sabato 26 novembre 2011

IL 28 NOVEMBRE VENEZIA DIVENTA LA CAPITALE DEL RICORDO.GRANDE SFORZO ORGANIZZATIVO DEL COISP PER IL MEMORY DAY 2011

Autorevoli rappresentanti del mondo dell’informazione, tanti Rappresentanti di primo piano del mondo politico e dell’associazionismo, tantissimi Appartenenti alle Forze dell’Ordine giunti da ogni parte d’Italia e soprattutto centinaia di giovani studenti delle scuole di diverse regioni. Saranno i protagonisti dell’edizione 2011 del MEMORY DAY, il giorno del ricordo delle vittime del terrorismo, della mafia del Dovere e di ogni forma di criminalità. La manifestazione, organizzata dal COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia, con la collaborazione dell’Associazione Fervicredo e del Comune di Venezia, trasforma ogni anno Venezia nella “Capitale del Ricordo”. Sarà il Teatro Toniolo di Mestre, ad ospitare il momento clou della manifestazione, con il convegno “Memoria e futuro per una Cultura della Legalità e della Libertà” cui prenderanno parte anche decine di familiari delle vittime del dovere e dei caduti per servizio provenienti da tutta Italia, che si raccoglieranno attorno al braciere commemorativo che sarà acceso dai podisti tedofori che, partendo dalla caserma dei Vigili del Fuoco di Cà Foscari, dove si svolgerà una cerimonia, porteranno la “Fiaccola della Memoria” per le vie della città. Intanto la Segreteria del COISP è in piena attività per assicurare il funzionamento della macchina organizzativa, molto complessa soprattutto sotto il profilo logistico: centinaia di partecipanti, infatti, saranno trasferiti da volontari del COISP nel centro di Mestre, mentre tanti altri già da domani riempiranno diverse strutture ricettive. E’ possibile trovare le informazioni necessarie sui siti www.memoryday.it o www.perricordare.org.
“Lo spirito che muove il MEMORY DAY – dice il Segretario Generale del COISP Franco Maccari – è quello della solidarietà e della condivisione, per la costruzione di un futuro migliore.
Bisogna recuperare il vero senso della storia, approfondire la memoria, riflettere e trasmettere un messaggio di cambiamento. Se la nostra classe politica, se la società intera, riusciranno a riflettere sul sangue versato da tanti anonimi Servitori del nostro Paese, potremo forse sperare in un futuro diverso, costruito sui valori dell’onestà, della solidarietà, del rispetto, del sacrificio, del senso del dovere”.
“Con noi a Mestre – dice Maccari – ci saranno decine di familiari delle vittime del terrorismo, della criminalità più semplice e delle mafie. Vedove, orfani, le cui esistenze sono state ferite due volte: dalla criminalità politica o mafiosa prima, dalle lentezze e dall’indifferenza dello Stato dopo.
Il Memory Day vuole approfondire, spiegare ai giovani il clima degli anni di piombo o delle stragi di mafia, ma anche alzare un grido di protesta per il profondo ed insopportabile vuoto lasciato dallo Stato dopo il sacrificio dei suoi Servitori migliori”.

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