sabato 17 dicembre 2011
COISP: raccolta materiale didattico per scuole siciliane, colpite dall'alluvione
Pubblicato da coisp l'aquila
giovedì 15 dicembre 2011
Il grande “cuore del COISP” in aiuto degli alluvionati siciliani
Nei giorni di sabato 17 e domenica 18 il COISP - sindacato indipendente di Polizia - aderendo ad una richiesta di aiuto, proveniente dalle popolazioni colpite dal terribile alluvione dello scorso novembre che ha coinvolto alcuni comuni del messinese, organizza una raccolta di materiale didattico (colori, matite, album da disegno, pennarelli, quaderni ecc.) da destinare ai bambini di alcune scuole dei Comuni interessati dal disastro naturale.
Tutto il materiale ed i fondi raccolti verranno recapitati in Sicilia, a cura del COISP, e consegnati ad organi Istituzionali tramite gli organizzatori di una grande manifestazione di solidarietà che si terrà nel Comune di Saponara (ME) a cura dell’amico Paolo INGLESE e del collega Domenico ROMANO.
Pubblicato da coisp l'aquila
domenica 4 dicembre 2011
COISP: Uomini e mezzi per una città sicura.
Investire in "sicurezza" è, e deve essere un investimento e non un costo, perchè la tranquillità dei cittadini non ha prezzo.
I continui tagli operati nei confronti delle Forze dell’Ordine tra poco non consentiranno più di ottenere tali risultati. Nei prossimi mesi il Ministero a comunicato che provvederà a non rinnovare l’assicurazione a circa 25 mezzi della Polizia aquilana, fortunatamente non sono autovettura in servizio di "controllo del territorio" ma mezzi adibiti a tutti quei servizi che vanno dalla logistica ai servizi di O.P.-
La dismissione di queste autovetture, alcune ancora in buone condizioni, comporterà oltre al blocco di alcune attività amministrative, un aggravio d’utilizzo degli altri mezzi (tra le quali anche quelle usate dalle Volanti), provocando così un deterioramento maggiore anche dei mezzi del controllo del territorio.
Se a questo aggiungiamo che le aggregazioni del personale di Polizia non sono state ancora prorogate, la situazione per la nostra città potrebbe essere non rosea.
Pubblicato da coisp l'aquila
sabato 26 novembre 2011
IL 28 NOVEMBRE VENEZIA DIVENTA LA CAPITALE DEL RICORDO.GRANDE SFORZO ORGANIZZATIVO DEL COISP PER IL MEMORY DAY 2011


Bisogna recuperare il vero senso della storia, approfondire la memoria, riflettere e trasmettere un messaggio di cambiamento. Se la nostra classe politica, se la società intera, riusciranno a riflettere sul sangue versato da tanti anonimi Servitori del nostro Paese, potremo forse sperare in un futuro diverso, costruito sui valori dell’onestà, della solidarietà, del rispetto, del sacrificio, del senso del dovere”.
“Con noi a Mestre – dice Maccari – ci saranno decine di familiari delle vittime del terrorismo, della criminalità più semplice e delle mafie. Vedove, orfani, le cui esistenze sono state ferite due volte: dalla criminalità politica o mafiosa prima, dalle lentezze e dall’indifferenza dello Stato dopo.
Il Memory Day vuole approfondire, spiegare ai giovani il clima degli anni di piombo o delle stragi di mafia, ma anche alzare un grido di protesta per il profondo ed insopportabile vuoto lasciato dallo Stato dopo il sacrificio dei suoi Servitori migliori”.
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martedì 22 novembre 2011
Concorso a 1600 posti in Polizia riservati ai VFP1
E' stata resa pubblica la graduatoria del concorso a 1600 posti riservato ai VFP1:
graduatoria in ordine alfabetico
http://www.coisp.it/concorsi11/ALFAB_grad%20finale%20VFP2010.pdf
graduatoria generale
http://www.coisp.it/concorsi11/grad%20finale%20VFP2010.pdf
Ai vincitori i migliori AUGURI da parte del COISP
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mercoledì 16 novembre 2011
Anna Maria Cancellieri nuovo Ministro dell'Interno
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martedì 15 novembre 2011
TASSE: Dopo la mobilitazione il COISP ringrazia il Presidente CHIODI ed il Sottosegretario LETTA

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giovedì 10 novembre 2011
TASSE TERREMOTO: TESTO DEL MAXI EMENDAMENTO ALLA LEGGE DI STABILITA’
Si trascrivono alcuni puti del maxiemendamento presentato dal Governo alla Legge di Stabilità
Articolo 5 (terremoto dell’Aquila),
dopo il comma 25 bis è inserito:
Per consentire il rientro dall’emergenza derivante dal sisma che ha colpito il territori abruzzese il 6 aprile 2009, la ripresa della riscossione di cui all’art.39, commi 3-bis, 3-ter e 3-quater, del decreto legge 31 maggio 2010, n.78, convertito, con modificazioni ,dalla legge 30 luglio 2010, n.122, avviene, senza applicazione di sanzioni, interessi e oneri accessori, mediante il pagamento in centoventi rate mensili, di pari importo a decorrere dal mese di gennaio 2012.
L’ammontare dovuto per ciascun tributo o contributo, ovvero, per ciascun carico iscritto a ruolo, oggetto delle sospensioni, al netto dei versamenti già eseguiti, è ridotto al 40%.
si prevede inoltre l'istituzione della 'Giornata della memoria per le vittime del terremoto' che ha colpito l'Abruzzo e si precisa che "tale giornata non costituisce festività ai fini lavorativi" (6 aprile).
Il Comune dell'Aquila (e i comuni montani che si trovano nel cratere e che presentano determinati requisiti) potranno stipulare contratti a tempo determinato a condizioni agevolate, al fine di agevolare la ricostruzione economica, per gli anni 2011, 2012 e 2013, ma per una spesa massima di un milione di euro per ciascun anno.
(notizie tratte da http://www.economia.we-news.com/news/interna/1648-il-testo-del-maxiemendamento-approvato-dal-senato-2d-parte- )
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lunedì 7 novembre 2011
Tasse e ricostruzione: la Polizia manifesta al fianco della popolazione
E’ quanto deliberato stamattina nell’Assemblea Generale convocata d’urgenza da tutti i sindacati di polizia nei locali adiacenti i containers che ancora oggi ospitano la Questura, molto partecipata anche dai dipendenti dell’Amministrazione Civile del Ministero dell’Interno.
Nel corso dell’incontro è stato stigmatizzato il trattamento discriminatorio che il Governo sta riservando ai terremotati aquilani rispetto ai cittadini colpiti da altre calamità.
La partecipazione di una delegazione dei Sindacati di Polizia all’assemblea convocata dal Sindaco Massimo Cialente e a quella tenuta sabato scorso dal Senatore Filippo Piccone, ha permesso di comprendere dal vivo e a fondo quanto sia grave e compromessa l’attività produttiva ed economica di questo territorio, nel cui contesto, concatenati nella filiera economica territoriale si trovano i dipendenti dello Stato, gli artigiani, i commercianti, la piccola e media impresa.
Il disagio di uno solo di questi tasselli, determinerebbe una crisi gravissima e irreversibile.
Ritengono grave e inaccettabile che gli Amministratori e i Parlamentari si siano ridotti ancora una volta all’ultimo minuto per risolvere un nodo fondamentale per L’Aquila e l’intero Abruzzo, ipotizzando a proroga praticamente scaduta, decreti legge d’urgenza da una parte e emendamenti dall’altra.
Per questi motivi i poliziotti prenderanno parte alla manifestazione organizzata dalla municipalità e confederazioni sindacali per domani 8 novembre dinanzi il palazzo dell’Emiciclo in segno di solidarietà e protesta.
Allo stesso modo e per le stesse ragioni prenderanno parte al corteo previsto per venerdì 11 novembre.
L'AQUILA/RICOSTRUZIONE: POLIZIOTTI ADERISCONO A MANIFESTAZIONI PROTESTA (ASCA) - L'Aquila, 7 nov - I poliziotti della provincia aquilana, residenti e non residenti nei comuni del cratere sismico, si schierano a fianco della popolazione per rivendicare il diritto al futuro per L'Aquila. E' quanto deliberato stamane nel corso dell'assemblea generale convocata d'urgenza da tutti i sindacati di polizi...a nello spazio adiacente i containers che ancora oggi ospitano gli uffici della Questura. I poliziotti prenderanno parte alla manifestazione organizzata dalla Municipalita' aquilana e dalle confederazioni sindacali per domani, 8 novembre, dinanzi il palazzo dell'Emiciclo, in segno di solidarieta' e protesta. Saranno poi presenti al corteo previsto per venerdi', 11 novembre. Nel corso dell'incontro, SIULP - SAP - SIAP - SILPcgil - UILpolizia - UGLpolizia di stato - COISP - CONSAP hanno stigmatizzato ''il trattamento discriminatorio che il Governo sta riservando ai terremotati aquilani rispetto ai cittadini colpiti da altre calamita'''. Hanno definito ''grave e inaccettabile che gli Amministratori e i Parlamentari si siano ridotti ancora una volta all'ultimo minuto per risolvere un nodo fondamentale per L'Aquila e per l'intero Abruzzo, ipotizzando, a proroga praticamente scaduta, decreti legge d'urgenza da una parte ed emendamenti dall'altra''.
TERREMOTO: TASSE; SINDACATI POLIZIA ADERISCONO A PROTESTA L'AQUILA
(ANSA) - L'AQUILA, 7 NOV - I poliziotti della provincia aquilana, residenti e non residenti nei comuni del cratere sismico, si schierano a fianco della popolazione per rivendicare il diritto al futuro per L'Aquila e parteciperanno alle manifestazioni in programma domani e venerdì. Lo ha deciso l'Assemblea Generale di tutti i sindacati di polizia. Nel corso dell'incontro - si afferma in una nota - è stato stigmatizzato "il trattamento discriminatorio che il Governo sta riservando ai terremotati aquilani rispetto ai cittadini colpiti da altre calamità. I sindacati di polizia "ritengono grave e inaccettabile che gli Amministratori e i Parlamentari si siano ridotti ancora una volta all'ultimo minuto per risolvere un nodo fondamentale per L'Aquila e l'intero Abruzzo, ipotizzando a proroga praticamente scaduta, decreti legge d'urgenza da una parte e emendamenti dall'altra. (ANSA).
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sabato 5 novembre 2011
TASSE: poliziotti aquilani, preparano la mobilitazione
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lunedì 31 ottobre 2011
TASSE: se sarà mobilitazione il COISP ci sarà
Siamo stati i primi, (già il 10 ottobre scorso), a denunciare che il Dipartimento di P.S. dopo aver preliminarmente ricordato quanto segue:
- il rimborso di quanto dovuto può avvenire: per proprio conto o tramite sostituto d’imposta;
il rimborso dovrà avvenire obbligatoriamente entro il mese di dicembre 2020;
che la rateizzazione è stata prevista in massimo 120 rate a decorrere dal mese di novembre 2011;
che le 10 rate scadute ( 1 gennaio – 31 ottobre 2011) dovranno essere versate entro il 16 dicembre;
ha invitato gli uffici periferici, Prefettura e Questura dell’Aquila, ad informare i propri dipendenti – i poliziotti aquilani - che "le rate scadenti tra il 1° gennaio 2011 e il 31 ottobre 2011 saranno trattenute in un’unica soluzione sul cedolino stipendiale del mese di novembre 2011 al fine di consentire il versamento delle stesse entro il termine stabilito dal DPCM 4 agosto 2011, ovvero il 16 dicembre 2011".
E’ anche vero però che questa restituzione, per il momento, è stata richiesta solo per i poliziotti in quanto altre Amministrazione (forse con una coscienza più umana di quella del Ministero dell’Interno) non sono state così solerti nel richiedere ai propri dipendenti di adeguarsi alla normativa.
A distanza di 20 giorni dall’allarme lanciato e comunque a tempo ormai scaduto, non vi è traccia della sospensione del pagamento o della eventuale ulteriore proroga con relativo abbattimento della somma da restituire e pertanto tutti gli aquilani e dunque anche i poliziotti, si apprestano a dover fare i conti con un pesante debito (si parla di circa 100 milioni di euro) da pagare alle casse di uno Stato che invece di tutelare i cittadini-contribuenti, che hanno avuto pesanti ripercussione scaturite da un evento così devastante, si comporta come farebbe uno strozzino con l’imprenditore in difficoltà.
Chi ha giurato fedeltà alla Repubblica ed alle leggi dello Stato non può pensare che chi ci Governa voglia infliggere una simile condanna ad un territorio già pesantemente martoriato, aspettiamo dunque fiduciosi che arrivi questo provvedimento di proroga con contestuale abbattimento delle tasse da restituire, in caso contrario diciamo già da ora che se ci sarà una mobilitazione i poliziotti del COISP ci saranno.
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mercoledì 26 ottobre 2011
Abruzzo protagonista al raduno annuale del COISP
Un’uniforme che rappresenta l’amore per la propria Patria, il senso del dovere, lo spirito di sacrificio, l’impegno civile, la lotta per la giustizia, la legalità e la solidarietà: valori che uniscono i poliziotti di tutta Italia e che permeano l’attività quotidiana del COISP.
L’evento alla quale hanno preso parte i Quadri Dirigenti del sindacato, i Segretari Nazionali e Territoriali e centinaia di Poliziotti da tutta Italia, nonché rappresentanze di associazioni ed Autorità di settori, ma anche molti amici esterni della Polizia è stata l’occasione per ripercorrere le tante battaglie sindacali combattute negli ultimi mesi e che hanno visto il COISP assoluto protagonista - per aver guidato in tutto il Paese la protesta delle Forze dell’Ordine contro il Governo con le sagome dei poliziotti "pugnalati alle spalle".
Durante l’incontro si è appresa la notizia di un’ulteriore intervento, da parte del Governo, sulle pensioni. A questa evenienza il Segretario Nazionale Franco Maccari con il consenso di tutta l’organizzazione del COISP ha opposto un netto rifiuto infatti ha affermato: "Lo diciamo da subito e con grande determinazione: il Governo stia alla larga dalle pensioni dei poliziotti!".
"Siamo estremamente chiari: non accetteremo che vengano neppure sfiorati i diritti dei lavoratori del Comparto Sicurezza e Difesa, né ci lasceremo abbindolare da chi ci verrà a parlare di imposizioni da parte dell’Europa. Un’Europa lontana dai cittadini, che non riesce neppure a garantire loro il bisogno primario della Sicurezza, non ha per noi alcuna autorevolezza e credibilità. Di

Per l’Abruzzo erano presenti il Segretario Provinciale dell’Aquila Santino Li Calzi ed il Segretario Regionale Alessandro ROSITO il quale si è reso protagonista e vincitore del concorso inerente "campagna pubblicitaria" del COISP per il 2012, con la locandina "duri si … ma corretti – passa al coisp – il tuo sindacato" .
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martedì 25 ottobre 2011
COISP: Sulle pensioni pronti ad una mobilitazione seza precedenti
PENSIONI DEI POLIZIOTTI! IL COISP: PRONTI
AD UNA MOBILITAZIONE SENZA PRECEDENTI
Un’Europa lontana dai cittadini, che non riesce neppure a garantire loro il bisogno primario della Sicurezza, non ha per noi alcuna autorevolezza e credibilità. Di fronte ad una crisi sociale senza precedenti, che investe tutta l’Europa, ed in maniera particolarmente drammatica l’Italia, non si può pensare di penalizzare gli uomini e le donne in divisa che ogni giorno, tra mille difficoltà economiche e lavorative, si sacrificano per garantire la convivenza civile e la sicurezza dei territori. Il Governo non pensi di affondare ancora le mani nelle tasche delle Forze dell’Ordine: se verranno toccate le pensioni metteremo in atto una mobilitazione senza precedenti”.
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lunedì 17 ottobre 2011
Il COISP domani protesta al Senato. Maroni trovi le risorse o si dimetta.
RICONOSCIMENTI E SOLIDARIETA’!
MACCARI: FOSSE PER LA POLITICA, IL PAESE SAREBBE GIA’ NELL’ANARCHIA.
DAL GOVERNO SOLO OSTACOLI AL LAVORO DELLE FORZE DELL’ORDINE.
MARONI TROVI RISORSE O SI DIMETTA. IL SENATO SFIDUCI L’ESECUTIVO!
I poliziotti del Sindacato Indipendente COISP terranno domani pomeriggio un sit-in di protesta di fronte a Palazzo Madama, dove alle 16,30 è atteso il ministro dell’Interno Maroni per riferire sui fatti di Roma. “Siamo stanchi di assistere alle passerelle e ai bavosi attestati di solidarietà da parte dei politici. Siamo stufi di ascoltare parole, parole e ancora parole. Non sono le parole a proteggerci dalle violenze dei teppisti, non portiamo con le parole il pane a casa, non sono le parole ad assicurare un futuro ai nostri figli”. E’ quanto afferma Franco Maccari, Segretario Generale del COISP, che prosegue: “Cosa può dire Maroni al Senato, se non che i poliziotti sono stati bravi, che hanno dimostrato la solita grande professionalità, che hanno evitato che le violenze sfociassero in episodi ancora più drammatici? Lo sappiamo già, lo sanno tutti i cittadini italiani! Gli unici a ricordarlo soltanto all’indomani delle violenze di piazza sembrano essere i rappresentanti del governo, buoni a incassare meriti che non sono loro. Se l’ordine pubblico viene mantenuto nelle piazze, se vengono inferti colpi alla criminalità, lo si deve soltanto agli uomini ed alle donne delle Forze dell’Ordine, al loro impegno mai ripagato, alla loro eroica abnegazione, alla loro insostituibile professionalità.
Fosse per la politica, il Paese sarebbe già nell’anarchia. La politica, infatti, quando interviene, lo fa solo per ostacolare il lavoro delle Forze dell’Ordine: tagliando le risorse in modo insostenibile, inventando leggi criminogene che vanificano anni di lavoro, adottando qualunque possibile strampalato provvedimento che possa contribuire alla disorganizzazione delle strutture e dell’attività operativa. Se il ministro Maroni vuole davvero riconoscere la bontà del nostro operato, ha un solo modo di dimostrarlo: lottando nel governo per destinare al Comparto Sicurezza le risorse economiche necessarie. Se sa di non riuscirci, o se non vuole farlo, ha una sola possibilità dignitosa: si dimetta. Se i nostri senatori vogliono davvero dimostrare la loro solidarietà alle Forze dell’Ordine, lo facciano in maniera concreta: sfiducino Berlusconi e il suo governo che usa i poliziotti come carne da macello, mandandoli ogni giorno al massacro contro i criminali tradizionali e contro i nuovi delinquenti che la politica stessa contribuisce a creare, lasciando affondare il Paese nella crisi economica e negli scandali”.
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sabato 15 ottobre 2011
Scontri a Roma: Coisp per i Tutori dell’Ordine: “Noi da soli a subire gli effetti di una politica inadeguata, inefficiente, menefreghista"
nella sede di alcuni uffici del ministero della Difesa, lancio di oggetti, sassi, sampietrini, petardi e pali contro le Forze dell’Ordine, le solite scene di delirio in una Capitale assediata dalla guerriglia urbana.
In strada, come sempre, i tutori della sicurezza soggetti ad ogni sorta di rischio. Roma ne uscirà devastata, uomini e donne in divisa ne usciranno a pezzi. Siamo in balìa del disordine, dell’inefficienza, del caos, dell’improvvisazione, siamo in un’Italia allo sbando, priva di una guida seria, ma in mano a quel che sembra più la caricatura del Governo, i cui gesti sconsiderati generano effetti disastrosi che ormai ogni giorno sono solo le Forze dell’Ordine ad arginare”.
E’ un preoccupatissimo Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, a commentare così il precipitare degli eventi questo pomeriggio a Roma, dove la manifestazione dei cosiddetti indignatos si è presto tramutata, come si temeva, nella sfilata di gruppi di violenti che hanno scatenato il finimondo in città, dove teppisti senza scrupoli si sono mischiati alla folla pacifica.
“Il nostro pensiero - aggiunge Maccari - corre ai colleghi che a Roma stanno vivendo momenti ad
altissima tensione, rischiando grosso rispetto alla loro incolumità ed alla carriera. Sappiamo bene che sono nella delicatissima situazione di dover tenere la situazione sotto controllo senza che ci vadano di mezzo i manifestanti pacifici e senza venir additati come coloro che vogliono reprimere il dissenso, senza infuocare ancora di più gli animi dei facinorosi e, beffa delle beffe, sentendosi magari criticare perché non usano il pugno duro per fermare i delinquenti mescolati alla folla. E’ un compito ingrato - conclude Maccari -, un compito infame e difficile, stare lì per il bene dei cittadini e sentirsi attaccare proprio da loro. Stare lì per difendere le nostre Istituzioni e sapere che alcuni che siedono all’interno di alcune di esse tradiscono il loro mandato. Stare lì perché mandati a garantire l’ordine pubblico e, di fatto, essere gli unici a subire gli effetti delle proteste e dell’insofferenza e dell’esasperazione - a volte alterata da delinquenti che cercano solo guai – dei problemi quotidiani di cittadini esausti”.
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mercoledì 12 ottobre 2011
martedì 11 ottobre 2011
COISP e restituzione TASSE: Mentre la Politica “latita” i poliziotti iniziano a pagare
- il rimborso dovrà avvenire obbligatoriamente entro il mese di dicembre 2020;
- che la rateizzazione è stata prevista in massimo 120 rate a decorrere dal mese di novembre 2011;
- che le 10 rate scadute ( 1 gennaio – 31 ottobre 2011) dovranno essere versate entro il 16 dicembre;
invita gli uffici periferici, Prefettura e Questura dell’Aquila, ad informare i propri dipendenti – i poliziotti aquilani - che "le rate scadenti tra il 1° gennaio 2011 e il 31 ottobre 2011 saranno trattenute in un’unica soluzione sul cedolino stipendiale del mese di novembre 2011 al fine di consentire il versamento delle stesse entro il termine stabilito dal DPCM 4 agosto 2011, ovvero il 16 dicembre 2011".
Tale previsione, se pur prevista da una norma specifica, non trova assolutamente d’accordo il COISP che ha subito chiesto al Prefetto ed al Questore che si attivino affinché non si proceda, almeno nell’immediato, ad alcuna trattenuta sullo stipendio dei poliziotti al fine di attendere che il Governo emani l’agognata norma che consenta l’ulteriore proroga dell’inizio della restituzione delle imposte e la relativa decurtazione al 40% di quanto dovuto (così come risulta dalle dichiarazioni di alcuni autorevoli Politici locali).
Il COISP sottolinea ad ogni buon fine che da un primo conteggio per saldare le rate scadute non basterà lo stipendio di novembre e neanche quello di dicembre.
OGGETTO: Sisma Abruzzo 6 aprile 2009. Restituzione ritenute fiscali per il personale residente nei Comuni cosiddetti "del cratere".-
AL SIGNOR PREFETTO DI L’AQUILA
AL SIGNOR QUESTORE DI L’AQUILA
Apprendiamo, con rammarico, che il Ministero dell’Interno, Dipartimento di P.S. – Direzione Centrale delle Risorse Umane – servizio T.E.P. e spese varie, con nota nr 333-G/Div 1^ 2° set. Nr 12/2011 datata 10 ottobre 2011, inviata alle SS.LL Prefetti ed a tutti gli Uffici di Polizia d’Italia, relativa a quanto in oggetto indicato, dopo aver fatto le opportune premesse – rappresenta che "il personale della Polizia di stato che ha usufruito della sospensione in argomento dovrà procedere, a decorrere dal mese di novembre, alla restituzione delle imposte trattenute." Seguono poi alcune raccomandazioni sulle informazioni da fornire ai dipendenti e sulle modalità di versamento.
Particolare attenzione il COISP la pone "sull’invito" che l’Amm.ne rivolge agli Uffici Amministrativi Contabili (periferici) ed in particolare:
informare ogni dipendente che le rate scadenti tra il 1 gennaio 2011 e il 31 ottobre 2011 saranno trattenute in un’unica soluzione sul cedolino stipendiale del mese di novembre 2011, al fine di consentire il versamento delle stesse entro il termine stabilito dal DPCM 4 agosto 2011, ovvero il 16 dicembre 2011.
La circolare si conclude con una precisazione, "appare, infine, opportuno precisare che nella comunicazione diretta agli interessati venga evidenziato che l’adempimento dell’obbligo di eseguire i versamenti sopra indicati è necessario anche al fine di evitare eventuali sanzioni che gli Uffici competenti dell’Amministrazione Finanziaria potrebbero applicare direttamente al contribuente".
La circolare di cui sopra ha lasciato sgomento il COISP e provocherà certamente sconforto in tutti i colleghi non appena ne apprenderanno il contenuto in quanto:
non passa giorno che, sui quotidiani locali, non si leggano notizie "rassicuranti" da parte del Presidente della Regione – Commissario Straordinario per l’emergenza Sisma
– Gianni Chiodi ed altri autorevoli esponenti della maggioranza Parlamentare i quali assicurano che il Governo sta predisponendo un provvedimento di restituzione delle somme dovute con una detrazione del 60% analogamente a quanto avvenuto in altre calamità del nostra martoriato Paese.
Considerato, ed è molto probabile, che il Governo centrale trascuri le problematiche della popolazione aquilana, contrariamente a quanto dicono, si pregano pertanto, per quanto di rispettiva competenza, di voler rappresentare all’amministrazione centrale di applicare una moratoria (il COISP si fida di quanto sostenuto dal Presidente CHIODI) in previsione della tanto agognata disposizione (da parte del Governo) in cui si prevede la restituzione di quanto dovuto per tasse sospese nella misura del 40% .
Si chiede inoltre rassicurazioni che, in caso di temporanea "non adesione" al pagamento nei tempi previsti da parte del personale, non si attivino procedimenti disciplinari.
Pubblicato da coisp l'aquila
venerdì 7 ottobre 2011
COISP: Senza intercettazioni la “cricca del terremoto” avrebbe fatto fortuna
Il Coisp: "Aleggia il puzzo di squallida parodia di dittatura
Come non ricordare a "noi" aquilani" che senza intercettazioni non avremmo mai saputo che, mentre il mondo ci crollava addosso e molti piangevano i loro cari, qualcuno sopra le nostre disgrazie "rideva" oppure, è storia di pochi giorni fa che "altri soggetti" volevano effettuare operazioni corsare, incassare i soldi sui fondi del terremoto e poi sparire.
Non vi sono parole per commentare il voto in Commissione Giustizia dove sono stati approvati 2 emendamenti, da parte della maggioranza di Governo, che da una parte prevedono il carcere per i giornalisti che pubblicano intercettazioni "irrilevanti" e dall’altro vietano la pubblicazione delle intercettazioni fino alla cosiddetta udienza filtro.
Nessuno ci toglierà dalla testa che l’intenzione della "maggioranza politica" sia quella di abbattere, uno dopo l’altro, gli ostacoli che si parano davanti a chi pretende di vivere al di sopra di ogni buona regola, tra i quali il sistema dell’Informazione, la Magistratura e le Forze dell’Ordine, sono certamente i più efficaci. Non a caso sono queste le categorie che subiscono quotidianamente attacchi furiosi e deliranti da parte di politici ipocriti troppo preoccupati, sembrerebbe quasi, di potersi un giorno trovare nei guai….
Il COISP, non vuole credere che l’unico pensiero di molti sia quello di rendere ancora più difficile e diabolico perseguire certi milord in giacca e cravatta ma tutti sanno che, tanto per cominciare, ci sono presupposti di Legge ben precisi per essere intercettati e che gli operatori della Sicurezza e della Giustizia non sono certo idioti senza scrupoli che se ne vanno in giro a rovinare la gente perché non hanno un accidenti a che pensare – nonostante il messaggio devastante che certi politici vogliono far passare -, né tantomero hanno tempo e risorse da dedicare a intercettazioni inutili e pruriginose E’ forse questo il problema? La regola è sempre e solo quella semplice che tutti conoscono: chi non ha nulla da nascondere non si preoccupa!
Siamo più che certi che ogni cittadino lo condivide. ed è per questo che ci rivolgiamo ai Parlamentari Abruzzesi affinché non votino il "testo" così come è uscito dalla Commissione Giustizia, il COISP e gli aquilani non lo capirebbero.
Pubblicato da coisp l'aquila
martedì 13 settembre 2011
Lacrimogeni al Senato - Il Coisp al centro di una bufera mediatica:
Inizia così un intervento di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, nel giorno in cui lui stesso e l’intero Sindacato sono finiti al centro di una pseudo bufera mediatica per via di un comunicato del Coisp, divulgato nientemeno che ad agosto, che adesso è “saltato fuori” da qualche cassetto ed è finito su Dagospia, per poi essere ripreso da qualche giornale nazionale. In entrambi i casi la palese e clamorosa provocazione contenuta nel comunicato diretto a criticare gli smodati privilegi della casta dei politici, in cui si leggeva la frase “viene voglia di venire sotto Palazzo Madama e Montecitorio, magari il giorno di ferragosto, e spararvici all’interno i nuovi lacrimogeni in dotazione…” (il seguente riferimento allo “sgombero” di un buon ristorante non lasciava dubbi circa il tenore dell’affermazione!), è stata bollata come progetto di golpe o minaccia, generando una reazione a catena che ha indotto anche altri organi di informazione ad occuparsi in vario modo dell’annosa e seria faccenda.
“C’è da restare a bocca aperta - aggiunge Maccari -, ma in Italia ha più seguito semplicemente chi la spara più grossa! Parliamo e scriviamo seriamente di questioni importanti tutti i giorni, argomentando con motivazioni fondate ed equilibrate le critiche severe e durissime che rivolgiamo ai nostri politici e governanti, e quasi mai la cosa suscita le giuste e sacrosante discussioni. Decidiamo di fare la prova con piccolo e malcelato fuoco d’artificio e, dopo solo un mese, qualcuno ci scopre come i sovversivi più pericolosi d’Italia. E’ davvero troppo prevedibile come passo falso da parte dei nostri detrattori. Il Coisp oramai da tempo si è fatto conoscere bene da tutti come un interlocutore serio e coscienzioso, libero ed indipendente, responsabile ed equilibrato. Il confronto con la politica e con altre realtà della vita pubblica e sociale italiana ci vede sempre più spesso coinvolti, e le nostre iniziative, anche clamorose ma sempre estremamente rispettose delle regole di cui noi Poliziotti siamo i garanti, ci hanno portato al centro della ribalta nazionale. E davvero dovremmo meravigliarci, adesso, che qualcuno tenti di farci passare come i brutti e cattivi della situazione, come quelli che vogliono sovvertire l’ordine democratico, come quelli di cui avere paura? Suvvia… siamo seri”.
e poi attraverso la diffamazione e la calunnia da parte di un Parlamentare nei confronti di un intero Corpo giudiziario accusato di collusioni con la mafia, fino al tripudio di un Presidente del Consiglio che, evviva evviva, apostrofa l’Italia come Paese di merda! Che poesia, che stile! Questi sono solo alcuni degli esempi possibili che avremmo potuto fare, esempi di semplici dichiarazioni,
perché volutamente tralasciamo, in questa sede, i fatti concludenti con i quali ci viene dimostrato tutti i giorni che degli uomini e delle donne della Polizia di Stato non importa proprio nulla a chi di dovere.
Esempi che però - conclude Maccari -, già bastano per dire che in realtà, a ben vedere, da cotanti maestri noi piccoli sovversivi di provincia abbiamo solo da imparare, e che se l’informazione vuole veramente preoccuparsi delle insidie che corre questo Paese e del baratro in cui rischiamo di sprofondare definitivamente senza possibilità di risalire, allora deve guardare decisamente da un’altra parte. Perché gli idioti che scrivono sono quelli che si ispirano a ben altri modelli, modelli di civiltà, di senso dell’onore e del dovere, di coraggio e di spirito di sacrificio, modelli che per l’enormità del loro valore, troppo spesso sono stati spazzati via, magari da tonnellate di tritolo.
Gli idioti che scrivono sono quelli che ancora, nonostante tutto, scendono nelle strade a prendersi pallottole nel petto nel peggiore dei casi e bottigliate in faccia nel migliore, per tenere in piedi questa nostra democrazia”.
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-lo-sa-il-ministro-maroni-che-a-ferragosto-i-poliziotti-sindacalisti-delcoisp-29597.htm#Scene_1
1- LO SA IL MINISTRO MARONI CHE A FERRAGOSTO I POLIZIOTTI SINDACALISTI DEL COISP HANNO PUBBLICATO SUL LORO SITO UN COMUNICATO BOMBA CONTRO I PREZZI STRACCIATI DEL RISTORANTE DEL SENATO, CONCLUDENDO CON UNA FRASE CHE SA DI GOLPE? -
2- SENTITE UN PO’ CHE POESIA: “VIENE VOGLIA DI VENIRE SOTTO PALAZZO MADAMA E MONTECITORIO E SPARARVICI ALL’INTERNO I NUOVI LACRIMOGENI IN DOTAZIONE COSÌ SI COGLIEREBBERO DUE PICCIONI CON UNA FAVA, OVVERO SI OTTERREBBE LO SGOMBERO IMMEDIATO DI CERTI RISTORANTI DA POLITICI MEDIOCRI E SI TESTEREBBERO SU QUEST’ULTIMI GLI EFFETTI DEI NUOVI ARTIFICI LACRIMOGENI IN DOTAZIONE ALLE FORZE DI POLIZIA, LA CUI LESIVITÀ NONOSTANTE LE NUMEROSE INTERPELLANZE PARLAMENTARI, È SEMPRE STATA TENUTA NASCOSTA DA LOR SIGNORI…”
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domenica 11 settembre 2011
Il CO.I.S.P. ricorda l'11 settembre 2001
Alle 08.47 di martedì 11 settembre 2001 l'America viveva un mattino come tanti. Un minuto dopo, alle 08.48, l'odio si abbattè con tutta la sua ferocia su New York, sull'America e sul mondo. Le Torri colpite eruttarono fumo e fiamme, gli occhi delle persone stupore e incredulità.
Quando le Torri crollarono, il mondo intero era già davanti alla televisione e guardava attonito quelle macerie fumanti, che seppellivano per sempre centinaia di persone e di sogni. Seppellivano per sempre le certezze di milioni di persone.
Seppellivano per sempre il mondo che avevamo conosciuto fino ad allora.
Le vittime degli attentati sono oltre tremila, tutti rivendicati dalla rete terroristica Al Qaeda del miliardario saudita Osama Bin Laden; le persone decedute e quelle scomparse sono state circa 5.000. Tanti gli appartenenti alle forze dell’ordine, vigili del fuoco e personale medico e sanitario.
senza giustificazione, senza speranza di vittoria…..
http://www.youtube.com/watch?v=hvAp5lv_U9I
La Segreteria del Co.I.S.P. ha voluto così ricordare, con rispettoso dolore, tutte quelle persone che sono state trucidate dall’odio terroristico!!
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lunedì 5 settembre 2011
Protesta contro la manovra economica. Il Coisp davanti al Senato.
giusto, ma si tira a campare sulle spalle dei più deboli!”
In queste parole Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, riassume lo spirito della manifestazione di protesta che ha avuto luogo oggi pomeriggio a Roma, davanti al Senato. Assieme ai colleghi di altre sigle sindacali, il Coisp ha duramente preso posizione contro “l’insistenza nel non ascoltare i Sindacati di Polizia sulla manovra economica”, e soprattutto contro i numerosi impegni assunti dai rappresentanti del Governo e puntualmente rivelatisi “aria fritta” per gli Operatori del Settore sicurezza, penalizzati e bistrattati fino allo strenuo. E, puntualmente, il “lungo braccio” di quella che somiglia sempre di più ad una dittatura che tenta di imporsi in maniera sgangherata è intervenuto. Si è tentato infatti in tutti i modi di interferire con la manifestazione, cercando in tutti i modi di spostarla in Piazza Navona, per renderla meno visibile e meno efficace. Ma tutto è stato inutile… le giuste ragioni non si possono arginare! I Rappresentati del Coisp hanno tenuto la posizione e, dopo un tira e molla che non ha risparmiato attimi di tensione, la protesta si è svolta come previsto, davanti a Palazzo Madama, in una moltitudine di bandiere, striscioni e quant’altro, guidati dalle immancabili e famose sagome dei Poliziotti pugnalati alle spalle, simbolo dell’azione indomita del Coisp, che oramai sono divenute l’emblema del malcontento di tutti gli Appartenenti al Comparto. Presenti alcuni Rappresentanti del Senato, tutti rigorosamente d’opposizione.
“Non è più possibile continuare a mettere mano sempre e solo ai settori della vita pubblica relativi ai beni ed ai sevizi essenziali – afferma inferocito Maccari riferendosi alle nuove disposizioni della manovra – perché questo significa mettere mano nelle tasche e sulla pelle dei cittadini meno abbienti. Non è possibile ogni volta pensare di intervenire solo ed unicamente sulle categorie che racchiudono il maggior numero di italiani, perché, evviva Dio, quelli sono i cittadini meno abbienti!... ma il più delle volte sono i cittadini più onesti, e quelli che più si barcamenano in sacrifici vari per vivere dignitosamente. Tutti sappiamo bene quali siano i veri sprechi, le vere ruberie, le vere ‘antisocialità’ e le vere ingiustizie nel Paese, ma mai una volta che si intervenga su quelli! Un atteggiamento odioso ed insostenibile, che riguarda certamente gli Operatori della Sicurezza, Servitori dello Stato sempre e continuamente troppo penalizzati a costo di ledere significativamente il relativo diritto degli italiani, che garantisce loro di vivere in una Paese civile, e soprattutto nel quale ripresa economica e lavoro possano realizzarsi veramente, in piena libertà e legalità ed a vantaggio di tutti, e non solo in apparenza con fiumi di soldi che entrano nelle solite poche tasche”.
I Sindacati hanno così lamentato con forza non solo la mancanza di investimenti nel settore, ma addirittura i nuovi tagli previsti, affermando che “con organici ridotti e la prospettiva di ulteriori tagli ai fondi della missione statale sull’ordine e la sicurezza pubblica si abbasserà ulteriormente il livello di legalità e la manovra risulterà ancora più iniqua pesando oltre misura sulla parte onesta del Paese”. “Non possiamo accettare – avevano già unanimemente affermato i Rappresentanti dei Sindacati presenti alla protesta - che per le donne e gli uomini della sicurezza il blocco del contratto duri 5 anni dal 2010 al 31 dicembre 2014, che non vi siano risorse per la copertura delle specifiche indennità, che si continuino a rimandare gli impegni che questo Governo ha assunto come il riordino delle carriere del personale del comparto sicurezza e difesa”. “Non possiamo accettare – insiste ancora Maccari – di essere pugnalati alle spalle con la sfacciataggine di farlo passare per ‘necessario’. Appena ieri il Ministro Maroni ha
annunciato il suo obiettivo di ‘ridurre almeno del 20% l’immensa struttura del Viminale’, affrettandosi a spiegare che ciò significa ‘razionalizzare’ e ‘non certamente ridurre la sicurezza’. Caro Ministro, lei in realtà sa molto bene cosa significa razionalizzare, vero? Sa che ci vorrebbero ben altri interventi, ben altra programmazione e ben altro confronto con chi questo mestiere lo fa sul campo. Caro Ministro – conclude il segretario del Coisp – , proprio in occasione di questa ennesima assurda manovra economica, ci pensi bene, e rifletta davvero su ciò che la Polizia di Stato deve garantire ai cittadini e presto non riuscirà più a fare. Chieda alla sua coscienza cosa vorrebbe e si aspetterebbe da lei stesso e da tutti noi se fosse un normale cittadino, e poi trovi il coraggio di raccontare ancora altre balle. Ma, se quel coraggio crede che non lo potrebbe più trovare, allora faccia la sua parte per evitare questo ennesimo scempio. Faccia il suo dovere fino in fondo, ed assolva al compito che il Paese l’ha chiamato a svolgere difendendo veramente la sicurezza degli italiani”.
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domenica 4 settembre 2011
COISP: Poliziotti in piazza contro la manovra economica
Faranno parte della delegazione, i Segretari Provinciali ed alcuni componenti delle segreterie di L’Aquila, Pescara, Chieti e Teramo.
Si riporta il volantino sottoscritto dalle OO.SS. Nazionali: SIAP, SILP PER LA CGIL, COISP, ANFP.
Il perseverare nel non ascoltare i sindacati di polizia sulla manovra economica,mostra che il Governo non vuole affatto tagliare sui reali sprechi del settore pubblico, che invece avrebbe effetti benefici anche nella lotta alla corruzione vero costo della politica italiana, mentre preferisce come al solito tagliare sui servizi essenziali dello Stato.
La sicurezza è un diritto dei cittadini ed un dovere del Governo assicurarlo, che prescinde dai mercati e dalla crisi finanziaria, infatti disinvestire su di essa significa colpire la precondizione necessaria per la ripresa economica.
Con organici ridotti e la prospettiva di ulteriori tagli ai fondi della missione statale sull’ordine e la sicurezza pubblica, si abbasserà ulteriormente il livello di legalità e la manovra risulterà ancora più iniqua pesando oltre misura sulla parte onesta del Paese.
Non possiamo accettare che per le donne e gli uomini della sicurezza il blocco del contratto duri 5 anni dal 2010 al 31 dicembre 2014, né che non vi siano risorse per la copertura delle specifiche indennità, né che si continuino a rimandare gli impegni che questo Governo ha assunto come il riordino delle carriere del personale del comparto sicurezza e difesa.
Ci domandiamo quale credibilità sia rimasta a questa compagine governativa che non sa provvedere ai servitori dello Stato più esposti ed alla sicurezza dei cittadini per uscire dalla crisi.
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sabato 3 settembre 2011
Poliziotti in piazza contro la manovra economica il giorno 5 settembre alle ore16,00 davanti al Senato
Il perseverare nel non ascoltare i sindacati di polizia sulla manovra economica, mostra che il Governo non vuole affatto tagliare sui reali sprechi del settore pubblico, che invece avrebbe effetti benefici anche nella lotta alla corruzione vero costo della politica italiana, mentre preferisce come al solito tagliare sui servizi essenziali dello Stato.
La sicurezza è un diritto dei cittadini ed un dovere del Governo assicurarlo, che prescinde dai mercati e dalla crisi finanziaria, infatti disinvestire su di essa significa colpire la precondizione necessaria per la ripresa economica.
Con organici ridotti e la prospettiva di ulteriori tagli ai fondi della missione statale sull’ordine e la sicurezza pubblica, si abbasserà ulteriormente il livello di legalità e la manovra risulterà ancora più iniqua pesando oltre misura sulla parte onesta del Paese.
Non possiamo accettare che per le donne e gli uomini della sicurezza il blocco del contratto duri 5 anni dal 2010 al 31 dicembre 2014, né che non vi siano risorse per la copertura delle specifiche indennità, né che si continuino a rimandare gli impegni che questo Governo ha assunto come il riordino delle carriere del personale del comparto sicurezza e difesa.
Ci domandiamo quale credibilità sia rimasta a questa compagine governativa che non sa provvedere ai servitori dello Stato più esposti ed alla sicurezza dei cittadini per uscire dalla crisi.
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venerdì 2 settembre 2011
TOLLERANZA ZERO PER GLI EVASORI FISCALI - SOLO UNA LOTTA SENZA QUARTIERE PUO' DIMOSTRARE AGLI ITALIANI CHE SI VUOLE FARE SUL SERIO
Prosegue Maccari: i Poliziotti e le Forze dell'Ordine forse si sentono ancora più colpiti da questa "franchigia" dell'evasione fiscale, perché fare sconti agli evasori è frutto di un malcostume ed una abitudine tutta italiana, ma santificarlo dentro ad una manovra economica è indegno di uno stato civile.
Dichiariamo guerra aperta agli evasori. Ma non solo ora e non solo per recuperare miliardi, ma per equità e giustizia verso coloro che pagano le tasse, non solo oggi ma da oggi in poi.
Nella serata inaugurale della Mostra del Cinema di Venezia il COISP era presente ed ha distribuito un volantino ai cittadini, che iniziava così: "La corruzione e l’evasione fiscale dilaga più che mai … ed i poliziotti, unico baluardo della legalità, vengono per questo continuamente pugnalati alle spalle!!
Oggi il Governo parla di lotta all'evasione, speriamo sia l'inizio di una presa di coscienza che riporti l'onestà e l'interesse della collettività al centro della politica. Sarebbe un miracolo, conclude ironicamente Maccari.
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giovedì 1 settembre 2011
Il COISP sul Red Carpet alla 68^ Mostra del Cinema di Venezia
Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, annuncia l’ennesima provocatoria ma pacifica dimostrazione del sindacato che il 31 agosto, giorno d’apertura della mostra del Cinema di Venezia, arriverà con le sagome, rinnovate, sul red carpet del Lido!
“La Polizia di Stato sta per cadere inerme sotto le coltellate di un Governo che si è trasformato in un giocoliere prodigio, di quelli che si vedono ai circhi lanciare i coltelli provando a non colpire il soggetto.
Solo che il Governo Berlusconi il gioco lo fa al contrario. Vince tra i ministri chi riesce a inferire più coltellate - continua Maccari -.
Ecco perché è importante che, pur nel rispetto delle manifestazioni culturali, il Coisp faccia sentire la sua voce laddove c’è anche gente sensibile pronta ad ascoltarla”.
“ Cosa c’entra il Coisp con il festival del cinema? – conclude Maccari – apparentemente nulla. Ma nella sostanza molto. Anche la cultura deve farsi portavoce di una necessità di sicurezza che la società ha e che non è più solo una questione di polizia. Soprattutto deve essere chiaro che per ogni poliziotto pugnalato alle spalle, per una Questura o altro Ufficio di Polizia senza risorse, c’è un pezzetto di sicurezza in meno per tutti”!
Pugnalati perché unico baluardo della legalità!
Alla 68° mostra del Cinema di Venezia sfilano
le “poliziotte”... COISP: NOI C’ERAVAMO!!

VENEZIA: GALAN, CLOONEY? A ME MANCA IL CINISMO SPERO CHE I FILM ITALIANI SIANO I PIU' BELLI (ANSA) - VENEZIA, 31 AGO - ''Io sono un cattivo politico, perche' mi manca il cinismo''. Lo ha detto il ministro della Cultura Giancarlo Galan rispondendo ad una domanda sul film che George Clooney presenta quest'anno alla Mostra del Cinema, imperniato sulla corruzione e sulla macchina del fango in politica. Parlando dei film italiani, il ministro ha detto: ''ci aspettiamo siano alla pari con quelli internazionali: qui c'e' il meglio della produzione mondiale, qualche anno fa non era cosi'''. ''A me hanno detto che i nostri film sono belli, poi - ha aggiunto - bisogna vedere anche gli altri, spero e credo che quelli italiani siano piu' belli''. Avviandosi verso il red carpet della Mostra del Cinema Galan, accompagnato dalla moglie Sandra, si e' intrattenuto firmando alcuni autografi e lasciandosi fotografare con alcune ammiratrici. Nella strada fra l'hotel Excelsior il Palazzo del Cinema il ministro ha quindi incontrato la manifestazione del Coisp, il sindacato indipendente di polizia, che protesta contro i tagli sulla sicurezza esponendo diverse sagome di donne poliziotto pugnalate alle spalle. Il ministro ha scambiato alcune battute con uno degli agenti ed e' quindi entrato in zona red carpet. (ANSA). BE/MRS 31-AGO-11
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domenica 28 agosto 2011
IL DOCUMENTARIO SUI BLACK BLOCK? ENNESIMA E SQUALLIDA OPERAZIONE COMMERCIALE CHE MISTIFICA LA REALTA’.
“C’è chi pensa che un Sindacato di Polizia non dovrebbe occuparsi di libri, film, documentari, polemiche che qualcuno ritiene inutili – dice ancora il Segretario Generale del Coisp - Ma noi non siamo solo un Sindacato di Polizia, noi siamo uomini e donne che vivono il loro tempo. Su quelle volanti di notte nei quartieri malfamati di città che non sono più sicure. E’ lì, caro Banchschmidt, che si documenta la vita. E’ su una volante che la invitiamo, non una notte, ma tante e tante di seguito per girare se vuole un documentario vero. E fuori da uno stadio, prima, durante e dopo un derby, non tra squadre, ma tra delinquenti scalmanati che la vogliamo vedere con la sua telecamera a fare interviste, a documentare la vita!”
“Il nostro compito non è giudicare o sostituirci ai tribunali, ma al pari non accettiamo che lo facciano altri. Non una persona che si è occupata dei fatti di Genova, ha mai raccolto la testimonianza di un poliziotto: attenzione non stiamo parlando di Funzionari, ma di un Agente messo lì con poco più di 1000 euro al mese a difendere le ragioni di uno Stato che troppe volte dimentica di essere Stato e si fa piccola politica incapace di prendere decisioni!”
“Noi saremo a Venezia nei giorni e nei posti delle proiezioni – conclude Maccari – e non per cercare lo scontro fisico, sia chiaro, ma per alimentare il confronto, se qualcuno che non teme la verità, vorrà sentire anche la nostra versione!”
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martedì 23 agosto 2011
COISP: LA CAMERA SPEDE UN MILIONE DI EURO IN CANCELLERIA E NELLE QUESTURE MANCA TUTTO. VERGOGNA!
“E’ questa la notizia che apprendiamo dai giornali e che realmente ci lascia basiti – Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, commenta quanto riportato dai quotidiani nazionali – passata la prima sensazione di meraviglia è lo sdegno a prendere il sopravvento”.
“Nelle Questure italiane e negli Uffici della Polizia in genere – continua Maccari – manca tutto, dalla carta per le fotocopie, ai toner, alle risorse di primo consumo. Le divise sono vecchie e per chi opera in borghese viene riconosciuta una miseria per l’acquisto degli abiti”.
“Erano questi i sacrifici che la politica intendeva? – si chiede il Segretario Generale del Coisp – chiudere Comuni e Province, mettere le mani nelle tasche degli statali? E loro? Loro che fanno? Lo avevamo detto e lo ripetiamo, per essere credibili bisogna essere rigorosi soprattutto con sè stessi. E questo rigore non lo vediamo, ma neanche lo intravediamo, negli atteggiamenti di una politica che continua a essere auto referenziale e indisponibile a qualsiasi tipo di rinuncia”.
“Il Coisp – conclude Maccari – è disposto a presentarsi davanti agli Uffici Ministeriali per fare incetta di carta, penne e quant’altro serve, ovviamente a livello dimostrativo perché è inammissibile continuare a vivere in un Paese dove la vera fonte degli sprechi, la politica, continua a ingrossare le sua fila mentre tutto intorno inizia ad esserci il deserto”!
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domenica 14 agosto 2011
Il COISP a Berlusconi e Maroni, con il nostro "buono pasto" vogliamo mangiare al ristorante "dei senatori"
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
On. Silvio Berlusconi
On. Roberto Maroni
Ministro dell’Interno
e, p.c.,
Al Ministero dell'Interno
Ufficio Amministrazione Generale
Dipartimento della P.S.
Ufficio per le Relazioni Sindacali
OGGETTO: I poliziotti esigono di poter usufruire dei buoni pasto da 7 euro al ristorante presso il Senato della Repubblica o presso Palazzo Montecitorio.
Dai principali organi di stampa nazionali apprendiamo che presso il ristorante del Senato è possibile consumare le “lamelle di spigola con radicchio e mandorle” a soli 3 euro e 34 centesimi, che le “penne all’arrabbiata” costano euro 1,60, che un filetto alla griglia costa 5,23 euro e che
I poliziotti invece guadagnano mediamente 1500 euro al mese, che raggiungono faticosamente includendovi l’indennità di servizio esterno, i turni festivi e notturni e qualche ora di lavoro straordinario, quando viene pagata; quasi nessuno gode del privilegio della seconda casa, o meglio ancora di qualcuno che gli paghi, per anni, il mutuo della prima senza accorgersene; paga il biglietto del treno e dell’aereo, il pedaggio autostradale, l’entrata al cinema e allo stadio, il ticket sanitario per se stesso e per i suoi familiari e si veste come può e dove può, facendo i conti al centesimo “per far passare la nottata”. Ha però diritto ad un buono pasto di euro 7 che bastano a malapena a coprire la consumazione di un panino imbottito, accompagnato da una bibita e da un caffè, in quanto per le lamelle di spigola con radicchio e mandorle deve spendere almeno 22 euro, con la conseguenza che i 19 euro di differenza tra quanto pagato da un Senatore ed il corrente prezzo di mercato della spigola viene pagato dai contribuenti, poliziotti inclusi.
Come giustamente osservato da qualche bravo opinionista, un pranzo completo di un parlamentare costa 10 euro, mentre ad un comune mortale 50. La differenza di 40 euro è tutta a carico dei cittadini lavoratori e contribuenti e poiché la casta è rappresentata da poco meno di mille persone che consumano due pasti al giorno, ovvero 60 al mese, l’aggravio prandiale sulle casse dello Stato e quindi dei cittadini tutti, ammonta a ben 29 milioni e duecentomila euro.
Roba da repubblica delle banane, con la r minuscola e con le banane andate a male. E pensare che l’ultimo aumento concesso alle Forze dell’Ordine è stato di appena 20 euro lordi mensili.
E poiché a Roma la consumazione dei pasti per i poliziotti è diventata logisticamente ed economicamente difficile, si esige di poter usufruire dei ristoranti di Palazzo Montecitorio e di Palazzo Madama durante la pausa pranzo ed anche fuori servizio, e si pretende di pagare con il buono pasto da 7 euro.
La misura è colma poiché guadagnare 14mila euro al mese e pagare un luculliano pranzo completo al prezzo di otto euro, prepara le rivolte del pane, accende gli animi, e legittima lo strepitus fori, nonché il disprezzo per la classe politica e per questo Governo che ci ha preso per i fondelli per ben tre anni.
Cosa devono fare i poliziotti che guadagnano 1500 euro (quelli che ci arrivano) e che hanno in tasca qualche buono da 7 euro?
Viene voglia di venire sotto Palazzo Madama e Montecitorio, magari il giorno di ferragosto, e spararvici all’interno i nuovi lacrimogeni in dotazione così si coglierebbero due piccioni con una fava, ovvero si otterrebbe lo sgombero immediato di certi ristoranti da politici mediocri e si testerebbero su quest’ultimi gli effetti dei nuovi artifici lacrimogeni in dotazione alle forze di Polizia, la cui lesività nonostante le numerose interpellanze parlamentari, è sempre stata tenuta nascosta da Lor Signori.
Che si fa, signor Presidente e signor Ministro? Veniamo a spendere il nostro buono pasto di 7 euro presso i ristoranti di Camera e Senato??
In attesa di cortese urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.
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giovedì 11 agosto 2011
Il COISP a Napolitano, vigili su tagli ai "dipendenti" (poliziotti)
MACCARI: “PER ESSERE CREDIBILI CON GLI ALTRI
“Per essere credibili nel rigore bisogna essere per prima rigorosi con se stessi, cosa che ci pare che il
Ministro Tremonti e il Governo non sappiano e non vogliano fare”. Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia - commenta a caldo le prime notizie su quelli che dovrebbero essere i provvedimenti per fronteggiare la crisi che oramai non è più solo raccontata ma reale. “Ringraziamo il Capo dello Stato per aver interrotto le sue ferie pur di toccare con mano il lavoro che il Governo sta facendo in queste ore difficili - dice Franco Maccari – ed è a lui che ci rivolgiamo considerato che l’Esecutivo Berlusconi soffre di una sordità preoccupante e perdurante. Lo statuto dei lavoratori e i diritti conquistati, lo sa bene Napolitano, sono il frutto di tutti i sacrifici che il Paese ha fatto per diventare la democrazia che oggi è e non è possibile cancellare tutto con un colpo di spugna al fine di nascondere gli evidenti errori e incapacità di un Governo che passerà alla storia per aver picconato tutte le roccaforti di libertà di questo Paese”. “Razionalizzare è giusto e sacrosanto, mettere la testa dei dipendenti pubblici su una ghigliottina, significa cancellare ogni minima regola di democrazia e se a questo non segue l’esempio concreto di chi governa, siamo tornati all’epoca dei signorotti. – Incalza il leader del Sindacato Indipendente di Polizia – Ci dica Tremonti cosa significa tagli alla politica. Significa che i parlamentari viaggeranno in treno? Significa che rinunceranno a franchigie e privilegi? Significa che trascorreranno più tempo nei loro collegi elettorali per capire le criticità e cercare di superarle ognuno con le proprie peculiarità?
Significa che decine di uomini impiegati nelle scorte non sempre necessarie di personaggi politici potranno finalmente tornare in forza nell’operatività dei loro corpi di appartenenza? I tagli agli stipendi statali significa tagliare gli stipendi di quei manager che si duplicano e si triplicano nelle loro funzioni? Per quali dipendenti si accorperanno le festività? Per gli Operatori delle Forze di Polizia forse per le quali non solo non esistono domeniche, ma da qualche tempo neanche ferie?
Lavoreremo a Natale e Pasqua, cosa che per altro già facciamo e la domenica la consacreremo come il giorno dedicato a delinquere?”
“Le Forze di Polizia sono pronte a fare le loro parte in un momento congiunturale così difficile – conclude Franco Maccari – ma non sono pronte a essere agnello sacrificale sull’altare di una crisi che non ha origine dal basso, che non è stata creata dai dipendenti pubblici, ma la cui radice è evidentemente in una politica incapace di guidare un Paese”.
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FERRAGOSTO - parti con serenità - Autovelox e Tutor: dove sono?
La Polizia di Stato rende pubbliche le tratte stradali dove sono operativi, giorno per giorno, gli strumenti di controllo della velocità. Un modo per invitare gli automobilisti a moderare l'andatura rispettando i limiti e prevenire così gli incidenti. E' importante tenere la velocità sotto controllo.L'elenco degli autovelox è aggiornato settimanalmente.Con la collaborazione della società Autostrade per l'Italia si può vedere la mappa dei tutor
Come funziona il Tutor: guarda il video che ne spiega il funzionamento
Il ministro dell'Interno ha emanato la nuova direttiva (pdf 945 kb) sulle modalità di utilizzo degli apparecchi rilevatori di velocità. Pubblicato anche il protocollo operativo (pdf 6 Mb)
Autovelox
L'elenco delle postazioni fisse in autostrada (pdf 1248 Kb)
Le postazioni fisse sulle strade statali (pdf 42 Kb)
(link diretto al sito dell'autore)
La Polizia di Stato rende pubbliche le tratte stradali dove sono operativi, giorno per giorno, gli strumenti di controllo della velocità. Un modo per invitare gli automobilisti a moderare l'andatura rispettando i limiti e prevenire così gli incidenti.
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mercoledì 3 agosto 2011
A seguito Manifestasione sindacati Polizia (COISP - SIAP - SILP Cgil) Goverrno rinvia decisione per DPCM Fondo Perequativo
In tal modo, il tentativo del Ministero dell’Economia e Finanze di voler far emanare un D.P.C.M. per l’intero triennio (2011-2013) e non per la sola annualità 2011, con la conseguenza che con le risorse a disposizione vi sarebbe un recupero del solo 35% degli importi non percepiti per effetto dell’applicazione dell’art. 9, commi 1 e 21 del D.L. 78/2010, è stato per il momento bloccato.
L’azione di protesta posta in atto oggi da SIAP, SILP per la CGIL, COISP, ANFP, OSAPP, SINAPPE e FP CGIL Penitenziari e Forestali, con il volantinaggio in Piazza di Monte Citorio, ha sortito un primo positivo effetto, consistente nel rinvio dell’emanazione del D.P.C.M..
Continueremo nella nostra azione di vigilanza per costringere il Governo a rispettare la legge e mantenere gli impegni assunti.
SIAP, SILP per la CGIL, COISP, ANFP, OSAPP,
SINAPPE e FP CGIL Penitenziari e Forestali
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martedì 2 agosto 2011
I SINDACATI DELLE FORZE DI POLIZIA IN PIAZZA CONTRO L’ENNESIMO VOLTAFACCIA DEL GOVERNO
Il Ministero dell’Economia sta infatti tentando, con argomentazioni infondate e pretestuose, di ridurre del 65% le risorse che attraverso un DPCM dovrebbero essere riconosciute, nel 2011 e a scopo perequativo, al personale del comparto sicurezza.
Gli operatori delle forze di polizia sono stanchi di questi vergognosi tentativi di violazione della legge vigente da parte di un governo che fa apprezzamenti di facciata alle Forze di polizia, ma contemporaneamente cerca di non riconoscere agli operatori persino ciò che gli è dovuto per legge.
Per questo le scriventi OO.SS. saranno domani in Piazza Montecitorio, mentre si svolgerà la riunione a Palazzo Chigi per decidere sui contenuti del DPCM perequativo per il 2011, e il successivo Consiglio dei Ministri, per protestare contro l’irresponsabile smantellamento del sistema sicurezza ad opera del governo e per difendere i diritti di chi garantisce ogni giorno la sicurezza nel Paese.
Siap, Silp Cgil, Coisp, Anfp, Osapp, Sinappe
e FP Cgil penitenziari e forestali
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giovedì 28 luglio 2011
COISP: Su indagati per la ricostruzione della Questura - SI FACCIA SUBITO CHIAREZZA
Le indagini, a qualsiasi livello, sui lavori della ricostruzione sono le benvenute, certo sapere che tocca anche sedi Istituzionali come la "Questura" fa un certo effetto.
Ad ogni modo gli avvisi di garanzia non significano "essere colpevoli" anzi è un modo previsto dal nostro ordinamento per mettere a conoscenza gli interessati delle "indagini in corso.
Il COISP – Sindacato Indipendente di Polizia – premesso che nessuno è colpevole sino alla condanna in "Cassazione" chiede agli organi competenti di fare subito chiarezza su un edificio "strategico" per la città, oltre ad avere garanzie che la sede della "Questura" sia riconsegnata nei tempi previsti affinché finalmente i poliziotti che soffrono nei "container" e nei sottoscala della Carispaq, abbiano un ambiente di lavoro idoneo, ed i cittadini usufruiscano dei servizi in ambienti accoglienti.
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venerdì 1 luglio 2011
Il COISP: Sindacati di Polizia si appellano a Berlusconi
Perciò, appare necessario che la S.V. incontri i sindacati e le rappresentanze dei comparti per un adeguato confronto, occasione per chiarire se il Governo da Lei presieduto voglia investire in sicurezza o se invece consideri la sicurezza del Paese una spesa su cui si possa sforbiciare ulteriormente senza risolvere le questioni aperte.
Dalle anticipazioni di stampa, sulla manovra economica che si sta varando, appare evidente che non c’è alcuna chiara volontà di tagliare gli sprechi, che avrebbe effetti benefici anche nella lotta alla corruzione, per recuperare efficienza e risorse da utilizzare anche sull’infrastruttura sicurezza, ma la volontà di colpire ancora una volta le attività operative.
Non possiamo, altresì, accettare che il blocco del contratto si proroghi fino a tutto il 2014, né che non vi siano risorse per la copertura delle specifiche indennità, negli anni 2012 e 2013, previste dalla legge n.74 del 2011, e l’assenza di qualsiasi previsione sul Riordino delle Carriere del personale del Comparto Sicurezza e Difesa, che il Governo, in più occasioni, ha affermato che verrà realizzato in tempi brevi.
In attesa di essere ricevuti le scriventi organizzazioni
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domenica 26 giugno 2011
Il COISP invitato al 1° Congresso Provinciale del FLI aquilano
Nell'intervento, Santino Li Calzi, ha ringraziato il Consigliere Verini per aver recepito il problema dei poliziotti "aggregati" e di averlo portato all'attenzione delle Istituzioni competenti.
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venerdì 24 giugno 2011
L'AQUILA: Coisp, Il centro storico si rianima ed il "Poliziotto di Quartierte" ...latita
Da più parti si leva la voce di un "ritorno al centro storico" ed il
Il centro storico con i suoi testardi cittadini, sta cercando faticosamente di far ripartire la città, ogni giorno il Sindaco restituisce agli aquilani porzione di territorio (è di oggi la notizia della completa riapertura dei "portici del corso") in cui ritornare e questi sono tutti segnali positivi per chi in quelle vie, vive e ci lavora.
Noi poliziotti, orgogliosi e fieri della nostra città dobbiamo partecipare attivamente a questo sogno, far capire che la vita in questo luogo sta riprendendo anche se faticosamente, ed giusto ed importante che questo segnale arrivi dai "poliziotti di quartiere" che prima del sisma effettuavano questo servizio e che per lavoro hanno vissuto la città e le sue strade, cercando di costruire e ricostruire quel legame, quel senso di sicurezza che certo il tempo non ha cancellato, tra la città, i cittadini ed i turisti che timidamente si affacciano, con la Polizia di Stato.
La completa riapertura dei portici del corso, devono essere l’occasione, per il Questore, di comunicare alla città il ritorno per le vie del centro, degli uomini e donne della Polizia di Stato.
Pubblicato da coisp l'aquila
lunedì 13 giugno 2011
COISP: I poliziotti aggregati, una sicurezza per la città.
Si conferma ancora una volta come il personale "aggregato" sia fondamentale per la sicurezza della nostra città, infatti i poliziotti in servizio di Volante questa volta erano entrambi "aggregati".
Un plauso alla loro tempestività e professionalità ma anche alla persona che ha segnalato "le persone sospette" in quanto non è pensabile che le Forze dell’Ordine siano presenti contemporaneamente in ogni luogo e non è nemmeno pensabile militarizzare il territorio, solo una forte e convinta "collaborazione" tra Forze dell’Ordine, che sono impegnati sul territorio nell’arco delle 24 ore, ed i cittadini che devono segnalare ogni anomalia di cui hanno sentore, possono consentire ottimi risultati cosi come avvenuto in questo episodio.
Pubblicato da coisp l'aquila