domenica 28 agosto 2011

IL DOCUMENTARIO SUI BLACK BLOCK? ENNESIMA E SQUALLIDA OPERAZIONE COMMERCIALE CHE MISTIFICA LA REALTA’.

“Da chi fa cultura, perché il cinema è cultura, noi e l’Italia intera si aspetterebbe un racconto oggettivo dei fatti, non una visione partigiana e artefatta delle cose”. Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, commenta con durezza la presentazione al prossimo Festival della mostra del Cinema di Venezia del documentario di Carlo Augusto Banchschmidt dedicato ai Black block. “Su una cosa ha ragione il regista, ma su tante altre mente spudoratamente. Ha ragione – dice Maccari – quando afferma che la politica, e non certo per la prima volta, ha lasciato il compito alle Forze dell’Ordine di tenere sotto controllo la crescita smisurata di un movimento che, per i metodi usati per manifestare, di ideologico aveva ben poco, di delinquenziale molto. Tutto il resto sono falsità e demagogie. L’ennesima operazione commerciale consumata alle spalle di Forze dell’Ordine chiamate a far rispettare le regole, non per proprio conto, ma in nome di uno Stato. Un documentario, lo dice la parola stessa, documenta. Un documentario racconta i fatti e se i fatti raccontati sono ad una sola voce, allora non è un documentario e non lo si può far passare per tale, ma una mistificazione della realtà ammantata di un giudizio, fatta a proprio uso e consumo per ingrossare tasche e casse di chi non ha il coraggio di scendere in prima linea nei momenti difficili”!
“C’è chi pensa che un Sindacato di Polizia non dovrebbe occuparsi di libri, film, documentari, polemiche che qualcuno ritiene inutili – dice ancora il Segretario Generale del Coisp - Ma noi non siamo solo un Sindacato di Polizia, noi siamo uomini e donne che vivono il loro tempo. Su quelle volanti di notte nei quartieri malfamati di città che non sono più sicure. E’ lì, caro Banchschmidt, che si documenta la vita. E’ su una volante che la invitiamo, non una notte, ma tante e tante di seguito per girare se vuole un documentario vero. E fuori da uno stadio, prima, durante e dopo un derby, non tra squadre, ma tra delinquenti scalmanati che la vogliamo vedere con la sua telecamera a fare interviste, a documentare la vita!”
“Il nostro compito non è giudicare o sostituirci ai tribunali, ma al pari non accettiamo che lo facciano altri. Non una persona che si è occupata dei fatti di Genova, ha mai raccolto la testimonianza di un poliziotto: attenzione non stiamo parlando di Funzionari, ma di un Agente messo lì con poco più di 1000 euro al mese a difendere le ragioni di uno Stato che troppe volte dimentica di essere Stato e si fa piccola politica incapace di prendere decisioni!”
“Noi saremo a Venezia nei giorni e nei posti delle proiezioni – conclude Maccari – e non per cercare lo scontro fisico, sia chiaro, ma per alimentare il confronto, se qualcuno che non teme la verità, vorrà sentire anche la nostra versione!”

Buon Sindacato

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