martedì 27 gennaio 2009

SICUREZZA: COISP, NO AI MILITARI NELLE CITTA’

(AGI) - Roma, 25 gen. - Il Coisp, il sindacato indipendente delle Forza di Polizia, boccia “senza mezzi termini” l’idea del governo di impiegare 30 mila militari nelle citta’ italiane. “Lo hanno dimostrato i dati - spiega il segretario generale del Coisp, Franco Maccari - lo confermano i fatti: l’impiego dell’esercito nelle citta’ non aumenta lo standard di sicurezza del cittadino, ma significa solo un dispendio di energie e risorse che meglio potrebbero essere impiegate investendo su chi e’ deputato a garantire per professione la sicurezza, a chi nelle citta’ e piu’ in generale sul territorio ci sta da sempre, su chi conosce i mali atavici delle periferie, delle borgate, di tutti quei luoghi dove la violenza nasce e cresce”. (AGI)

Il COISP continua la sua battaglia affinché Battisti sia estradato

Il COISP continua la sua battaglia affinché Battisti sia estradato per scontare la pena nelle galere italiane, il Brasile ponga fine a questa “pagliacciata”!

“Con la decisione di concedere lo status di rifugiato politico al pluriomicida Cesare Battisti, il governo brasiliano ha ufficialmente dato il via al carnevale”. E’ sarcastico il commento di Franco Maccari, Segretario Generale del COISP - il Sindacato Indipendente di Polizia -, che continua a protestare per la mancata estradizione in Italia del terrorista condannato come autore di quattro omicidi. Prosegue Maccari: “Aspettiamo di vedere a questo punto il ministro della Giustizia Tarso Genro ballare sul sambodromo di Rio de Janeiro insieme ai terroristi che dimostra di avere tanto a cuore, tanta è la responsabilità istituzionale dimostrata in questa vicenda”. “Se poi è questo tipo di visibilità internazionale che cerca il governo brasiliano – dice ancora il leader del Coisp – siamo disposti a chiedere che venga annullato il Carnevale di Venezia, o quello di Viareggio, in modo da non oscurare quanto di più serio quel Paese, evidentemente, riesce a esprimere. In cambio chiediamo che Battisti venga consegnato all’Italia, perché un Paese serio possa almeno restituire giustizia alle famiglie delle vittime innocenti di assassini di Battisti”.
Agipress - Notizia n.17219 del 26/01/2009 - 16:34:40

mercoledì 21 gennaio 2009

IL COISP MANIFESTA DI FRONTE L'AMBASCIATA BRASILIANA!!!

Estradizione di Cesare Battisti, il COISP continua la sua battaglia contro il Governo brasiliano.
Manifestazione domani, giovedì 22, ore 14.00 a Roma in Piazza Navona di fronte l’ambasciata.
Sono stati quattro gli omicidi commessi dal terrorista Cesare Battisti, quattro vittime innocenti, quattro famiglie private dei loro affetti più cari. Tanto sarebbe dovuto bastare alla giustizia brasiliana per consegnare Battisti a quella italiana, tanto sarebbe dovuto bastare agli uomini delle istituzioni per capire che era importante far espiare ai colpevoli le proprie colpe, questo per ristabilire criteri di verità e giustizia, per dare ai morti il giusto riconoscimento e alle famiglie una parte di quella gratificazione morale fin qui negata. Ma così non è stato. Le istituzioni brasiliane, hanno deciso di coprire con una coltre vergognosa, reati per i quali nel loro Paese la giustizia è a volte più severa di quella italiana.E’ per questo che il COISP, il Sindacato Indipendente di Polizia, aderirà alla manifestazione già organizzata domani, giovedì 22 gennaio alle ore 14, sarà presente con loro in piazza Navona a Roma, nei pressi dell’ambasciata del Brasile dove simbolicamente verranno ricordati 4 omicidi commessi dall’ex brigatista rosso. “Se dovesse essere necessario – ha detto Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp – andremo fino in Brasile a spiegare al Presidente Lula, quali sono i principi che regolano la reciprocità dei rapporti tra gli Stati e a spiegare quale è il nostro senso di giustizia e di onore per le vittime innocenti”.
Buon Sindacato

martedì 20 gennaio 2009

COISP: “CURCIO VUOLE LA PENSIONE? SI RIVOLGA AL BRASILE!

COISP: “CURCIO VUOLE LA PENSIONE? SI RIVOLGA AL BRASILE! LA’ NON MANCANO DI ACCONTENTARE TERRORISTI E ASSASSINI!”

“Se Curcio ha problemi ad ottenere la pensione in Italia può rivolgersi al Brasile, dove saranno certamente lieti di assecondare le richieste di un terrorista. Anzi, si potrebbe pensare ad uno scambio: Curcio potrebbe andare là e Battisti, in cambio, tornare in Italia”! E’ quanto afferma Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp (Sindacato Indipendente delle Forze di Polizia) commentando la notizia che Renato Curcio, fondatore delle Brigate rosse, mai pentito né dissociato, ha spiegato alla stampa di come l’Inps non gli corrisponderà la pensione. “Lasciando da parte ogni ironia, che poi tanto non vuole essere – aggiunge Maccari –, non è veramente più tollerabile che di giorno in giorno assassini, terroristi e delinquenti di ogni specie avanzino recriminazioni, accuse e persino pretese nei confronti di uno Stato le cui regole hanno calpestato, i cui cittadini hanno massacrato, senza provare un briciolo di rimorso né di vergogna. Non se ne può veramente più degli atteggiamenti di belve che non solo non vorrebbero pagare per quello che hanno fatto, ma sembrano quasi vantare un credito verso le istituzioni che hanno sempre voluto sovvertire. Non se ne può veramente più anche della sola attenzione riservata alla voce di chi non riuscirà a ripagare il proprio debito neanche campasse cent’anni in una cella, altro che pensione! L’attenzione la meritano le famiglie di chi ha perso la vita per mano di assassini come Curcio: sono le loro esigenze ed i loro bisogni che devono essere soddisfatti, e null’altro”.
Buon Sindacato

BATTISTI IN ITALIA E IN GALERA - APPELLO DE IL TEMPO

Sostenete anche Voi l'appello del giornale "IL TEMPO" affinche il Brasile conceda l'estradizione al terrorista Cesre Battisti.
Per aderire, qualora lo vogliate, basta mandare un'email a appellobattisti@iltempo.it . Grazie per l'attenzione!
BATTISTI IN ITALIA E IN GALERA - APPELLO DE IL TEMPO ADERISCI ANCHE TU, MANDA UNA EMAIL (appellobattisti@iltempo.it)
Antonio Santoro, maresciallo della Polizia penitenziaria; Lino Sabbadin, macellaio; Pierluigi Torregiani, gioielliere; Andrea Campagna, agente della Polizia di Stato. Questi sono i nomi di quattro cittadini che, insieme a molti altri, hanno perso la vita tra il 6 giugno 1978 ed il 19 aprile 1979, uccisi dalla follia omicida di organizzazioni terroristiche che hanno tentato di sovvertire l?ordine democratico in Italia.Per questi quattro omicidi è stato condannato in forma definitiva Cesare Battisti, che da oltre 25 anni si rifugia all?estero sottraendosi vergognosamente alle responsabilità cui deve essere chiamato.Per molti anni la Francia ha ospitato e protetto questo personaggio, coprendo con discutibili argomentazioni giuridiche e politiche le colpe innegabili di un assassino.Oggi la stessa storia si ripete grazie al Brasile, il paese in cui Battisti è fuggito non appena compreso il possibile cambiamento di atteggiamento delle autorità francesi.Per quanto sappiamo, il ministero competente brasiliano si oppone alla giusta estradizione che l?Italia ha chiesto, salvando così un criminale dall?espiazione, pur tardiva, della pena a lui assegnata. Rivolgiamo questo appello:al governo brasiliano, che in nessun modo deve rendersi responsabile di aiutare Battisti. In questo senso ha pronunciato parole giuste e rigorose il presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano.al governo italiano, che deve dimostrarsi capace di ogni forma di pressione politica e diplomatica affinché si faccia giustizia.Nessun motivo abbiamo di rivolgerci a Cesare Battisti, il cui comportamento dal 1978 a oggi parla da solo. HANNO GIA? ADERITO: Gianni Alemanno sindaco di Roma, Gino Agnese presidente della Fondazione Quadriennale, Fouad Allam saggista, Luca Barbareschi deputato Pdl, Paola Binetti deputata Pd, Italo Bocchino vicecapogruppo Pdl Camera, Anna Grazia Calabria deputata Pdl, Daniele Capezzone portavoce FI, Gabriella Carlucci deputato Pdl, Fabrizio Cicchitto capogruppo Pdl Camera, Emanuela Dal Lago deputata Lega, Antonio Di Pietro presidente Idv, Massimo Donadi capogruppo Idv Camera, Lucio D?Ubaldo senatore Pd, Franco Ferrarotti sociologo, Gregorio Fontana deputato Pdl, Enrico Gasbarra deputato Pd, Maurizio Gasparri capogruppo Pdl al Senato, Francesco Giro sottosegretario MBC, Domenico Gramazio senatore Pdl, Antonello Iannarilli deputato Pdl, Giorgio Lainati deputato Pdl, Giorgio La Malfa deputato Pdl, Ignazio La Russa ministro Difesa, Beatrice Lorenzin deputata Pdl, Alberto Losacco deputato Pd, Maurizio Lupi vicepresidente Camera, Gennaro Malgieri deputato Pdl, Altero Matteoli ministro Infrastrutture, Antonio Mazzocchi questore della Camera, Osvaldo Napoli deputato Pdl, Francesco Nucara deputato Pdl, Leoluca Orlando portavoce Idv, Gianfranco Paglia deputato Pdl, Antonio Palmieri deputato Pdl, Stefano Pedica senatore Idv, Gaetano Quagliariello vicepresidente vicario del gruppo Pdl Senato, Fabio Rampelli deputato Pdl, Luigi Ramponi senatore Pdl, Gianluigi Rondi critico cinematografico, presidente della Fondazione Cinema per Roma, Davide Rondoni, scrittore e poeta, Carlo Sgorlon scrittore, Roberto Speciale deputato Pdl, Rosa Villecco Calipari, deputato Pd, Franco Zeffirelli regista, Co.I.S.P. - Sindacato di Polizia - L'Aquila.

domenica 18 gennaio 2009

CASO BATTISTI: IL COISP SCRIVE AL PRESIDENTE BRASILIANO

"Se il Suo Paese continuerà a riconoscere lo status di rifugiati a terroristi ed assassini, non possiamo che augurarLe che molti altri sappiano apprezzare questo atteggiamento e far rivivere le medesime idee ed azioni che hanno avvelenato l"Italia e che oggi il Brasile non riconosce come crimini". E’ quanto scrive il Segretario Generale del Sindacato indipendente della Polizia COISP, Franco Maccari, in una lettera rivolta al presidente del Brasile Lula Da Silva, dopo la decisione del ministro brasiliano della Giustizia di accordare lo status di rifugiato politico all'ex terrorista Cesare Battisti, la cui estradizione era stata chiesta dall'Italia dove è stato condannato per quattro omicidi. "Noi siamo uomini e donne della Polizia di Stato – scrive Franco Maccari al presidente brasiliano ‐ e Le scriviamo questo a nome di quanti sono stati uccisi per aver deciso di difendere la democrazia, ieri come oggi. In ogni Paese – prosegue il Segretario Generale del COISP ‐ sono necessarie regole per il funzionamento della convivenza civile tra i cittadini. Nei Paesi democratici tali regole servono a fare prosperare la Giustizia ed il benessere comune. L’Italia è stata, per molti anni ed in molteplici occasioni, vittima di azioni da parte di organizzazioni terroristiche di diverse appartenenze politiche, le quali hanno usato le armi per tentare di distruggere ed annientare la democrazia. Il Suo Paese ha concesso ad uno di questi assassini terroristi, di nome Cesare Battisti, lo status di rifugiato politico". Scrive infine Maccari: "Alla luce delle decisione delle Istituzioni brasiliane di sottrarre alla Giustizia questo criminale il quale, a dispetto dei delitti di cui si è macchiato, camminerà libero e potrà sottrarsi impunemente alle conseguenze di quanto commesso in Italia, si augura alle stesse che sappiano "fare tesoro" dell’esperienza criminale accumulata negli anni da questo terrorista per aumentare il grado di "democrazia" del Brasile, che oggi gli garantisce l’impunità!".
Buon Sindacato

giovedì 15 gennaio 2009

COISP PLAUDE A RIPRISTINO REATO DI OLTRAGGIO A P.U.

(AGI)- Sulmona (L’Aquila), 15 gen. - “Ancora un episodio di cronaca che vede coinvolto un rappresentante delle Forze dell’Ordine. Nonostante fosse in abiti civili e intervenuto a seguito della guida spericolata di tre persone in evidente stato di ubriachezza, appena si qualificava come poliziotto veniva subito aggredito e gli procuravano lesioni guaribili in 15 giorni”. Lo afferma il Coisp, sindacato indipendente di Polizia, in merito all’aggressione avvenuta a Sulmona del poliziotto in forza alla Squadra mobile di Bologna.
“Temiamo - continua nella nota il delegato provinciale, Santino Li Calzi - che stia cambiando il sentimento di fiducia nei confronti delle Forze dell’Ordine, in quanto spesso si vedono gruppi che inneggiano all’anti Stato e alla mafia. Fortunatamente sembra che la politica si sia accorta del pericolo ed e’ proprio di ieri la notizia che il Senato ha approvato l’art 1 del ddl ’sicurezza’ che contiene tra le altre cose il ripristino il reato di ‘Oltraggio a Pubblico Ufficiale’, prevedendo un pena fino a 3 anni di reclusione, rafforzando cosi’ l’autorevolezza dello Stato e la credibilita’ delle Istituzioni preposte alla gestione della sicurezza”.
Il sindacato ringrazia gli uomini del commissariato di Sulmona che anche in questo caso hanno subito assicurato alla giustizia i responsabili di tale aggressione.(AGI)
Cli/Plt
http://www.polizia-oggi.it/archives/00012313.html

martedì 13 gennaio 2009

Luca Marco COMELLINI - Siamo con TE

In questi giorni un collega, il Maresciallo dell'Aeronautica Luca Marco Comellini, sposato e con un figlio di 5 anni, sotto inchiesta disciplinare da parte delle gerarchie militari per il solo fatto di avere liberamente esercitato la propria libertà di opinione e di pensiero, è giunto al sesto giorno di sciopero della fame. La protesta del sottufficiale mira ad ottenere l’immediato intervento del Presidente della Repubblica e delle Istituzioni in relazione al vessatorio procedimento disciplinare di stato cui il militare è sottoposto e che – a seguito di denuncia dell’interessato - è altresì oggetto di indagine da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. Comellini è stato sottoposto a procedimento disciplinare per aver manifestato LIBERAMENTE il suo pensiero. Non conosco le dichiarazioni del collega e non mi interessano, non voglio entrare nel merito se quello che a detto sia stato giusto o sbagliato, a noi deve interessare che TUTTI hanno il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni, tranne che compiano dei reati. Ma non mi sembra che sia questo il caso. Il richio che l'amico COMELLINI venga concedato è un problema che deve riguardare anche noi, perchè colpendo Lui si vuole colpire tutti gli uomini in divisa, che liberamente, autonomamente ed indipendentemente vogliono continuare a lottare per migliorare le condizioni dei rispettivi colleghi, delle Forze Armante e delle Forze dell'Ordine.
Se avete voglia vi segnalo alcuni link dove poter meglio conoscere Luca Marco Comellini e la sua storia: http://www.coisp.it/ultimissime08/Solidarieta%20Vicinanza%20e%20Muto%20soccorso%20Voulme%20II.pdf
Buon Sindacato

sabato 3 gennaio 2009

Valerio Morucci alla Sapienza, Coisp bene Rettore NO grazie

Il brigatista Valerio Morucci invitato alla Sapienza di Roma - COISP plaude al Rettore che annulla il suo intervento!!!!

UNIVERSITA’: SINDACATO POLIZIA PLAUDE A DECISIONE SU MORUCCI (AGI) - Roma, 2 gen. - Il Sindacato di Polizia Coisp “plaude il Rettore della Sapienza di Roma per aver annullato l’intervento dell’ex terrorista Morucci all’Universita’”. Lo fa sapere lo stesso Coisp in un comunicato. “L’eccessiva attenzione riservata dall’opinione pubblica a chi nel tempo di e’ macchiato di reati di qualsiasi genere, il tentativo di riabilitazione di questi soggetti attraverso comparsate mediatiche e non, ha sempre indignato e a tratti offeso gli uomini della Polizia di Stato”, fa sapere il sindacato, “Anche questa volta la notizia che un ex brigatista, come Valerio Morucci, avrebbe potuto esprimere la sua opinione all’interno di un luogo votato alla cultura e alla crescita dei giovani, come l’Universita’, aveva suscitato il nostro sdegno”.

UNIVERSITA': COISP, ANNULLAMENTO INCONTRO MORUCCI E' SEGNALE DI BUON SENSO Roma, 2 gen. (Adnkronos) - L'annullamento del previsto incontro con Valerio Morucci all'universita' di Roma La Sapienza e' ''un segnale di buon senso, di responsabilita' politica e civile''. Lo sottolinea il Segretario generale del Sindacato di polizia Coisp Franco Maccari. ''Con tutto il rispetto per il percorso di ravvedimento di ogni essere umano -dice Maccari- non e' piu' concepibile che ex terroristi diventino opinionisti accreditati a parlare di tragedie che hanno colpito l'anima di chi le ha subite e il cuore della societa' civile. Il nostro plauso va dunque al Rettore che, con la sua decisione, ha saputo riportare nei giusti confini il dibattito su una storia tanto recente quanto dolorosa del nostro Paese''. 02-GEN-09 21:03

COISP: L'emergenza sicurezza in Calabria è prioritaria!!!

Catanzaro,, rinvenute divise e materialle della Polizia di Stato....servivano per un attentato?


(AGI) - Catanzaro, 2 gen. - Quattro divise della polizia, un lampeggiante, una paletta d’ordinanza e alcuni guanti sono stati ritrovati a Germaneto, un quartiere alle porte di Catanzaro, dopo una segnalazione al 113. Il ritrovamento risale al 24 dicembre scorso, ma e’ trapelato solo oggi con un articolo pubblicato dal “Sole 24 ore” che chiama in causa anche un possibile attentato nei confronti del magistrato Giuseppe Spadaro, presidente della sezione penale del Tribunale di Lamezia Terme. Un’ipotesi investigativa al vaglio degli inquirenti che, comunque, riferiscono anche di indagini aperte a tutto campo, senza escludere nessuna ipotesi, e senza alcun elemento che potrebbe richiamare un attentato nei confronti di un magistrato. Sul ritrovamento delle divise e del materiale in dotazione alle forze dell’ordine, e’ intervenuto con una nota Franco Maccari, segretario generale del Coisp, il Sindacato indipendente di polizia: “Come Sindacato di polizia prima e come uomini impegnati giornalmente nella difesa e nella tutela dei diritti di democrazia e liberta’ - afferma Maccari - chiediamo che nel primo Consiglio dei ministri l’Esecutivo Berlusconi discuta in maniera urgente della tematica sicurezza in Calabria, approntando nell’immediato delle misure di presidio dei territori, laddove esistono sacche di criminalita’ nascoste in ogni venatura della societa’ civile”.

SICUREZZA: COISP, GOVERNO DEDICHI RIUNIONE A CALABRIA (V. ''CATANZARO: DIVISE POLIZIOTTO..'' DELLE 12:30 CIRCA) (ANSA) - CATANZARO, 2 GEN - ''Il Governo dedichi la prima riunione dopo la pausa natalizia al problema della sicurezza in Calabria''. Lo sostiene, in una nota, il segretario generale del sindacato di polizia Coisp, Franco Maccari, facendo
riferimento al possibile fallito attentato a Catanzaro ad un magistrato. ''Vanno approntate nell'immediato - aggiunge Maccari - misure di presidio dei territori, laddove esistono sacche di criminalita' nascoste in ogni venatura della societa' civile. L'imperversare della criminalita' in Calabria sta diventando a tutti gli effetti un'emergenza di cui il Governo non puo' non tener conto e soprattutto per la quale le decisioni da prendere non possono essere piu' procrastinate nel tempo''. ''Ci sono zone del Paese - dice ancora Maccari - dove gli attentati alla democrazia e alla liberta' degli uomini sono costanti e quotidiani, dove la malavita, organizzata sotto forma di microcriminalita', tenta di sostituirsi allo Stato, con regole proprie. E' in queste zone che lo Stato deve far sentire la propria presenza. La gran parte della gente onesta che vive in Calabria, come in altre zone al alto rischio criminale, deve sentirsi protetta, sicura, certa della presenza costante dello Stato''. (ANSA). 02-GEN-09 16:37