martedì 5 agosto 2008

IL COISP - Il Ministro La Russa chida scusa alla Polizia

Finché il Ministro La Russa, Presidente di Alleanza Nazionale, non chiederà pubblicamente scusa alla Polizia, nessun esponente del suo partito verrà più invitato ai dibattiti e alle manifestazioni del Coisp, neppure al “Memory Day”, dove ricordiamo a livello nazionale tutte le vittime del dovere e di ogni forma di criminalità.

“Dispiace davvero questa risoluzione soprattutto per la gente dabbene che in seno ad An, sia a livello parlamentare che di enti locali, ci sono stati spesso a fianco, condividendo le nostre preoccupazioni per la Sicurezza. Tuttavia quanto recentemente espresso da La Russa travalica i sentieri dell’amicizia, della condivisione, della collaborazione, tanto da far inorridire chi detiene la tessera di An. Il Senatore Fabrizio Di Stefano e gli Onorevoli Carla Castellani e Marcello De Angelis parlamentari abruzzesi di AN dovrebbero immediatamente sconfessare il proprio Presidente e chiederne le dimissioni dalla carica e dal ruolo istituzionale, analogo provvedimento il COISP, Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia, ed i poliziotti abruzzesi si aspettano dai massimi rappresentanti di AN a livello Regionale Giovanni Pace e Alfredo Castiglione. Il più grave problema per un Sindacato è il non aver apparenti nemici; ovvero non riconoscerli perché nascosti dal muro di gomma delle istituzioni/amministrazioni. Quanto deve aver patito la Sinistra innanzi alla mancanza di Andreotti, un tempo capro espiatorio di ogni situazione in cui versava il Paese. Grazie, quindi, al Ministro La Russa, perché adesso sappiamo dove si trova il nemico della Polizia. Mai, però, avremmo pensato si nascondesse fra le pieghe di An. Le sue recenti dichiarazioni: “...La Polizia in strada, e a piedi non ci va. Non è nelle sue corde, anche perché è sindacalizzata...”, “Militari in città: contrari solo ladri ed ex sessantottini” diventano un toccasana per i Sindacati autonomi ed indipendenti di Polizia. Ora sappiamo chi combattere, quale formazione politica oggi ci osteggia. Siamo amaramente grati per queste offese gravi, risibili, infondate, offerte a piene mani dal Presidente di Alleanza Nazionale. Ora conosciamo anche la confusione istituzionale, morale, etica e lessicale che La Russa, dal cognome leggermente bolscevico, va ad ascrivere tra Forze Armate e Forze dell’Ordine. Non ci piegheremo alla militarizzazione di tipo sudamericano, né ad una nomenklatura militare stalinista. Prima o poi lui e Luca Casarini andranno d’accordo, ma noi no, difensori di uno Stato democratico, delle sue leggi, pronunciamenti e norme, dove è prevista la difesa dei lavoratori attraverso le Organizzazioni Sindacali. Se La Russa con queste dichiarazioni propugna il sistema dittatoriale militarizzato o l’anarchia, noi gli sputeremo addosso! O forse aveva ragione Cossiga, nelle esternazioni del mese scorso, a suggerci di oliare bene le nostre armi a difesa dello Stato democratico e delle sue Istituzioni?”

“Pretendiamo le scuse ufficiali da La Russa, capita a tutti di sbagliare o di essere vittime di deliri autarchici d’onnipotenza. Lo pretendono i vivi, ma anche i tanti morti che abbiamo dovuto contare nell’adempimento del servizio e del giuramento che abbiamo prestato. Un giuramento che non permettiamo a La Russa di infangare, né per i morti della Polizia di Stato, né per i vivi della Polizia di Stato.”
Una lettera di protesta è stata inviata dal Seg. Generale del COISP Franco Maccari, al Presidente della Repubblica, nella Sua alta e prima posizione di custode dello Stato, dell’Ordinamento democratico italiano e della Costituzione.
Buon Sindacato
COISP Abruzzo

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