domenica 12 dicembre 2010

Il COISP a Roma per la "SICUREZZA" e per la città dell'Aquila

Ci sarà anche il COISP aquilano in piazza Montecitorio a Roma domani 13 dicembre 2010, unitamente agli altri sindacati per denunciare il vergognoso voltafaccia del Governo e della maggioranza che hanno ritirato alla Camera un emendamento al Decreto sicurezza sulla specificità delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco, mettendo così a rischio l’operatività e l’efficienza dei servizi di ordine e sicurezza pubblica dal 1° gennaio 2011.
Manifesteremo per:
Impedire lo smantellamento della sicurezza pubblica e del soccorso pubblico contro le politiche finanziarie dei soli tagli che hanno già sottratto, alle Forze di polizia, circa 2 miliardi e mezzo di euro in tre anni;
Impedire che la manovra finanziaria di quest’anno possa ulteriormente limitare l’operatività dei servizi delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco con la fissazione dal 31 dicembre 2010 di un tetto massimo allo straordinario e alle indennità operative, anche a fronte di maggiori esigenze di sicurezza, che non consentiranno l’impiego dei poliziotti e dei vigili del fuoco per un limite "ragioneristico";
affermare il diritto degli operatori delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco, sancito dalla Costituzione per tutti i lavoratori, a smettere di fornire prestazioni di lavoro straordinario o connesse a maggiore disagio o responsabilità senza la retribuzione corrispondente;
sensibilizzare l’opinione pubblica sul comportamento irresponsabile, verso il Paese, e vergognoso, verso gli operatori di polizia e dei vigili del fuoco, tenuto dall’attuale Governo, che ha sinora disatteso ogni impegno assunto in campagna elettorale e nei documenti programmatici sui versanti della sicurezza e delle connesse politiche per il personale.
Il COISP ricorda che "le risorse sono necessarie per tutelare in primo luogo i cittadini e la collettività e pertanto è molto preoccupante il mutismo alle nostre richieste".
I rappresentanti aquilani del COISP coglieranno l’occasione per far conoscere ai colleghi di tutta Italia l’iniziativa nata al fine di raccogliere 50 mila firme necessarie per la presentazione di una Legge per la ricostruzione dell'Aquila e dei Comuni del cratere. Una Legge d’iniziativa popolare che trasformi la "politica dell'emergenza" in politica della prevenzione in tutta Italia.
Buon sindacato

1 commento:

Falco ha detto...

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LE MANIFESTAZIONI DI POLIZIA SONO SOLTANTO SIMBOLICHE.

Vuol dire questo: il "Poliziotto" è generalmente una persona di origine umile e di cultura medio-bassa, e che può trovare in questa Professione un riscatto personale, dignità e importanza, nella "missione sociale" di "difendere lo Stato e le sue leggi" (anche a costo della vita).
Caso particolare inoltre fra i mestieri (salvo le professioni sanitarie), non esiste reale differenza psicologica tra la prestazione stipendiata e il resto della giornata (l’essere "fuori servizio"): un Poliziotto è tale anche quando dorme.
Nel complesso ciò porta quindi alla percezione di un “senso del Dovere” pressoché esasperato, che produce un’ elevatissima considerazione del Sé (esemplificato da motti come: "Orgogliosi di essere Poliziotti").
Questi aspetti, di già di per sé impegnativi, sono ulteriormente drammatizzati dal tipo di prestazione professionale che impone spesso l’utilizzo della violenza (sebbene a scopo di ordine pubblico), una forzata ottusità mentale (nel caso ad esempio di norme contraddittorie) e in definitiva un "dover agire" spesso contrario a ciò che si potrebbe ritenere quello "secondo coscienza", da parte dell’opinione pubblica (parte politica permettendo), che può rendere in definitiva la mentalità del Poliziotto ripiegata su se stessa ovvero sullo "Spirito di Corpo", in maniera praticamente settaria; o addirittura agevolare l’adesione consapevole a ideologie di violenza e a visioni allucinate di uno “Stato dei Poliziotti”, quasi a vedervi l’espressione di un desiderato e meritato “Eden”, (del quale qualche sindacalista proverà a farsi profeta)
Questo tipo di mentalità è fortemente simile a quello che viene chiamato "masochismo femminile", quel comportamento cioè (non necessariamente "patologico" ma anzi costruttivo dell’identità; **) che fa tipicamente desiderare alla donna che il compagno abbia verso di lei un atteggiamento rude e irriguardoso, perché ciò stimolerebbe in lei dedizione.
Ecco perché ritengo che l’essere state poste in essere manifestazioni congiunte di Sindacati di Polizia (se non anche di reparti dell’Esercito) sia – da un certo punto di vista – il segno che le cose stanno andando veramente bene: usato con cognizione di causa, il fatto di tenere le Forze dell’Ordine in condizione di scarsità di mezzi avrà come sicuro effetto quello di rendere questi Operatori veramente molto fieri del proprio lavoro e, quindi, leali al proprio compito.
Ecco perché le manifestazioni di Polizia sono solo “simboliche” e non otterranno mai alcunché di concreto, ma forse sono anche un modo per cui alcuni possano biecamente trarre profitto dalla "orgogliosa frustrazione" degli Operatori di P.S.
[Falco]
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(**) R. Canestrari in "Psicologia fuori programma", Bologna, 1978: parte seconda "Adolescenza", citando Deutsch e Kestenberg.
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