domenica 21 ottobre 2007

Memory Day

Quest'anno per la prima volta una rappresentanza del COISP aquilano ha partecipato alla quindicesima edizione del "Memory Day..." manifestazione promossa dal Comune di Venezia e dal Coisp (Coordinamento per l'Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia), con il patrocinio dell'associazione Fervicredo.

Piazza Ferretto, a Mestre, era colma di autorità civili e militari, ma anche di tantissima gente accorsa per testimoniare il proprio pensiero al ricordo del sacrificio di tutti coloro che sono rimasti vittime del terrorismo, della mafia, del dovere e di ogni forma di criminalità.

Un'"Ave Maria", cantata dal soprano calabrese Teresa Cardace, è stata il prologo alla manifestazione, introdotta dalla "Liturgia della Parola" portata da mons. Fausto Bonini, delegato patriarcale. Bonini ha benedetto il braciere commemorativo, acceso da una rappresentanza degli Scout e del Calcio Venezia. "La violenza - ha detto Bonini - è sintomo di debolezza. Che questo fuoco illumini tutti coloro che portano verità, giustizia, speranza."

Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, ha presentato feriti e familiari di vittime, giunti a Mestre da tutta Italia.
"Venezia ha voluto salutare questi familiari con una seduta straordinaria del consiglio comunale - ha esordito il sindaco della città, Massimo Cacciari - beati i Paesi che non hanno bisogno di eroi. In Italia esiste ancora un terrorismo politico, anomalo in Europa, al quale non dobbiamo assuefarci. Le giornate della Memoria servono per fare chiarezza, per analizzare questa situazione. Da troppi anni l'Italia piange vittime del terrorismo e della criminalità. L'impegno dev'essere politico e culturale, più che di sola sicurezza, per quanto essa sia importante. Cementiamo questa volontà: solo in questo modo testimonieremo ai familiari che il sacrificio dei loro cari non è stato vano. Questi morti, questi feriti hanno guardato il mondo a nome di tutti, persone all'opposto degli idioti, di chi pensa solo privatamente e singolarmente."

"Fortunatamente il governo, con la sua finanziaria - ha aggiunto Mirko Schio, presidente della Fervicredo - sta equiparando nei benefici e nel riconoscimento normativo tutte le vittime, perchè nessuno sceglie da quale matrice di violenza intende essere colpito. Dispiace che indulto ed altri provvedimenti liberino persone colpevoli di averci resi vittime, o comunque individui la cui assicurazione alla giustizia ha messo a rischio la nostra vita."

"Avverto l'affetto di tutti - ha testimoniato Marisa Grasso, vedova dell'ispettore Filippo Raciti, ucciso allo stadio sportivo di Catania - dalla violenza nasce dolore, dal dolore la speranza, dalla speranza l'impegno. Grazie a Venezia per non averci mai lasciati soli."

"Questa giornata è tutto tranne retorica - ha affermato Ugo Bergamo, componente del Csm - testimoniamo la nostra solidarietà senza rabbia, con compostezza, ma con altrettanta fermezza. Ricordiamo, per interrogarci tutti se abbiamo fatto il possibile, ciascuno secondo i propri compiti, per dare le risposte giuste, dimostrando che nessuna "forza del male" è imbattibile."
"Tante presenze, le nostre - ha osservato l'On. Maria Grazia Laganà, vedova di Francesco Fortugno, vicepresidente del consiglio regionale della Calabria - ma anche tante assenze, perchè ogni presenza è una storia, un dolore, rappresenta una persona che non c'è più perchè ha compiuto il proprio dovere. Questo dolore lega tutti i familiari delle vittime, nessuno può differenziarle a livello legislativo e normativo."

"Ieri ho accompagnato nell'ultimo viaggio due bravi poliziotti - ha raccontato Antonio Manganelli, Capo della Polizia - molte volte mi è accaduto di partecipare ai funerali di coloro che sono diventati eroi loro malgrado. Siamo chiamati a continuare la loro opera, rafforzati dal loro esempio. Non credo vi siano morti inutili, se tutti noi consideriamo la loro scomparsa come grande impegno per la legalità. Nel mio mandato sarò sempre accanto ai poliziotti, sia quelli in servizio che quelli scomparsi. La sicurezza partecipata è il deterrente non per l'illusione di eliminare, ma sicuramente ridurre le cause di tante tragedie."

Mogli, madri, figli, parenti di vittime, hanno acceso una fiaccola dal braciere, durante una cerimonia semplice ma estremamente commovente ed evocativa, dove il loro percorso in piazza Ferretto ha simboleggiato il cammino di tutti verso il ricordo, la solidarietà, l'impegno. Infine, sono stati lanciati al cielo palloncini con messaggi di ricordo, di gratitudine e di pace, scritti dai bambini delle scuole primarie e dalle Associazioni sportive della provincia
Buon Sindacato
Santino Li Calzi Coisp L'Aquila

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