venerdì 24 agosto 2012

COISP: L'inacettabile GIUSTIZIALISMO dall'INTERNO

Indegni di indossare la divisa della Polizia di Stato, mele marce, sanzioni esemplari, severissime inchieste e inflessibili azioni di tipo amministrativo: quanti colleghi sono stati dati in pasto all’opinione pubblica in questo modo ed ancor prima che nei loro confronti la giustizia, anche quella interna, avesse addirittura iniziato il suo corso, per poi alla fine venire assolti da accuse ingiuste e false? Ebbene, sono tantissimi in tutta Italia!
 E quante volte questo strano giustizialismo che pretende di spogliare la giustizia dei suoi pesi e contrappesi rendendola uno strumento che si abbatte sui poliziotti come una mannaia senza che questi abbiano il diritto di difendersi, proviene dalla nostra stessa Amministrazione?? Molte volte, se non sempre!
Ebbene, noi non lo accettiamo!!
Non ci interessa se il collega di turno è un nostro iscritto, né ci interessa il suo nome (non è del COISP, a mero titolo di esempio, né conosciamo il collega del CNES di La Spezia che recentemente è stato già condannato da taluni funzionari senza che ancora siano stati accertati i fatti seguendo i giusti iter previsti dalle norme vigenti, non è del COISP il collega coinvolto nella morte di Aldovrandi, non erano del COISP i 24 colleghi di Rovigo denunciati e condannati per bastardaggine gestionale, e moltissimi altri di cui non facciamo i nomi… ).
Ci riguarda invece, ed eccome (!!), il fatto che gli stessi e come loro in precedenza molti altri poliziotti siano stati immediatamente scaricati e messi alla gogna dalla nostra stessa Amministrazione, … … in maniera peraltro gratuita, senza che ve ne fosse alcun bisogno!!
"Sarà svolta una severissima inchiesta e le conseguenti implicazioni di tipo amministrativo verranno seguite con altrettanta inflessibilità". Beh, cosa significa? Che sarà un’inchiesta il cui finale è già scritto? Che in altre occasioni si è flessibili o transigenti mentre in questi casi c’è da farsi belli con certi cittadini?
È assolutamente pericoloso questo sistema che vede la nostra Amministrazione lavarsi in fretta le mani dalle condotte del proprio personale, che la vede affannarsi a puntualizzare la propria ferma e decisa presa di distanza da fatti che ancora deve accertare appieno, che vede la nostra Amministrazione cercare di accattivarsi giornalisti, lettori e cittadini gettando immediatamente "a mare" i propri uomini!
Ed il Sindacato, il COISP, non può accettarlo!
Al pari dei comuni cittadini, anche i Poliziotti hanno diritto ad essere sottoposti alle valutazioni di un Giudice, anche quello interno, e di potersi difendere magari dimostrando la propria eventuale liceità d’azione.
Si può essere puniti solo al termine dei dovuti procedimenti che garantiscono una difesa, anche se a volte proprio minima come nel caso del nostro Regolamento di Disciplina. Una condanna a priori non è accettabile da parte dei cittadini ed è inammissibile e vergognosa se posta in essere dalla stessa Amministrazione.

Chi ha sbagliato deve senz’altro essere chiamato a pagarne le conseguenze, ma ciò deve avvenire solo al termine delle procedure previste dalle norme. Non sin dall’inizio, come troppo spesso è accaduto!
Se anche la nostra Amministrazione si mette a fare il gioco di quei cittadini che, per motivi personali o ideologici, odiano gli uomini e le donne in divisa, allora è finita. E noi non possiamo né vogliamo consentirlo!!
Basta quindi con questo modo di trattare il personale. Fin troppi colleghi sono stati assolti da ogni accusa dopo essere stati sbattuti in prima pagina dalla nostra stessa Amministrazione per uno spirito di giustizialismo sbagliato e che fa venire la nausea! Chi di voi non conosce almeno un collega che si è trovato ad essere isolato e messo alla gogna senza aver fatto nulla?
I vertici della nostra Polizia di Stato devono intervenire su questo andazzo, con buona pace di tutti quelli che parlano di democrazia senza nemmeno sapere bene come difenderla.
Roma, 24 agosto 2012                 La Segreteria Nazionale del COISP

martedì 21 agosto 2012

COISP: Indagine del sole 24 ore – sulla sicurezza - Luci ed ombre per la città dell’Aquila

Non coglie di sorpresa il COISP – sindacato indipendente di Polizia - l’indagine del quotidiano il sole 24 ore che colloca L’Aquila tra le Province dove gli incrementi dei reati è stato più consistente. E certamente non può essere di conforto sapere che in Abruzzo l’Aquila è la città dove in termini di “sicurezza” si sta meglio.

Luce ed ombre - per il Sindacato Indipendente di Polizia – si rileva pertanto dai dati pubblicati dal sole 24 ore – e non c'è da stare tranquilli visti gli ulteriori tagli all’intero comparto della sicurezza che dovrebbero garantire ai cittadini “sonni tranquilli”.

Già nel maggio scorso, a seguito dei dati forniti dal Questore Stefano Cecere in occasione della Festa della Polizia – il COISP aveva rilevato oltre ai brillanti risultati ottenuti dalla Polizia e dalla Squadra Volante in particolare – anche il dato negativo dell’aumento dei reati, infatti i furti sono aumentati 109% e le rapine del 430%, ciò a fronte di un dispiegamento di forze messo in campo dalla Questura veramente notevole.

Ed è di oggi la notizia che una banda di rumeni impegnata in un furto di rame non ha esitato ad investire un’auto – ferendo gravemente una donna - nel tentativo di sottrarsi alla cattura da parte della Polizia, mentre continuano imperterriti gli incendi sul nostro bellissimo territorio.

Le cronache e le statistiche riferiscono che l’attività criminale ha subito una vera e propria impennata e come ben sappiamo il sisma ha creato le condizioni ideali per i malintenzionati che approfittando della precaria situazione aquilana fanno razzia di ciò che riescono a trovare.

Tutti questi, sono segnali che il COISP non vuole sottovalutare: se il Questore dice che la “criminalità organizzata è attirata dall’Aquila, ma noi faremo del tutto per tenerla lontana” il COISP aggiunge che bisogna anche contrastare i “reati predatori” che più colpiscono i cittadini comuni è ciò può avvenire solamente con un maggiore controllo del territorio. I segnali che arrivano purtroppo vanno invece nel senso contrario, le risorse, i mezzi e principalmente gli uomini sono costantemente in diminuzione, se non s’ inverte questa tendenza, non è difficile prevedere che nel prossimo periodo, nella nostra città, sarà sempre più difficile – per le Forze dell’Ordine - salvaguardare i cittadini e le loro proprietà, sopratutto quando il restante del personale "aggregato" sarà richiamato nelle sedi di provenienza (sperando che ciò non avvenga).
Il COISP ribadisce che la sicurezza della città non è un optional e che non deve essere considerata un “costo”, ma un “investimento”, peraltro a costo "zero".

Buon Sindacato

http://www.leditoriale.com/index.php?page=articoli&articolo=14636

http://www.inabruzzo.com/?p=132807       http://blog.rl1.it/?p=28397 

http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=32612&typeb=0&Criminalita-L-Aquila-tra-luci-e-ombre-

http://www.laquilaweb.it/news.asp?id=4560&cat=1

sabato 11 agosto 2012

Il COISP sul quotidiano la Repubblica

Oggi è stata pubblicata, sul quotidiano la Repubblica, la lettera di risposta al Signor Enrico Maria Massucci da parte del COISP aquilano.
Breve riassunto: il 4 agosto scorso la Repubblica pubblicava una lettera del signor MASSUCCI in cui si lamentava di aver trovato la foto di un poliziotto, in atteggiamenti a Lui non consoni, al posto della foto del Presidente della Repubblica.
Il COISP il successivo giorno 5 agosto scriveva a sua volta al quotidiano - sostenendo che nulla di strano vi era in quella foto se non il fatto di ritrarre un poliziotto nell'adempimento del proprio dovere, bloccando un manifestante.

Di seguito la notizia pubblicata su Repubblica e la lettera del coisp inviata a Repubblica integrale

mercoledì 8 agosto 2012

L'Aquila: Per il COISP - contro i furti fondamentale le segnalazioni dei cittadini ed i poliziotti aggregati per i controlli



Il COISP – Sindacato Indipendente di Polizia – contrariamente al solito vuole complimentassi con il cittadino che, insospettito da alcune situazioni anomale segnalava alle Forze dell’Ordine la presenza di persone sospette. Il resto lo hanno fatto i poliziotti che prontamente verificavano la fondatezza della segnalazione e dopo una breve ricerca arrestavano 2 giovani in procinto di compiere un furto in un’abitazione.
L’episodio è lo spunto, da parte del COISP, per sottolineare la vitale importanza che riveste il contributo dei cittadini nel segnalare tempestivamente ogni episodio che ritengano "sospetto" non avendo timore di far ricorso al successivo accertamento da parte delle Forze dell’Ordine che sono sul territorio proprio per verificare e prevenire i reati.
Il caso ha voluto poi che, grazie alla segnalazione di questo cittadino – la Volante composta anche da personale "aggregato" (i poliziotti in servizio in altre città e temporaneamente aggregati a L’Aquila subito dopo il sisma) ha sorpreso ed evitato un furto proprio nella proprietà di un poliziotto, che fa parte proprio del personale aggregato, dimostrando ancora una volta che: il problema dei furti non risparmia neanche i tutori dell’ordine e che gli aggregati sono una risorsa per questa città.
Chiediamo pertanto alla collettività di darci un mano, segnalando, alle forze di polizia - ogni movimento sospetto ed anche nel far rimanere questi poliziotti in città – altrimenti si rischia che, le segnalazioni che tanto auspichiamo - non trovino abbastanza personale per verificarle.
Buon Sindacato 

martedì 7 agosto 2012

Terremoto L'Aquila, indennità per servizi esterni - Il Consiglio di Stato dice NO

Il CONSIGLIO DI STATO con parere di ieri 6 agosto ha esperesso PARERE NEGATIVO al servizio esterno per i polizotti che, a causa del sisma del 6 aprile hanno svolto il proprio servizio in Container e sottoscala di un edificio della Carispaq.

La sezione ha scritto nelle motivazioni che:

La Sezione è dell’avviso che l’indennità per servizi esterni non possa essere corrisposta, pur rendendosi conto della gravosità dei servizi resi dal personale impegnato nella sede de L’Aquila dopo il grave terremoto .

scarica il testo completo del Consiglio di Stato
http://www.coisp.it/sentenze/Terremoto%20L'Aquila,%20indennità%20per%20servizi%20esterni%20-%20Parere%20CdS%20del%2006%20ago%202012.pdf 

lunedì 6 agosto 2012

Il COISP dalla parte dei poliziotti ed il Questore da che parte stà?

Leggendo il "Centro" di ieri quasi non volevo credere che un QUESTORE, il nostro QUESTORE Stefano CECERE non prendesse le difese degli uomini e donne di cui ne è il "capo". Non solo non ha difeso il suo personale, ma se ne è infischiato pure di quel poliziotto che (presumo) non stesse affatto divertendosi nell'immobilizzare quel giovane (di cui nessuno si chiede cosa stesse facendo) come di tutti i poliziotti che vengono - quotidiamnamente - mandati da altri Questori nelle vie e nelle piazze o davanti gli obiettivi sensibili a "garantire l'ordine e la sicurezza pubblica".

Non ho potuto fare a meno di scrivergli una nota percho il COISP è sempre dalla parte dei polizotti.


dopo che avete letto tutto vi invito a RIFLETTERE:
un Questore che non pensa ai SUOI UOMINI può avere a cuore gli interessi di una città? 

domenica 5 agosto 2012

COISP: Siamo tutti "gladiatori" ed anche "opliti"

Paese strano l'Italia, ieri 4 agosto sul quotidiano la Repubblica un cittadino (dice, di essere aquilano), Enrico Maria Massucci, si lamentava del fatto che - capitato per un banale adempimento burocratico nell'ufficio denunce della Questura dell'Aquila - aveva trovato la foto di un robocoop genovese che....
il robocoop in questione è la famosa foto (sotto) di un poliziotto mentre blocca un manifestante durante il G8 di Genova, al posto di quella del Presidente della Repubblica -
IMMOBILIZZATO Un manifestante tenuto
bloccato a terra da un agente di polzia
non trascrivo tutta la lettera ma la posto sotto,
trovo che sia strana l'Italia o alcuni dei suoi abitanti, in quanto credo o almeno voglio sperare, che un cittadino si scandalizzi se
il servizio ricevuto dall'operatore di Polizia non sia stato corretto o poco professionale, non per una foto che ritrae un poliziotto (con la divisa e gli strumenti che gli da lo Stato) mentre compie il suo dovere - fermando un "manifestante" - a tutela dell'ordine e sicurezza pubblica.   Strano che nessuno si chieda cosa stesse facendo quel "giovane" - mentre ci si indigna per la posa da "oplita greco" che poi è simile al "gladiatore dell'antica Roma".

Lavoro a volte presso l'ufficio denunce, dove oltre a esserci la foto incriminata vi è anche la foto di un'amico scomparso, l'immagine di San Michele Arcangelo, le foto di atleti del Rugby e sicuramente altre di cui adesso non ricordo. E' vero non cè la foto del Presidente della Repubblica ma non certo per colpa nostra, nessuno si preoccupa degli arredi (tranne che per le scrivanie, sedie ed armadi) dove i poliziotti operano durante il servizio, se si vuole rendere un po meno grigi gli uffici pubblici dove si lavora bisogna organizzarsi ed ognuno mette qualcosa, che ritiene utile, e che ricordi qualcosa di positivo - per se o per i colleghi. A dimostrazione che chi dovrebbe, non ha a cuore la vita degli operatori di Polizia vi è il fatto che gli amici e colleghi dell'Ufficio Denunce non hanno nemmeno un armadietto dove riporre gli abiti quando si cambiano, dovendo lasciare in bella mostra (ma questo l'oculato cittadino non l'ha notato) sugli attaccapanni i propri vestiti o le divise di chi al momento non è in servizio.
lettera di Enrico maria Massucci
Al cittadino MASSUCCI, che sarei curioso di conoscere (a tal proprosito se volesse mettersi in contatto con noi ne saremo felici), ho risposto con la lettera che ho inviato al giornale la Repubblica (auspicando che la pubblichino), agli altri cittadini vorrei chiedere un parere, ai colleghi un invito adottare quel poliziotto come "fratello" oppure siamo tutti "gladiatori".




si trascrive integralmente al lettera inviata al giornale la Repubblica

                                      Spett.le la REPUBBLICA
                                    Rubrica LETTERE, COMMENTI&IDEE
                                           Email: rubrica.lettere@repubblica.it

OGGETTO: La foto del "Gladiatore" al posto di Napolitano.

In riferimento alla lettera del signor Enrico Maria Massucci avente il titolo in oggetto indicato e pubblicata sul Vs quotidiano sabato 4 agosto scorso, il COISP – Sindacato Indipendente degli operatori di Polizia – si vuole complimentare con il solerte cittadino che ha rilevato che nell’ufficio "ricezione denunce" della Questura di L’Aquila manca la foto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e che in sua sostituzione vi è un’immagine di un "robocop genovese" in atteggiamenti che l’estensore della lettera ha poco gradito.


Ebbene, preme rappresentare ed informare il cittadino in questione che la foto del Presidente della Repubblica, a causa – credo - delle ristrettezze economiche, non è stata fornita a tutti gli Uffici di Polizia, compreso l’ufficio denunce della Questura di L’Aquila.
Il "robocop", inoltre, è un normale poliziotto che tiene bloccato a terra un "MANIFESTANTE" in una normale operazione di Polizia. La foto in questione, peraltro, nel tempo, è stata ampiamente divulgata da tutti i principali quotidiani sia della carta stampata che su siti on-line (è sufficiente una ricerca su google per verificarlo), mentre lo scudetto tricolore non è altro che lo stemma ufficiale della nazionale di Rugby italiana, sport molto apprezzato dagli operatori di Polizia che vantano una squadra d’eccellenza (FIAMME ORO RUGBY).
Fatta questa doverosa premessa approfittiamo dell’occasione invece per dispiacerci del fatto che l’oculatezza del cittadino che ha visitato l’ufficio denunce della Questura di L’Aquila, non l’abbia portato a scandalizzarsi nel vedere, in bella vista appesi agli attaccapanni, le divise o gli abiti degli operatori che lavorano in quella stanza e non si sia posto di conseguenza la domanda di come sia possibile che i poliziotti non abbia a disposizione armadi o spogliatoi ma siano costretti ad adempiere ai loro compiti in uno stato di assoluta precarietà. Questo non era forse di suo interesse?
Beh, voglio rassicurare che anche se non presente in foto il Presidente Napolitano è nei cuori di tutti i poliziotti, compresi quelli di L’Aquila, i quali giornalmente sono chiamati a rischiare la propria vita per salvaguardare quella degli altri, perfetti sconosciuti compresi, e lo fanno sempre con grande abnegazione e competenza.
Piacerebbe però sapere dal signor Massucci (l’ospite dell’ufficio "ricezione denunce" della Questura di L’Aquila) se nel risolvere "il banale adempimento burocratico" presso il citato ufficio, abbia trovato da parte dei poliziotti professionalità e correttezza.
O forse al predetto non interessa nemmeno tale aspetto contrariamente a quanto avviene, fortunatamente, per tutti gli altri cittadini italiani?
Cordiali saluti
L’Aquila, 5 agosto 2012
                                                                       Santino Li Calzi
       Segretario Generale Provinciale del Sindacato di Polizia COISP di L’Aquila
              laquila@coisp.it  – 3313697685