martedì 26 novembre 2013

Un sostegno ai colleghi ... SARDI


martedì 5 novembre 2013

LA CANCELLIERI, CUORE DI MAMMA, NON SI DIMETTE

“Se fosse stato un politico di lungo corso a dimostrare un così morboso attaccamento alla poltrona, non ci saremmo meravigliati. Ma troviamo assolutamente scandaloso che la Cancellieri, con alle spalle una carriera da Prefetto e coinvolta nell’esperienza governativa in qualità di ‘tecnico’, non senta il dovere morale di dimettersi dopo il suo intervento per far scarcerare Giulia Ligresti”.
E’ quanto  afferma Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente
di Polizia.

“Possibile che la Cancellieri – prosegue Maccari – non percepisca la profonda indignazione della gente comune, la percezione di una grave ingiustizia per i tanti che finiscono coinvolti in vicende di rilevanza penale, e che non hanno santi in paradiso da chiamare sul cellulare per tornare al calduccio di casa? Come può la Cancellieri, che da ministro dell’Interno ha mostrato una feroce inflessibilità di fronte ai Poliziotti – ai suoi poliziotti! – detenuti ingiustamente per la morte di Aldrovandi, appellarsi ad una sua supposta umanità, quando l’intervento riguarda persone ricche e potenti alle quali è legata da rapporti di amicizia e che, soprattutto, sono stati i generosi datori di lavoro di suo figlio? Non sarà che a sciogliere il cuore di ghiaccio della Cancellieri, più che un generico senso di umanità, è proprio uno smisurato amore materno? Per la felicità del proprio figlio, una mamma farebbe qualunque cosa. Come non essere riconoscenti verso una famiglia imprenditoriale che ha ripagato quattordici mesi di lavoro del proprio figlio con 3,6 milioni di euro: in fondo è quello che un Poliziotto guadagnerebbe in circa 200 anni di lavoro. Per carità, tutto legittimo, per uno dei più importanti manager italiani, che infatti dopo la liquidazione dei Ligresti, nel settembre 2012 ha ottenuto un prestigiosissimo incarico ai vertici della Telecom. La stessa Telecom che pochi mesi prima aveva sottoscritto con il ministro Cancellieri un contratto da cento milioni di euro per vari servizi, di cui 9 milioni all’anno per sette anni destinati al rinnovo dell’accordo per l’utilizzo per i braccialetti elettronici per sorvegliare i detenuti ai domiciliari. Peccato che la stessa Corte dei Conti aveva definito questo strumento antieconomico ed inefficace, uno spreco di denaro pubblico enorme rispetto all’effettivo utilizzo del braccialetto: dal 2001 al 2011 sono stati spesi ben 110 milioni di euro per controllare otto detenuti. Altro che braccialetti di Bulgari! Eppure per la Cancellieri era così importante sottoscrivere in fretta e furia questa intesa con Telecom da arrivare a litigare con la sua collega di esecutivo Paola Severino, allora ministro della Giustizia e quindi ‘titolare’ delle questioni in materia di sorveglianza dei detenuti, che non ha mai fatto mistero di considerare il braccialetto elettronico una spesa completamente inutile e quindi un servizio da non rinnovare.
Incassato il contratto, la Telecom assume il figlio della Cancellieri come top manager, poi la Cancellieri diventa Guardasigilli. Per carità, solo una sequenza temporale, che porta però ad una situazione paradossale: ora la Cancellieri, cuore di mamma, ed il suo pagatissimo figlio, potranno controllare insieme i detenuti ai domiciliari: i braccialetti elettronici sono cosa loro.
Altro che conflitto di interessi!”.


giovedì 31 ottobre 2013

Buon Halloween dal ... COISP

Dolcetto o ... scherzetto? 
 
 
Anche ai poliziotti piace ... scherzare
 
Buon Sindacato
 


venerdì 25 ottobre 2013

Come da tradizione il Coisp in prima fila alla Maratona di Venezia - Maccari: “Nel bene e nel male, anche quest’anno possiamo dire… ci risiamo!”

“Ci risiamo! La straordinaria vetrina internazionale rappresentata dalla Maratona di Venezia e  l’occasione per dirlo, nell’accezione positiva ma anche, purtroppo, in quella più negativa.
Ci risiamo, vuol dire infatti che il Coisp, come sempre, sarà in prima fila nell’eccezionale evento sportivo, a simboleggiare un impegno duraturo e incrollabile per il raggiungimento di un traguardo che non cambia: la sicurezza dei cittadini. Ma ci risiamo vuol dire anche, ahimè, che siamo ancora  alle prese con nuove manovre che rischiano di affondare letteralmente un Comparto già gravemente in difficoltà con a bordo le centinaia di migliaia di uomini e donne che vi prestano servizio con onore e dedizione assoluta, nonostante tutto”.
il Co.I.S.P. la scorsa edizione
Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia saluta così la ventottesima edizione della “Venice Marathon” che domenica 27 ottobre. giorno della gara, 
lo vedrà assieme ai suoi con lo striscione del Sindacato Indipendente che, come di consueto, aprirà la competizione che ogni volta richiama in una delle città più belle del mondo migliaia di atleti da ogni dove.
Domani, invece, il Coisp avrà un presidio fisso a S. Giuliano, che durerà per tutta la giornata, con l’esposizione e la divulgazione di materiale di riflessione e di partecipazione.
“Rinnoviamo come ogni anno l’appuntamento con la Maratona - aggiunge Maccari - e, purtroppo, esattamente come l’anno scorso e come quelli ancora precedenti, in contemporanea con l’evento ci troviamo qui a dire, ancora, che il momento è buio, difficile, durissimo per noi e per tutti i colleghi che rappresentiamo. Come in un incubo che si ripete, siamo ancora qui a ricevere ulteriori pugnalate alla schiena. L’ultima in ordine di tempo, certamente è il progetto della Legge di Stabilità 2014 che, se passasse com’è, ci penalizzerebbe ulteriormente in maniera intollerabile”.
“Ma – conclude il leader del Coisp – come un vero atleta vota la propria vita allo sport che pratica ed ha la competizione nel sangue, così noi non possiamo e non vogliamo venire meno al nostro dovere di Tutori dell’Ordine e della Sicurezza altrui, continuando ad onorare la divisa che portiamo.
E’ questa nostra forza di volontà che ci consente, nonostante l’ingratitudine, l’indifferenza e la superficialità con cui chi ci governa ci tratta, di mantenere fermo, ancora una volta il nostro slogan per la Maratona: nonostante i tagli alle risorse economiche e le promesse mai mantenute che stanno annientando le Forze dell’Ordine, ogni giorno continueremo a correre al vostro fianco perché la sicurezza di tutti è il nostro traguardo”.
 
 
Buon Sindacato
 

sabato 19 ottobre 2013

Co.I.S.P.: Le autostrade ci sono - la Polizia Stradale NO! Perchè?

Ultimamente sto diventando "premonitore" è questo NON mi piace in quanto - purtroppo - sono tutte cose non piacevoli.
Il 17 ottobre sono stato alla Sottosezione Polizia Stradale di Pratola Peligna per incontrare i colleghi e parlare con loro di alcune problematiche importati.
I problemi principali che mi erano stati sopposto erano e sono l'invio dei "mezzi di soccorso" a causa di incidenti o avarie degli autoveicoli privati che percorrono l'Autostrada.
I colleghi, ed il Co.I.S.P. le ha fatte proprie, lamentano il fatto che il carro attrezzi che viene chiamato per le emergenze NON sempre è quello più vicino ma segue un criterio di rotazione, stabilito dalla Società che gestisce l'autostrada. Ora se questo può essere accettabile in caso di soccorso di lieve entità e che non crea pericolo per gli operatori di Polizia, DIVENTA INACETTABILE quando vi sono situazione di estrema gravità e che, per la posizione in cui si verifica l'incidente, PERICOLO per i poliziotti. IN QUESTO CASO SI DEVE (OBBLIGATORIAMENTE) FAR INTERVENIRE I CARRO PIU' VICINO.
Altra vicenda spiacevole, ed oramai divenuta abituale, è il fatto che gli uomini e donne della Polizia Stradale di Pratola si trovino ad operare lungo l'intera tratta autostradale A24 ed A25 in SOLITARIA. Praticamente per centinaia di Km  di autostrada vi sono SOLO in servizio 2 Poliziotti. Questo è INACETTABILE e qualcuno DEVE darci delle RISPOSTE.



(questa è la lettera presentata pochi giorni fa)
 
Buon Sindacato
COISP L'Aquila

martedì 8 ottobre 2013

Pescara: Poliziotti e doppio lavoro, mercoledì 9 ottobre il Segretario Generale del Coisp,Franco Maccari a Montesilvano

 
“Poliziotti con un doppio lavoro… è possibile? Mai titolo di un convegno è stato più correttamente formulato per affrontare questa tematica che è, oserei dire, drammaticamente attuale. Perché questa domanda consente di dibattere della questione sotto diversi profili, non solo quello dell’aspetto più strettamente tecnico delle modalità per accedere ad un’ulteriore impegno occupazionale, ma anche e soprattutto dell’aspetto sociale, quello che ci porta a sviscerare i tanti esempi di veri e propri stati di necessità che, ai giorni nostri, inducono uomini e donne già duramente provati da un lavoro che richiede sacrifici del tutto specifici a spendersi ulteriormente per arrivare a fine mese in una maniera più o meno dignitosa, tanto più nei casi di famiglie monoreddito impossibilitate a fronteggiare le esigenze che la vita quotidiana impone con un trattamento economico e previdenziale che, nel caso dei Poliziotti italiani, rimane il peggiore d’Europa”.
E’ quanto afferma Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, annunciando la propria partecipazione al Convegno “Doppio lavoro… è possibile?”, che si terrà domani, mercoledì 9 ottobre, presso il Grand Hotel Adriatico, a Montesilvano (Pe), a partire dalle ore 16.00.
 
“La tematica dei Poliziotti con un doppio lavoro è stata oggetto di grande attenzione mediatica - aggiunge il Segretario Generale del Coisp -, ma più che altro, a nostro parere, per alimentare l’ennesima dura espressione di sdegno nei confronti dei Poliziotti, ‘accusati’ in qualche maniera di svolgere altre attività facendo gridare allo scandalo. Non c’è stato però alcun vero approfondimento del reale contesto nel quale accade, più spesso di quel che si creda, che lavoratori indefessi che già rendono ampiamente il proprio contributo allo Stato debbano svestire la divisa per dedicare il poco tempo rimasto ai lavori più disparati, sottraendolo così alle umane esigenze proprie e della famiglia. Non abbiamo letto alcun titolo che denunciasse che i Poliziotti italiani sono i meno pagati d’Europa, perché, è bene ribadirlo, lo stipendio medio di un Poliziotto italiano è di 1.600 euro lordi al mese, a fronte di condizioni lavorative ed esistenziali ormai al limite della sopportazione, e non di rado,
lo ripetiamo, in contesti familiari monoreddito. Ed allora non possiamo accettare atteggiamenti indignati quando da qualche parte si legge che almeno il 30 per cento dei Poliziotti italiani svolge un altro impiego, il più delle volte non alla luce del sole, senza che però ci si ricordi anche di dire che mentre un Poliziotto italiano appena assunto prende 1.200 euro netti al mese, i colleghi tedeschi, a parità di condizioni, prendono 1.626 euro, mentre in Francia, i neoassunti guadagnano 1.683 euro, in Spagna 1.420, in Gran Bretagna addirittura 2.516 sterline (3.200 euro), che diventano 3.171 (4.000 euro) dopo i primi dieci anni. Insomma, i compensi italiani sono tra i più bassi d’Europa, e gli scatti di anzianità in Italia portano ad aumenti di un terzo inferiori rispetto alle Forze di Polizia estere. In Italia i Poliziotti hanno una retribuzione che oscilla tra i 14.000 euro l’anno di un Allievo Agente e 18.000 euro l’anno di un Agente con quattordici anni di anzianità. Uno stato di cose particolarmente penalizzante per gli Appartenenti alla Polizia di Stato contro cui ci battiamo da sempre, lamentando tra l’altro il mancato adeguamento da parte del Dipartimento della Pubblica Sicurezza dei requisiti richiesti per l’accesso in Polizia. Per partecipare al concorso per Agente, che rappresenta l’accesso base, è infatti richiesta come titolo di studio “almeno” la licenza media inferiore, mentre per accedere alla qualifica di agente di polizia locale (C1), tanto per fare un paragone che renda l’idea, è obbligatorio il titolo di diploma di maturità quinquennale. Una cosa che “tiene” inevitabilmente più basso lo stipendio base degli Agenti della Polizia di Stato, contro la quale il Sindacato Indipendente chiede da tempo un intervento deciso”. “E, per altri versi - conclude Maccari -, la situazione dei Poliziotti italiani non fa che peggiorare di anno in anno, dal momento che l’intero Comparto Sicurezza italiano è quello cui, nel panorama europeo, vengono riservate le minori risorse. E noi, giusto per citare l’ultima pugnalata ricevuta in ordine di tempo, siamo qua a sbattere il muso sull’ultima approvazione del regolamento che proroga ulteriormente il blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per Poliziotti, mentre si abbattono sul Comparto il blocco del turn over, l’innalzamento dell’età pensionabile ed altre chicche del genere. Altro che scandalo per il doppio
lavoro… il vero scandalo qui è che si continua a chiederci di fare il doppio pagandoci la metà”.

domenica 6 ottobre 2013

L'Aquila: Il COISP incontra il Questore Dr Vittorio RIZZI

Si è svolto il 3 ottobre scorso l’incontro, richiesto dal COISP, con il Dr RIZZI nuovo Questore della Provincia aquilana. L’incontro è stato richiesto per comprendere, a distanza di 2 mesi dal suo insediamento,  l’indirizzo che il nuovo responsabile della sicurezza del nostro territorio è intenzionato a portare avanti e nel contempo chiedergli gli impegni che è pronto ad assumere per la gestione del personale.
A tal proposito la prima richiesta posta dal COISP al Dr RIZZI ha riguardato il prossimo arrivo (il 7 ottobre) dei 16 poliziotti destinati alla Questura aquilana e l’uso che il Questore intende farne.
Il Dr RIZZI ha detto che, come succede in molte Questure, il nuovo personale sarà “appoggiato” per un periodo di 2/3 mesi all’ufficio Personale e nella disponibilità del Questore per attuare servizi mirati di controllo del territorio e per le esigenze di O.P.-L’intenzione del Questore e di avere un “mini reparto prevenzione”, a diposizione, da poter utilizzare nel controllo del territorio aquilano e da inviare, all’occorrenza, anche in località della Provincia.
Ha escluso, per l’immediato, l’invio di personale ai Commissariati dipendenti, considerato il fatto che, dai dati richiesti ai predetti uffici risulta che  “il totale dei dipendenti” in servizio ai Comm.ti è superiore alle tabelle Ministeriali.
Il COISP ha fatto presente al Questore che anche la Questura (fortunatamente) ha un’organico superiore alle “tabelle ministeriali” e che pertando vi è la possibilità di ridistribuire equamente il personale. Un altro invito che è stato fatto dal COISP al Questore, è stato quello di verificare le domande di “cambiamento d’ufficio” delle persone più anziane della Questura; è stato infatti segnalato che vi sono colleghi che da più di 15 anni sono “parcheggiati” presso l’Ufficio di Gabinetto-servizi d’istituto e si vedono scavalcati nelle assegnazioni ai vari uffici della Questura e che pertanto, oggi, NON hanno più stimoli ad effettuare tali servizi. Diversa è la situzazione del personale che presta servizio alle Volanti, dove i turni sono certamente più gravosi ed usuranti e che pertanto anch’essi hanno desiderio di un ricambio nell’espletamento dei turni, in specialmodo per quelli notturni. Il Questore ha evidenziato per l’immediato la necessità di trovare personale per l’istituendo “servizio di vigilanza” alla Prefettura, e che ha dato disposizione  ai Dirigenti di verificare la posizione dei colleghi più anziani se sono interessati a tale servizio e che in seguito saranno valutate le posizioni dei singoli poliziotti tenedo presente l’anzianità e la professionalità del personale. Il COISP ha chiesto esplicitamente se gli accordi presi con il Questore pro-tempore – graduatorie, trasparenza ecc. siano validi – Il Questore su tale problematica NON ha dato valida e chiara risposta. Il COISP valuterà, nel futuro, come riproporre la questione.
Si è portata, poi,  all’attenzione del Questore la situazione degli “alloggi provvisori” che erano stati concordati tra il Dr CECERE e le OO.SS. siti al 4° piano. Il COISP ha chiesto che gli spazi previsti siano adibiti (come concordato) ad alloggi provvisori per i colleghi “turnisti”. Il Dr RIZZI ha preso atto della problematica – si è impegnato ad affrontarla, assicurando che tali spazi “non rimarranno certamente inutilizzati”; per prendere una decisione dovrà parlare con il nuovo Provveditore alle OO.PP. sui lavori dello stabile, dopodiché ci farà sapere le determinazioni.
Ricompense SISMA, purtroppo l’incredibile situazione che ha visto alcuni colleghi NON ricevere, nonostante ne avessero (al pari di molti altri) DIRITTO – non trova ancora soluzione.
Il COISP seguirà con attenzione tale vicenda, sino a quando i colleghi non troveranno il giusto riconoscimento.
Data l’importanza delle problematiche, l’incontro si è protratto un po troppo ed il Questore, avendo un impegno (arrivo in città di Marchionne) ha dovuto lasciare il tavolo assicurando comunque che il dialogo è stato proficuo e che ha preso nota delle segnalazioni del COISP – rimane sempre disponibile a successivi colloqui e ad affrontare le problematiche che dovessero insorgere.
 
Il COISP è soddisfatto dell’incontro avuto con il Dr RIZZI; si è subito notata l’inversione di tendenza nelle relazioni con TUTTO il personale dipendente ed è indiscutibile il nuovo clima di serenità che si respira nella Questura. Questo però non deve far abbassare l’attenzione su alcune tematiche in quanto il Questore sembra non voler tener in considerazioni alcune questioni di fondamentale importanza per la vita “professionale e personale” dei poliziotti. Tra queste, quello della “mobilità del personale” è di fondamentale importanza per il COISP, convinto che solo attraverso le “regole”, di trasparenza, equità si possa dare speranza alle “legittime aspirazione” dei colleghi che solo così potranno avere contezza del proprio futuro.
Il COISP apprezza l’impostazione sin qui adottata dal Dr RIZI nel dare maggiore risalto e visibilità all’operato della Polizia di Stato della Questura di L’Aquila, auspica che le scelte che intende adottare siano nell’interesse si dell’Amministrazione, ma che non penalizzino il personale. Scelte, che se il COISP ritiene sbagliate e contro il personale, saranno certamente contrastate, come è giusto che un’Organizazione Sindacale come il COISP faccia.
 
Buon Sindacato,
Segreteria Provinciale  COISP L’Aquila

lunedì 9 settembre 2013

COISP: Il sindacato indipendente al fianco dei Poliziotti interessati dalla soppressione dei Tribunali

Anche il COISP – Sindacato Indipendente di Polizia – era stamani presente alla manifestazione generale in difesa del Tribunale di Nicosia (EN).

Santino Li Calzi, Segretario del COISP della città dell’Aquila ma Sperlinghese d’origine, ha fatto visita ai poliziotti della Sezione di Polizia Giudiziaria del Tribunale di Nicosia per portar loro il saluto e la solidarietà di Franco MACCARI Segretario generale del sindacato indipendente di Polizia e di Giuseppe Milano segretario ennese del COISP. Proprio in questi giorni, a seguito della paventata chiusura di 31 Tribunali e 31 Procure della Repubblica, di 220 sezioni distaccate di Tribunale e di 667 Uffici del Giudice di Pace, con il conseguente  dislocamento del personale assegnato o applicato alle sezioni di polizia giudiziaria delle procure della Repubblica presso i Tribunali cui sono trasferite le funzioni degli uffici soppressi, il COISP  ha inviato una nota al Ministero dell’Interno con cui si stigmatizza il disinteresse del Dipartimento della Pubblica Sicurezza nei confronti del personale di Polizia in quanto non si è preoccupato di fornire una adeguata informazione alle OO.SS. dimostrando indifferenza verso i rapporti con le rappresentanze sindacali del personale, ed ha anche testimoniato di non avere a cuore, nemmeno in piccola misura, le sorti dei tanti poliziotti interessati dalla soppressione degli Uffici in questione, e le problematiche che gli stessi dovranno sopportare trovandosi trasferiti in sedi anche notevolmente distanti da quella ove prestavano servizio e senza la benché minima indennità o, stante appunto il disinteresse del Dipartimento della P.S., alcuna possibilità di essere assegnati ad altri Uffici di polizia.

Per tali motivi il COISP si schiera apertamente al fianco dei numerosi poliziotti, ma anche del personale delle altre Forze di Polizia in questa dura battaglia.

 

venerdì 6 settembre 2013

COISP: Polizia L'Aquila - nuovi colleghi in arrivo

Le continue sollecitazioni da parte di tutti gli organi interessati, COISP in primis, hanno prodotto un grande successo. Il Ministero dell’Interno ha divulgato la velina dei prossimi trasferimenti riguardanti i ruoli degli Agenti ed Assistenti della Polizia di Stato. La Provincia aquilana ha ottenuto un ottimo risultato, se paragonato ad altre Province, in quanto ha visto il trasferimento di 16 poliziotti, mentre la Polizia Stradale potrà contare su 9 poliziotti in più di cui 7 alla Sottosezione Autostradale L’Aquila Ovest e 2 al Distaccamento di Carsoli, a questi colleghi il COISP non può che augurare un caloroso benvenuto”, specialmente ai 5 colleghi che, facendo parte del contingente dei poliziotti "aggregati" hanno visto finalmente la "stabilizzazione" come più volte richiesta dal sindacato.
“Erano anni – aggiunge il Coisp – che non si vedeva un così massiccio trasferimento di personale nell’aquilano, che comunque è bene ricordare non compensa integramente il personale andato in pensione negli anni scorsi, ma in questo momento di scarse risorse è certamente un segnale di attenzione nel confronti del nostro territorio”.
“Preso atto, per il momento, di questo buon risultato -termina Li Calzi – non dobbiamo comunque abbassare la guardia in quanto i continui tagli alle risorse del ‘Comparto Sicurezza’, di cui l’ultimo dei giorni scorsi che ha sottratto al Ministero dell’Interno ulteriori 55 milioni di euro, non vedrà nel prossimo futuro assegnazioni di personale”.
 
Buon Sindcato
Co.I.S.P. L'Aquila

mercoledì 4 settembre 2013

IL GOVERNO SNOBBA LE FORZE DI POLIZIA - IL COISP PRONTO ALLA MOBILITAZIONE

IL GOVERNO SNOBBA LE FORZE DI POLIZIA, RIUNIONE CON LA FUNZIONE PUBBLICA RIDOTTA AD UNO SFOGATOIO - IL COISP PRONTO ALLA MOBILITAZIONE CONTRO IL BLOCCO DEGLI AUTOMATISMI STIPENDIALI
MACCARI: E SE ANCHE I POLIZIOTTI SI GIRASSERO DALL’ALTRA PARTE, COME FA LA POLITICA? 

“Eravamo pronti ad un confronto a muso duro con il Governo, ma l’incontro programmato a Palazzo Vidoni con il Ministero della Funzione Pubblica si è rivelato una farsa surreale. Ministro e Sottosegretari hanno snobbato l’incontro, mandando la sola parte tecnica a confrontarsi con una pletora di rappresentanti sindacali e dell’Amministrazione dell’intero comparto Sicurezza e Difesa.
E’ inammissibile rilevare quanto l’indiscutibile professionalità dei tecnici ministeriali sia stata messa in imbarazzo dalla parte politica, che non ha fornito contenuti, proposte e risorse su cui intavolare un
confronto. L’unica informazione che i rappresentanti della Funzione Pubblica sono stati nelle condizioni di riferire, riguarda la prossima definizione di un emendamento governativo per annullare i tagli per le assunzioni nelle Forze di Polizia annunciate nei giorni scorsi dal ministro del tesoro Saccomanni. Per il resto, la riunione si è trasformata in uno sfogatoio nel quale ci si è limitati ad esporre anche in maniera veemente problemi e malumori, senza un interlocutore con cui ragionare sulle soluzioni. Eppure i problemi sul tavolo non sono di secondaria importanza. I Sindacati della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato e tutte le Rappresentanze
militari, hanno chiesto di conoscere le risorse disponibili per poter avviare le trattative inerenti la previdenza complementare, lo sblocco del tetto salariale e l’avvio del tavolo contrattuale nonché il recupero delle risorse tagliate per le assunzioni. Inoltre è particolarmente pressante la questione della proroga del blocco dei contratti che vede ancora penalizzate le Forze di Polizia, ed in particolare il blocco degli automatismi stipendiali: un provvedimento di particolare ingiustizia, che penalizza soltanto chi è finito in un preciso cappio temporale: chi ha maturato i diritti prima del primo gennaio 2011 continua a ricevere quanto gli spetta, gli altri continuano a subire questa pesante ingiustizia, come se le loro fossero famiglie di serie B. Ci sentiamo traditi anche dal ministro Alfano: lui stesso ci aveva convocato per assicurarci che il blocco non sarebbe stato rinnovato, salvo smentirsi due giorni dopo! Siamo costretti a confrontarci con ministri che non sono nelle condizioni di assumere impegni  e mantenerli, evidentemente per questo sfuggono agli incontri. Abbiamo deciso, pertanto, di non prendere parte ad altri tavoli che non prevedano la presenza di tutti i Ministri interessati: Interno, Difesa, Funzione Pubblica, Giustizia, Agricoltura. Il Governo Letta deve assumersi le proprie responsabilità di fronte al personale delle Forze dell’Ordine, non può continuare a girarsi dall’altra parte. Il COISP è pronto alla mobilitazione. Cosa succederebbe, se di fronte ad una rapina, ad un omicidio o ad una violenza, i Poliziotti si girassero dall’altra parte? E’ altissimo il malumore di chi opera nelle strade o negli uffici per garantire la sicurezza dei cittadini: per quanto ancora potrà prevalere il loro spirito di sacrificio sull’inevitabile sentimento di sfiducia? Chi può chiedere loro di continuare a rischiare la propria vita per uno Stato che non solo non mostra gratitudine, ma continua a
pugnalare alle spalle i suoi Servitori?”.