giovedì 25 marzo 2010

Il Coisp replica a Brunetta: “Rifaccia meglio i conti col pallottoliere, altrimenti lo denunciamo per traffico internazionale di baggianate”

“Raccomandiamo a Vittorio Pezzuto di fare un grande servigio al suo ministro: gli regali un bel pallottoliere, così che egli, in futuro, faccia un pochino meglio i conti ed eviti le figure meschine che sta facendo non solo davanti ad ogni singolo uomo o donna della Polizia di Stato, ma davanti a tutta Italia”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, replica secco alle affermazioni del portavoce del ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, Pezzuto, che, rispondendo a sua volta alle accuse rivolte al ministro dai Sindacati di Polizia sui tagli vergognosi al Comparto, aveva affermato: “Invece di insultare il ministro Brunetta, i Segretari dei Sindacati di polizia dovrebbero fare uno sforzo di onestà intellettuale smettendola di spacciare frottole”. “Stentiamo a credere – aggiunge il leader del Coisp - che il grande ministro fantuttone sia davvero convinto di poter continuare a insultare indisturbato l’intelligenza delle persone. Vabbè che lui è un genietto formato tascabile, ma non è che tutti gli altri italiani siano esattamente degli imbecilli! Che questo Governo stia tentando di far sembrare una misera elemosina per trattamenti di favore agli Appartenenti alle Forze dell’ordine ormai lo sanno pure le pietre della strada. Quindi, questo conto che porta il mitico Brunetta a parlare di un aumento di cento euro a Poliziotto è meglio che lui lo rifaccia nuovamente, con un pochino più di scrupolo, e utilizzando il pallottoliere procuratogli nel frattempo dal suo fido portavoce. Altrimenti – conclude Maccari –, se insiste, noi che siamo ‘spacciatori di frottole’, e quindi ce ne intendiamo, saremo costretti a denunciarlo per ‘traffico internazionale di baggianate’”.
Buon Sindacato

martedì 23 marzo 2010

Sindacati di Polizia: Incredibili le dichiarazioni del Ministro Brunetta!!!

Incredibili le dichiarazioni del Ministro Brunetta!!!
Non c’è traccia di un provvedimento che eroghi denaro e che conferisca la dovuta
dignità ai poliziotti, eppure il Ministro della Funzione Pubblica arriva a far
intendere di aver elargito al personale
della Polizia di Stato chissà quali magnificenze economiche

Ha poca importanza, oggi, che in passato il ministro Brunetta non si sia risparmiato in esternazioni per nulla gentili, e peraltro poco consone alla propria funzione, nei riguardi dei poliziotti. Gli epiteti (fannulloni, panzoni, ecc.) che in più occasioni il predetto ha rivolto al personale delle Forze di Polizia hanno sempre testimoniato la sua spiccata volontà di mettersi in
luce, anche a costo di sbeffeggiare ingiustamente coloro che rischiano costantemente la propria vita per garantire la Sicurezza di tutti i cittadini. Quel che oggi indigna, però, è il fatto che il ministro Brunetta in questi giorni rispolveri una irreale particolare vicinanza da parte di tutti i poliziotti nei suoi confronti. Sembra infatti che Renato Brunetta abbia negato i tagli di risorse fatte dal governo al Comparto Sicurezza precisando che proprio i notevoli risultati del contrasto alla criminalità sono la testimonianza che tagli non ne sono stati proprio fatti!
Ebbene, nell’invitare il ministro a rivedersi le norme approvate dal governo di cui fa parte a riguardo delle risorse destinate alla Sicurezza ed agli stipendi dei poliziotti, preme ricordare allo stesso che i risultati sempre più encomiabili nella lotta alla criminalità sono esclusivamente dovuti all’abnegazione ed alla professionalità degli uomini e delle donne che indossano l’uniforme e che, grazie anche a lui, sempre più spesso sono chiamati a svolgere il proprio lavoro anticipando di tasca propria le spese per missioni. Quanto agli incrementi economici del contratto di lavoro relativo al biennio 2008-2009, ricordiamo al ministro Brunetta che i 100 euro di aumento sbandierati corrispondono in realtà a circa 30 euro per un agente di Polizia, vale a dire la somma di appena un euro al giorno di aumento per un contratto scaduto da qualche anno. Una vera elemosina. Invece di continuare a vantare il proprio impegno a favore dei poliziotti (visti i risultati saremmo felici non facesse più niente), il ministro Brunetta dovrebbe in primo luogo avere maggiore rispetto per il personale della Polizia di Stato e soprattutto per la realtà dei fatti.
La realtà sicuramente oggi non vede i poliziotti grati al Governo, ma semmai l’esatto contrario.
Roma, 23 marzo 2010
Siulp - Sap - Siap - Silp-Cgil - Ugl-Polizia di Stato - Coisp-Up-Fps-Adp-Pnfi

domenica 21 marzo 2010

Il COISP a Maroni: Sulla Questura di Roma attendiamo censure da parte del Ministro dell'Interno su Cicchitto e Gasparri

“L’arroganza di Gasparri e Cicchitto dovrebbe seriamente preoccuparci, ma preferiamo pensare che si tratti soltanto degli spasmi di due vittime di un violento delirio di onnipotenza!”. Lo afferma Franco Maccari, Segretario Generale del COISP - il Sindacato Indipendente di Polizia -, dopo le critiche rivolte dai capigruppo parlamentari del Pdl alla Questura di Roma sulla comunicazione del numero dei partecipanti alla manifestazione di ieri nella Capitale. “E’ francamente disgustoso – continua il leader del COISP - che due ‘autorevoli’ rappresentanti della maggioranza di governo – dello stesso governo che continua a tagliare risorse alle Forze dell’Ordine – rivolgano attacchi vergognosi alla Questura di Roma soltanto perché avrebbe fornito cifre non gradite: dobbiamo aspettarci, per la prossima manifestazione del Pdl, che il Ministero si preoccupi di diramare delle veline alle questure con il numero di manifestanti da comunicare alla stampa? Nemmeno il Minculpop era arrivato a tanto!”. Per Maccari “le Forze di Polizia sono al servizio dello Stato, delle Istituzioni e dei cittadini, non devono certo farsi ‘servi’ di questa o quella maggioranza politica. Sulle accuse alla Questura di Roma chiediamo un intervento netto del ministro Maroni, affinché censuri le affermazioni ignobili dei suoi colleghi, i quali dovrebbero scusarsi con le Forze di Polizia, dimettersi e poi ritirarsi a una più dignitosa vita privata!”.
Buon Sindacato

Il Pdl attacca la Questura di Roma sui numeri della manifestazione di ieri. Il COISP: “Questo Governo è una farsa senza precedenti…

Un Governo che sfila contro un altro potere dello Stato (visto che ieri a Roma abbiamo sentito solo slogan contro la Magistratura che è un potere dello Stato) e che smentisce i propri organismi (visto che stamattina gli organizzatori della manifestazione di Roma contestano i dati della Questura che, se qualcuno se lo fosse dimenticato, è composta da uomini della Polizia che si chiama di Stato…).
Questo è il paradosso kafkiano, il festival dell'assurdo che sta vivendo in questo momento l'Italia,
probabilmente senza neanche accorgersi della gravità di quanto accade. Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia - attacca duramente le osservazioni dei rappresentanti del Governo e lo stesso Premier che “nel tentativo di accreditare un altro suo fallimento - dice Franco Maccari - fa pronunciare ai suoi uomini parole dai contenuti
pericolosissimi. Cosa spera di ottenere se Gasparri parla di un Questore in coma etilico e Cicchitto definisce la Polizia deviata? Glielo diciamo noi cosa otterrà - dice ancora Maccari - un violento scontro sociale senza precedenti in cui i mandanti, questa volta in maniera palese, (in altri tempi lo furono in maniera oscura), saranno proprio i rappresentanti del Governo che dovrebbero tutelare la società e non darla in pasto ai beceri istinti di chi, nel nome di un'impunità che sente arrivare dall'alto, si sentirà autorizzato a sbeffeggiare il lavoro di tutti quei Poliziotti impegnati nella tutela della sicurezza e della legalità”.
“Caro Presidente Berlusconi - dice ancora il Segretario Generale del Coisp - ci giunge voce, e non è solo una voce, che il suo coordinatore nazionale abbia inviato una lettera ai delegati abruzzesi per "intimargli" di raggiungere il numero di cinquanta pullman per Roma. Sa cosa significa questo politicamente? Significa che quella piazza la volevano in pochi, significa caro Presidente, che i primi a mettere in pericolo la gestione dell'ordine pubblico sono stati i suoi uomini intimando alla gente di partecipare. Questo Governo è la farsa di se stesso – conclude il leader del Sindacato Indipendente di Polizia - non una parola da quel palco è stata pronunciata in favore delle Forze dell'Ordine, non un provvedimento è stato annunciato sulla sicurezza nelle città. Eppure c'erano candidati alle presidenze di regioni “ad alto rischio” come la Calabria, che hanno fatto la parte dei servi sciocchi, cantando la canzone che il padrone aveva ordinato loro di cantare. Presidente il vero coma etilico è quello in cui Lei tenta di mandare questo Paese ubriacandolo di un vino di ultima scelta”.
Buon Sindacato

mercoledì 17 marzo 2010

Fondi insufficienti per le Forze dell’Ordine impegnate nell'emergenza sisma

Mesi di duro lavoro non hanno portato alle aspettative sperate. L’ordinanza 3857 del Presidente del Consiglio dei Ministri all’art. 1 comma 2 ha previsto che il personale delle Forze di Polizia direttamente impegnato nelle attività di sostegno alla popolazione colpita dal sisma del 6 aprile scorso è autorizzato, sino al 6 aprile 2010, ad effettuare lavoro straordinario nel limite massimo di 35 ore pro capite. Questa , che a prima vista potrebbe essere considerata una buona notizia, si scontra con la dura realtà che porta invece ad avere, per ogni poliziotto, carabinieri o finanziere impegnato sul territorio martoriato dal sisma, effettivamente 10 ore di straordinario a testa effettivamente pagate. Il COISP è deluso da questo provvedimento del Capo del Governo, ma è anche deluso dai vertici della Polizia aquilana, che non ha saputo fornire le giuste indicazioni sui fabbisogni della Questura aquilana, ciò ha comportato un provvedimento troppo sbilanciato a favore del personale “militare”, a cui va comunque il nostro plauso per l’attività svolta. Il COISP non può non far notare che per i militari, se pur con compiti diversi, siano state previste 75 ore mensili pro capite e per la Polizia solo 35, inoltre il controllo della zona cosiddetta ROSSA è sotto il controllo dell’esercito ma, se avvengono i furti in centro la “colpa” è della Polizia.Polizia che è bene precisare controlla giorno e notte tutto il vasto territorio con pochi uomini e mezzi ed in condizioni precarie essendo l’unica Forza di Polizia ancora nei container.Ad ogni buon fine il provvedimento appena firmato è già quasi scaduto, ed il COISP, passata la campagna elettorale, è già pronto a richiedere maggiore attenzione verso le Forze dell’Ordine da parte dal Presidente della Regione in qualità di nuovo Commissario Straordinario per l’emergenza sisma, tendo comunque a precisare che i poliziotti aquilani, ben consci delle difficoltà, continueranno a prestare a loro opera, anche "gratis" a sostegno dei cittadini.
Buon Sindacato
COISP L'Aquila

martedì 16 marzo 2010

Quelli di via Fani, gli uomini della scorta... nei ricordi e nel cuore del COISP!!

Il 16 marzo 1978 gli uomini della scorta di Moro vengono uccisi da un comando delle Brigate Rosse all’incrocio tra via Fani e via Stresa, a Roma. Questa è la storia di cinque persone, poliziotti e carabinieri che hanno dato la loro vita per proteggere il Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro: eroi del quotidiano, dimenticati troppo in fretta che questo Sindacato di Polizia COISP vuole tristemente, ma con grande orgoglio, ricordare… Erano ragazzi semplici, padri affettuosi, mariti presenti, figli e fratelli adorati. Carabinieri e poliziotti con un forte senso di responsabilità nei confronti del servizio e dello Stato, uccisi mentre compivano il loro dovere….

Francesco Zizzi, nasce a Fasano, in provincia di Brindisi, nel 1948. Entrato nella Pubblica Sicurezza nel 1972, quattro anni dopo vince il concorso per la scuola allievi sottufficiali di Nettuno. Il 16 marzo del 1978 è il suo primo giorno al servizio della scorta di Moro. Si trova nell’alfetta che precede la macchina dell’Onorevole, seduto al posto del passeggero. Muore a trent’anni come vice brigadiere di polizia, durante il trasporto all'ospedale Gemelli di Roma.
Giulio Rivera, nasce nel 1954 a Guglionesi, in provincia di Campobasso. Nel 1974 si arruola nella Pubblica Sicurezza e viene chiamato al servizio della scorta di Aldo Moro. Il 16 marzo si trova alla guida dell’alfetta che precede la macchina del Presidente. Muore a 24 anni all'istante, crivellato da otto pallottole. Raffaele Iozzino nasce in provincia di Napoli, a Casola, nel 1953. Nel 1971 si arruola nella Pubblica Sicurezza, frequenta la scuola di Alessandria e viene successivamente aggregato al Viminale e quindi comandato alla scorta dell’On. Moro. Il 16 marzo del 1978 si trova nel sedile posteriore dell’alfetta che precede la macchina del Presidente. Muore come agente di polizia a solo 25 anni. Il carabiniere Domenico ricci, Nasce a San Paolo di Jesi, in provincia di Ancona, nel 1934. Abile motociclista, entra a far parte della scorta di Moro alla fine degli anni Cinquanta. Diviene il suo autista di fiducia e non lo lascia fino alla morte. Il 16 marzo 1978 si trova al posto di guida della Fiat 130 su cui viaggiava il Presidente della DC. A 42 anni
lascia una moglie e due bambini. Oreste Leonardi nasce nel 1926 a Torino. Mentre frequenta il II ginnasio, Oreste rimane orfano del padre che muore durante la seconda guerra mondiale. Da quel momento decide di terminare gli studi e di arruolarsi nell’Arma dei Carabinieri. Dopo aver lavorato in diverse sedi, viene inviato a Viterbo. Lì diviene istruttore alla Scuola Sabotatori del Centro Militare di Paracadutismo e nel 1963 viene chiamato come guardia del corpo dell'On. Aldo Moro. Il maresciallo Leonardi era l’ombra di Moro, la sua guardia del corpo più fedele: quel 16 marzo del 1978, trovandosi nel sedile anteriore della macchina del Presidente, vicino al posto di guida, è proprio lui a compiere un tentativo estremo per proteggere Moro con il proprio corpo. A 52 anni ha lasciato una moglie e due figli.
Il nostro cuore, il cuore del COISP, batterà per sempre in ricordo di questi Eroi….

lunedì 8 marzo 2010


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lunedì 1 marzo 2010

Il Coisp ricorda Emanuele Petri

“Il 2 marzo di sette anni fa il nostro collega ed amico Emanuele Petri, Sovrintendente Capo in servizio alla Polizia Ferroviaria di Terontola (AR), perse la vita, per mano di terroristi, in un conflitto a fuoco sul treno 2304 Roma-Firenze, poco prima della Stazione Ferroviaria di Castiglion Fiorentino (AR). Da allora il suo ricordo è costante in tutti noi e soprattutto in quelle persone che avevano avuto la fortuna di conoscerlo, perché “Lele” era davvero una persona eccezionale. Nella mattinata del 2 marzo 2010, alle ore 09:00, presso la Questura di Arezzo, si terrà una Santa Messa tenuta dal Vescovo di Arezzo Mons. Riccardo Fontana. Nel pomeriggio, presso il Comune di Tuoro sul Trasimeno si svolgerà una cerimonia di intitolazione di una strada comunale ad Emanuele Petri. A seguire una Santa Messa celebrata dal Vescovo di Perugia Mons. Gualtiero Bassetti, ed in serata, presso il Teatro comunale dell’accademia di Tuoro, un concerto della banda musicale della Polizia di Stato. Il giorno 3 marzo 2010, presso il Comune di Castiglion Fiorentino, per volontà dell’Amministrazione Comunale, di quella di Tuoro sul Trasimeno e della Sig.ra Alma Petri, si svolgerà una ulteriore cerimonia. Verrà promossa tra i ragazzi una riflessione sulla legalità, chiedendo di scrivere i loro pensieri al riguardo. Pensieri che poi, sulle note dell’Inno d’Italia, suonato dall’Orchestra di Flauti dell’Istituto Comprensivo “D. Alighieri” diretta dal Maestro Mirco Sonetti, verranno simbolicamente liberati in aria, con dei palloncini colorati, per essere divulgati e condivisi con il resto della comunità. Il COISP parteciperà ai vari “momenti” in ricordo di Emanuele con rappresentanti della Segreteria di Arezzo e della Segreteria Nazionale.
Buon Sindacato