lunedì 24 dicembre 2012

Gli AUGURI del COISP


lunedì 3 dicembre 2012

COISP L'Aquila: Soddisfazione per arresti Polizia - ma il lavoro continua

Vi è molto lavoro da fare, purtroppo, nel nostro territorio, - è questa la considerazione a caldo del COISP Sindacato Indipendente di Polizia – sulla brillante operazione di Polizia che ha portato all’arresto di "insospettabili" soggetti che sul "terremoto" volevano lucrare.

Lasciamo alla Magistratura, di cui come al solito abbiamo piena fiducia, di dimostrare la fondatezza delle accuse, ma non possiamo fare a meno di soffermarci sul grande lavoro fatto dalle Forze dell’Ordine che, nonostante i continui tagli alle risorse, riescono con grande spirito di sacrificio ad ottenere questi importanti risultati.

Risultati ottenuti - è bene ricordarlo, aggiunge il segretario del COISP Santino Li Calzi - grazie al prezioso apporto di personale attualmente "aggregato" alla Squadra Mobile aquilana e che, vista l’ottima professionalità acquisita, speriamo sia definitivamente assegnato a tali uffici, perché dopo la soddisfazione di oggi, bisogna rimettersi subito al lavoro in quanto "alla criminalità sia comune che dai colletti bianchi non bisogna dare … TREGUA".
Buon Sindacato

sabato 17 novembre 2012

AVISL e COISP in difesa della vita

E prevista per domani - 18 novembre - in molte città italiane, tra cui Milano, Roma. Latina, Pesaro, Ancona, Vicenza, Gaeta e Nola la Giornata Mondiale Onu in ricordo delle Vittime della strada, a L’Aquila – comunica Erina Panepucci Vice Presidente dell’AVISL – l’appuntamento è fissato per le ore 15.00 davanti al Tribunale di Bazzano dove si svolgerà la II^ edizione della "protesta dei fiori rossi".

Edizione 2011
Le associazione AVISL, Diamo valore alla Vita, Valore donna, il Movimento L'Italia Vera, invitano tutti i familiari delle vittime di omicidio, le vittime della violenza e della strada, i cittadini non colpiti dal reato, i movimenti e le diverse Associazioni di tutela, a contrastare le continue richieste di amnistia generalizzata, e ad rimarcare, specie per tutti i reati contro la vita e la persona, l'importanza deterrente e riparativa della pena.
Alla manifestazione ha dato il pieno sostegno anche il COISP – sindacato indipendente di Polizia – per sostenere con forza la contrarietà a qualsiasi forma di amnistia e/o impunità e per chiedere maggiore tutela del diritto di vivere la propria vita al riparo dall’ingiusto danno causato da chi delinque.

Gli organizzatori invitano gli aquilani a portare tantissimi "fiori rossi" davanti al Tribunale dell’Aquila, per non dimenticare, per chiedere Giustizia e per evitare altre morti. Sarà un modo per ricordare le Vittime – concludono i rappresentanti dell’AVISL e del COISP - e per chiedere alla Giustizia certezza della pene, deterrente indispensabile per tentare di arginare una mattanza quotidiana che solo in Italia ha inghiottito il futuro di oltre 55.000 persone, un prezzo da pagare inaccettabile per un paese civile.


Non importa essere in mille, basta anche un solo fiore, un fiore rappresenta
una vita recisa e non c'è niente di più grande di una sola Vita.

giovedì 15 novembre 2012

La protesta dei “Fiori Rossi” arriva a L’Aquila - AVISIL e COISP in difesa della VITA

Domenica 18 novembre p.v. nel corso della Giornata Mondiale Onu in ricordo delle Vittime della strada, si svolgerà la II^ edizione della "protesta dei fiori rossi".
L’evento promosso dall’Associazione Diamo Valore alla Vita di cui è Segretario Nazionale l’aquilana Erina Panepucci si svolgerà in tutta Italia e vedrà la partecipazione di numerose associazioni di familiari di Vittime della strada.
Il nostro vuole essere un altro piccolo passo – riferisce Erina Panepucci - per continuare a mantenere alta l'attenzione su un dramma che colpisce quotidianamente decine di famiglie nel nostro paese.
La protesta dei fiori rossi, alla sua seconda edizione, promossa dall'associazione Diamo Valore alla Vita, nasce dalla necessità di Elisabetta Cipollone, Barbara Benedettelli ed Erina Panepucci mamma di Giuseppe Magnifico, il giovane ucciso all'Aquila nell'ottobre 2005, di dare forza al Diritto alla Vita.
La protesta – continua la Panepucci - consiste nel portare fiori rossi davanti ai tribunali di tutta Italia. Fiori rossi per rispetto, per non dimenticare, per chiedere Giustizia, per evitare altre morti. Un modo per ricordare le Vittime e per chiedere alla Giustizia certezza della pene, deterrente indispensabile per tentare di arginare una mattanza quotidiana che solo in Italia ha inghiottito il futuro di oltre 55.000 persone, un prezzo da pagare inaccettabile per un paese civile. Non importa essere in mille, basta anche un solo fiore, un fiore rappresenta una vita recisa e non c'è niente di più grande di una sola Vita.
L’Appuntamento aquilano è fissato per le ore 15.00 davanti il Tribunale dell'Aquila sito in loc. Bazzano, hanno già assicurato la loro partecipazione l'associazione AVISL, il Movimento L'Italia Vera, le associazioni Diamo valore alla Vita, Valore donna, vi sarà anche la partecipazione del COISP - Sindacato Indipendente di Polizia - dell'Aquila il quale, per bocca del suo segretario Santino Li Calzi afferma: "Tutti i cittadini, di tutte le categorie o professioni, che siano personaggi pubblici o meno, che appartengano a qualunque mondo, da quello laico a quello religioso, dalla politica al volontariato, sono chiamati a raccolta per la difesa dell’unico bene che va sempre e comunque messo al primo posto: la vita".
Analoghi presidi si svolgeranno oltre che a L’Aquila anche a Milano, Roma. Latina, Pesaro, Ancona, Vicenza, Gaeta, Nola.

Info erina panepucci Tel. 3477602349 0862461721

lunedì 12 novembre 2012

La sicurezza dei cittadini spetta allo “Stato” ed il principio di innocenza vale per tutti, anche per i poliziotti

Apprendiamo da organi di stampa
(http://www.repubblica.it/cronaca/2012/11/12/news/botte_e_coltellate_caccia_all_immigrato_in_abruzzo_le_ronde_dei_giustizieri-46424041/ ),  che alcuni cittadini di un paese della marsica si organizzano in "ronde" contro gli immigrati. Il COISP – sindacato indipendente di Polizia – si dichiara preoccupato da tali iniziative in quanto, se le notizie fossero confermate, indicherebbero che in quelle zone vi è un senso di "insicurezza" tale, da destare preoccupazione tra gli abitanti di questi territori.

"Siamo contrari alle ronde innanzitutto a livello di principio – dice Santino Li Calzi, segretario del Coisp -, in quanto la tutela dell'ordine e della sicurezza dei cittadini spetta allo Stato e non può essere delegata ad altri, sono inoltre inutili e pericolose".

Certo, continua Li Calzi, i continui tagli del Governo agli organici ed ai mezzi delle Forze dell’Ordine non aiuta ad assicurare un pieno ed efficiente controllo del territorio, ma questo non deve dare adito a cercare soluzioni alternative.

Apprendere poi, sempre che sia confermata la notizia del coinvolgimento di appartenenti alle Forze dell’Ordine nella vicenda ci addolora, anche se non vorremmo che anche questo episodio sia l’occasione per fare il solito "tiro al piccione" contro le Forze dell’Ordine. Non vorremmo che il "garantismo" tanto invocato valga solo per alcuni cittadini, in quanto non sarebbe la prima volta che dei colleghi sono stati dati in pasto all’opinione pubblica ancor prima che nei loro confronti la giustizia, anche quella interna, avesse addirittura iniziato il suo corso, per poi alla fine venire assolti da accuse ingiuste o addirittura false.

Piena ed incondizionata fiducia – conclude il rappresentante del COISP - nell’operato della Magistratura che farà certamente luce su questi episodi e se vi sono persone che hanno sbagliato ne pagheranno le conseguenze.
Buon Sindacato


giovedì 1 novembre 2012

I quadri sindacali del COISP Abruzzo e Lazio si riuniscono a Nettuno



Scuola di Polizia - Nettuno -
Nella splendida cornice dell’Istituto di Polizia per Ispettori di Nettuno, si sono ritrovati decine di rappresentanti sindacali delle Regioni Abruzzo e Lazio del COISP – Sindacato indipendente di Polizia – insieme al Segretario Generale Franco Maccari - per una giornata "di confronto serrato di progettualità, di disamina delle questioni più urgenti che chiamano in causa il Sindacato e tutta la carica necessaria per iniziative forti che possano contrastare adeguatamente le sciagurate intenzioni che un’Amministrazione disattenta e persino disinteressata ed un Governo irresponsabile e menefreghista vogliono realizzare mettendoci ancor più in ginocchio di quanto già non siamo".


La delegazione del Coisp "aquilano"
con il sgeretario Maccari
All’incontro che ha visto la partecipazione di una folta rappresentanza del COISP aquilano, hanno partecipato il segretario Provinciale Santino Li Calzi, accompagnato da tutta la segreteria composta da Romano Emanuela, D’Ascenzo Fausto, Fusco Alessandro e Corrente Sergio, dai rappresentanti della Valle Peligna Lotito Francesco, Evangelista Marco e Serafini Cristian, per la marsica erano invece presenti Renzo Buttari e Corazza Carlo.
 
Il seg. gen. Franco Maccari
(al centro)

All’ordine del giorno la trattazione di tematiche fondamentali quali gli effetti della spending review sul sistema sicurezza; l’armonizzazione del sistema previdenziale; il riordino delle carriere.

 
Maccari con Carlo Corazza
Coisp Avezzano
"Ce n’è abbastanza da discutere per giorni e giorni – riferisce il segretario Maccari -, perché ci avviamo a grandi passi verso un baratro ancor più profondo e buio di quelli che abbiamo affrontato negli ultimi anni. Ma a chi come noi vive in comunità d’intenti, condividendo battaglie e ansie, momenti di confronto strategici come questi bastano, per stabilire insieme come arrivare all’obiettivo che non mancheremo di raggiungere e che è il nostro comun denominatore: il benessere dei colleghi".

"L’Italia del Coisp è più unita che mai e non risponde a nessun altro - conclude Maccari  -. E’ questa la nostra forza. Ci difenderemo e non arretreremo".
Buon Sindacato


alcuni rappresenati del Coisp del Lazio ed Abruzzo

 Co.I.S.P. - L'Aquila
http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=39591&typeb=0&Coisp-'Ci-difenderemo-e-non-arretreremo'

http://www.abruzzoweb.it/contenuti/sicurezzacoisp-provincia-laquila-confronto-a-nettuno-su-sicurezza/497754-4/

http://www.piazzagrande.info/informazione/i-quadri-sindacali-del-coisp-abruzzo-e-lazio-si-riuniscono-a-nettuno/2012/11/02

venerdì 26 ottobre 2012

PENSIONI COMPARTO SICUREZZA - IL CONSIGLIO DEI MINISTRI APPROVA IL DECRETO

ARMONIZZAZIONE DEI REQUISITI DI ACCESSO AL SISTEMA PENSIONISTICO
(tratto dal sito del GOVERNO)

Su proposta del Ministro del Lavoro, il Consiglio ha approvato il egolamento per armonizzare i requisiti di accesso al nuovo sistema pensionistico per le categorie professionali che hanno requisiti diversi rispetto a quelli in vigore nell’assicurazione generale obbligatoria. Si tratta, in particolare, del comparto difesa-sicurezza, Vigili del fuoco e soccorso pubblico e di iscritti a fondi Inps, ex-Enpals e ex-Inpdap.

Vengono gradualmente incrementati i requisiti richiesti per la pensione di vecchiaia del personale militare delle Forze armate, compresa l’Arma dei carabinieri, la guardia di finanza, le Forze di polizia a ordinamento civile e i Vigili del fuoco, nel rispetto delle peculiarità ed esigenze di queste categorie.

È importante osservare che, anche a seguito dell’intervento normativo in questione, i lavoratori dei settori interessati mantengono comunque condizioni e requisiti di accesso al sistema pensionistico tipici delle loro carriere. 
 
omississssssss
 
 Lo schema di regolamento passa ora all’esame delle competenti Commissioni parlamentari e del Consiglio di Stato.
 
http://www.governo.it/Governo/ConsiglioMinistri/dettaglio.asp?d=69589&pg=1%2C2221%2C4319%2C6477%2C85
www.governo.it

martedì 23 ottobre 2012

Tutte le Questure d’Italia circondate dai Poliziotti, Vigili del Fuoco, Polizia Penitenziaria e Forestali


E’ iniziata puntuale la manifestazione delle Organizzazioni Sindacali del COISP – SIAP – SILP Cgil ed A.N.F.P. per la Polizia di Stato, OSAPP – SINAPPE e CGIL funzione pubblica della Polizia Penitenziaria – CONFSAL Vigili del Fuoco oltre che la CGIL Corpo Forestale dello Stato, Contro un Governo arrogante, che oltre a non voler comprendere il ruolo della sicurezza nel paese, non conosce il lavoro di poliziotti, militari e vigili del fuoco, e si ostina a non ascoltarli negando il confronto. A partire dalle ore 10.00, migliaia di Poliziotti, Forestali, Polizia Penitenziaria e Vigili del Fuoco, davanti alle Questure di tutte le città Italiane, stanno informando i cittadini dei pesanti tagli operati al "comparto della sicurezza e difesa" e della conseguente minor capacità operativa delle Forze di Polizia.


Davanti alla Questura del Capoluogo Regionale un folto gruppo di operatori di Polizia del COISP – SILP Cgil del SIAP – della Polizia Penitenziaria dell’OSAPP e della CGIL Funzione Pubblica della Foresta stanno distribuendo materiale informativo agli automobilisti in transito in Via Panella per far loro conoscere che;

- con legge di stabilità 2013, predisposta in questi giorni e in corso di approvazione da parte del parlamento, con cui il Governo continua a creare penalizzazioni e danni ai lavoratori pubblici e al Comparto Sicurezza, avendo confermato il blocco del turn over al 20% per il triennio 2012-2014 e al 50% per l'anno 2015 con una riduzione degli organici di ben oltre 18.000 unità per le forze di polizia , circa 6.000 per la sola polizia di stato;

- con la riforma del sistema previdenziale proposta dal Ministro Fornero, che prevede un innalzamento dell’età media delle forze dell’ordine e delle forze armate, costringendo, irragionevolmente, gli uomini e le donne in uniforme a fronteggiare ogni situazione di pericolosa emergenza ben oltre i 62 anni di età, con conseguenti gravi ricadute negative sull’operatività del servizio e, quindi, sulla sicurezza dei territori e dei cittadini e, sulla salute degli appartenenti alle diverse categorie dei Comparti;

- che è stata confermata l’ipotesi di soppressione delle questure e delle prefetture, conseguente alla soppressione delle province.

Apprezzamento verso il duro lavoro delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco è stato testimoniato dai numerosi cittadini/automobilisti che si sono fermati per conoscere i motivi della protesta, hanno fatto pervenire attestati di solidarietà il Sen. Mascitelli e l’On. Lolli a cui è stato detto chiaramente di NON VOTARE la fiducia al Governo in caso di manovre penalizzanti per le Forze dell'Ordine, a inoltre condiviso le problematiche del "comparto" il Vice Presidente del Consiglio Regionale De Matteis, mentre il Consigliere Giuliano DI NICOLA e la Proff.ssa Marilena DE CIANTIS hanno condiviso con noi parte del volantinaggio.
 
Le Organizzazioni Sindacali del Comparto Sicurezza
Polizia di Stato – COISP – SIAP – SILP Cgil – A.N.F.P. - Vigili del Fuoco – CONFSAL
Polizia Penitenziaria – OSAPP – SINAPPE – CGIL Funzione Pubblica
 
Corpo Forestale – CGIL Funzione Pubblica






http://www.abruzzo24ore.tv/news/Tutte-le-Questure-d-Italia-circondate-dai-Poliziotti-Vigili-del-Fuoco-Penitenziaria-e-Forestali/101620.htm 


lunedì 22 ottobre 2012

Poliziotti ancora in piazza contro il Governo



Dopo il benvenuto “non dato” al Ministro Fornero lo scorso 5 ottobre – tornano in Piazza i poliziotti della Provincia aquilana dei sindacati di Polizia - COISP, SIAP. SILP per la CGIL e A.N.F.P.  – l’appuntamento è davanti alla Questura del Capoluogo Abruzzese per domani martedì̀ 23 ottobre a partire dalle ore 10,00.
La manifestazione  delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco sarà  effettuata in contemporanea in tutte le Questure delle città̀ italiane. L’attività̀ degli operatori di Polizia, gravata da costanti sacrifici tesi a garantire l'efficacia dei servizi di sicurezza ed il mantenimento dell'ordine pubblico, richiede un'alta professionalità' e competenze specifiche che mal si conciliano con le misure previdenziali che il governo intende adottare, Con la legge di stabilita’ 2013, predisposta in questi giorni e in corso di approvazione da parte del parlamento, il Governo continua a creare penalizzazioni e danni nel pubblico impiego e, quindi, anche nel comparto sicurezza. La sicurezza dei cittadini e l’incolumità̀ dei poliziotti potrà̀ essere seriamente messa a rischio dai provvedimenti che il governo intende attuare, senza conoscerne l’incidenza sull’efficienza e sull’efficacia del sistema sicurezza del paese.
Per tale motivo i sindacati COISP – SIAP – SILP – ANFP, per la Polizia di Stato – OSAPP – SINAPPE e CGIL funzione pubblica della Polizia Penitenziaria – SIANAPPE dei Vigili del Fuoco – CONFSAL vigili del Fuoco e CGIL Corpo Forestale dello Stato, oltre che protestare hanno anche inviato (ed invitato) una nota ai Parlamentari Abruzzesi  Andrea Pastore, Fabrizio Di Stefano, Filippo Piccone, Franco Marini, Giovanni Legnini, Alfonso Mascitelli, Maurizio Scelli, Sabatino Aracu, Paola Pelino, Marcello De Angelis, Daniele Toto, Giovanni Lolli, Lanfranco Tenaglia, Tommaso Ginoble, Rodolfo De Laurentiis, Giampiero Catone, per sensibilizzarli sulla grave superficialità con la quale si stanno affrontato tante e troppe questioni legate alla Sicurezza ed ai diritti dei Poliziotti, come la volontà di umiliarli anche per ciò che concerne il sistema previdenziale.
I Parlamentari, le Istituzioni Locali e TUTTI I CITTADINI sono invitati a partecipare all’evento in segno di condivisione dei problemi delle Forze dell’Ordine, ci sarà spazio per parlare anche della situazione in cui versa la Città dell’Aquila, a partire dal problema delle TASSE e dall’annoso problema della “ricostruzione”.

Le Organizzazioni Sindacali del Comparto Sicurezza
Polizia di Stato – COISP – SIAP – SILP Cgil – A.N.F.P.
Polizia Penitenziaria – OSAPP – SINAPPE – CGIL Funzione Pubblica
Corpo Forestale – CGIL Funzione Pubblica
Vigili del Fuoco – CONFSAL

lunedì 15 ottobre 2012

Trattenuta "opera di previdenza" il COISP AVEVA RAGIONE

LA CORTE COSTITUZIONALE HA DECISO
ADESSO L'AMMINISTRAZIONE DEVE RESTITUIRE AD OGNI POLIZIOTTO
LE SOMME DI DENARO (diverse centinaia di euro)
ILLEGITTIMAMENTE TRATTENUTE
 
 
Il COISP – sindacato indipendente di Polizia - accoglie con soddisfazione la notizia della bocciatura da parte della Corte Costituzionale della norma che istituiva una trattenuta del 2,5% - riguardante l’opera di previdenza - sullo stipendio dei dipendenti pubblici per il TFR.

Tutto nasce dalla legge 122 del 2010, la manovra economica emanata dal governo Berlusconi prevedeva per i dipendenti pubblici il blocco dei rinnovi contrattuali per tre anni, il congelamento delle retribuzioni e modificava l’istituto della buonuscita equiparandola a partire dal 2011 al TFR dei privati.

Quest’ultima previsione, che consiste nella trattenuta del 2,5 per cento denominata "Opera di previdenza" sarebbe dovuta sparire dai cedolini, ma così non è stato, creando uno squilibrio a vantaggio dei lavoratori del settore privato. L'INPDAP (ora INPS) infatti, con una
propria circolare (comma 5.1) ritenne che sì, le modalità di calcolo del TFS/TFR erano cambiate ma il vecchio criterio contributivo era rimasto immutato.

IL COISP già dal febbraio scorso era intervenuto per denunciare l’illegittima della ritenuta, denominata "opera previdenza", alla nostra Amministrazione che aveva continuato ad applicare nei confronti dei poliziotti questa "illegittima" ritenuta ed avevamo invitato tutti i colleghi a presentare una diffida dall’effettuare ancora la richiamata trattenuta sullo stipendio del 2%, … diffida che sarebbe servita anche per interrompere i termini prescrittivi.

Il Ministero dell’Interno, al pari delle altre Amministrazioni Pubbliche (la questione non ha riguardato solo i Poliziotti, ma l’intera platea di dipendenti pubblici) ha continuato invece a negare quella parità di trattamento che la stessa Costituzione pretende tra dipendenti pubblici e privati (a questi ultimi la ritenuta del 2,50% non veniva effettuata), ostinandosi a trattenere illegittimamente decine di euro al mese a ciascun poliziotto.

La questione veniva portata all’attenzione della Corte Costituzionale la quale, con sentenza nr. 223/2012 dell’8 ottobre scorso, ha statuito l’illegittimità della trattenuta in questione, con enorme soddisfazione del COISP il quale ancora una volta si dimostra lungimirante nella battaglie da intraprendere ed ora solleciteranno il Dipartimento a restituire a ciascun poliziotto - diverse centinaia di euro - le

somme indebitamente trattenute dal 1.1.2011 sotto la voce "opera previdenza"!!

Chi ancora non lo avesse fatto può chiedere i moduli – da presentare alla propria amministrazione – alla segreteria del COISP all’indirizzo email

venerdì 12 ottobre 2012

Dopo le proteste del COISP, a Campo Imperatore ritorna la Polizia

La notizia che il Ministero dell’Interno ha previsto, per la stagione invernale 2012/2013, che il Posto di Polizia di Campo Imperatore venga ripristinato non può che trovare la nostra condivisione. Molte erano state le proteste che il COISP aveva attuato lo scorso anno contro la chiusura dell’importante Posto di Polizia di Campo Imperatore e ci risulta che era anche stata anche proposta un’interrogazione parlamentare a sostegno della riapertura del citato presidio di Polizia.


Poliziotti impegnati in una stazioni sciistica
Oggi possiamo finalmente comunicare, ai cittadini aquilani, che i nostri sforzi (e non solo) sono stati recepiti dal Dipartimento – che con circolare nr 559/A/1/130.2.2.1/23055 dell’8 ottobre scorso, ha fatto sapere che la stazione del Capoluogo Abruzzese sarà tra le 56 località italiane che vedranno la presenza fissa della Polizia di Stato a garantire "una forma specializzata di controllo del territorio, in risposta ad una domanda di sicurezza nel peculiare contesto dei comprensori sciistici da parte dei cittadini".

Il servizio che potrebbe avere inizio a partire della prima decade del mese di dicembre (neve permettendo) sarà assicurato da 2 operatori di Polizia che, vista la natura e le finalità del servizio dovranno rispondere a particolari requisisti di "specifiche qualità e capacità professionali".

Se da un lato gioiamo per l’importante risultato – non possiamo segnalare che comunque ben altri importati presidi di Polizia sono stati eliminati infatti, Campo Felice ed Ovindoli (luogo della tragedia dello scorso gennaio) non risultano tra le stazioni sciistiche che vedranno la Polizia impegnata nel garantire il "soccorso in montagna" alle migliaia di cittadini che usufruiranno delle splendide località turistiche del comprensorio aquilano.

Il COISP come sempre è contro queste scelte e ribadisce che "la sicurezza dei cittadini in qualsiasi luogo, che siano piste da sci o le strade di qualunque città, non può essere oggetto di risparmi di spesa".

venerdì 5 ottobre 2012

Annullata la manifestazione del Coisp all’Aquila per protestare contro la riforma della pensioni, dopo lo spostamento deciso dal Questore. Maccari: “Cecere si preoccupa inutilmente di nasconderci alla Fornero. Siamo e saremo ancora qui”

il Questore Stefano Cecere
“Prendiamo atto che il Questore dell’Aquila si è parato diligentemente a fare da scudo per gli occhi sensibili del Ministro Fornero come gli sarà stato ordinato di fare, fregandosene altamente del diritto dei SUOI uomini a manifestare pacificamente. E magari più tardi può anche aver fatto da tappetino per i piedi santi e venerabili della Signora che scendeva dall’auto, ma ciò non cambia la gravità di quello che, purtroppo, non vediamo certo per la prima volta. Ma vogliamo rassicurare il Questore Cecere e tutti quelli che stanotte non hanno preso sonno pensando ai nostri propositi di dire la verità in pubblico: per quanto si siano affannati a coprirci e ostacolarci, non riusciranno mai a cancellare le nostre legittime pretese e proteste contro i provvedimenti scellerati che il Governo vuole assumere CONTRO le Forze dell’Ordine, e se le ritroveranno davanti ogni giorno, ad ogni passo, ad ogni occasione…
 
Hai voglia a dare ordini ai Questori di spostare le nostre manifestazioni!”.

Lo affermaFranco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia,
Il Segretario del COISP Franco Maccari
in una delle prime visite alla città ferita dal sisma 
dopo che oggi è saltata la manifestazione indetta dalla stessa Organizzazione, assieme ad altri Sindacati di Polizia e Vigili del Fuoco, che avrebbero dovuto attendere l’arrivo del Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, nei pressi della Scuola della Guardia di finanza dove lei era attesa in mattinata per la IV Conferenza nazionale del volontariato, con un “picchetto” in cui figurassero anche le oramai famose sagome dei “poliziotti pugnalati alle spalle”, simbolo dichiarato delle proteste che hanno coinvolto il Comparto Sicurezza. Appena ieri, però, il Questore, Stefano Cecere, ha disposto che la manifestazione si svolgesse altrove, in un punto alquanto “appartato” lontano dal passaggio del Ministro. Di qui la decisione dei Sindacati di annullare il sit-in considerata la sua inutilità se svolto in un posto isolato e senza che potesse produrre l’effetto di portare all’attenzione della Fornero le legittime recriminazioni di Poliziotti e Vigili del Fuoco.
“Certo – aggiunge Maccari – le nostre sono solo congetture… Può anche darsi che il Questore abbia

deciso tutto da solo di prevaricare i colleghi nell’inutile tentativo di umiliarli semplicemente perché lui, come tanti, non sopporterebbe di vedere nuovamente piangere lacrime di finta empatia con gli italiani da parte della Fornero. Ma se così fosse avrebbe dovuto almeno consultarci, lo avremmo rassicurato che il Ministro piange solo quando è a favore di telecamere e probabilmente per problemi suoi, non certo per i nostri o per quelli dei suoi concittadini. Nella realtà, signore Questore – conclude Maccari – la signora Fornero è capace di livelli di insensibilità, di cinismo e di alterigia degni solo di alcuni tra i più dispotici sovrani della storia. E noi lo sappiamo bene, visto che da mesi tentiamo disperatamente ma invano di parlarle per confrontarci seriamente con lei prima che assuma determinazioni che infieriranno gravemente su Uomini e Donne in divisa, mettendo a repentaglio la sicurezza degli italiani. Lei ci ha sempre risposto con indifferenza e con atteggiamenti e comportamenti gravemente offensivi… proprio come oggi ha fatto lei signor Questore. Ma torniamo a rassicurare entrambi. Domani saremo ancora qui, ed anche il giorno dopo e quello ancora dopo…”.

Il Ministro Fornero non gradisce il “picchetto d’onore” organizzato dai sindacati di Polizia e Vigili del Fuoco

Niente schieramento di sagome di Poliziotti pugnalati alle spalle ad accogliere il Ministro del Lavoro Elsa Fornero. La legittima protesta dei Sindacati di Polizia COISP – SIAP – Silp Cgil e dei Vigili del Fuoco del CONAPO è stata negata dal Questore della Provincia dell’Aquila Stefano CECERE che ha incredibilmente vietato di manifestare il dissenso degli uomini e delle donne in divisa nei confronti del Ministro Fornero la quale, senza un serio confronto con i rappresentanti del personale, sta predisponendo un "decreto" in cui innalzerà l’età pensionabile degli uomini e donne che indossano una divisa e che sono chiamati ogni giorno a garantire la sicurezza dei cittadini.

I sindacati COISP – SILP – SIAP e CONAPO esprimono forti perplessità sull’opportunità adottata dal Questore di VIETARE una manifestazione pacifica, in quanto la "prescrizione" a stazionare lontano dall’ingresso dove il Ministro entrerà nella scuola della Finanza è di fatto un divieto a far sentire, a chi ci Governa, le voci di democratico dissenso sugli atti dell’esecutivo.

Solo il senso di responsabilità e di rispetto per i numerosi colleghi che sono stati posti di servizio per garantire l’ordine e la sicurezza in quei luoghi ci fanno desistere dall’iniziativa annunciata, sottolineando però che, come al solito, si preferisce compiacere il politico di turno a scapito del "diritto" previsto dalla Costituzione a manifestare liberamente e pacificamente le proprie idee.

 
Rimane il fatto che la volontà della Fornero di "prevedere un innalzamento dell’età pensionabile delle Forze dell’Ordine" pregiudica fortemente l’efficienza ed efficacia dei servizi oltre che l’incolumità del personale. Se il Ministro ed i sui colleghi sono convinti del contrario, dovrebbero chiedere con forza che le loro scorte siano composte esclusivamente da personale sessantenne. Solo così potranno convincere le migliaia di uomini e donne che indossano una "divisa" della bontà delle loro proposte.
L’Aquila 5 ottobre 2012

                                        Sindacati di Polizia e dei Vigili del Fuoco
COISP - SIAP - SILP Cgil - CONAPO

info 3313697685

giovedì 4 ottobre 2012

Picchetto d’onore dei sindacati di Polizia per l’arrivo del Ministro Fornero


Il ministro del Lavoro Elsa FORNERO, presente a L’Aquila domani 5 ottobre, troverà un picchetto d’onore ad attenderLa all’ingresso della Scuola della Guardia di Finanza.

Calorosa accoglienza organizzata dai Sindacati di Polizia COISP – SIAP – SILP per la Cgil e composto da sagome di "poliziotti pugnalati alle spalle" e personale, libero dal servizio, delle Forze dell’Ordine per ringraziare Lei e tutto il Governo del regalo che stanno confezionando alle spalle di un intero comparto "sicurezza e difesa" ma anche di tutti i cittadini che, trovandosi uomini e donne "in divisa" a fronteggiare le loro richieste di soccorso in situazione di emergenza anche oltre i 62 anni di età, non riceveranno un servizio adeguato.

COISP - SIAP e SILP per la Cgil  chiederanno al Ministro FORNERO di assumersi le proprie responsabilità è, se veramente sono convinti che "prevedere un innalzamento dell’età pensionabile delle forze dell’ordine" non pregiudichi l’efficacia dei servizi e l’incolumità dei poliziotti, ce ne diano la prova pretendendo che gli uomini e donne delle proprie (numerose) SCORTE siano composte esclusivamente da personale "ULTRA CINQUANTOTTENNE".
I sindacati invitato tutti i colleghi, liberi dal servizio, a partecipare al "picchetto"

 
L’Aquila 4 ottobre 2012

 
Le Segreterie Provinciale del cartello sindacale COISP - SIAP - SILP Cgil


                                                            http://www.abruzzoweb.it/contenuti/laquila-arriva-la-fornero-polizia-e-vigili-del-fuoco-contestano/494344-4/
http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=36301&typeb=0&Volontariato-Elsa-Fornero-a-L-Aquila
http://www.leditoriale.com/index.php?page=articoli&articolo=15422
http://www.piazzagrande.info/nazionale/picchetto-d-onore-dei-sindacati-di-polizia-per-l-arrivo-del-ministro-fornero/2012/10/04
http://www.abruzzo24ore.tv/news/Per-ministro-Fornero-picchetto-d-onore-sindacati-polizia-sagome-di-poliziotti-pugnalati-alle-spalle/99730.htm
http://blog.rl1.it/?p=29128   http://www.laquilaweb.it/news.asp?id=4893&cat=1
http://www.ilcorrieredabruzzo.it/laquila/cronaca-laquila/25574-sagome-di-poliziotti-pugnalati-attenderanno-la-fornero-a-laquila.html

mercoledì 3 ottobre 2012

L'Aquila: Il Ministro FORNERO troverà i poliziotti "pugnalati alle spalle" per ringraziarLa del regalo che ci stà confezionando con la riforma delle pensioni del comparto sicurezza e difesa

Sembra che sia confermata, la visista del Ministro del Lavoro Elsa FORNERO, nella città aquilana il prossimo 5 ottobre. Il Ministro dovrebbe partecipare ad un'evento organizzato presso la Scuola (dei colleghi) della Guardia di Finanza. 
Il COISP, unitamente al SIAP ed al SILP per la CGIL,  cercherà di incontrare il Ministro per capire il motivo per cui si ostina a non voler "dialogare" con i rappresenati sindacali delle Forze di Polizia ed a prendere decisioni unilaterali e senza nessun confronto, su temi delicati come l'innalzamento dell'età pensionabile, non rendendosi conto delle conseguenti ricadute negative sull’operatività del servizio e, quindi, sulla sicurezza dei cittadini e sulla salute degli appartenenti al Comparto.





Il risultato che otterà il Governo con la riforma del sistema pensionistico sarà quello di avere "poliziotti sempre più vecchi e sempre meno sicurezza per i cittadini!"
Con l'auspicio di trovare una sponda nei colleghi finanzieri (visto che, anche le loro pensioni sono in PERICOLO) -
 
NOI PROVEREMO A FAR CAMBIARE IDEA AL MINISTRO 
 
INVITIAMO TUTTI I COLLEGHI - POLIZIOTTI - CARABINIERI - (i finanzieri già sono sul posto) - E TUTTI GLI ALTRI AMICI DEL COMPARTO SICUREZZA E DIFESA A VENIRE A SALUTARE IL MINISTRO DEL LAVORO PER RINGRAZIARLA DEL REGALO CHE CI STA' ... CONFEZIONANDO
 
L'Appuntamento è per venerdì 5 ottobre ore 12.00 in Via Fiamme Gialle (Scuola della Finanza)


Buon Sindacato
info 3313697685







 

domenica 30 settembre 2012

PENSIONI: IL COISP CHIEDE AL MINISTRO DELL'INTERNO ED AL CAPO DELLA POLIZIA DI FARE IL LORO DOVERE

Il 27 settembre u.s., presso il Dipartimento della P.S., si è svolto un incontro per discutere dello schema di regolamento di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale della Polizia di Stato.
L’incontro, presieduto inizialmente dal Vice Capo Vicario della Polizia Pref. Nicola Izzo, ha visto la rappresentazione delle preoccupazioni sia del Ministro dell’Interno che del Dipartimento della P.S. circa le ripercussioni che potrebbe causare l’introduzione di un regolamento di armonizzazione del sistema previdenziale per il personale della Polizia di Stato, ripercussioni che inciderebbero immediatamente ed in modo sostanziale sul funzionamento del Sistema Sicurezza del Paese.
Se a questo aggiungiamo il blocco del turn over, ovvero l’impossibilità di riassumere tutto il personale che va in pensione (attualmente le norme prevedono che ogni 100 poliziotti che vanno in pensione dal prossimo anno se ne potranno assumere solo 20), il calcolo e presto fatto: l’età media dei poliziotti che già oggi è di circa 44 anni nei prossimi anni arriverà rapidamente ai 50 anni e nello stesso tempo le attuali carenze di organico arriveranno, nei prossimi quattro anni, dalle attuali 12.000 a 22.000 unità.
Finalmente sembra che il Ministro dell’Interno si sia reso conto che il Governo, perdurando in tale atteggiamento, ben oltre i ringraziamenti di circostanza e gli annunci di voler continuare la lotta alla criminalità organizzata e di assicurare livelli accettabili di sicurezza ai cittadini, in realtà bloccherà in tempi molto rapidi l’efficacia e la funzionalità della Polizia di Stato e delle altre FF.PP., non percependo, evidentemente, che un Paese che non offre i necessari standard di sicurezza non attira investimenti e non consente lo sviluppo economico.
Il COISP, durante la riunione, ha preso atto che improvvisamente sembra che si siano destati dal torpore i vertici del Ministero dell’Interno, che improvvisamente si sono accorti che la Polizia di Stato necessita di un riordino delle carriere per assicurare un migliore svolgimento delle funzioni demandate, che sono necessari provvedimenti di riallineamento ordinamentale tra le Amministrazioni che compongono il Comparto Sicurezza e Difesa e di sistemi di previdenza complementare che sin dalla riforma del 1995 dovevano essere avviati per integrare il sistema previdenziale contributivo, problematiche che vanno affrontate e risolte ben prima di adottare qualsiasi provvedimento di armonizzazione previdenziale.
Pare che il Ministro dell’Interno voglia rappresentare tale situazione al Ministro del Lavoro!
Il COISP, in virtù di quanto appreso dai vertici del Dipartimento della P.S., ha chiesto un urgente incontro con il Ministro dell’Interno Cancellieri al fine di conoscere direttamente e con certezza l’eventuale volontà di rappresentare le problematiche elencate in precedenza, specificando inoltre che non potrà bastare una mera enunciazione di principi ma ci aspettiamo dal Responsabile della Tutela dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, cosi come sancito dall’art.1 della Legge 121/1981, che svolga il suo dovere ed assicuri, come la legge gli impone, le condizioni per garantire la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica a tutti i cittadini.
Il COISP, infine, ha chiesto ai massimi vertici del Dipartimento della P.S. di rappresentare direttamente al Presidente del Consiglio dei Ministri Sen. Mario MONTI, le problematiche che si potrebbero ingenerare in Italia a seguito dell’emanazione di un siffatto, scellerato, provvedimento di armonizzazione del sistema previdenziale, accompagnato dal c.d. blocco del turn over. Sempre in tale contesto questa O.S. ha rappresentato come i 100.000 poliziotti che compongono la Polizia di Stato meriterebbero almeno la stessa attenzione e considerazione che viene prestata all’amministratore delegato di un’azienda privata qual è la FIAT.
Sì, siamo fermamente convinti che 100.000 servitori dello Stato meritino “almeno” la stessa attenzione e deferenza che viene prestata dal Governo a chi amministra la FIAT.
Il COISP al termine dell’incontro non giudicando bastevoli le assicurazioni date dal Dipartimento della P.S., ha proclamato la mobilitazione nazionale che inizierà con la manifestazione che si svolgerà dinanzi al Ministero del Lavoro il prossimo 3 ottobre.
Buon Sindacato

venerdì 28 settembre 2012

Contrordine - niente Dirigente per la Squadra Mobile aquilana


Dopo aver comunicato lo scorso 20 settembre ndr http://coispaq.blogspot.it/2012/09/barbara-strapponi-nuovo-dirigente-della.html) l'immininte arrivo della dssa Barbara STRAPPATO a dirigere la Squadra Mobile della Questura dell'Aquila (la stessa notizia veniva poi confermata dal Ministero dell'Interno) oggi a "sorpresa" il MINISTERO ci ripensa.
Pertanto dal 1 ottobre niente poltrona-aquilana per la Dssa STRAPPATO, si conferma la tesi del COISP che per il Ministero dell'Interno la Questura dell'Aquila non è affatto una priorità, come infatti scrivono le agenzie di stampa "Non c'è pace per la poltrona di dirigente della squadra Mobile della questura dell'Aquila! - 4 Dirigenti in 2 anni" (abruzzoweb http://www.abruzzoweb.it/contenuti/laquila-quattro-dirigenti-della-squadra-mobile-in-due-anni/493486-4/).
Ci piacerebbe sapere e credo che anche i lettori se lo chiedano - quali sono i motivi di tale ripensamento - quali sono i "giochi" che si stanno compiendo alla spalle della Questura , dei poliziotti e di tutti i cittadini aquilani - credo che sia una domanda legittima in quanto "La Questura" è il simbolo di chi è chiamato a gestire e mantenere l'Ordine e la Sicurezza della nostra città.
Vale la pena di ricordare che appena due mesi fà il Ministero dell'Interno ha disposto il Trasferimento (da L'Aquila a Torino ndr) del Vicario del Questore, una settimana fà invece veniva trasferito il Capo di Gabinetto (da L'Aquila a Teramo), mentre e di queste ore (non solo la notizia della dssa Strappato) l'indiscrezione (non confermata) che anche il Questore Stefano CECERE sia in partenza per altri "lidi".
In 2 mesi il Ministero ha "decapitato" (Vicario, Capo di Gabinetto e Questore) - vogliamo porci qualche domanda?
Cosa sta succedendo?  Attendiamo fiduciosi .... Risposte.
Buon Sindacato

lunedì 24 settembre 2012

Pensioni del Comparto Sicurezza e difesa - LE OSSERVAZIONI DEL COISP

 
Prot. 915/12 S.N.   Roma, 23 settembre 2012

MINISTERO DELL'INTERNO
UFFICIO AMMINISTRAZIONE GENERALE
DIPARTIMENTO DELLA P.S.
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI
00184 ROMA    



OGGETTO:
Schema di regolamento di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale del comparto sicurezza-difesa e comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico.
 
OSSERVAZIONI

Preliminarmente il COISP, in considerazione delle continue mutazioni introdotte dai molteplici provvedimenti normativi che si sono susseguiti ed hanno colpito, nel corso del tempo, anche recentemente, il sistema previdenziale degli Appartenenti alla Polizia di Stato, anche dopo un’attenta valutazione del malcelato tentativo di massificare funzioni, attività, responsabilità e ordinamenti che sono fortemente disomogenei, ritiene necessario rappresentare allo stato attuale quali sono i requisiti che consentono, oggi, ai poliziotti di essere posti in quiescenza.
Allo stato attuale gli Appartenenti alla Polizia di Stato possono essere posti in quiescenza al raggiungimento dei seguenti requisiti:


ATTUALE MATURAZIONE DEL DIRITTO AL TRATTAMENTO DI QUIESCENZA


Tutti i dipendenti della Polizia di Stato che al 31/12/2010 erano in possesso dei requisiti previsti
da una delle sottostanti tre combinazioni, ancorché la cessazione dal servizio avvenga dopo tale
data, non devono sottostare ad alcun posticipo del beneficio relativo al trattamento di quiescenza.

1) 57 anni di età e 35 di anzianità contributiva (art. 6, comma 1, del Decreto Legislativo 30 aprile 1997, n. 165);
2) 40 anni anzianità contributiva utile (art. 6 comma 1, del Decreto Legislativo 30 aprile 1997, n. 165);
3) 53 anni di età e la massima anzianità contributiva prevista dall’ordinamento di appartenenza (art. 6 comma 2, del Decreto Legislativo 30 aprile 1997, n. 165).
Come previsto invece dalle leggi n. 122/2010 e n. 111/2011, coloro che hanno maturato i requisiti suddetti dal 01/01/2011 al 31/12/2011 acquisiscono il diritto all’accesso al trattamento di quiescenza trascorsi 12 mesi dalla maturazione dei predetti requisiti, mentre chi maturerà le anzidette caratteristiche dall’01/01/2013 ai 12 mesi della c.d. finestra mobile dovrà sommare ulteriori 3 mesi di adeguamento alla cosiddetta aspettativa di vita, pertanto un posticipo complessivo di 15 mesi rispetto alla maturazione dei requisiti previsti per l’accesso alla pensione.

In considerazione di quanto abbiamo evidenziato, dall’01/01/2013 il personale della Polizia di Stato può essere posto in quiescenza per pensione di anzianità quando ha raggiunto il requisito minimo di 58 anni e 3 mesi di anzianità anagrafica o 41 anni e 3 mesi di contributi utili o al raggiungimento di 54 anni e 3 mesi di anzianità anagrafica e contemporaneamente la massima anzianità contributiva prevista dall’ordinamento di appartenenza, requisiti che già oggi  ongono agli Appartenenti alla Polizia di Stato Italiana, al gradino più alto dei requisiti che sono richiesti in tutta Europa agli Appartenenti alle Forze di Polizia sia ad ordinamento civile che militare.
Già questo evidenzia la disattenzione che i governi che si sono succeduti negli ultimi anni anno riservato alla Sicurezza dei cittadini ed ai Poliziotti Italiani.

Con la proposta di “armonizzazione” che viene avanzata dal Governo e dal Ministro Fornero, con l’evidente e confermato assenso dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza e delle altre Amministrazioni interessate, cosi come ha confermato pubblicamente il Ministro del Lavoro durante l’ultimo incontro tenutosi il 21 settembre u.s., siamo arrivati ad una proposta che mira palesemente, e non sappiamo se per ignoranza o per calcolo ragionieristico, a danneggiare in modo irrimediabile il sistema sicurezza del Paese ed i Poliziotti, costringendoli ad esporsi a enormi rischi per la propria incolumità visto che dovrebbero svolgere gravosi servizi di ordine e sicurezza pubblica fino a 63 anni di età e, di fatto, a non essere più in grado di assicurare la sicurezza che gli Italiani chiedono.
Durante l’ultimo incontro, infatti, abbiamo potuto constatare come chi ha le sorti del nostro sistema di sicurezza interna del paese sia il Ministro del Lavoro Fornero, la quale ha dimostrato di non conoscere le peculiarità del Comparto che intenderebbe armonizzare previdenzialmente, un Comparto che è dilaniato da differenze sostanziali che riguardano la progressione di carriera che in alcune Amministrazioni è stata garantita e invece nella Polizia di Stato viene colpevolmente bloccata, sia per i ruoli esecutivi (vedi mancato bando dei concorsi da Vice Sovrintendente bloccati al 2004 che invece
presso altre FF.PP. sono stati svolti regolarmente anno per anno) che per quelli di concetto (vedi mancato ripianamento degli organici del ruolo Ispettori e la mancata attuazione del Ruolo Direttivo Speciale che presso altre Amministrazioni è stato realizzato). La previsione d’innalzare l’età di pensionamento delle qualifiche apicali, comporterà ancor più lo schiacciamento degli Appartenenti al
ruolo direttivo ed alla qualifica iniziale del ruolo dirigenziale che quindi si vedranno ancor più preclusa ogni possibilità di crescita. Illegittime penalizzazioni perpetrate in danno di migliaia di Poliziotti italiani che non hanno visto crescere la propria retribuzione e con essa il proprio trattamento previdenziale, per non parlare di altre Amministrazioni che nel corso degli anni hanno effettuato numerose riqualificazioni che hanno consentito una crescita in alcuni casi esponenziale e che oggi dovrebbero essere “armonizzate” alle FF.PP..
Le differenze, come abbiamo appena accennato, sono molteplici e sostanziali tra le varie Amministrazioni che si vorrebbero armonizzare, solo per i tratti previdenziali, lasciando inalterate le sperequazioni ed i disallineamenti ordinamentali che dilaniano il Comparto.
Il COISP non può e non vuole accettare l’ennesima punizione che si vuole comminare ai Poliziotti italiani, colpevoli di volere un sistema sicurezza efficiente ed efficace e di non voler essere esposti ad inutili rischi solo per l’atteggiamento del Governo, che oggi appare esclusivamente ragionieristico nonostante i “pelosi ringraziamenti di circostanza”.
Premesso quanto evidenziato, nel merito dell’articolato si evidenzia in calce ad ogni articolo il parere e le osservazioni del COISP:
 
Articolo 1
Campo di applicazione
 
1. Le disposizioni di cui al presente regolamento armonizzano, ai sensi dell’art. 24, comma 18, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, e successive modificazioni ed integrazioni, i requisiti di accesso al trattamento pensionistico del personale militare delle Forze armate, compresa l'Arma dei carabinieri, del Corpo della guardia di finanza, nonché del personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco a quelli vigenti nell’assicurazione generale obbligatoria tenendo conto delle specificità e delle obiettive peculiarità dei rispettivi ordinamenti. 


OSSERVAZIONI:

La Polizia di Stato viene genericamente indicata e massificata nelle Forze di polizia ad ordinamento civile. Secondo il Governo abbiamo perso la dignità e si specifica il rimando alle obiettive peculiarità dei rispettivi ordinamenti che poi, invero, non vengono tenuti in alcuna considerazione nella predisposizione dell’articolato.

Articolo 2
Decorrenze dei trattamenti pensionistici e adeguamento agli incrementi della speranza di vita 


1. Con riferimento esclusivamente ai soggetti che a decorrere dal 1° gennaio 2013 maturano i requisiti per il pensionamento indicati agli articoli 3 e 4 del presente regolamento non trovano applicazione le disposizioni di cui all'articolo 12, commi 1 e 2 del decreto-legge 31maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e successive modificazioni e integrazioni.
2. A tutti i requisiti anagrafici previsti dal presente regolamento per l'accesso attraverso le diverse modalità ivi stabilite al pensionamento, nonché al requisito contributivo di cui all’articolo 4, comma 1, si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita di cui all'articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e successive modificazioni e integrazioni.

OSSERVAZIONI:
L’applicazione delle decorrenze e l’adeguamento agli incrementi previsti dalla speranza di vita non tengono in alcuna considerazione la specificità dell’attività svolta dagli Appartenenti alla Polizia di Stato e vengono applicati senza alcuna distinzione.

Articolo 3
                                                               Pensioni di vecchiaia


 1. Fermo restando quanto previsto al comma 2, a decorrere dal 1° gennaio 2013 e con riferimento ai soggetti di cui all’articolo 1 che maturano i requisiti a partire dalla medesima data, il diritto alla pensione di vecchiaia si consegue esclusivamente con i requisiti anagrafici indicati nella Tabella A allegata al presente regolamento e con un’anzianità contributiva minima pari a 20 anni.
2. A decorrere dal 1° gennaio 2013, per il personale di cui all’articolo 627, comma 1, lettere b), c) e d) del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, delle corrispondenti qualifiche di cui all’articolo 632 del medesimo decreto legislativo n. 66 del 2010, e di cui all’articolo 1, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217, il diritto alla pensione di vecchiaia si consegue con i  requisiti indicati nella Tabella B allegata al presente regolamento e con un’anzianità contributiva minima pari a 20 anni.
 
OSSERVAZIONI:

Il COISP ritiene inaccettabile qualsiasi incremento dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia, come è inaccettabile la previsione di una differenziazione tra i ruoli degli Assistenti e degli Agenti, il ruolo dei Sovrintendenti e quello degli Ispettori che avrebbero incrementi dei requisiti differenziati. Questa O.S. non condivide e ritiene inaccettabile il tentativo delle alte gerarchie di ottenere il prolungamento del limite anagrafico per essere posti in quiescenza, in quanto comporterebbe l’inevitabile compressione delle possibilità di crescita funzionale per gli Appartenenti al ruolo Direttivo ed alla qualifica iniziale del ruolo Dirigenziale, comportando un
inevitabile ed ulteriore azzeramento delle spinte motivazionali.
Articolo 4
Pensioni anticipate
1. A decorrere dal 1° gennaio 2013 e con riferimento ai soggetti di cui all’articolo 1 che maturano i requisiti a partire dalla medesima data, l'accesso alla pensione indipendentemente dal possesso dei requisiti anagrafici di cui all’articolo 3 è consentito se risulta maturata un'anzianità contributiva minima di 42 anni e tre mesi comprensivo dell’adeguamento alla speranza di vita stabilito con decreto 6 dicembre 2011 del Ministero dell’economia e delle finanze pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 289 del 13 dicembre 2011. Sulla quota retributiva di trattamento relativa alle anzianità contributive maturate antecedentemente il 1° gennaio 2012, è applicata una riduzione percentuale pari ad 1 punto percentuale per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 58 anni fino al 31 dicembre 2018 e rispetto all’età di 59 anni a decorrere dal 1 gennaio 2019; tale percentuale annua è elevata a 2 punti percentuali per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto a due anni. Nel caso in cui l'età al pensionamento non sia intera la riduzione percentuale è proporzionale al numero di mesi. Le predette riduzioni percentuali continuano ad applicarsi, in riferimento all’età di effettiva cessazione dal servizio, anche sul trattamento rideterminato ai sensi dell’articolo 1864, comma 1, secondo periodo, del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66.
2. Il diritto alla pensione anticipata si consegue, altresì:
a) a decorrere dal 1 gennaio 2013 e fino al 31 dicembre 2015 con un requisito anagrafico non inferiore a 58 anni e tre mesi ed un requisito contributivo non inferiore a 37 anni. Il requisito anagrafico di cui al periodo precedente tiene conto dell’adeguamento alla speranza di vita stabilito con decreto 6 dicembre 2011 del Ministero dell’economia e delle finanze pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 289 del 13 dicembre 2011;
b) a decorrere dal 1 gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2018 con un requisito anagrafico non inferiore a 58 anni e tre mesi ed un requisito contributivo non inferiore a 39 anni.
Al requisito anagrafico di cui al periodo precedente si applica l’adeguamento alla speranza di vita di cui all'articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, nr 122, e successive modificazioni e integrazioni;
c) a decorrere dal 1 gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2020 con un requisito anagrafico non inferiore a 59 anni, comprensivo degli incrementi per l’adeguamento alla speranza di vita di cui all'articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e successive modificazioni e integrazioni, e con un requisito contributivo non inferiore a 40 anni.
d) a decorrere dal 1 gennaio 2021 al requisito anagrafico di cui alla lettera c) si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita di cui all'articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e successive modificazioni e integrazioni.

OSSERVAZIONI:
Il COISP ritiene vergognoso il tentativo, tutto ideologico, di introdurre addirittura delle penalizzazioni al personale che raggiunta la massima anzianità contributiva decide di accedere al trattamento previdenziale. Pertanto è fortemente contrario all’introduzione di qualsiasi sistema che preveda penalizzazioni, disincentivi e innalzamento dei requisiti di accesso al trattamento previdenziale di anzianità. Questa O.S., inoltre, ritiene l’articolo in parola illegittimo per eccesso di delega in quanto in alcun modo l’art. 24, comma 18, decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, prevede la possibilità di introdurre penalizzazioni a carico del trattamento previdenziale del personale della Polizia di Stato e delle altre Amministrazioni.

Articolo 5
                                                  Aumenti del periodo di servizio

1. Dal 1° gennaio 2013 gli aumenti del periodo di servizio di cui all’articolo 5 del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 165, e successive modificazioni ed integrazioni, utilizzabili ai fini pensionistici, non possono eccedere complessivamente due anni e sei mesi. Gli aumenti dei periodi di servizio anche se eccedenti i due anni e sei mesi, maturati entro il 31 dicembre 2012, sono riconosciuti utili a fini pensionistici e se eccedenti i due anni e sei mesi non sono ulteriormente aumentabili.

OSSERVAZIONI:
Il COISP, anche rispetto a questo articolo, ritiene illegittima la previsione che è surrettizia di penalizzazione a carico del sistema previdenziale degli Appartenenti alla Polizia di Stato, oltre a ledere in modo sostanziale il principio di specificità riconosciuto normativamente a che ha come
unico ed effettivo riconoscimento gli aumenti del periodo di servizio di cui all’articolo 5 del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 165, fino ad un massimo di 5 anni.
Articolo 6
Norme transitorie e finali
1. Nei confronti del personale che maturi, entro il 31 dicembre 2012, i requisiti di età e di anzianità contributiva previsti dalla normativa vigente prima della data di entrata in vigore del presente regolamento ai fini del diritto all'accesso e alla decorrenza del trattamento pensionistico di vecchiaia o di anzianità, il diritto alla prestazione pensionistica si consegue secondo tale normativa.
2. Resta fermo il collocamento a riposo d’ufficio al raggiungimento del limite ordinamentale previsto
in relazione al grado o qualifica di appartenenza, vigente alla data di entrata in vigore del presente regolamento che non è modificato dall’elevazione dei requisiti anagrafici previsti per la pensione di vecchiaia, nei confronti dei soggetti che siano già in possesso dei requisiti prescritti per l’accesso al pensionamento al raggiungimento di tale limite fatto salvo in ogni caso il mantenimento in servizio fino alla prima decorrenza utile del trattamento pensionistico ove essa non sia immediata.
3. Ferma restando l’applicazione di quanto previsto dall’articolo 24, comma 2, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 convertito con modificazioni nella legge 22 dicembre 2011, n. 214, l’accesso al pensionamento ai sensi dell’articolo 6, comma 2, del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 165 è consentito esclusivamente nell’ipotesi in cui la massima anzianità contributiva sia stata raggiunta entro il 31 dicembre 2011 e a condizione che il prescritto requisito anagrafico venga raggiunto entro il 31 dicembre 2012 con l’applicazione del regime delle decorrenze di cui all’articolo 12, comma 2 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 e successive modificazioni e integrazioni. 
4. All’articolo 992, comma 2, lettera b), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, le parole: “e, comunque, per un periodo non inferiore ai 5 anni” sono soppresse.
In alternativa  

4. Per il personale di cui al comma 2 lettera b) dell’art. 992 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n.
66 gli eventuali periodi di permanenza in ausiliaria oltre il settantesimo anno di età non danno luogo al pagamento dei contributi e non sono utili ai fini della misura del trattamento pensionistico, che è rideterminato, al termine del predetto periodo di permanenza in ausiliaria, applicando il coefficiente di trasformazione corrispondente all'età di settanta anni, con decorrenza del trattamento così rideterminato dal giorno successivo al termine del predetto periodo di permanenza.

OSSERVAZIONI:
Questo articolo è stato scritto e sottoposto al vaglio con evidente superficialità, infatti, certamente chi lo ha redatto non sa che gli Appartenenti alla Polizia di Stato non hanno l’ausiliaria che è uno dei provvedimenti che ha trovato una strana ed ambigua disponibilità del
Governo ad assecondare la prosecuzione di tale istituto. Sarebbe quindi il caso, avvalendosi di opportuni provvedimenti di reale armonizzazione, di estenderlo a tutti gli Appartenenti al Comparto, piuttosto che individuare un’anomala previsione che ne prevede il riconoscimento fino al 70° anno di età, quindi solo per qualche Generale.
Articolo 7

1. Il presente regolamento entra in vigore il 1 gennaio 2013.


 
Il COISP in considerazione di quanto evidenziato, esprime parere fortemente contrario rispetto all’intera bozza di regolamento di armonizzazione del sistema previdenziale per gli Appartenenti alla Polizia di Stato e chiede l’avvio di un serio, corretto e leale confronto che si deve svolgere nelle sedi istituzionalmente competenti e magari con un Governo che abbia il mandato da parte dei cittadini italiani di incidere cosi profondamente sul sistema sicurezza del Paese.
Quanto sopra vorrà, codesto Ufficio, rappresentarlo nelle opportune sedi.

La Segreteria Nazionale del COISP