venerdì 24 aprile 2015

Il 25 aprile che vorrebbe il COISP

Domani la Festa del 25 aprile, il Coisp: "Aspettiamo di Poter festeggiare anche noi la Liberazione' da odio, accanimento, maltrattamenti, indifferenza, da una Politica che ci pugnala alle spalle e da vertici che ci sacrificano appena serve"



“Domani è il 25 aprile, una data importante, una festa importante per l’Italia. Ma le Forze dell’Ordine italiane hanno ancora poco da festeggiare, purtroppo. Ci apprestiamo a vivere ancora questa ricorrenza, aspettando di poter celebrare anche noi, un giorno, la ‘liberazione’ da tante, troppe ingiustizie nei nostri confronti, da tante disparità di trattamento, da tanto odio più o meno dichiarato o strisciante, da una classe politica che non fa altro che bistrattarci, sacrificarci, pugnalarci alle spalle, quando non ignorarci, da ‘Vertici’ che non esitano quando fa comodo a buttarci in pasto ai media a caccia di capri espiatori, o alle recriminazioni di un’opinione pubblica a volte mossa da pura e sola emotività, da un Sistema che complessivamente non fa altro che negarci i più elementari diritti”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, alla vigilia della Festa di Liberazione che si celebrerà domani, 25 aprile.
“Attendiamo di poter riprendere a fare il nostro difficile lavoro ‘liberi’ da ansie e paure che quotidianamente si moltiplicano di fronte alla caccia alle streghe con cui dobbiamo fare i conti – aggiunge il Segretario Generale del Coisp -, ‘liberi’ dagli ostacoli e dagli impedimenti con cui dobbiamo fare i conti a causa della scarsità di uomini e mezzi che tormentano le nostre giornate; ‘liberi’ dai continui attentati alla fiducia che sta alla base del rapporto fra noi e tutti gli altri cittadini e che rappresentano l’elemento essenziale della nostra attività e della nostra stessa esistenza; ‘liberi’ dalle bugie, dalle prese in giro, dalle strumentalizzazioni e dai tranelli che dobbiamo fronteggiare troppo spesso e che troppo spesso provengono dall’interno del nostro stesso apparato o dalle Istituzioni che dovrebbero garantirci tutela e appoggio”.

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