martedì 13 gennaio 2009

Luca Marco COMELLINI - Siamo con TE

In questi giorni un collega, il Maresciallo dell'Aeronautica Luca Marco Comellini, sposato e con un figlio di 5 anni, sotto inchiesta disciplinare da parte delle gerarchie militari per il solo fatto di avere liberamente esercitato la propria libertà di opinione e di pensiero, è giunto al sesto giorno di sciopero della fame. La protesta del sottufficiale mira ad ottenere l’immediato intervento del Presidente della Repubblica e delle Istituzioni in relazione al vessatorio procedimento disciplinare di stato cui il militare è sottoposto e che – a seguito di denuncia dell’interessato - è altresì oggetto di indagine da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. Comellini è stato sottoposto a procedimento disciplinare per aver manifestato LIBERAMENTE il suo pensiero. Non conosco le dichiarazioni del collega e non mi interessano, non voglio entrare nel merito se quello che a detto sia stato giusto o sbagliato, a noi deve interessare che TUTTI hanno il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni, tranne che compiano dei reati. Ma non mi sembra che sia questo il caso. Il richio che l'amico COMELLINI venga concedato è un problema che deve riguardare anche noi, perchè colpendo Lui si vuole colpire tutti gli uomini in divisa, che liberamente, autonomamente ed indipendentemente vogliono continuare a lottare per migliorare le condizioni dei rispettivi colleghi, delle Forze Armante e delle Forze dell'Ordine.
Se avete voglia vi segnalo alcuni link dove poter meglio conoscere Luca Marco Comellini e la sua storia: http://www.coisp.it/ultimissime08/Solidarieta%20Vicinanza%20e%20Muto%20soccorso%20Voulme%20II.pdf
Buon Sindacato

1 commento:

Anonimo ha detto...

"non abbiate paura di esprimere le vostre idee, esse rappresentano il fondamento democratico della nostra società, il suo sviluppo e la nostra forza."
so di non essere solo, grazie agli amici, a coloro che conosco e che non ho mai avuto il piacere di conoscere. Grazie anche a quelli che restano indifferenti, perché il loro silenzio rende più forti le nostre voci.
Luca Marco Comellini