martedì 8 ottobre 2013

Pescara: Poliziotti e doppio lavoro, mercoledì 9 ottobre il Segretario Generale del Coisp,Franco Maccari a Montesilvano

 
“Poliziotti con un doppio lavoro… è possibile? Mai titolo di un convegno è stato più correttamente formulato per affrontare questa tematica che è, oserei dire, drammaticamente attuale. Perché questa domanda consente di dibattere della questione sotto diversi profili, non solo quello dell’aspetto più strettamente tecnico delle modalità per accedere ad un’ulteriore impegno occupazionale, ma anche e soprattutto dell’aspetto sociale, quello che ci porta a sviscerare i tanti esempi di veri e propri stati di necessità che, ai giorni nostri, inducono uomini e donne già duramente provati da un lavoro che richiede sacrifici del tutto specifici a spendersi ulteriormente per arrivare a fine mese in una maniera più o meno dignitosa, tanto più nei casi di famiglie monoreddito impossibilitate a fronteggiare le esigenze che la vita quotidiana impone con un trattamento economico e previdenziale che, nel caso dei Poliziotti italiani, rimane il peggiore d’Europa”.
E’ quanto afferma Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, annunciando la propria partecipazione al Convegno “Doppio lavoro… è possibile?”, che si terrà domani, mercoledì 9 ottobre, presso il Grand Hotel Adriatico, a Montesilvano (Pe), a partire dalle ore 16.00.
 
“La tematica dei Poliziotti con un doppio lavoro è stata oggetto di grande attenzione mediatica - aggiunge il Segretario Generale del Coisp -, ma più che altro, a nostro parere, per alimentare l’ennesima dura espressione di sdegno nei confronti dei Poliziotti, ‘accusati’ in qualche maniera di svolgere altre attività facendo gridare allo scandalo. Non c’è stato però alcun vero approfondimento del reale contesto nel quale accade, più spesso di quel che si creda, che lavoratori indefessi che già rendono ampiamente il proprio contributo allo Stato debbano svestire la divisa per dedicare il poco tempo rimasto ai lavori più disparati, sottraendolo così alle umane esigenze proprie e della famiglia. Non abbiamo letto alcun titolo che denunciasse che i Poliziotti italiani sono i meno pagati d’Europa, perché, è bene ribadirlo, lo stipendio medio di un Poliziotto italiano è di 1.600 euro lordi al mese, a fronte di condizioni lavorative ed esistenziali ormai al limite della sopportazione, e non di rado,
lo ripetiamo, in contesti familiari monoreddito. Ed allora non possiamo accettare atteggiamenti indignati quando da qualche parte si legge che almeno il 30 per cento dei Poliziotti italiani svolge un altro impiego, il più delle volte non alla luce del sole, senza che però ci si ricordi anche di dire che mentre un Poliziotto italiano appena assunto prende 1.200 euro netti al mese, i colleghi tedeschi, a parità di condizioni, prendono 1.626 euro, mentre in Francia, i neoassunti guadagnano 1.683 euro, in Spagna 1.420, in Gran Bretagna addirittura 2.516 sterline (3.200 euro), che diventano 3.171 (4.000 euro) dopo i primi dieci anni. Insomma, i compensi italiani sono tra i più bassi d’Europa, e gli scatti di anzianità in Italia portano ad aumenti di un terzo inferiori rispetto alle Forze di Polizia estere. In Italia i Poliziotti hanno una retribuzione che oscilla tra i 14.000 euro l’anno di un Allievo Agente e 18.000 euro l’anno di un Agente con quattordici anni di anzianità. Uno stato di cose particolarmente penalizzante per gli Appartenenti alla Polizia di Stato contro cui ci battiamo da sempre, lamentando tra l’altro il mancato adeguamento da parte del Dipartimento della Pubblica Sicurezza dei requisiti richiesti per l’accesso in Polizia. Per partecipare al concorso per Agente, che rappresenta l’accesso base, è infatti richiesta come titolo di studio “almeno” la licenza media inferiore, mentre per accedere alla qualifica di agente di polizia locale (C1), tanto per fare un paragone che renda l’idea, è obbligatorio il titolo di diploma di maturità quinquennale. Una cosa che “tiene” inevitabilmente più basso lo stipendio base degli Agenti della Polizia di Stato, contro la quale il Sindacato Indipendente chiede da tempo un intervento deciso”. “E, per altri versi - conclude Maccari -, la situazione dei Poliziotti italiani non fa che peggiorare di anno in anno, dal momento che l’intero Comparto Sicurezza italiano è quello cui, nel panorama europeo, vengono riservate le minori risorse. E noi, giusto per citare l’ultima pugnalata ricevuta in ordine di tempo, siamo qua a sbattere il muso sull’ultima approvazione del regolamento che proroga ulteriormente il blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per Poliziotti, mentre si abbattono sul Comparto il blocco del turn over, l’innalzamento dell’età pensionabile ed altre chicche del genere. Altro che scandalo per il doppio
lavoro… il vero scandalo qui è che si continua a chiederci di fare il doppio pagandoci la metà”.

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