giovedì 2 febbraio 2012

CINQUE ANNI DALLA MORTE DI RACITI, IL COISP NON DIMENTICA

“Sono trascorsi cinque anni da quella tragica serata in cui a Catania, nel corso degli incidenti scoppiati allo stadio, perdeva la vita l’Ispettore Capo Filippo Raciti, Medaglia d’Oro al Valore Civile. I suoi colleghi non lo dimenticano. Anzi considerano un sacro dovere quello di tenere viva la fiamma del ricordo, affinché non prevalga il senso della sconfitta, né quel terribile sentimento di assuefazione e di abitudine alla violenza che pervade la nostra società e che rischia di essere più pericoloso della violenza stessa”. E’ quanto afferma Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia. “La morte di Filippo Raciti - prosegue Maccari - ha segnato con un dolore lacerante le vite dei suoi familiari e dei suoi amici e colleghi. A rinnovare
quel dolore è spesso la diffusa indifferenza, che per qualcuno diventa addirittura compiacimento, verso i continui atti di violenza e le aggressioni contro gli Uomini in Divisa che ogni giorno sono chiamati a garantire l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini. Se oggi le Istituzioni hanno fatto qualche passo avanti nel tentativo di arginare l’assurda violenza nel mondo del calcio, lo dobbiamo anche al sacrificio del nostro collega. Ma c’è ancora tanto da fare e nulla si può ottenere senza un risveglio delle coscienze, che faccia finalmente prevalere i valori della tolleranza, del confronto, del rispetto dell’altro, della sacralità della vita. Allo stesso tempo, serve uno scatto di
orgoglio dei nostri vertici istituzionali, affinché ci mettano nelle condizioni di svolgere il nostro lavoro in maniera efficiente, sicura e dignitosa, anziché mandarci al massacro come facile bersaglio della rabbia che cresce nella società per le tante ingiustizie e le difficoltà in cui versa il nostro Paese”.

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