giovedì 26 febbraio 2015

Terrorismo Internazionale: il COISP contesta le dichiarazioni del Capo della Polizia Pref. Pansa fatte alla Camera

"Il Nostro Paese e Piu Esposto del passato Ma che noi siamo pronti ad affrontare l'Isis ... A Una verità, Risponde con Una bugia!" 

"Terrorismo che avanza e Italia pronta alla sfida? Ma niente affatto. Organici di Polizia sottodimensionati, impegni Che proliferano, concorsi fermi ed assunzioni bloccate per i Prossimi Due anni, l'intelligenza in grave sofferenza Soprattutto per la Carenza di circa 24.000 Ufficiali di Polizia Giudiziaria, Uffici Strategici per l'Attività di Prevenzione del Terrorismo che viaggiano verso la chiusura, ed una scarsità di mezzi che non se ne vedeva da anni. No. non siamo affatto pronti ad affrontare l'Isis. 
Per farlo servirà ben altro delle parole al vento di Autorità che si preoccupano più di fare bella figura agli occhi degli altri che dell'incolumità dei propri uomini. E servirà molto altro rispetto a dei  Decreti che dovrebbero fronteggiare l'Emergenza con immediatezza, Quando invece il problema è strutturale e richiede risposte che adeguino l'intero sistema sicurezza agli Internazionali RISPETTO AI standard Quali appariamo quasi ridicoli Soprattutto in tema di Terrorismo ". Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, DOPO le Dichiarazioni del Capo della Polizia, Alessandro Pansa, il which ieri in un'audizione alle Commissioni Parlamentari riunite Giustizia e Difesa alla Camera sul decreto legge di contrasto al Terrorismo Che dev ' Essere convertito in legge ha affermato Che C'è UN "Fattore di Rischio Molto Più accentuato" per l'Italia "RISPETTO al passato" per Quanto riguarda il Terrorismo Internazionale. Secondo Pansa infatti il ​​Nostro Paese e oggi "più Esposto" Perché "i teatri di guerra Sono Molto Più Vicini a noi" e C'è Una forte "scenario Complessità dello degli Attori coinvolti". "Il Fenomeno Terrorismo ha evidenziato figura Nuove venire combattenti all'Estero o lupi solitari" Quali sui, ha sottolineato Pansa, "ABBIAMO Richiesto al Governo, il Che ha Raccolto Le nostre ISTANZE, strumenti per contrastare al meglio QUESTE Nuove fenomenologie". Tra QUESTI Strumenti la possibilita di sanzionare chi si arruola ed also chi si addestra da solista, Magari accedendo a Documenti su internet; la Realizzazione di lista nera di siti internet; le Misure di Prevenzione venire il ritiro del Passaporto. Solo tre giorni fa i mezzi avevano riportato Un'altra Importanti Dichiarazione del Capo della Polizia Che AVEVA affermato venuto il Sistema, un Suo dire, SIA pronto ad affrontare la sfida posta dall'Isis. "La verità pronunciata ieri - insiste Maccari - rende ancor Più Evidente e ancor Più tomba la bugia detta in precedenza. In Italia, grazie alla confusione regna sovrana Che in colomba OGNI, ABBIAMO Reparti Che operano senza Gli Strumenti operativi minimi; ABBIAMO Una Legislazione Che non ci consente di fronteggiare con la dovuta fermezza Situazioni di Rischio; ABBIAMO Immigrati Che si rifiutano di farsi fotosegnalare Che se ne Vanno allegramente in giro per il Paese; ABBIAMO centinaia di Migliaia di siti Altamente Sensibili da proteggere con delle Nazioni Unite numero di Uomini Insufficiente persino per i Più Banali TURNI di servizio; ABBIAMO Colleghi Che Non Sono equipaggiati né addestrati Secondo ted Protocolli operativi neppure per fronteggiare Gli impegni di casa nostra figuriamoci i Terroristi! E potremmo continuare a Lungo ... Ora, la Domanda E del tuto retorica: veramente Si Può Pensare Che siamo pronti a fronteggiare il Terrorismo Internazionale così "?. "La verità e Una e Una sola - conclude Maccari -, per garantire ad Un Paese di farsi trovare pronto di Fronte una Tali Nuovi Pericoli bisogna Investire soldi, soldi e soldi. Se le chiacchiere servissero a Combattere il Terrorismo saremmo in Una botte di ferro ... ma purtroppo Non è così. Servono soldi, vieni ci Hanno dimostrato Gli Altri Paesi Che pur dovendo fronteggiare la Crisi proprio venire noi, Hanno Scelto senza se e senza ma di non sacrificare la Sicurezza pubblica, facendoci sfigurare una volta Di Più per le Nostre Manovre Tutta aria fritta ma Praticamente inutili in concreto ". 

giovedì 19 febbraio 2015

Aggressioni alle Forze dell’Ordine, l’ira del Coisp: “Ogni quattro ore un Operatore di Polizia in servizio sulle strade finisce in ospedale, e Politica e Istituzioni incoraggiano questi comportamenti”!

“Quasi duemilatrecento Operatori di Polizia aggrediti nel solo 2014. Un numero impressionante ed inquietante, anche perché riguarda i soli Operatori impegnati sulle strade e non quelli che svolgono servizi di ordine pubblico. Un vero e proprio ed indegno ‘tiro al bersaglio’ verso uomini e donne in divisa che non solo i cittadini ignorano, ma che non importa minimamente a Politica ed Istituzioni che i dati li devono conoscere eccome, ma che invece per tutta risposta incoraggiano questi comportamenti. 
E come altro potrebbe definirsi il non mettere gli Operatori nelle migliori condizioni per potersi difendere ed addirittura andare verso la depenalizzazione dei reati che li vedono vittime, come la resistenza o l’oltraggio a Pubblico Ufficiale, l’intralcio alla giustizia, l’istigazione a delinquere o a disobbedire alle leggi? Questa è una delle peggiori vergogne dell’Italia, un Paese che sbandiera a destra ed a manca i lusinghieri risultati delle sue Forze dell’Ordine, omettendo di ricordare che esse li raggiungono solo ed unicamente a costo di sacrifici personali, andando ben al di là di quanto sarebbe equo chiedere e quasi sempre utilizzando mezzi personali, che sono le peggio trattate d’Europa, e che della loro incolumità e sicurezza non frega nulla a nessuno”. Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, a proposito dei drammatici dati relativi alle aggressioni avvenute nel 2014 ai danni di Poliziotti, Carabinieri, Agenti di Polizia municipale, Operatori delle altre Forze di Polizia e pubblici ufficiali durante i soli controlli su strada. Ben 2.266, con un Operatore che finisce in ospedale ogni 4 ore, spesso con conseguenze invalidanti, fisiche e psicologiche. Il 33,3 per cento del totale dei casi, e cioè 490, riguardano Appartenenti alla Polizia di Stato. “Noi piuttosto - insiste Maccari - dobbiamo piangere lacrime di sangue per anni per avere in dotazione un banalissimo spray antiaggressione (peraltro ancora soggetto all’infinita sperimentazione mentre contro di noi viene usato da tempo immemore!), ancora lottiamo per avere degli altrettanto banali taser, per avere programmazioni di servizi tali che le pattuglie che escono sul territorio possano avere se necessario la copertura dei colleghi, per avere le dotazioni di servizio minime e che possibilmente che non siano scadute come molti giubbotti antiproiettile, e così via discorrendo…”. “E chi pensa che su tutto questo non incida la logica di voler depenalizzare i reati contro i pubblici ufficiali si sbaglia - conclude Maccari -. Abbiamo fin qui contato anche troppe vittime fra i colleghi che ci hanno rimesso la pelle per quelli che sembravano interventi banali, di routine, e quasi innocui, come può essere fermare un gruppo di ragazzini in un’auto uno dei quali poi ti sfonda il cranio con un bastone. Ed a conferma di ciò basti sapere che nella metà dei casi delle aggressioni violente contro di noi vengono utilizzate esattamente mezzi quali bastoni, coltelli, cric, ed in molti casi la stessa vettura usata per investire i colleghi, che divengono potenziali strumenti di morte. Stabilire e comunicare così a tutti che intralciare con qualsiasi mezzo violento l’operato dei pubblici ufficiali non è reato è una cosa talmente irresponsabile da non essere degna di un paese civile. Delle migliaia di aggressioni avvenute contro di noi, e delle prossime migliaia di ferimenti che verranno, Politica ed Istituzioni sono e saranno ben più responsabili di coloro i quali materialmente li hanno commessi”. 

giovedì 12 febbraio 2015

INCONTRO CON IL MINISTRO ALFANO

Nella giornata del 10 febbraio 2015, si ì Tenuto il preannunciato incontro di Tra i Sindacati della Polizia di Stato e il Ministro dell'Interno On. Alfano Accompagnato dal Vice Ministro Sen. Bubbico, la Delegazione ministeriale Che era COMPOSTA da: Il Capo della Polizia , il Vice Capo Vicario della Polizia, il Capo di Gabinetto del Ministro e il Direttore  dell'Ufficio Rapporti Sindacali del Dipartimento di PS. l e Delegazioni Sindacali erano rappresentate Dai Segretari Generali delle scriventi sigle. L'incontro, giunto anticipato, AVEVA  i following Temi all'ordine del giorno:
• legge delega per il riordino delle carriere e di Nazioni Unite Nuovo Modello dell'ordinamento del  Personale della Polizia di Stato Che, si interfacci con il Nuovo Modello di Distribuzione  degli Uffici e Informazioni relative Carichi di lavoro; Attraverso Una inderogabile Riforma delle carriere  di Tutti i Ruoli e qualifiche, ivi COMPRESA la contrattualizzazione del Ruolo Unico della
dirigenza;
concorsi; interni 
• razionalizzazione dei presidi di polizia;
• Protocolli operativi e regole di ingaggio;
• Assunzione straordinaria di Personale Attraverso lo scorrimento delle graduatorie degli  idonei, dei concorsi riservati ai di VFB di di di tra cui l'ultimo bandito un 650 posti.
Le Delegazioni sindacali, composte Dai soli Segretari Generali, e la coerente Scelta  del cartello di affidare l'Intervento annuncio un unico Portavoce - per osare la certezza all'interlocutore di Trovarsi Davanti a ONU Fronte sindacale compatto Nella Difesa dei Diritti dei Poliziotti - Hanno permesso di Esporre con Estrema chiarezza e franchezza al Ministro le argomentazioni e le criticità di un Sostegno degli argomenti all'ordine del giorno dei Lavori,  Il Ministro ha particolarmente  apprezzato la Scelta del cartello e le Modalità con cui stato Sono rappresentate le ISTANZE dei Poliziotti.

continua a leggere il comunicato 

http://www.coisp.it/archivio-completo/finish/309-2015/12323-incontro-con-il-ministro-alfano-esito-comunicato-congiunto-12-feb-2015