mercoledì 10 febbraio 2010

Capo della Polizia a L'Aquila conferma per sede disagiata - COISP è un bluff

Il Capo della Polizia, Antonio Manganelli, ha inaugurato oggi all'Aquila la sede del Centro Operativo Autostradale che è stato ristrutturato, a spese della società Autostrada dei Parchi, dopo il sisma del 6 aprile scorso. Nel corso della cerimonia il Capo ha comunicato che L'AQUILA sarà riconosciuta come SEDE DISAGIATA. In particolare ha spiegato Manganelli - che dal momento del terremoto e per tutto il 2010 il personale della Polizia che lavora a L'Aquila ha delle speciali condizioni che riguardano una serie di cose, una serie di agevolazioni, proprie delle sedi disagiate.
a seguito di tali affermazione il segretario del COISP ha diffuso la seguente nota:
Il COISP non è rimasto sorpreso dalle dichiarazioni odierne dei Vertici della Polizia relative al fatto che le case per i poliziotti non sarebbero MAI state costruite. questo lo avevamo già denunciato nel settembre scorso, mentre già da subito dopo il sisma, si era capito che la situazione era talmente grave da suggerire di trovare una struttura altrenativa per la Questura dell'Aquila.
Avevamo già detto che i poliziotti sono molto bravi, per spirito di sacrificio ed abnegazione, ad occuparsi degli altri ma assolutamente inadeguati a pensare alle proprie esigenze.
E quelli di oggi sono i risultati, venire a L'Aquila a propinarci la "concessione" dello status di Sede Disagiata con tanta enfasi è un'offesa all'intelliggenza dei poliziotti aquilani. Premesso chè è stato il COISP già nel maggio dello scorso anno a chiederne l'istituzione, la richiesta si fondava sul presupposto che dovesse essere il completamento di altre iniziative a sostegno dei bisogni degli operatori della sicurezza, in primis le case e poi i luoghi di lavoro. I reali benefici della SEDE DISAGIATA invece prevedono delle agevolazioni per i trasferimenti in altra sede ma i poliziotti dell'Aquila non hanno intenzione di scappare dalla città, anzi auspichiamo che i numerosi colleghi in servizio in altre realtà vengano presto inviati a L'Aquila per aiutarci nella difficile opera di ricostruzione della vita sociale anche di noi operatori della sicurezza. Per il resto non vi è nulla di rilevante se non la consalazione/rabbia di poter dire che siamo "disagiati" - ma per questo non ci vuole certo un decreto! Lo sappiamo già.
Nelle mani del Capo della Polizia il COISP ha oggi consegnato una lettera in cui oltre a quanto già detto si sottopone un'altro grave timore che ancora non trova risposta ed è il problema di coloro che, aquilani, lavorando a Roma o altrove, hanno perso la loro prima casa che però non è “abitazione principale”, poiché lo status di appartenente alle forze dell’ordine impone la dimora abituale nel luogo di lavoro ed impedisce l’accesso al contributo integrale per la ricostruzione.
Per il nuovo Questore un caloroso benvenuto, con l'auspicio che sappia comprendere le difficoltà di dover essere "garanti della sicurezza" di cittadini terremotati e a sua volta cittadini terremotati con tutto ciò che comporta.
segue lettera consegnata nella mani del Capo della Polizia Prefetto Manganelli

Al Signor Capo della Polizia
Direttore Generale della P.S.
Prefetto Antonio Manganelli

Preg.mo Signor Capo della Polizia,
la Sua visita a L’Aquila fa piacere al Co.I.S.P. poiché è segno di attenzione per chi ha vissuto e vive momenti difficili, auspicando che Ella porti “buone notizie” per i Suoi “uomini”
Il bentornato e gli onori che Le rendiamo sono di sostanza, come purtroppo lo sono i problemi irrisolti che gli operatori della Polizia di Stato quotidianamente affrontano.
“Duri e cortesi” si dice delle genti d’Abruzzo e purtroppo questo è il momento della “dura cortesia”.
La Polizia di Stato e dunque il personale tutto segnano successi evidenti: dall’ordine pubblico, alla polizia giudiziaria, passando per la viabilità.
Purtroppo però riconoscimenti di sostanza non ne se vedono, anzi.
Nell’ordinanza n. 3843 del 19 gennaio, Comuni e Prefettura hanno avuto menzione e deroga per la retribuzione del lavoro straordinario del relativo personale, così come il Decreto n. 1 del Commissario Delegato per la Ricostruzione - Presidente della Regione Abruzzo del 1 febbraio 2010 prevede un congruo nr di ore di straordinario per i dipendenti regionali.
Le Forze di Polizia sono scomparse da ogni considerazione.
Il rispetto che abbiamo del lavoro altrui non vale ad esimerci dalla considerazione che il nostro lavoro merita retribuzione ed attenzione almeno quanto quello degli altri.
Il personale delle forze di polizia ha obblighi che gli altri non hanno ma purtroppo questi oneri non trovano corrispondenza.
Quando abbiamo auspicato l’edificazione di moduli abitativi con specifica destinazione pensavamo che fossero la relativa compensazione, non un’agevolazione.
Ritenevamo infatti che si volesse evitare la situazione di trovarsi ad abitare nel progetto Case, in una scala con “persone che notoriamente non godono in pubblico estimazione” e/o di trovare il modo di consentire l’agevole custodia delle armi e delle uniformi. Pensavamo che si volesse risolvere il problema di coloro che, aquilani, lavorando a Roma o altrove, hanno perso la loro prima casa che però non è “abitazione principale”, poiché lo status di appartenente alle forze dell’ordine impone la dimora abituale nel luogo di lavoro ed impedisce l’accesso al contributo integrale per la ricostruzione. Nonostante tutto si sia rivelato un’illusione non molliamo.
La realtà del dopo sisma è questa. Il ritorno a rivendicazioni del passato: retribuzione, prima casa, parità di trattamento, condizioni di lavoro dignitose.
“Duri ma corretti!” è il motto che caratterizza le donne e gli uomini del Co.I.S.P. ed è con questo spirito che Le manifestiamo l’intenzione di non essere più disposti ad accettare compromessi sulla pelle dei poliziotti aquilani, tutte le promesse fatte durante questi 11 mesi non hanno trovato soluzione, pertanto non basta più ripetere che “tutto andrà bene, che le cose si sistemano” quando si lavora (oggi con la NEVE) ancora nei “container o nei seminterrati”, mortificando le legittime aspirazioni del personale.
La invitiamo ad inviare qualcuno un giorno qualunque all’Ufficio Passaporti, all’Ufficio Denunce o in un altro qualsiasi degli uffici aperti al pubblico della Questura o della Polizia Stradale. Potrà avere ragguagli sulle condizioni di lavoro degli operatori di polizia e sul rispetto della privacy dei cittadini.
Questi sono alcuni dei problemi ed il Co.I.S.P. li rimette a Lei in serenità, con la consapevolezza che non mancherà un Suo autorevole intervento.
Gli appartenenti alla Polizia di Stato si riconoscono in Lei ed il Co.I.S.P. si fa orgoglioso portavoce.
Segretario generale Co.I.S.P. L'Aquila - Santo Li Calzi

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