venerdì 11 maggio 2012

EQUITALIA: COISP, COME AL SOLITO PAGANO I POLIZIOTTI

(AGENPARL) - Roma, 11 mag - “Ennesima manifestazione di protesta, oggi a Napoli, e come al solito Poliziotti finiti in ospedale. Non c’è alcuna novità! Se le tasse sono troppo alte, se i servizi non funzionano, se non si vuole un’opera pubblica, se non si vuole essere rimpatriati, se piove o anche solo se i membri del Governo vestono un colore che non piace a qualcuno, noi siamo sempre e comunque lì a prenderle di santa ragione. Noi, e solo noi siamo rimasti a gestire e subire gli sfoghi, quando non le violenze dolose e preordinate, contro qualsivoglia problematica frutto, quasi sempre, di una gestione incompetente e disastrosa della Cosa pubblica. E’ davvero incredibile, perché proprio noi siamo quelli che stanno peggio degli altri, sotto tutti i punti di vista, eppure veniamo puntualmente presi di mira”. Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, interviene a seguito dei gravi incidenti verificatisi oggi a Napoli, sotto la sede di corso Meridionale di Equitalia, durante una protesta terminata con almeno dieci Agenti medicati in ospedale, ed ingenti danni riportati dai mezzi della Polizia in seguito al lancio di sanpietrini e pezzi di bottiglie di vetro rotte, nonché di uova e secchi pieni di vernice rossa.
Il Segretario del Coisp manifesta tutta la “profonda solidarietà ai colleghi rimasti feriti, dei quali conosciamo bene il senso di frustrazione e rabbia provata in momenti come questi. Andare in strada a fronteggiare l’ira di persone esasperate – aggiunge –, barcamenandosi tra la necessità di difendere gli obiettivi presi di mira da chi protesta e quella di non esacerbare ulteriormente gli animi per non assecondare oltre tutto infiltrati violenti, è sempre logorante ed estremamente rischioso”.
“Ma soprattutto - conclude Maccari - è sconfortante dover combattere quella che in Italia è diventata una vera e propria guerriglia quotidiana, nelle condizioni sempre più proibitive in cui ci hanno messo e ci stanno facendo sprofondare sempre di più, costringendoci oltre tutto a offrirci come bersaglio della rabbia e dell’insoddisfazione di chiunque”.

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