTADINI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSSIONE”.
Ebbene, il COISP ha posto in essere il proprio diritto a manifestare liberamente e lo stava facendo nel rispetto della Legge, quando improvvisamente il Prefetto VALERI, che ricopre il delicato incarico di responsabile della Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, si è precipitato fuori dal palazzo del Viminale ed è giunto nella piazza scosso non si sa bene da cosa, infischiandosene del fatto che solo l’Autorità di Pubblica Sicurezza può intervenire per disciplinare lo svolgimento di una manifestazione, avventandosi contro i POLIZIOTTI del COISP che stavano mostrando uno striscione recante la scritta “MINISTRO DIMETTITI! ANCHE TU!”.
IL PREFETTO VALERI HA SPINTONATO I POLIZIOTTI CHE STAVANO ORDINATAMENTE MANIFESTANDO IL PROPRIO DISSENSO AI TAGLI INIQUI DELLA MANOVRA FINANZIARIA, HA STRAPPATO, DANNEGGIANDOLO IRRIMEDIABILMENTE, LO STRISCIONE DEL COISP ED HA CONTINUATO AD AGGREDIRE VERBALMENTE E FISICAMENTE I POLIZIOTTI-SINDACALISTI.
È stato un fatto di assoluta gravità che non può essere tollerato in un Paese democratico, nemmeno se è dovuto, com’è probabile, alle evidenti pressioni politiche a cui il Dipartimento della P.S. è sottoposto, e che vorrebbero far zittire il profondo malessere che sempre più cresce tra i poliziotti, cercando di proibire persino le legittime manifestazioni operate anche davanti al NOSTRO Ministero dell’Interno.
Quanto accaduto rappresenta l’evidente necessità di assecondare il potente di turno a prescindere dalla Legge. I video in nostro possesso sono chiari, la faccia del Prefetto VALERI e la sua espressione di violenza gratuita ed infondata contro Poliziotti che manifestano liberamente e nel rispetto assoluto delle Leggi contro una manovra economica che affama le loro famiglie, è una faccia ed un’espressione che i poliziotti non vogliono più vedere, è la faccia di una persona che, per quanto ci riguarda, in alcun modo può rappresentare un’Amministrazione come quella della Pubblica Sicurezza che mai ed in alcun caso può essere o presentarsi come arrogante ed irrispettosa della Legge.
Evidentemente il passato non ha ancora insegnato molto a queste persone!
Il COISP ha inviato una lettera al Signor Capo della Polizia, di cui abbiamo sempre avuto massima fiducia e stima, per denunciare i fatti gravi sopra descritti. Il Prefetto VALERI dovrebbe comunque prendere atto, autonomamente, che i comportamenti messi in atto, per la loro gravità, lo hanno reso incompatibile con la prosecuzione del suo incarico presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
Buon Sidacato

venerdì 23 luglio 2010

COISP: Plauso per brillante operazione contro i Casalesi, ma domani chi continuerà in quest’opera contro i criminali?

Il COISP – Sindacato indipendente di Polizia – accoglie con soddisfazione la notizia della brillante operazione anticamorra compiuta dai colleghi della G. di F. che ha portato all’arresto di 6 persone, al sequestro di 21 società 118 immobili ed altri beni per un valore complessivo di 100 milioni di euro.
Il brillante lavoro dei colleghi finanzieri rischia di essere vanificato se a questo non seguiranno politiche di tutela e ripristino della legalita' nei territori piu' a rischio ma soprattutto se non si assumeranno decisioni forti verso quegli amministratori e quegli apparati che infrangono le regole del vivere comune e civile.
I cittadini debbono rendersi conto che l’attività di Governo invece di essere coerente con quanto sbandierato in campagna elettorale, è sinora stata caratterizzata dalla volontà di punire le Forze dell’Ordine ed i Magistrati, colpevoli delle innumerevoli indagini che hanno portato alla luce cricche di signorotti dediti a trarre profitto dalla gestione della cosa pubblica.
Ma il pur giusto entusiasmo per i risultati conseguiti non può e non deve farci dimenticare che tali attività rischiano in un futuro prossimo di vedersi irrimediabilmente compromessi a causa delle limitazioni sulle intercettazioni, dove in nome di una “privacy” gli accordi finalizzati a rubare non può essere violata dagli ascolti dei tutori dell’Ordine che ritengono invece le intercettazioni uno strumento indispensabile per le attività di indagine, che aggiunto ai continui tagli ai capitoli di spesa necessari per il funzionamento dell’apparato sicurezza non consentiranno di attuare un adeguato controllo del territorio facendo venir meno la sicurezza dei cittadini.
A ciò si aggiunga che per i prossimi 4 anni le Forze dell’Ordine rimarranno con gli stessi stipendi di oggi con una perdita compresa tra i 6/7000 euro ad oltre 10.000 euro e con buone possibilità che le ore di lavoro straordinario e tutte le indennità dovute per corrispondere servizi particolari non vengano pagate, con buona pace di tutte le indagine. Oggi solo grazie al continuo senso di attaccamento allo Stato e al rispetto nei confronti dei cittadini che degli appartenenti alle forze dell’ordine, a volte, pur di ottenere i risultati sono disposti anche a mettere soldi di tasca propria rendendo possibile ottenere i risultati di cui oggi ne siamo fieri. Ma domani?
Buon Sindacato

giovedì 22 luglio 2010

COISP: i poliziotti ritornano a pagare le tasse con un’amara sorpresa

Com´è noto dal 1 luglio u.s. gli aquilani sono tornati a pagare le tasse, mentre la restituzione di quanto dovuto dovrebbe partire dal prossimo 1 gennaio ed avvenire in 60 o 120 rate (dipende dalla finanziaria in corso di approvazione).Per i poliziotti aquilani invece c´è stata una brutta sorpresa, oltre che il ripristino delle tasse si sono trovati sullo stipendio la trattenuta, in un´unica soluzione, delle addizionali Irpef Regionale e Comunale relative all´anno 2009, si tratta mediamente di 300/400 euro che sommate alla ritenuta dell´Irpef porta ad un dimezzamento del già magro stipendio.
Certamente si sarà trattato di qualche errore (sempre a carico dei dipendenti) ma quello che dà maggior fastidio al COISP - sindacato indipendente di Polizia - è il fatto che nello scorso mese di giugno, a seguito di una circolare del Ministero dell´Interno, era stato disposto che per la restituzione delle imposte sospese per i poliziotti residenti al di fuori dei Comuni del cratere avrebbero dovuto provvedere direttamente i dipendenti, secondo le modalità disposte dall´Agenzia delle Entrate.
Il COISP, considerato che tale disposizione avrebbe creato disagio agli operatori di Polizia, che tutti i mesi per i prossimi 5 o 10 anni avrebbero dovuto impiegare "tempo prezioso" per un´incombenza che, su delega del dipendente, gli Uffici Amministrativi Contabile sarebbero in grado di evadere celermente, era intervenuto presso il Dipartimento di P.S. (con esito negativo) per chiedere che l´Amministrazione si facesse carico di trattenere (a richiesta dei dipendenti) le somme per la restituzione delle imposte sospese.
Oggi invece scopriamo, contrariamente a quanto affermato precedentemente, che questa restituzione può avvenire sulla busta paga ed anche in un´unica soluzione. Che dire siamo sconcertati!! Quando si tratta di "vendere" il prodotto L´Aquila tutti a dire: "All´Aquila è stato fatto tanto" - "L´Aquila è nelle priorità del .....Governo, dei Ministri, dei Sottosegretari, del Capo della Polizia", la tragica realtà (purtroppo) è ben diversa!!! Purtroppo L´Aquila non la vede e non la sente nessuno, infatti nessuno si è accorto, se non i poliziotti stessi che hanno visto la busta paga "alleggerita", del grave errore che certamente costerà parecchio ai poliziotti aquilani.
Alla faccia dell’ importanza che riveste la questione aquilana.
Buon Sindacato

mercoledì 21 luglio 2010

MOMENTI DI TENSIONE DAVANTI AL MINISTERO DELL’INTERNO IN OCCASIONE DELL'ASSALTO DEL COISP CON LE SAGOME DEL POLIZIOTTO "PUGNALATO" ALLA SPALLE

Con un grande striscione esposto davanti al palazzo del Viminale, i poliziotti del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia, hanno chiesto le dimissioni del Ministro dell’Interno Maroni. E’ stato un “assalto” in piena regola, pacifico ma rumoroso, quello messo in atto questa mattina dal COISP, che ha portato davanti al Palazzo del Ministero un esercito di sagome di poliziotti pugnalati alle spalle. Una manifestazione che ha avuto un successo straordinario, e durante la quale non sono mancati momenti di particolare tensione. “La scritta ‘Ministro dimettiti! Anche tu!’ – dice Maccari, Segretario Generale del COISP – deve avere fatto saltare la brocca a qualche solerte ‘alto papavero’ del Ministero, che è sceso infuriato tra i manifestanti, spintonando e strappando il nostro striscione. Alla fine sono intervenute, del tutto inutilmente, persino alcune Volanti! La calma è tornata con l’intervento del Questore di Roma in persona”. La rabbia e l’indignazione dei poliziotti non è dunque passata inosservata nelle stanze del Ministero, invase dal frastuono di decine di vuvuzelas. Con un volantinaggio il COISP ha denunciato “la grave azione del Governo nei confronti della sicurezza del paese e nei riguardi di chi è costretto a mettere a rischio la propria vita per salvare quella degli altri”. I poliziotti pugnalati alle spalle rappresentano il tradimento da parte della maggioranza di Governo nei confronti delle Forze dell’Ordine e dei cittadini: “Invece di essere coerente con quanto sbandierato in campagna elettorale – si legge nel volantino distribuito dal COISP - l’attività di Governo del centrodestra è sinora stata caratterizzata dalla volontà di punire poliziotti e magistrati, colpevoli delle innumerevoli indagini che hanno portato alla luce cricche di signorotti dediti a trarre profitto dalla gestione della cosa pubblica. Tutti zitti, stiamo rubando: questo è il messaggio che si percepisce analizzando l’attività politica degli ultimi mesi. Leggiamo che la ‘privacy’ degli accordi finalizzati a rubare non può essere violata dalle intercettazioni. Leggiamo che poliziotti e magistrati devono pagare per la violata maestà e poco importa se a farne le spese saranno anche e principalmente i cittadini la cui Sicurezza verrà sempre meno, poco importa se i soggetti nei cui confronti il Governo alza ancora una volta la mannaia sono coloro che muoiono per salvare la vita degli altri, coloro che hanno giurato di far rispettare le leggi dello Stato a prescindere dal ‘colore’ di chi è al Governo. Ci stanno punendo e, ancora una volta, ci stanno accoltellando alle spalle!!!”. “La manovra finanziaria in discussione alla Camera dopo essere già passata al Senato con l’ennesimo voto di fiducia - spiega ancora il COISP - è assolutamente un’offesa alla specificità del lavoro dei poliziotti tanto propagandata da questo Governo. Il trattamento economico, compreso quello accessorio, bloccato per 4 anni (da una media di 6-7.000 ad oltre 10.000 euro in meno per i poliziotti); l’efficacia ai fini esclusivamente giuridici e non anche economici delle progressioni di carriera che interverranno negli anni 2011, 2012 e 2013 (anche qui in media qualche migliaio di euro in meno per i poliziotti); l’appropriazione di tutti gli stanziamenti sinora accantonati per il riordino delle carriere; le penalizzazioni economiche per il trattamento di fine rapporto, la reale possibilità che le ore di lavoro straordinario e tutte le indennità dovute per corrispondere servizi particolari non vengano pagate. Ed in cambio di tutto il Governo vorrebbe darci appena 80 milioni di euro per il 2011 ed altrettanti per il 2012, e pretenderebbe pure che diciamo grazie! E’ questa la più vergognosa azione fatta da un Governo contro noi poliziotti, ed il COISP DICE NO! Non citiamo i tagli ai capitoli di spesa necessari per il funzionamento dell’apparato sicurezza, perché da adesso le nostre priorità saranno gli stipendi dei poliziotti e la serenità delle loro famiglie”. “Il governo sta infliggendo coltellate mortali al Sistema della Sicurezza: senza risorse e
senza mezzi, le Forze dell’Ordine non potranno più garantire un adeguato controllo del territorio e quindi la sicurezza dei cittadini, né si potranno fare rispettare efficacemente le Leggi dello Stato”, spiega Franco Maccari. “Se si è arrivati a questo punto – conclude il leader del COISP – certamente non è esente da responsabilità il Ministro dell’Interno, che non ha saputo, o peggio non ha voluto, tutelare il personale della Polizia di Stato, né l’intera Sicurezza del Paese che dipende soprattutto dal suo Ministero: per questo abbiamo chiesto le sue immediate dimissioni”.
Le sagome del COISP si sono poi trasferite in Piazza Montecitorio, dove si è svolta la manifestazione unitaria delle organizzazioni sindacali del Comparto Sicurezza-Difesa e dei Vigili del Fuoco, per mostrare anche ai Deputati della Repubblica l’indignazione di tutti quegli uomini e quelle donne che quotidianamente garantiscono la sicurezza e la difesa del Paese, anche a sacrificio della propria vita, ricevendo in cambio dal Governo soltanto umiliazioni e mortificazioni. E’ stato l’ultimo appello dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine ai rappresentanti del Popolo, perché si impegnino a determinare un’inversione di rotta e il cambio del testo della manovra Finanziaria, per scongiurare la morte del comparto Sicurezza-Difesa.
Buon Sindacato

martedì 20 luglio 2010

IL COISP ASSALTA IL VIMINALE PER CHIEDERE LE DIMISSIONI DI MARONI

Sarà un “assalto” in piena regola, certamente pacifico ma carico di rabbia e indignazione, quello che i poliziotti del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia, porteranno domani mattina alle ore 10.00, armati di volantini, al Palazzo del Viminale, per chiedere le immediate dimissioni del Ministro dell’Interno Maroni. Il palazzo del Ministero sarà invaso dal frastuono delle vuvuzelas, mentre nel piazzale le ormai famose sagome dei poliziotti pugnalati alle spalle serviranno a ricordare il grave tradimento del Governo nei confronti delle Forze dell’Ordine e dei cittadini. “L’attuale maggioranza in campagna elettorale non ha fatto che promettere un impegno straordinario e prioritario sul versante della Sicurezza - commenta il Segretario Generale Franco Maccari -, promesse che sono state clamorosamente tradite una volta conquistato il potere”. “Il Governo – spiega Maccari – anziché combattere il crimine, sembra avere cambiato schieramento: ha girato i cannoni e si è messo a sparare contro le Forze dell’Ordine! Questo è dimostrato dai provvedimenti legislativi che mettono i bastoni tra le ruote alle Forze di Polizia, ma soprattutto è evidente il continuo taglio dei viveri a chi deve garantire la sicurezza del territorio e il contrasto alla criminalità: con l’ultima Finanziaria l’intero Comparto Sicurezza viene messo in ginocchio, mentre si tenta di illudere e tenere buoni i cittadini con l’aria fritta, ad esempio con le divise a passeggio nei centri storici delle città o le ronde fallite miseramente sul nascere”. Conclude il leader del COISP: “E’ davvero triste essere costretti a manifestare per chiedere al Governo di tutelare gli uomini in divisa, di garantire loro dignitose condizioni di lavoro, ma soprattutto di condividere con loro l'orgoglio di rappresentare e difendere le Istituzioni italiane!”.
Sempre domani, il COISP parteciperà, insieme alle altre organizzazioni sindacali del Comparto Sicurezza-Difesa e dei Vigili del Fuoco, alla grande manifestazione organizzata in piazza Montecitorio che porterà in piazza la rabbia e l’indignazione di tutti quegli uomini e quelle donne che quotidianamente garantiscono la sicurezza e la difesa del Paese, anche a sacrificio della propria vita, ricevendo in cambio dal Governo soltanto umiliazioni e mortificazioni. Sarà l’ultimo appello dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine, che scenderanno in piazza listati a lutto, ai deputati, affinché determinino un’inversione di rotta e il cambio del testo della manovra Finanziaria per scongiurare la morte del comparto Sicurezza-Difesa.
Buon Sindacato

MANOVRA: CONTRO LA “ SORDITA’ ” DEL GOVERNO, ESPLODE LA RABBIA DEGLI OPERATORI DELLA SICUREZZA E DELLA DIFESA

Domani mattina dalle ore 10.00, in piazza Montecitorio, davanti alla Camera dei Deputati, oltre 3000 appartenenti al Comparto Sicurezza e Difesa e ai Vigili del Fuoco, manifesteranno la rabbia e l’indignazione di oltre 452mila uomini e donne che quotidianamente garantiscono la sicurezza e la difesa del nostro Paese, anche sacrificando il loro bene primario, la propria vita.
Ad annunciarlo sono tutte le sigle sindacali e le rappresentanze del Comparto Sicurezza e Difesa che tuonano in modo fermo e deciso contro “un governo che continua ad essere sordo alle reali esigenze di sicurezza e di difesa dei cittadini e del Paese, mentre continua con una politica dello “stop and go” senza, però, concretizzare in norma le risposte che la sicurezza e la difesa attendono da tempo”.
A questo, continuano i sindacalisti, si aggiungono le mortificazioni inaccettabili alla grandissima professionalità degli uomini e delle donne del Comparto Sicurezza e Difesa che, sino ad oggi, per consentire il funzionamento della sicurezza, l’arresto dei latitanti, l’espulsione dei clandestini criminali, la vigilanza e le traduzioni di pericolosi detenuti ed il soccorso pubblico alle popolazioni nelle calamità naturali come il terremoto dell’Aquila, hanno anticipato di tasca loro i soldi per poter effettuare e portare a compimento questi delicati servizi.
Tutto questo non potrà più accadere perché, se non c’è un inversione di rotta e il cambio del testo della manovra, oggi il governo celebra: “LA MORTE DELLA SICUREZZA E DELLA DIFESA DEL NOSTRO PAESE”.
Per questo, concludono i sindacalisti, domani lanceremo l’ultimo appello ai rappresentanti del popolo che siedono alla Camera dei Deputati affinchè decidano in rappresentanza dei cittadini e non dei capi dei partiti, evitando l’eutanasia della sicurezza.
Per rendere chiaro tutto questo domani gli appartenenti al Comparto Sicurezza e Difesa scenderanno “in piazza” listati a lutto per porre in essere ulteriori, se necessarie azioni eclatanti.
POLIZIA DI STATO
SIULP - SAP - SIAP - SILP PER LA CGIL - UGL-Polizia di Stato - COISP - ANFP
POLIZIA PENITENZIARIA
SAPPE - OSAPP - UIL- Penitenz - SINAPPE - FNS-CISL - FP-CGIL - UGL Penitenz - CNPP -
CORPO FORESTALE DELLO STATO
SAPAF - FP-CGIL - CISL FNS - UIL PA - UGL-Forestale - Fe.Si.Fo. -
COCER GUARDIA DI FINANZA E COCER AERONAUTICA MILITARE
VIGILI DEL FUOCO
CGIL - FNS CISL - UIL - CO.NA.PO. - CONFSAL - DIRSTAT VVF -

lunedì 19 luglio 2010

COISP: STRAGE DI VIA D' AMELIO, 18 ANNI DOPO… PER RICORDARE!

“Il 19 luglio del 1992 è una data che ha cambiato la vita dell’intero Paese. Nulla può essere più uguale dopo che la cultura stragista ha tentato di cancellare lo Stato di diritto. E se due statue fanno paura a qualcuno tanto da sentire il bisogno di distruggerle, significa che il germe della malavita sta ancora prolificando. E’ per questo motivo che nessuno può minimante dimenticare e il dovere dei rappresentanti dello Stato è di tenere viva la memoria.” – Lo dichiara la Segreteria Regionale calabrese del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia – che continua: “Il Coisp domani ricorderà i morti di via D’Amelio, il Giudice Borsellino e dei Colleghi della scorta, e ci sembra fondamentale che la coincidenza della presenza di due uomini di Governo al momento commemorativo, che il Coisp intende celebrare alle 16,55 in piazza della Repubblica innanzi il palazzo del Tribunale, imponga al Ministro Roberto Maroni ed al Sottosegretario Alfredo Mantovano di unirsi al ricordo incancellabile delle vittime della strage di via D’Amelio”.
Il Coisp della Calabria ha inviato una lettera ai rappresentanti del Viminale dell’Esecutivo Berlusconi nella quale si invitano i due esponenti del Governo a raggiungere il Coisp, anche per soli cinque minuti, nella piazza dove si tiene la manifestazione del Sindacato. Il Sindacato Indipendente di Polizia domani sarà a Lamezia Terme anche per portare in piazza la voce di tutti gli Operatori del Comparto Sicurezza che in questo momento si sentono fortemente umiliati dalle decisioni del Governo in materia di manovra finanziaria.
“Le prescrizioni che il Questore di Catanzaro ci ha notificato - conclude la Segreteria Regionale del Coisp calabrese - per la manifestazione in programma domani saranno sicuramente osservate dai Poliziotti manifestanti, ai quali però non potrà essere negata la libertà di poter portare tranquillamente a passeggio per via Perugini a Lamezia Terme, tenendole sottobraccio, le sagome dei Poliziotti pugnalati alle spalle, diventate ormai in tutta Italia il simbolo della protesta di tutte le Forze dell’Ordine contro questo Governo”.
Buon Sindacato - COISP Calabria

venerdì 16 luglio 2010

La polizia si incazza sulla manovra: intervista a Franco Maccari del COISP


La polizia si incazza sulla manovra: intervista a Franco Maccari, segretario generale del Sindacato indipendente di polizia


lunedì 12 luglio 2010

Domani il COISP marcia su ROMA

“Oramai tutto è pronto, e non resta che accorrere rumorosi nella Capitale, domani, per farsi sentire dalla gente, dall’Italia, e soprattutto dai politicanti sordi, ciechi e bugiardi che vogliono metterci in ginocchio”. Franco Maccari, Segretario Generale del COISP rinnova l’appuntamento
agli iscritti al Sindacato, come anche ai numerosi parlamentari e rappresentanti istituzionali “che intendano prendere le distanze da chi ci ha tradito, da chi ci ha pugnalato per l’ennesima volta alle spalle, da chi vuole farci sprofondare sempre di più nel baratro dell’insostenibilità di un lavoro che ci costa sacrifici enormi, ma che, nonostante le mosse scellerate di questo Governo, ancora facciamo giorno dopo giorno con la fede e l’orgoglio di sempre”. L’invito è a prendere parte alle due manifestazioni di protesta contro la manovra finanziaria che si terranno domani, 13 luglio, a Roma, la prima alle ore 10.00 a Piazza San Marco nei pressi dell’Altare della Patria a
Piazza Venezia, dove un “esercito” di sagome dei poliziotti pugnalati alle spalle resteranno fino alle 11.30. Poi ci si sposterà a Piazza del Colosseo, dove si terrà la seconda manifestazione, un sit-in che durerà fino alle 14.00. “Tamburi, vuvuzelas, sagome di uomini in divisa pugnalati e manifestanti – spiega il Segretario generale del Coisp - rappresenteranno quello che è diventato l’urlo unanime di tutti gli Appartenenti al comparto sicurezza che non ne possono più di farsi calpestare ingiustamente da chi dovrebbe invece garantire loro le condizioni per lavorare al meglio, garantendo così al contempo a tutti i cittadini il rispetto del loro sacrosanto diritto a veder garantita legalità e sicurezza”.
“Mentendo a noi, mentono alle nostre famiglie ed a tutti gli altri italiani, pugnalando noi - conclude Maccari -, pugnalano le nostre famiglie e tutti gli altri italiani. Accanto a noi, chiamiamo dunque tutti quelli che non credono più alle falsità e vogliono capire, per decidere democraticamente cosa preferiscono per sé, per le proprie famiglie, per l’Italia”.
“Il risultato che il Coisp intende portare a casa - conclude il Segretario Generale del COISP - è forse pretenzioso ma certamente raggiungibile. Liberare i palazzi della democrazia dall'attuale regime!”.
Buon Sindacato

lunedì 5 luglio 2010

Il COISP a Roma con la sagoma del poliziotto -stanno pugnalato un’intera comunità

Qualora il testo della manovra finanziaria, che uscirà dalla Commissione Bilancio, non conterrà le misure a sostegno delle popolazioni d´Abruzzo colpite dal terribile sisma del 6 aprile dello scorso anno, il COISP - Sindacato Indipendente di Polizia - sarà di nuovo al fianco dei cittadini che si
recheranno a Roma il prossimo 7 luglio per reclamare con forza la proroga della sospensione di tasse e tributi e della successiva restituzione nei modi e nei tempi avvenuti in altre tragedie nel nostro Paese, principalmente in Umbria e nelle Marche ed anche in altre realtà come il Molise o l´Alluvione di Alessandria, dove la restituzione avvenne addirittura con uno sconto del 90%. Inoltre considerato che anche se siamo poliziotti comunque abbiamo genitori, coniugi, figli, parenti ed amici che dal 6 aprile a causa del terremoto hanno perso il lavoro chiediamo anche garanzie per i disoccupati, i cassaintegrati, i precari e per tutte le attività economiche del cratere; anche con l´introduzione di una tassa di scopo.

Il COISP auspica che il Governo cambi orientamento sulla sorte della città dell´Aquila e degli altri 56 Comuni del cratere, cambiando l´impostazione dell´art 39 che prevede la sospensione esclusivamente per alcune categorie sino al 31 dicembre 2010 e la successiva restituzione dal 1 gennaio 2011 in 60 rate.Come già detto in altre occasione, i stipendi dei poliziotti, ma sono certo anche di tutti gli altri dipendenti sia pubblici che privati, devono essere spesi per la ricostruzione dei nostri centri e per far ripartire l´economia.

I rappresentanti del COISP aquilano porteranno davanti al Parlamento le sagome del poliziotto con un pugnale piantato nella schiena, nell´occasione sulla schiena sarà disegnata un´aquila a simboleggiare la "pugnalata" che stanno dando ai poliziotti ma anche a tutti cittadini aquilani.I colleghi delle Forze dell´Ordine che volessero unirsi a noi per partecipare alla manifestazione, sono pregati di mettersi in contatto con la segreteria del COISP al nr. 3313697685 (tim) oppure 3473554533 (vodafone) per l´eventuale organizzazione dei mezzi di trasporto.
Buon Sindacato

sabato 3 luglio 2010

Tagli alle tredicesime per i Poliziotti, il Coisp: “Non è primo aprile, che stupido scherzo è?

Non c’è bisogno di altre pugnalate, rabbia e dissenso sono è già alle stelle”.
“Qualcuno spieghi ai nostri politici, e in particolare ad Antonio Azzollini, che non è il primo aprile, e che quindi gli scherzi, soprattutto quelli così drammaticamente stupidi come la previsione del taglio delle tredicesime ai poliziotti, sono fuori luogo”. Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, commenta con duro sarcasmo la notizia della possibile - e ritenuta devastante - novità proposta in uno dei tre nuovi emendamenti del relatore Azzollini alla manovra in Commissione Bilancio al Senato, che prevede riduzioni delle tredicesime di una serie di categorie, tra cui i Poliziotti.
“E questa cosa vorrebbe essere - domanda Maccari -? Una risposta al nostro serissimo, sacrosanto dissenso alle manovre di un Governo dissennato che ci calpesta dalla mattina alla sera? Una provocazione? Non ce n’è affatto bisogno, la delusione, lo sconcerto, la rabbia di uomini e donne in divisa non ha mai raggiunto il livello attuale. La campagna ‘Ci hanno pugnalato alle spalle’ scattata in queste ore in tutta Italia è solo l’inizio – conclude il Segretario del Coisp -, della nostra opposizione priva di colore politico, ma diretta contro ogni squallida vergognosa attività mirata solo a ritorcersi contro i Servitori dello Stato cui già è stato chiesto troppo. E’ il momento di rispondere a tono, e stavolta vedremo, e lo vedranno anche i cittadini elettori, chi sarà veramente dalla nostra parte”.
Buon Sindacato