martedì 24 aprile 2012

Domani a Roma la manifestazione “Diamo valore alla vita - No all’amnistia, no all'impunità". Il COISP ci sarà: E' ora che tutti dicano come la pensano davvero!

Se gli italiani pensano che i problemi logistici del sovraffollamento delle carceri causati da un'amministra della cosa pubblica evidentemente non all’altezza debbano essere risolti mandando a casa quelli che hanno commesso dei reati, allora ce lo dicano, così ci ritiriamo in buon ordine e, evitando di andare per strada a fermare i delinquenti, ci dedichiamo a compiti più semplici e certamente più adeguati ai nostri miseri stipendi. Se invece la pensano diversamente, allora domani è il momento di dirlo a voce alta, manifestando il proprio ‘no’ all’impunità ed all’ingiustizia”.   Franco Maccari, Segretario Generale del Sindacato Indipendente di Polizia, si prepara assieme ai colleghi ed alle sagome dell’oramai famoso “Poliziotto pugnalato alle spalle” a partecipare alla manifestazione prevista per domani, 25 aprile, dalle ore 13.30 alle ore 15.30 in Piazza Cavour, a Roma, davanti alla sede della Corte di Cassazione, sul tema: “Diamo valore alla vita – No all’amnistia, no all’impunità” , organizzata dal gruppo FB “Giustizia e Diritti per i Cittadini colpiti dai reati Contro la Vita”, un movimento spontaneo nato dall’impegno della scrittrice e attivista per i diritti delle vittime Barbara Benedettelli, insieme a Elisabetta De Nando (mamma di Andrea, ucciso a 15 anni davanti agli occhi del gemello mentre attraversava la strada),  Erina Panepucci (mamma di Giuseppe Magnifico, ucciso mentre stava tornando a casa in macchina) e Angelo Bertoglio. Il sit-in ha l’obiettivo di protestare contro le continue richieste di amnistia ed indulto, specialmente in riferimento a chi si è macchiato di delitti contro la vita e contro la persona in generale, non ultimo il cosiddetto omicidio stradale, ancora non adeguatamente considerato dall’ordinamento, chiedendo una concreta applicazione della legge e conseguente certezza delle pene. “Purtroppo – aggiunge Maccari – sono tante, troppe le vittime che hanno sofferto le gravi conseguenze dei comportamenti illegali altrui, ed ancora di più sono i loro parenti. Intere famiglie segnate per sempre dalla barbarie della violenza, dalla crudeltà della delinquenza, dalla follia della prevaricazione. Ebbene non è possibile lasciare che tutte queste persone subiscano, oggi, il nuovo danno e la nuova beffa di vedere i loro carnefici tornarsene allegramente alle loro cose. Non è possibile lasciare che prevalga il volto menefreghista, individualista e irresponsabile della società che non può improntare il proprio agire sempre e solo alla convenienza economica. Se un problema di sovraffollamento delle carceri c’è, e c’è, allora si risolva nella maniera giusta, che certamente non è calpestare la dignità di chi ha subito un male ingiusto ed ha il diritto di vedere che chi ha sbagliato paga per i suoi gesti, come anche il diritto dei cittadini di sapere che lo Stato li tutela e li difende sul serio, segnando regole di comportamento serie e seriamente applicate”.
“Altrimenti, lo ripetiamo - conclude il Segretario del Coisp -, ci dicano che il nostro lavoro è  sostanzialmente inutile. Intanto noi che in quel lavoro ci crediamo, e che da sempre mettiamo al primo posto le vittime di ogni violenza, saremo in piazza a dire la nostra. E’ bene che tutti lo facciano, è ora di prendere posizione e non aspettare provvedimenti infausti contro i quali tutti i soliti criticoni che fanno solo chiacchiere si sperticheranno ad inveire solo quando sarà troppo tardi”.

lunedì 23 aprile 2012

Comunicati del COISP e del movimento "Giustizia e Diritti per i Cittadini colpiti dai reati Contro la Vita"

Nuovo appello del Coisp per una massiccia partecipazione alla manifestazione di mercoledì a Roma: "Tutti scendano in piazza per difendere la vita ed il rispetto dovuto ad ogni vittima di reato."


Ci sarà anche il COISP – Sindacato Indipendente di Polizia – con il proprio segretario provinciale – Santino Li Calzi al fianco degli aquilani alla manifestazione "Diamo valore alla vita", organizzata per mercoledì 25 aprile dalle ore 13.30 alle ore 15.30 in Piazza Cavour, a Roma, davanti alla sede della Corte di Cassazione, per chiedere maggiore tutela del diritto di vivere la propria vita al riparo dall’ingiusto danno causato da chi delinque.

"Tutti i cittadini, di tutte le categorie o professioni, che siano personaggi pubblici o meno, che appartengano a qualunque mondo, da quello laico a quello religioso, dalla politica al volontariato, tutti sono chiamati a raccolta per la difesa dell’unico bene che va sempre e comunque messo al primo posto: la vita".

Il sit-in, in particolare, si pone come principale obiettivo quello di protestare contro le continue richieste di amnistia generalizzata che non fanno altro che calpestare la dignità

delle vittime di ogni reato, "rimarcando, specie per tutti i reati contro la vita e la persona, l’importanza deterrente, riparatoria e preventiva della pena"; ed inoltre per sollecitare un pronto e deciso intervento istituzionale e normativo che possa garantire le

necessarie contromisure contro il fenomeno dilagante degli "omicidi stradali", ancora del tutto sostanzialmente impuniti. Lo spiegano gli organizzatori della manifestazione, riunitisi per l’occasione nel gruppo FB "Giustizia e Diritti per i Cittadini colpiti dai reati Contro la Vita"
, ai quali fa eco anche il Segretario Generale del COISP – Franco MACCARI che, a nome di tutti gli iscritti al Sindacato Indipendente, afferma di "condividere pienamente la necessità che le pene siano effettivamente scontate per dare un significato concreto alla riprovazione sociale che attraverso il diritto penale l’ordinamento esprime".

"E’ necessario mettere da parte ogni ipocrisia e ogni frase politically correct - conclude il segretario aquilano Li Calzi -, e dire con la chiarezza e la decisione necessaria che su tutto prevale certamente il principio che le vittime di ogni reato, ma di quelli contro la persona in particolare, nonché i loro familiari, hanno diritto a sapere che chi ha sbagliato paga il conto con la società ma soprattutto con loro. E’ a quelle vittime ed al rispetto che gli dobbiamo che penseremo mercoledì, mentre saremo in piazza".




ROMA, 25 APRILE: INIZIATIVA "DIAMO VALORE ALLA VITA!" NO ALL’AMNISTIA. NO ALL’IMPUNITA’.
Chiediamo liberazione dall’ingiustizia e vera tutela per la vita. Una pena effettiva è garanzia di libertà.
 
Roma 23 aprile 2012 - I familiari delle vittime di omicidio, le vittime della violenza e della strada, i cittadini non colpiti dal reato, i partiti con bandiere diverse e le diverse Associazioni di tutela, si uniscono con lo scopo di contrastare le continue richieste di amnistia generalizzata, e di rimarcare, specie per tutti i reati contro la vita e la persona, l'importanza deterrente e riparativa della pena.
Il Sit-in ha inoltre l’obiettivo di tenere alta l’attenzione sul grave e ricorrente problema degli omicidi stradali. I familiari delle vittime e i cittadini che non vogliono diventarlo chiedono a tutti gli organi dello Stato un impegno urgente e concreto, in grado di rallentare la strage quotidiana degli innocenti che avviene sulle nostre strade. L’impunità verso chi compie l’omicidio stradale è la norma. Le condanne non corrispondono a pene effettive e inderogabili, non c’è dunque un deterrente capace di prevenire, educare per davvero il reo e dare un giusto Valore alla Vita. L’iniziativa è organizzata e promossa da un movimento spontaneo nato dall’impegno della scrittrice e attivista per i diritti delle vittime Barbara Benedettelli, insieme a Elisabetta De Nando (mamma di Andrea, ucciso a 15 anni davanti agli occhi del gemello mentre attraversava la strada), Erina Panepucci(mamma di Giuseppe Magnifico, ucciso mentre stava tornando a casa in macchina) e Angelo Bertoglio. "Sono invitati tutti i cittadini che sentono il bisogno di sostenere il Valore Vita – afferma Elisabetta – giornalisti, prelati, personaggi pubblici, associazioni, istituzioni, movimenti e partiti politici di ideologie diverse, perché la Vita è un bene Super Partes, e spero di vedere anche i cittadini non colpiti dal reato, perché siano consapevoli di non essere immuni da questo male in una società che mette la libertà del reo sopra la libertà di vivere degli innocenti". Tra le associazioni presenti quelle dedicate a Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni, che con l’ASAPS e il sindaco di Firenze Matteo Renzi hanno raccolto ben sessantamila firme per l’introduzione del reato di omicidio stradale; l’Associazione La strada per amica; il Coordinamento Nazionale AGUVS unitamente a delegazioni delle sedi territoriali affiliate di Fasano e Angeli sull’Asfalto di Messina; verranno in Italia per l’occasione i genitori di Vincent Lorin - uno dei quattro ragazzi francesi uccisi in Italia nell’agosto 2011 mentre andavano in vacanza - in rappresentanza dell’Associazione Un chemin pour demain. "Siamo riusciti a fare un miracolo – aggiunge Erina - unire associazioni diverse, difficilissimo perfino in un campo dove il divisionismo non dovrebbe esserci".
L’iniziativa non è dedicata solo alle Vittime della strada
, bensì a tutte le Vittime dei reati contro la persona, per affermare l’importanza di proteggere la vita con forza e determinazione anche attraverso la certezza della pena, strumento necessario a dare forza alla legge, e valore a ciò che il colpevole distrugge. "La libertà prima da difendere – sostiene la Benedettelli - è quella di esistere in serenità e salute, di vivere, consapevoli che la nostra libertà finisce dove comincia quella dell'altro". Per questo hanno aderito anche singoli cittadini e associazioni da tempo impegnate accanto alle Vittime della violenza e della criminalità come Asso Vittime; Valore donna; e il COISP (Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia) che esporrà le sagome del poliziotto pugnalato, e con loro sarà presente anche la vedova Raciti, Marisa Grasso, indignata come tanti dalle continue richieste di amnistia. E a proposito di questo la Benedettelli accusa: " La nostra paura è che l’amnistia passi grazie a un governo che ha un solo scopo: fare cassa. Ma in questo caso fare cassa può comportare - come già accaduto con l’indulto del 2006 - l’annullamento di vite innocenti. L’economia di uno Stato non può essere messa al di sopra della vita dei suoi cittadini".  L’appuntamento, promosso dal movimento spontaneo 
Giustizia e Diritti per i Cittadini colpiti dai reati Contro la Vita, è in Piazza Cavour, simbolo del potere giudiziario, dalle 13,30 alle 15,30 di mercoledì 25 aprile.
 
Informazioni per i giornalisti:
La conferenza stampa si svolge alle ore 14. Alle ore 14,30 ci sarà il lancio dei palloncini. Molti familiari avranno magliette con le foto dei loro cari, altri, insieme ai cittadini che non sono Vittime di reati, indosseranno magliette sporche di rosso come il sangue versato.

sabato 21 aprile 2012

Il COISP sarà presente a Roma - davanti alla Cassazione - alla manifestazione del 25 aprile

Le Forze dell’Ordine impegnate ogni giorno a difendere i più deboli, a garantire i diritti di tutti, a far rispettare la legge e a proteggere in ogni modo la vita.
"Il nostro ruolo consiste esattamente nel difendere le vite degli altri cittadini, la nostra fede ci impone di proteggere i più deboli, il nostro dovere di far rispettare la legge e reprimerne le violazioni. Ecco perché saremo in prima fila alla manifestazione organizzata per mercoledì 25 aprile dalle ore 13.30 alle ore 15.30 in Piazza Cavour, a Roma, davanti alla Corte Suprema di Cassazione, perchè noi, uomini e donne della Polizia di Stato, ‘DIAMO VALORE ALLA VITA’". 

Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, annuncia così la partecipazione del Sindacato Indipendente di Polizia all’iniziativa promossa dal gruppo FB "Giustizia e Diritti per i Cittadini colpiti dai reati Contro la Vita". Un sit-in, spiega lo stesso gruppo di organizzatori, attraverso il quale dire con forza il proprio "no alle continue richieste di amnistia generalizzata e di rimarcare, specie per tutti i reati contro la Vita e la Persona, l’importanza deterrente, riparatoria e preventiva della pena".

"Non solo apparteniamo alla Polizia di Stato - spiega ancora Maccari -, ma da sempre noi del Coisp siamo impegnati nella tutela delle Vittime di tutti i reati e dei loro familiari, ed ecco perché questa manifestazione ci è particolarmente cara, e ci saremo con le nostre sagome del ‘Poliziotto pugnalato alle spalle’, simbolo dell’affermazione delle nostre idee. Abbiamo protestato con vigore ogni qualvolta la società, nelle sue varie espressioni, ha mostrato il suo volto più cinico e ipocrita, preferendo dedicare ogni attenzione quando non addirittura riguardo nei confronti dei carnefici, condannando così le vittime ed i loro familiari a subire doppiamente il dolore della violenza e della crudeltà, e quindi sappiamo bene quale spirito anima questa pacifica protesta, quello di chi vuole che la parola giustizia sia riempita di contenuti reali e non resti una vuota enunciazione".

"Garantire il rispetto delle regole e tutelare i diritti di tutti - aggiunge il Segretario del Coisp - fa sì che nelle nostre azioni non trovi spazio l’idea della vendetta, ma piuttosto quella del valore potente dell’espiazione, unica strada verso un possibile perdono. Ma con la stessa forza produce un effetto negativo il fatto che i responsabili non paghino il conto con chi di dovere su questa terra – conclude Maccari –, ed ecco perché vogliamo ribadire anche noi l’importanza che ha il fatto che le pene siano certe e siano certamente espiate. Lo faremo a Roma mercoledì, ed invitiamo tutti quelli che la pensano allo stesso modo a scendere in strada con noi".

Il sit-in, per come spiegato ancora dal gruppo "Giustizia e Diritti per i Cittadini colpiti dai reati Contro la Vita", avrà inoltre anche l’obiettivo di accendere i riflettori sullo specifico argomento degli "omicidi stradali", chiedendo a gran voce alle Istituzioni di cambiare la triste realtà in base alla quale ancora, oggi, chi compie un "omicidio stradale" rimane sostanzialmente impunito.
Buon Sindacato

venerdì 20 aprile 2012

Il COISP e le altre OO.SS. incontrano il leader del Partito Democratico - Bersani

Pensioni: proseguono le iniziative di confronto




Come preannunciato, si è svolto il giorno 19 aprile l’incontro dei sindacati del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico con il Segretario del PD Pierluigi Bersani ed il Segretario del Forum Sicurezza Fiano per un confronto sulle problematiche relative al regolamento di armonizzazione per l’accesso al sistema pensionistico del personale del Comparto Sicurezza e Difesa. Esprimiamo innanzitutto viva soddisfazione per il metodo utilizzato dai vertici del PD che, avendo accolto le nostre richieste di incontro, hanno ritenuto opportuno un confronto a 360 gradi con i sindacati e le rappresentanze militari, alla luce della complessità e delicatezza della materia previdenziale. Reputiamo inconcepibile che riforme di portata generale e che toccano la quotidianità lavorativa, professionale, famigliare e sociale di una parte così cospicua del mondo del lavoro possano essere appannaggio di un paio di ministri e che non si coinvolgano attivamente le rappresentanze sindacali degli stessi Operatori coinvolti. Particolarmente apprezzabile, dal nostro punto di vista, l’impegno assunto dal Segretario del PD Bersani che, dopo premesso di voler fare salva la specificità del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso pubblico, ha dichiarato che, già nelle prossime ore, porterà direttamente e personalmente all’attenzione del presidente Monti la questione previdenziale delle donne e degli uomini che garantiscono la Sicurezza del Paese, sollecitando una specifica riunione tra il Ministro Fornero, le rappresentanze sindacali e le diverse compagini politiche che sostengono il Governo.


20 Aprile 2012


Sindacati di Polizia


SIAP - SILP PER LA CGIL - COISP - ANFP

lunedì 16 aprile 2012

Donne e uomini del Comparto Sicurezza contro il Consignio di Stato

Domani davanti al Consiglio di Stato manifestazione di protesta contro le discriminazioni subite dagli Appartenenti al Comparto.
Il Coisp: “Incredibile! Rischiamo più degli altri e per questo veniamo penalizzati”


“Svolgere un lavoro difficile e rischioso, dedicare la propria esistenza al servizio degli altri e delle Istituzioni, avere proprio per questo una vita alquanto complicata e costringere i propri familiari ad enormi sacrifici… ed in cambio avere un trattamento penalizzante rispetto a tutti gli Appartenenti alle altre Amministrazioni. Incredibile ma vero. Accade in Italia, nel modernissimo ventunesimo secolo, quando ancora gli Appartenenti al Comparto Sicurezza devono subire intollerabili discriminazioni, contro le quali dobbiamo far sentire forte la nostra voce”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, chiama tutti a raccolta per una massiccia partecipazione alla manifestazione indetta per domani 17 aprile, dalle ore 10.00, in Piazza Capo di ferro (Piazza Farnese) davanti al Consiglio di Stato ed organizzata dall’Avvocato Giorgio Carta e da GrNET.it (il portale di informazione indipendente su Sicurezza, Difesa e Giustizia), per denunciare all’opinione pubblica come il citato Alto Consesso discrimina militari, poliziotti e parenti disabili.
“Troppe le pronunce del Consiglio di Stato che, di fatto, ci affibbiano l’etichetta di cittadini di serie ‘B’. E certamente tra tutte la ‘perla più preziosa’ è rappresentata dalla sentenza n. 02707 del 2011 con la quale il Consesso ha negato il diritto di un Appartenente alle Forze dell’Ordine ad essere trasferito, ex art. 33, comma 5°, legge 5 febbraio 1992 n. 104, per assistere la figlia disabile. E la cosa che si potrebbe definire più ridicola, se non fosse assolutamente tragica, è che nel provvedimento si fa esplicito riferimento agli ‘obblighi e limitazioni personali, previsti da leggi e regolamenti, per le funzioni di tutela delle istituzioni democratiche e di difesa dell'ordine e della sicurezza interna ed esterna’, nonché ai ‘peculiari requisiti di efficienza operativa richiesti ed i correlati impieghi in attività usuranti’. E’ una presa in giro triste quanto crudele e vorremmo tanto sapere cosa proverebbe un giudice del Consiglio di Stato se avesse una figlia disabile e gli dicessero che non ha diritto ad essere messo in condizione di prendersene cura a causa del suo ufficio…”.
“Gestire la nostra vita privata - conclude Maccari -, oltre tutto con i pochi spiccioli che ci entrano in tasca, è già talmente difficile, e quanto pretendiamo dai nostri familiari è già talmente abnorme, che non esitiamo a definire vergognoso il mancato riconoscimento ai colleghi ed a tutti gli Operatori del Comparto di maggiori agevolazioni rispetto a tutti gli altri lavoratori, figuriamoci come possiamo definire questo trattamento irrispettoso, disumano e penalizzante, che fa del nostro Stato un odioso patrigno, più che il punto di riferimento a cui votiamo fedelmente la nostra vita”.
Buon Sindacato

giovedì 12 aprile 2012

Previdenza Forze di Polizia e Militari - Sindacati Contro Governo

PENSIONI COMPARTO SICUREZZA-DIFESA
E COMPARTO SOCCORSO PUBBLICO:
IL GOVERNO NON PUÒ DECIDERE MALE E IN PERFETTA SOLITUDINE

Il Governo Monti sta ipotizzando una riforma delle pensioni del comparto sicurezza-difesa e del comparto soccorso pubblico sbagliata e pericolosa. Sbagliata perché penalizza molto gravemente e ingiustamente gli operatori delle Forze di Polizia, delle Forze Armate e dei Vigili del Fuoco, creando un danno economico al Paese anziché un risparmio di spesa, visto che, saremo costretti ad assumere un’ulteriore quota di operatori giovani per compensare il crescente invecchiamento del personale. E perché sta varando contemporaneamente un disegno di riforma della Difesa che va in senso opposto a quello delle pensioni, visto che prevede l’esodo anticipato o la ricollocazione in altre amministrazioni di circa 45.000 operatori in 12 anni.
Pericolosa, questa riforma, perché innalzando l’età media degli operatori in servizio abbassa inevitabilmente l’efficienza operativa delle diverse amministrazioni. Ma anche il metodo non convince: il Governo ritiene infatti, di imporre un procedimento normativo che esclude la rappresentanza politica e quella sindacale da qualsiasi partecipazione di merito alla riforma, e che gli consente, quindi, di decidere in maniera unilaterale e in perfetta solitudine, tra l'altro fuori dai limiti applicativi della Legge delega.
Per questi motivi i sindacati delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco e le Rappresentanze del personale militare chiedono ai segretari dei partiti che sostengono il Governo di impedire che, su una materia strategica per il futuro assetto di questi Comparti, sia il solo Governo, anzi due soli ministri, a decidere senza un dibattito parlamentare e un confronto con chi rappresenta gli Operatori della Sicurezza e chiedono che sia presentata una proposta di legge con carattere di urgenza che modifichi, sul punto, la manovra finanziaria e consenta un passaggio parlamentare sul tema. Una proposta che preveda necessariamente anche il rinvio del termine per l’approvazione del regolamento di armonizzazione.
Per il raggiungimento di questi obiettivi di merito e di metodo le predette organizzazioni intensificheranno la loro mobilitazione nel territorio, realizzeranno, nel rispetto delle regole ma con fermezza, iniziative pubbliche unitarie di poliziotti, militari e vigili del fuoco con e senza le stellette, che manifesteranno la loro netta contrarietà all’ipotesi di riforma avanzata dal Governo
Roma 12 aprile 2012

Polizia di Stato SIAP SILP per la CGIL COISP ANFP
Polizia Penitenziaria e Forestale OSAPP SINAPPE
Vigili del Fuoco e Soccorso Pubblico CONFSAL
Rappresentanze Militari Sicurezza e Difesa COCER Carabinieri COCER Guardia di Finanza
COCER Aeronautica

giovedì 5 aprile 2012

L'Aquila 6 aprile 2012 - 3 anni ... dopo


Sono passati 3 anni dalla tragedia che ha sconvolto per sempre la vita di tutti noi, e noi siamo qui a ricordare i nostri morti, i nostri feriti, le nostre ferite e le ferite di un'intero territorio che ancora oggi non si rimarginano.
Migliaia di persone hanno sfidato il maltempo, che fortunatamente ha dato una tregua, ed hanno dato vita ad un ughissimo corteo che dalla Fontana Luminosa si è snodato lungo le strade che portano a P.zza Duomo, percorrendo Via Castello , Via Strinella, Collemaggio, Casa dello Studente.
Alle 3.32 sono iniziati i 311 rintocchi delle campane, uno per ognuno dei 309 morti più due per le ragazze che persero la vita lo scorso anno dopo aver partecipato alla seconda fiaccolata in ricordo delle vittime del sisma, contemporaneamente una voce al microfono legge i nomi delle vittime. Come poliziotto non posso non menzionare il nostro amico e collega Massimo Calvitti e la sua dolce compagna Serenella, morti sotto le macerie della loro casa.
Ora come allora io c'ero e.... non ridevo

martedì 3 aprile 2012

Il Governo non tocchi la previdenza del Comparto Sicurezza

IL GOVERNO MONTI CONFERMA IL SUO VOLTAFACCIA SULLE PENSIONI
DEL COMPARTO SICUREZZA E DIFESA E DEI VIGILI DEL FUOCO
Nella riunione di ieri sera tra rappresentanti del Ministero dell’Economia e del Lavoro e le Amministrazioni del Comparso Sicurezza, Difesa e dei Vigili del Fuoco, il governo Monti ha confermato il suo voltafaccia sul tema delle pensioni, consegnando una bozza che smantella ogni tutela previdenziale della specificità del Comparto.
Può darsi che questo governo dia la sensazione all’estero di voler mantenere gli impegni presi, di certo nel Paese e in particolare nei confronti degli operatori del Comparto è tutta un’altra storia. Il governo sta mostrando, infatti, la faccia della peggiore politica di governo, quella sorridente e rassicurante in pubblico, ma che non ha in realtà alcuna intenzione di onorare l’impegno assunto da un Presidente del Consiglio che, nella riunione con le OO.SS. del personale delle Forze di Polizia e le rappresentanze militare svoltasi a dicembre a Palazzo Chigi, si diceva lieto di incontrare “il cuore dello Stato” e al quale garantiva la tutela della specificità.
Anche il Ministro Fornero, che qualche settimana fa dichiarava di essere disponibile ad incontrare le organizzazioni sindacali e le rappresentanze del Comparto, non ha ancora trovato il tempo per farlo.
Di fronte a questo vecchio modo di governare mascherato di modernità, e di fronte ai rischi che poliziotti, militari e cittadini stanno correndo su questo versante, gli operatori del Comparto Sicurezza e Difesa e dei Vigili del Fuoco intensificheranno la loro protesta.
Ai partiti che sostengono il Governo ricordiamo che il vergognoso regolamento di riforma del sistema pensionistico degli uomini e delle donne in divisa, predisposto dai due ministri entrerà in vigore il giorno successivo a quello della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, quindi se hanno intenzione di battere un colpo è bene che lo facciano adesso.
Roma 3 aprile 2012

Polizia di Stato
SIAP SILP/CGIL COISP ANFP

Polizia Penitenziaria
OSAPP SINAPPE
Beneduci Santini
Vigili del Fuoco
CONFSAL
Giancarlo
Rappresentanze Militari Sicurezza e Difesa
COCER CARABINIERI COCER AERONAUTICA
Raggetti Bottacchiari