AL SIGNOR PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
ON.LE SILVIO BERLUSCONI
Come noto le scriventi Organizzazioni Sindacali nell’ultimo anno più volte hanno manifestato il proprio dissenso nei confronti della politica economica del Governo attuata attraverso la manovra finanziaria del maggio scorso, caratterizzata da indistinti tagli lineari alle risorse per garantire livelli adeguati di sicurezza e legalità, nonché dall’insufficiente volontà di salvaguardare la specificità della funzione dei comparti sicurezza e difesa.
Perciò, appare necessario che la S.V. incontri i sindacati e le rappresentanze dei comparti per un adeguato confronto, occasione per chiarire se il Governo da Lei presieduto voglia investire in sicurezza o se invece consideri la sicurezza del Paese una spesa su cui si possa sforbiciare ulteriormente senza risolvere le questioni aperte.
Dalle anticipazioni di stampa, sulla manovra economica che si sta varando, appare evidente che non c’è alcuna chiara volontà di tagliare gli sprechi, che avrebbe effetti benefici anche nella lotta alla corruzione, per recuperare efficienza e risorse da utilizzare anche sull’infrastruttura sicurezza, ma la volontà di colpire ancora una volta le attività operative.
Non possiamo, altresì, accettare che il blocco del contratto si proroghi fino a tutto il 2014, né che non vi siano risorse per la copertura delle specifiche indennità, negli anni 2012 e 2013, previste dalla legge n.74 del 2011, e l’assenza di qualsiasi previsione sul Riordino delle Carriere del personale del Comparto Sicurezza e Difesa, che il Governo, in più occasioni, ha affermato che verrà realizzato in tempi brevi.
Perciò, appare necessario che la S.V. incontri i sindacati e le rappresentanze dei comparti per un adeguato confronto, occasione per chiarire se il Governo da Lei presieduto voglia investire in sicurezza o se invece consideri la sicurezza del Paese una spesa su cui si possa sforbiciare ulteriormente senza risolvere le questioni aperte.
Dalle anticipazioni di stampa, sulla manovra economica che si sta varando, appare evidente che non c’è alcuna chiara volontà di tagliare gli sprechi, che avrebbe effetti benefici anche nella lotta alla corruzione, per recuperare efficienza e risorse da utilizzare anche sull’infrastruttura sicurezza, ma la volontà di colpire ancora una volta le attività operative.
Non possiamo, altresì, accettare che il blocco del contratto si proroghi fino a tutto il 2014, né che non vi siano risorse per la copertura delle specifiche indennità, negli anni 2012 e 2013, previste dalla legge n.74 del 2011, e l’assenza di qualsiasi previsione sul Riordino delle Carriere del personale del Comparto Sicurezza e Difesa, che il Governo, in più occasioni, ha affermato che verrà realizzato in tempi brevi.
In attesa di essere ricevuti le scriventi organizzazioni
proclamano lo stato di agitazione
SIAP - SILP per la CGIL - COISP - ANFP
2 commenti:
per fortuna sono in agitazione..... e se stavano lavorando cosa avrebbero fatto in val di susa....
Carissimo Amico,
204 operatori delle Forze dell'Ordine, che non erano in ... agitazione, sono finiti all'ospedale
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