mercoledì 31 luglio 2013

Il Dr RIZZI nuovo Questore della Città dell'Aquila, le prime impressioni

E finalmente il nuovo Questore è arrivato, come sempre succede l'attesa era piena di curiosità, di emozioni e forse anche un po' di diffidenza, però l'ora è giunta e finalmente di buon mattino il Dr RIZZI è arrivato. Inizio a spron battuto, chi lo conosce riferisce che è un instancabile lavoratore e non potrebbe essere altrimenti dirigere le Squadre Mobile di città come Venezia, Milano e Roma non è certo una passeggiata,   ma chi gli ha preparato il  programma della giornata è stato un po' cattivello, troppi incontri nella stessa giornata, come succede spesso poi vi sono sempre gli imprevisti, qualche appuntamento in più e qualche riunione che salta - ma il tutto si può certamente ricondurre negli ordinari imprevisti giornalieri.
Vittorio Rizzi - Questore dell'Aquila
Nell'incontro che il nuovo Questore ha avuto con il personale, e a seguire con i sindacati, mi è sembrato molto disponibile al dialogo, si sente molto l'influenza del tempo passato ai servizi operativi, infatti, come Lui stesso a detto, quando si effettuano determinati servizi si è portati a vivere fianco a fianco il lavoro e le emozioni con il personale. Personalmente ho apprezzato il fatto che, per il Dr Rizzi, in ogni vicenda che lo ha riguardato si è sempre schierato dalla parte delle vittime e, riferendosi alla comunità aquilana, si sente vicino a tutti in quanto "vittime", anche se di una tragedia naturale invece che di reati.
Come era naturale non ha fatto promesse ma è sembrato abbastanza informato sulle vicende aquilane, si è riservato di studiare le varie problematiche e dopo cercherà di trovare le soluzioni che più si addicono alla realtà locale. Ho letto su un quotidiano on-line che il Dr Rizzi ha detto " la sicurezza è un bene primario, e il nostro impegno sarà quello di garantirla, ma una sicurezza che sia misura della città" questo è già un buon segnale in quanto come tutti potrete ben capire se un poliziotto del suo calibro avrebbe iniziato a paragonare L'Aquila con le citta dove è stato protagonista di brillanti operazioni di Polizia saremo stati freschi, invece ha detto chiaramente che le situazioni non sono identiche che ogni situazione va calata nel contesto in cui si opera.
Anche il Dr RIZZI ha degli obiettivi da raggiungere e li vuole raggiungere con i suoi collaboratori non vuole essere una "meteora" (di questo non possiamo che esserne felici) vuole essere "costruttore di progetti che possano rimanere nel tempo" ed è per questo che ha invitato tutti noi a riflettere su cosa si può fare insieme. Ci ha chiesto di elaborare un "libro dei sogni" e noi vedremo di aiutarlo in questa ricerca, per il momento quasi concordemente gli è stato segnalato che "troppo vicende" sono rimaste aperte e che attendono risposte, già avere "serenità" (a detto un collega) è un buon inizio,
In conclusione credo si possa dire che l'inizio è positivo l'impressione (personale) è che si sia presentato in "punta di piedi" conscio di una realtà difficile, non in termini di reati, ma nella convivenza con le moltitudine di problemi a cui, anche i poliziotti, devono far fronte.
Diciamo pertanto al Dr RIZZI - BENVENUTO - augurandogli buon lavoro, faccia che questo sogno, a cui certamente non vogliamo sottrarci, non si ... interrompa.
Santino Li Calzi
 
 

lunedì 3 giugno 2013

L'AQUILA: L'ALLARME SICUREZZA SPIEGATO TROPPE CASE E ARMI MA POCHI AGENTI

I SINDACATI DI POLIZIA: ''LA CITTA' E' CAMBIATA MA LE RISORSE SONO POCHE'' I DATI, GLI EPISODI, LE TESTIMONIANZE, LE RASSICURAZIONI TRA LE POLEMICHE
 
 
di
L’AQUILA - Un territorio da controllare cresciuto a dismisura e che a oggi ha lo stesso diametro del Grande raccordo anulare.
Un territorio al centro di grandi investimenti economici legati alla ricostruzione post-sisma, soldi “che girano” e che attirano l’attenzione dei più potenti clan mafiosi, intenzionati a metterci le mani sopra.
Nella L’Aquila di oggi si respira un forte clima di insicurezza. Lo testimoniano le sbarre alle finestre in quegli stessi posti dove un tempo si lasciavano le chiavi alla porta in segno di assoluta tranquillità.
Oggi non basta neanche chiuderle a chiave, quelle porte. Le rassicurazioni date dal questore, Giovanni Pinto, hanno innescato feroci polemiche.
Le sue parole (“la percezione di insicurezza dei cittadini dell’Aquila non è fondata su elementi oggettivi”) sono state pronunciate sei giorni dopo una delle rapine più impressionanti che la città ricorda: quella al supermercato Carrefour, con banditi armati di kalashnikov che hanno assaltato un portavalori portando via circa 70 mila euro.
Solo una settimana dopo le affermazioni del questore è stata la volta della rapina al Globo, dove il direttore di un negozio di casalinghi è stato incappucciato e malmenato.
I DATI

Sui dati non c’è molta chiarezza. Gli unici a cui fare riferimento sono quelli diffusi dal questore e relativi solo alla provincia dell’Aquila.
I furti sono stati 775 nel 2009, 963 nel 2010, 1.255 nel 2011, 1.276 nel 2012. L’aumento c’è, anche se nel 2007, però, erano 1.350.
Quanto ai furti in abitazione si è passati da 105 (2009), a 274 (2010), a 391 (2011), a 348 (2012). Insomma, dall’anno del terremoto questo tipo di reato è triplicato.
Lievitato il reato specifico dei furti di rame: nel primo trimestre 2013 sono stati 21, come tutto il 2012, mentre nel 2011 le denunce furono 9.
TANTE ARMI
La paura non è legata solo al numero di atti criminosi, ma soprattutto alla tipologia.
“Rapine a mano armata, il duplice omicidio a Bazzano, gli spari contro una giornalista aquilana. Sono sintomi da non sottovalutare di un giro di armi che prima non c’era”.
È Fabio Lauri del sindacato di polizia Siulp a sottolineare come i tempi siano cambiati. “Tutti ricordano l’aggressione avvenuta all’esterno di una discoteca aquilana nel 2004, quando un ragazzo prese a martellate tre persone. Allora era il massimo che ci potevamo aspettare”, ricorda.
Solo due settimane fa, un benzinaio a Pizzoli è stato rapinato da due banditi armati, stavolta, (solo) di coltello. Un dipendente è stato chiuso in bagno mentre i ladri portavano via 20 mila euro.
Anche nel compimento del reato di furti in abitazione c’è stata un’evoluzione in negativo.
“I ladri visitavano le case anche prima. Ora però lo fanno quando le persone sono all’interno, magari di notte mentre dormono”, spiega Sabatino Romano del Sindacato autonomo di polizia (Sap).
E c'è anche il caso della banda banda dello spray narcotizzante che soprattutto tra la fine del 2010 e il 2011 ha messo a segno numerosi colpi in città addormentando le persone.
CENTRO STORICO: TERRA DI NESSUNO
Dopo il terremoto c’è stato un vero boom dei furti nelle abitazioni inagibili. Complice il buio e l’abbandono, i ladri si sono aggirati indisturbati nelle abitazioni, portando via di tutto: dagli oggetti più preziosi, come gioielli ed elettrodomestici, a caldaie e termosifoni.
Furti che colpiscono emotivamente chi ha ancora le ferite aperte perché ogni giorno, da quattro anni a questa parte, vede la sua casa in balìa di malviventi e intemperie.
Furti che esasperano gli animi, tanto da portare i cittadini a organizzarsi con forme di difesa ‘fai-da-te’: le ronde, ma anche il ricorso all’ausilio di istituti di vigilanza privati.
“A questi siamo sempre stati contrari - spiega Santino Li Calzi del Coisp - la sicurezza deve essere esclusiva competenza degli enti preposti. Qualsiasi iniziativa provata è pericolosa, anche per i cittadini stessi”.
Nei centri storici ormai deserti il problema non è solo quello dei furti ma anche delle aggressioni: nel cuore della città, per esempio, qualche mese fa un ragazzo è stato aggredito con calci e pugni da tre stranieri, a volto coperto e senza apparente motivo, che sono stati successivamente individuati e denunciati.
“C’è sicurezza lì dove c’è luce e vita - spiega Lauri - non sono d’accordo con la militarizzazione del territorio, ma per un’educazione al senso di sicurezza”.
LA CITTA' CHE CAMBIA FORMA: 500 CHILOMETRI QUADRATI DA CONTROLLARE
Un controllo maggiore non è assolutamente facilitato dal cambiamento morfologico che la città ha subito negli ultimi quattro anni: sono sorte 19 aree del progetto C.a.s.e. più le aree che ospitano i Map.
“Tra L’Aquila e le sue frazioni ci troviamo a pattugliare un territorio di 500 chilometri quadrati, mentre prima del sisma il diametro della zona era di circa 10 chilometri, ora è di 32”, spiega Lauri.
“Ci sono quindi cittadini di serie A, come quelli che vivono nel centro e nell’immediata periferia, e cittadini di serie B, come quelli di Arischia o Assergi, che una volante di polizia la vedono solo in cartolina”, aggiunge Romano.
“Di notte c’è solo una volante, al massimo due. Serve assolutamente un potenziamento degli organici”.
"SERVONO PIU’ AGENTI"

L’unica soluzione per i sindacati è quella di un potenziamento delle forze di polizia.
A tal proposito, torna il caso dei poliziotti aggregati dopo il terremoto del 6 aprile: erano 82, ora sono una quindicina.
“Il terremoto crea le condizioni ideali per la delinquenza comune e quella organizzata. Alla luce dei fatti, chi è al vertice della sicurezza locale e nazionale sceglie di depotenziare l’apparato di sicurezza. In questo momento, invece, servono risorse e mezzi”.
Lo stesso Li Calzi, che dopo l’ennesima rapina aveva chiesto addirittura le dimissioni del questore, sottolinea anche la differenza di performance tra i poliziotti in attività e quelli aggregati: “Questi hanno un’età media di 30 anni, chi lavora per la strada si avvicina ai 50 anni. Le prestazioni sono ovviamente differenti”.

POLIZIOTTI AGGREGATI PUNITI - ANCHE IL COISP AL LORO FIANCO

Anche il Co.I.S.P. - sindacato indipendente di Polizia – si schiera con i colleghi, “poliziotti aggregati” che hanno ricevuto una contestazione disciplinare su segnalazione dell'attuale Questore dell'Aquila Dr Giovanni PINTO.

Bene hanno fatto gli altri sindacati di Polizia a denunciare quest'episodio, il COISP ne condivide la problematica e si dichiara sin da ora disponibile ad intraprendere le iniziative opportune a sostegno dei poliziotti colpiti da quest'ulteriore iniziativa nei loro confronti.

Togliere dei “soldi” a chi già, come molti cittadini, deve fare i conti con l'attuale crisi economica significa non preoccuparsi minimamente dei problemi dei propri dipendenti e denota la volontà di infierire su chi ha già molte altre cose cui pensare in una città completamente da ricostruire.

Per dare un segno tangibile ai colleghi colpiti dall'ingiusto provvedimento il COISP ha intenzione di lanciare una sottoscrizione a favore dei poliziotti per raccogliere la somma necessaria alla difesa nei procedimenti ed eventualmente sostenere le spese per pagare la sanzione pecuniaria che non riteniamo “giusta”.

A tal fine, se le situazioni lo richiederanno, il COISP provvederà ad aprire un conto corrente dedicato esclusivamente alla raccolta di fondi a favore dei “poliziotti aggregati”.


SICUREZZA L'AQUILA: QUESTORE 'PUNISCE' GLI AGGREGATI
PER LETTERA AL PREFETTO

http://www.abruzzoweb.it/contenuti/sicurezza-laquila-questore-punisce-gli-aggregati-per-lettera-al-prefetto/518815-4/
di

L’AQUILA - Il questore dell’Aquila, Giovanni Pinto, punisce i poliziotti aggregati che qualche tempo fa hanno inviato una lettera al Prefetto, Francesco Alecci, decurtando dal loro stipendio il compenso equivalente a 5 giorni lavorativi.

A darne notizia ad AbruzzoWeb è Fabio Lauri, segretario generale provinciale dell'Aquila del Sindacato italiano unitario lavoratori di polizia (Siulp), che parla di un “clamoroso provvedimento disciplinare” preso nei confronti dei colleghi solo “per aver fatto appello al prefetto in qualità di rappresentante del governo”.

Nei giorni scorsi Pinto ha comunicato le ragioni del provvedimento ai questori delle sedi di provenienza degli aggregati, che sono i deputati a procedere alla contestazione.

"Il Questore Pinto, ritenendo biasimevole l'appello dei colleghi aggregati al rappresentante del governo in cittá, a sua insaputa, ha proceduto con una segnalazione che, solo dopo, a opera dei rispettivi dirigenti territoriali di appartenenza degli aggregati, si è concretizzata in contestazione disciplinare che potrebbe determinare una decurtazione stipendiate per i colleghi coinvolti che può variare, a norma della legge 737/81, da 1 a 5 giornate mensili", specifica Lauri.

Nella lettera, come spiega Lauri, i cinque poliziotti aggregati avevano segnalato la difficile situazione che la città vive in merito alla sicurezza, chiedendo di poter restare in attesa dell'assegnazione definitiva del personale che deve essere trasferito all'Aquila.

martedì 14 maggio 2013

Il COISP al Questore - viva questa città


Egregio Signor Questore,

l’escalation criminale di questi ultimi giorni ci induce, come rappresentanti di chi è chiamato (i poliziotti) a fornire la sicurezza ai cittadini aquilani, a rivolgerci alla S.V. affinché prenda atto che le strategie messe in campo dalla S.V. sono insufficienti o addirittura sbagliate.

Purtroppo gli appelli ed i timori dei mesi scorsi, lanciati dal Coisp sui rischi di un allentamento del “controllo del territorio” sono stati sempre disattesi e, nonostante le rassicurazioni fornite dalla S.V. in base alle statistiche da Lei fornite, il territorio aquilano è preda di sciacalli che, dopo aver razziato le case degli aquilani non esitano ad usare le armi per sottrarre i proventi del lavoro dei cittadini, facendo fare un salto di qualità nella statistica dei reati nel nostro territorio. Se prima dovevamo confrontarci coi i furti ora dobbiamo fare i conti con i “rapinatori” che oltre ad essere un pericolo per i cittadini (TUTTI) lo è anche per le Forze dell’Ordine che si trovano, con tutte le difficoltà che Lei ben conosce, a contrastare tali fenomeni.

Dov’è finito il “piano antirapina” che, secondo l’intenzione del suo predecessore l’ex Questore dell’Aquila Stefano Cecere, doveva raggiungere l’obbiettivo di bloccare gli accessi nel giro di 5 minuti dall’evento criminoso” (il Centro del 4 ottobre 2012).

Il COISP le rinnova con forza l’invito a confrontarsi con le OO.SS. sui temi delicati che interessano la Questura aquilana e a prendere in considerazione la possibilità che forse quello che sta facendo è “sbagliato”; la normalità che Lei esalta, non è  veritiera. I fatti ”purtroppo” lo dimostrano.

Prenda atto che la situazione aquilana non è affatto normale; questi episodi creano disorientamento nella popolazione, prenda anche atto che le forze in campo sono insufficienti oppure male organizzate, come noi del COISP da tempo gridiamo. L’età media di chi lavora per la strada si avvicina inesorabilmente ai 50 anni, questi sono tutti segnali che Lei dovrebbe attentamente valutare prima di sostenere che i poliziotti aggregati non servono più alla città.

Signor Questore, non stia arroccato all’interno del Suo ufficio, scenda per strada a vivere questa città; così forse capirà cosa significa stare in una “città che non esiste” . Noi, invece abbiamo il dovere di far ritornare a “vivere” questa meravigliosa località fatta di arte, storia e cultura; nel caso Lei la pensasse in modo diverso la invitiamo veramente a fare un gesto di umiltà ed a lasciare la “sedia” di Questore del Capoluogo d’Abruzzo, non è poi detto che senza “capo” non si ottengano risultati …migliori.

lunedì 6 maggio 2013

COISP: Giornata intensa con il Convegno sul doppio lavoro ed il congresso provinciale che ha visto la rielezione di Santino Li Calzi

Nella splendida cornice della sala conferenze dell’ANCE dell'Aquila si è svolto il convegno – organizzato dal COISP – sindacato indipendente di Polizia – dal tema “Doppio lavoro e attività extraprofessionale, una materia questa molto delicata relativamente ai dipendenti pubblici. L'iniziativa è stata fortemente voluta per far luce sulle concrete possibilità, per i poliziotti, di affiancare alla loro occupazione principale, a forte rilevanza sociale, altre attività lecite ed autorizzate, che non contrastino con le norme, i regolamenti e la deontologia della Polizia di Stato.

Una nutrita schiera di appartenenti alle Forze dell’Ordine, ai Vigili del Fuoco del CONAPO, alla Polizia Municipale oltre ed alcuni dipendenti pubblici della scuola e degli enti locali, hanno assistito all’esposizione delle norme sulle incompatibilità, che vietano ai pubblici dipendenti di effettuare altre professioni ma anche alla possibilità, in alcuni casi, di poter effettuare “prestazioni professionali occasionali”, magistralmente descritte dal relatore Massimiliano Acerra.

Al convegno hanno preso parte anche rappresentati della CGIL Funzione Pubblica e delle RSU scuola, nonché la Senatrice Enza Blundo, che si è detta felice di poter partecipare ad eventi di questo genere ed ha apprezzato l’iniziativa del COISP in quanto consapevole della difficoltà di trattare temi scottanti come il doppio lavoro dei dipendenti pubblici, (ma il problema è reale ed il Parlamento prima o poi dovrà occuparsene).

Il segretario Generale del COISP Franco Maccari a conclusione dei lavori non ha potuto che sottolineare come il lavoro che non c’è, sia anche un problema di ordine pubblico, che innesca tensioni sociali che poi si riversano sui poliziotti chiamati a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica.

A Santino Li Calzi, segretario aquilano del COISP e moderatore dell’incontro, è poi toccata la sintesi della giornata ed a tal fine ha dichiarato che “il doppio lavoro non dovrebbe esistere perché illegale, ma è anche vero che gli stipendi degli impiegati, sia pubblici che privati, sono fermi da anni, il potere d’acquisto ha eroso ulteriormente i salari e pertanto trovare soluzioni alternative è diventata un’esigenza vitale, inoltre è risaputo che in Italia il lavoro nero è una realtà e dunque o ci comportiamo come gli struzzi, che non vogliono vedere la realtà, oppure come noi ci auspichiamo bisogna prendere coscienza del problema e provare a regolamentarlo, forse si avrebbe il duplice risultato di aumentare gli introiti dell’erario e far emergere il lavoro nero con conseguente maggior serenità per chi lo effettua”.

Nel pomeriggio si è poi svolto il Congresso Provinciale del COISP dove sono stati ripercorsi, con un video, 5 anni di attività sindacale, dove il COISP aquilano è stato certamente protagonista di alcune importanti battaglie come la determinazione nel voler incontrare l’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi,in occasione della visita del 29 settembre del 2009, per consegnargli una nota sulla situazione in cui operavano i poliziotti aquilani, nonché le continue lotte sulla restituzione delle tasse.

Il COISP è stato l’unico sindacato di Polizia a recarsi a Roma per la manifestazione del 7 luglio 2010 per protestare contro la restituzione delle tasse. Inoltre come non ricordare le lunghe ed estenuanti attività intraprese a favore dei colleghi poliziotti aggregati – anche in questo caso il COISP cercò (stavolta non riuscendo nell'impresa) di incontrare il Presidente della Repubblica in occasione dell'inaugurazione dell'Auditorium del parco il 7 ottobre 2012, al fine di consegnargli una lettera sulla vicenda. Numerose sono poi state le manifestazioni a sostegno della categoria contro i Governi che si sono succeduti e che indistintamente non hanno perso occasione per “tagliare” le risorse al comparto sicurezza. Il COISP aquilano si è poi distinto oltre che nella difesa degli interessi della categoria anche nelle attività di sostegno alle popolazioni colpite da calamità naturali a partire dalle popolazioni siciliane, venete e liguri colpite dalle alluvioni ma anche quelle dell’Emilia che hanno condiviso con noi l’esperienza del terremoto. Altro doloroso capitolo, sempre tra le priorità del COISP, le vittime di qualsiasi violenza, dal ricordo delle stragi mafiose, alle vittime della strada (protesta dei fiori rossi), le vittime di “femminicidio”, quest'ultime ricordate deponendo fiori per Orjeta Boshti a San Valentino e partecipando al “ONE BILLION RISING”, manifestazione mondiale a sostegno delle donne vittime di violenze oppure vittime innocenti come Melissa Bassi, la studentessa di Brindisi uccisa mentre andava a scuola.

Al termine i delegati hanno rinnovato la fiducia a Santino Li Calzi, quale Segretario Generale del COISP aquilano, che sarà coadiuvato dai Segretari Provinciali Romano Emanuela e Fusco Alessandro per la segreteria provinciale dell'Aquila, Renzo Buttari responsabile per la Polizia Stradale, Agnitelli Vincenzo e Francesco Lotito per la Valle Peligna, mentre il responsabile della Marsica Carlo Corazza sarà delegato al Congresso Nazionale che si terrà il 21, 22 e 23 giugno prossimo a Vicenza.

Santino Li Calzi dopo l’elezione si è detto felice di poter continuare ad essere punto di riferimento per moltissimi poliziotti e promette di mettere in campo tutto l’impegno possibile per programmare un futuro sempre più incisivo, gettando le basi per raggiungere risultati sempre più ambiziosi”.


martedì 30 aprile 2013

COISP: Convegno sul “doppio Lavoro” la Second Life dei poliziotti

Anche per i poliziotti arrivare alla fine del mese tutte le volte è come scalare un gran premio della montagna – sono queste le parole di Santino Li Calzi Segretario del COISP aquilano per sottolineare la necessità di interventi legislativi per consentire ai poliziotti ma in generale ai dipendenti pubblici di esercitare delle attività exstraprofessionali, occasionali. Problemi economici – aggiunge Li Calzi – che interessano buona parte delle famiglie italiane al tempo della crisi e delle prospettive sempre più incerte ma che tra loro, in prima fila, ci sono quelle degli operatori delle Forze dell’Ordine, dei corpi militari e più in generale dei dipendenti pubblici. E’ bene ricordare che gli stipendi dei poliziotti italiani, con una retribuzione iniziale di 1200 euro sono fra i più bassi d’Europa. Il raffronto con i colleghi europei è alquanto stridente: in Spagna un neoassunto guadagna 1420 euro, in Irlanda 1600, in Germania 1625, in Inghilterra 3200. E partendo da quest’amara constatazione che è nata l’idea di organizzare un seminario sul "doppio lavoro e sulle attività exstraprofessionali" dei pubblici dipendenti, l’evento organizzato dal COISP – Sindacato Indipendente di Polizia -, patrocinato dal Comune dell’Aquila e dall’ANCE si terrà il prossimo 3 maggio a partire dalle ore 9.30 presso la sala convegni dell’ANCE.

La delicata materia del "doppio lavoro" per i pubblici dipendenti sarà trattata dal relatore Massimiliano ACERRA, scrittore ed autore di testi specifici che si è specializzato in questo settore scrivendo numero testi, durante il seminario saranno trattate le normative di settore ed il relativo aggiornamento con la riforma "Fornero" e della Legge 197/2012 .

Il Seminario sarà suddiviso in due parti: sezione tecnica con lo sviluppo delle normative aggiornate di settore e le relative evoluzioni ottime per chi si appresta ad approcciare un’attività , un ricorso o una contestazione disciplinare.

La seconda parte, molto formativa con lo sviluppo di alcune casistiche segnalate dagli stessi partecipanti e la realizzazione in tempo reale delle pratiche di regolarizzazione (dall’autorizzazione alle attuazioni fiscali e contributive).

E’ previsto l’intervento del Segretario Generale del COISP Franco MACCARI oltre alle Autorità presenti.

IL SEMIMARIO, GRATUITO. E’ INDIRIZZATO A TUTTI I DIPENDENTI PUBBLICI, SIA CON ORDINAMENTO CIVILE CHE MILITARE, DIPENDENTI DI COMUNI, PROVINCIA, REGIONE, ENTI PUBBLICI, INFERMIERI, APPARTENENTI FORZE DELL’ORDINE: POLIZIA, CARABINIERI, GUARDIA DI FINANZA, FORESTALE, POLIZIA PENITENZIARIA, POLIZIA MUNICIPALE, VIGILI DEL FUOCO, FORZE ARMATE ECC.ECC.

 
AL TERMINE DEL CONVEGNO, SI SVOLGERA’ IL VI° CONGRESSO PROVINCIALE DEL SINDACATO DI POLIZIA COISP.
"Siamo entrati in una delle fasi più importanti e rilevanti nella vita di un Sindacato, la fase congressuale, quella che si affronta con lo sguardo rivolto in avanti ma con in mente una chiara immagine del passato. La fase in cui, di fatto, si rende conto di ciò che è stato, si fa il punto di errori e traguardi, ma contemporaneamente si mette in campo tutto l’impegno possibile per programmare un futuro sempre più significativo, gettando le basi per raggiungere risultati sempre più ambiziosi".

domenica 28 aprile 2013

COISP: LA DOPPIA "FACCIA" DELLA MORTE!!

... le immagini del Carabiniere ferito davanti Palazzo Chigi ...e quelle dell'attentatore
...a Roma il 28 aprile 2013
 
guardatele bene e RICORDATEVI - SEMPRE - cosa richia
chi indossa una divisa







 
I più sinceri AUGURI di una pronta guarigione

sabato 27 aprile 2013

COISP: Pubblici Dipendenti e ... doppio lavoro ed attività exstraprofessionali


VENERDI 3 MAGGIO P.V. ALLE ORE 09.30 PRESSO LA SALA CONFERENZE DELL'ANCE SITO IN VIA A. DE GASPERI NR 60, L'AQUILA, SI SVOLGERA’ UN GRANDE EVENTO APERTO A TUTTI I PUBBLICI DIPENDENTI E APPARTENENTI ALLE FORZE DI POLIZIA E FORZE ARMATE. UN EVENTO UNICO CHE CONFLUIRA’ DIPENDENTI E AMMINISTRAZIONI DELL’INTERA REGIONE,NEL QUALE SI TRATTERANNO ALLE LENTI DI INGRANDIMENTO LE NORMATIVE DI SETTORE ED IL RELATIVO
AGGIORNAMENTO CON LA RIFORMA “FORNERO” DI ALCUNI MESI FA. FINO ALLA LEGGE 19072012. IL CONVEGNO SARA’ S...UDDIVISO IN DUE PARTI: SEZIONE TECNICA CON LO SVILUPPO DELLE NORMATIVE AGGIORNATE DI SETTORE E LE RELATIVE EVOLUZIONI OTTIME PER CHI DEVE APPROCCIARE UN’ATTIVITA’,UN RICORSO O UNA CONTESTAZIONE DISCIPLINARE. SECONDA PARTE ALTAMENTE FORMATIVA CON LO SVILUPPO DI ALCUNE CASISTICHE SEGNALATE

 DAGLI STESSI PARTECIPANTI E LA REALIZZAZIONE IN TEMPO REALE DELLE PRATICHE DI REGOLARIZZAZIONE(DALL’AUTORIZZAZIONE ALLE ATTUAZIONI FISCALI E CONTRIBUTIVE) E’ PREVISTO L’INTERVENTO DEL SEGRETARIO GENERALE DEL COISP FRANCO MACCARI. E DI NUMEROSE AUTORITA’. RELATORE MASSIMILIANO ACERRA ESPERTO IN MATERIA E AUTORE DI LIBRI SPECIALISTICI DI
SETTORE. IL SEMIMARIO,GRATUITO. E’ INDIRIZZATO A TUTTI I DIPENDENTI PUBBLICI,SIA CON ORDINAMENTO CIVILE CHE MILITARE,DIPENDENTI DI COMUNI,PROVINCIA,REGIONE,ENTI PUBBLICI,INFERMIERI, APPARTENENTI FORZE DELL’ORDINE: POLIZIA,CARABINIERI,GUARDIA DI FINANZA,FORESTALE,POLIZIA PENITENZIARIA, POLIZIA MUNICIPALE,VIGILI DEL FUOCO,FORZE ARMATE ECC.ECC.

 PER QUESTIONI ORGANIZZATIVE PER I POSTI LIMITATI SI PREGA DI VOLER SEGNALARE LA PRESENZA INVIANDO UN’ EMAIL laquila@coisp.it CON NOME E COGNOME ,SPECIFICANDO  L’AMMINISTRAZIONE DI APPARTENENZA.
 
 

martedì 9 aprile 2013

COISP: Favorevoli a cittadinanza onoraria per Patrizia Moretti, ma non strumentalizzare sit-in del COISP - Cittadinanza anche per Claudia Francardi - moglie del Carabiniere ucciso nei pressi di Grosseto

                                                                                        Al Signor Stefano ALBANO                                                                                         Segretario del Partito Democratico
                                                                                                              L’Aquila 

                                                                                                              segretario@partitodemocraticoaq.it


LETTERA APERTA
E p.c.   Al Signor Sindaco di L'Aquila
            Ai Consiglieri Comunali di L'Aquila

                         

Egregio Signor ALBANO,

Patrizia Moretti
madre di Federico Aldovrandi
apprendiamo della Sua "lodevole" iniziativa di chiedere al gruppo consiliare del Suo partito (il PD) di farsi promotore affinché venga conferita la "cittadinanza onoraria" alla signora Patrizia MORETTI, madre di Federico Aldovrandi.

Non macchi però questa bellissima iniziativa con affermazioni che NON corrispondono a verità e che potrebbero, se portate avanti, inefficiare il percorso di tale encomiabile proposta.

Alcuni dei fatti da Lei utilizzati a supporto di tale "iniziativa" avrebbero richiesto una maggiore attenzione, infatti l’affermazione che "siamo tutti rimasti colpiti e impressionati dal coraggio della signora Moretti che si è manifestato anche recentemente, quando non ha avuto paura di affrontare a viso aperto una "manifestazione scandalosa che sotto ai suoi occhi infangava la memoria del figlio e la verità dei fatti""– riferendosi al sit-in del Coisp tenuto a Ferrara il 27 marzo scorso - è del tutto priva di fondamento e, nonostante le smentite anche del Questore di Ferrara, siamo ancora una volta costretti a fare alcune precisazioni.

Contrariamente a quanto Lei sostiene il sit-in, regolarmente comunicato al Questore, al Prefetto ed al Sindaco che NULLA hanno obiettato in merito, è consistito in una presenza silenziosa, senza fischietti o trombe, senza megafoni in quanto non vi erano nessuno slogan da urlare e cosa principale non era diretta in alcuno modo CONTRO Federico o la madre dello stesso.

Nessuno, ripeto nessuno ha "infangato" la memoria di Federico e non perché lo diciamo NOI, ma perché non vi era nessun motivo per farlo.

sit-in del Coisp sotto la torre del
Castello Estense di Ferrara
Spiace constatare che una persona del Suo ruolo, quello di segretario di un grosso partito, con responsabilità di Governo nella nostra città, non abbia avuto la compiacenza, prima di scrivere "falsità" di accertarsi sui reali accadimenti che si sono verificati a Ferrara e che hanno visto – inconsapevolmente – protagonista il COISP sigla di una delle maggiori organizzazioni sindacali della Polizia aquilana.

Le allego, con preghiera di analizzarla serenamente, copiosa documentazione dalla quale emerge inconfutabilmente la vergognosa strumentalizzazione, da parte degli organi di stampa, della pacifica e corretta manifestazione del COISP che portava in piazza l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica su una vicenda per noi scandalosa, cioè che per i poliziotti la Legge non è uguale per tutti.

La invito pertanto a continuare nella proposta da Lei presentata, che come già detto condividiamo, diffidandola però ad utilizzare "strumentalmente" la vicenda che ci ha visto spiacevolmente e falsamente protagonisti.

Se possiamo permetterci, considerato l’elevato senso civico che certamente La contraddistingue La preghiamo, di voler accompagnare la richiesta di cittadinanza onoraria per Patrizia Moretti anche dalla proposta, per la medesima riconoscenza, per la signora Claudia Francardi vedova del Carabiniere Antonio Santarelli ucciso a bastonate nei pressi di Grosseto da Matteo Gorelli.
Claudia Francardi
vedova del carabiniere Antonio Santarelli

La signora Francardi con "encomiabile dignita" ha saputo capire il dolore che colpisce una madre tanto da portarla, prima della sentenza, ad abbracciare la madre di Matteo.

L’Aquila certamente è città aperta, sa bene cos’è il dolore e le ingiustizie e conosce la dignità nell’affrontarle, questi aggettivi che facciamo propri ci portano ad essere certamente al Suo fianco, se deciderà di portare avanti queste proposte senza falsità e strumentalizzazioni anche perché la verità sta venendo a galla.

Con l’auspicio di aver contribuito ad approfondire questa vicenda, cordialmente La saluto.

                                                   Segretario Generale Co.I.S.P. L’Aquila
                                                                Santino Li Calzi

sabato 6 aprile 2013

TERREMOTO: L'Aquila 4 anni ... dopo

  4 anni sono passati dal quel maledetto 6 aprile del 2009 quando alle 3.32 una violenta scossa di terremoto ha sconvolto la vita di migliaia di persone dell'aquilano, provocando la morte di 309 innocenti oltre al  ferimento di 1500 persone tra uomini, donne e bambini.
E' un dovere per "NOI", che amiamo la nostra città, non mancare a questo triste appuntamento che oggi, come allora, ci fà ritrovare in strada tutti insieme a piangere, nel ricordo degli affetti perduti e per lenire le ferite che ancora oggi portiamo dentro i nostri cuori.  
SI anche noi eravamo tra i 12mila (fonti della Questura) che hanno percorso il "silenzioso" serpentone che, partito dal Tribunale (ancora in ri-costruzione) si è snodato lungo Via XX Settembre per terminare in P.zza Duomo.
Il "silenzio" è stato interrotto dal lungo elenco delle vittime, a cui il COISP vuole aggiungere le 2 giovani ragazze Pamela Mattei, di 18 anni, e Maria Grazia Rotili, di 19 anni, morte il 6 aprile 2011 sulla strada di casa dopo aver partecipato alla fiaccolata.




Ciao ... Massimo e Serenella
Sov.te C. Massimo Calvitti deceduto in servizio nel sisma del 6 aprile 2009