Per la prima volta dopo 40 anni, i militari scenderanno in piazza contro il Governo per una grande manifestazione politica. Politica, perché è vietato ai militari svolgere attività sindacale. Carabinieri e appartenenti agli altri corpi militari dello Stato, manifesteranno per la tutela delle proprie condizioni di lavoro, ma soprattutto per affermare e difendere i propri diritti inalienabili sanciti dalla Carta Costituzionale. Si chiama infatti “Difendiamo la Costituzione” la manifestazione organizzata dal PSD – Partito Sicurezza e Difesa, e dal COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia, che si svolgerà a Roma il 2 dicembre prossimo, con inizio alle ore 11.00 davanti al Ministero della Difesa e al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Una manifestazione per difendere la Costituzione italiana, il diritto di essere cittadini liberi, con uguali diritti e uguali possibilità, il diritto di essere rappresentati, di essere informati, di potersi esprimere, di poter scegliere. Ai militari non è infatti permessa la libera associazione sindacale, non è permesso di esprimere liberamente la propria opinione. Ma l’obbedienza non può in alcun modo mortificare la dignità degli uomini in divisa, né comprimere i diritti riconosciuti nei primi articoli della Costituzione Italiana: tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, tutti hanno diritto di riunirsi pacificamente e di associarsi liberamente, di costituire sindacati a difesa delle condizioni dei lavoratori. E poi i principi sanciti dall’articolo 52 della Carta Fondamentale: “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro nè l’esercizio dei diritti politici. L’ordinamento delle Forze Armate si uniforma allo spirito democratico della Repubblica”. “Difendere questi diritti è dovere di ogni cittadino: significa difendere la Giustizia e la Democrazia nel nostro Paese”, afferma Franco Maccari, Segretario Generale del COISP. “Oggi un carabiniere – spiega il leader del COISP – viene messo sotto procedimento se soltanto osa esprimere il proprio pensiero. Questo non è accettabile in un Paese democratico: essere servitore dello Stato non significa esserne servo!”. Alla manifestazione potranno partecipare soltanto i militari che siano liberi dal servizio, non indossino l’uniforme, che non si qualifichino come militari o si rivolgano ad altri militari in divisa o che si qualificano come tali, secondo quanto prevedono gli articoli 1350 e 1483 del Codice dell’ordinamento militare. “Si tratta di norme illiberali e anacronistiche - dice Maccari - che pongono restrizioni gravissime a diritti civili fondamentali di questi stessi militari che il nostro Governo manda all’estero ad esportare democrazia!”. “Un carabiniere è considerato quasi come un delinquente se manifesta le proprie opinioni o difende i propri diritti!”, spiega Maccari, che conclude: “Il sindacalismo per i nostri colleghi militari rappresenta di una conquista da perseguire ad ogni costo. In Polizia, così come nella cittadinanza, quello alla rappresentanza sindacale è un diritto radicato, che nessuno oserebbe mettere in discussione. Noi non accettiamo di assistere passivamente alla repressione di quei militari che coraggiosamente si battono per il cambiamento, e per questo il 2 dicembre saremo in piazza insieme a loro”.
Buon Sindacato
12 commenti:
D’accordissimo! Era ora che qualcosa si muovesse in questa direzione; ma ditemi un po’: quando mandano Agenti a sgombrare un campo Rom, si è Servitori di che ?
Sindacati o non; esistono due categorie di persone: quelle con la schiena dritta, che sanno dire di “No” prendendosi la responsabilità delle proprie decisioni. E quelle con la schiena piegata, che godono ad obbedire, e che cercano le Dittature.
Quelli con la schiena dritta se ne fregano dei Sindacati e ascoltano solo la loro Coscienza.
Quelli con la schiena piegata non hanno pensieri propri e adottano quelli degli altri.
Buona fortuna per domani e dopo.
Grazie per gli Auguri.
Sul resto, come dici TU esistono diverse categorie di persone, NOI del COISP siamo con la schiena dritta, posso assicurartelo.
ciao, santino
E’ normale che a prestare Servizio nelle F.d.O. ci siano persone coraggiose;
Voi difendete la Legge a costo della vita, questa è la missione che avete accettato; ma anche la Democrazia ha un limite, e la pretesa del Presidente del Consiglio di modificare la Costituzione, e la propaganda etnica della Lega Nord hanno dimostrato che è possibile ritornare sugli stessi passi del Nazismo:
- i valori in cui credono veramente le persone – e quindi soprattutto gli Agenti di Polizia - si dimostrano quando la Realtà stessa non è più credibile, e allora si può credere solo in Noi stessi e in quello che abbiamo imparato (e non in un allenamento professionale di tipo condizionante)
Questa è la domanda che mi piacerebbe che Vi poneste domani: lo Stato che sto servendo riesce a farsi obbedire solo tenendomi per le palle (= minacciando la mia famiglia) o è un paese veramente democratico, senza paura di mettersi in discussione ?
Io dico la prima.
Mi dispiace veramente tanto.
.....è innegabile che qualcuno è tenuto per le palle, ma io sono ottimista, il nostro è un paese democratico che ha le persone e gli anticorpi necessari a far si che continui ad esserlo
Si!, ho capito!, ma il discorso che volevo fare io è:
- davanti a un ordine immorale ma legittimato da un provvedimento amministrativo (es. sparare sulla folla, deportare uomini, etc.), cosa fai ?
1) Eh, io sono un Servitore dello Stato e quindi sono costretto a farlo.
2) C'è un limite a tutto e dunque disobbedisco.
Questo vuol dire "avere la schiena dritta", mica solo protestare per gli stipendi! D'accordo ?
gli ordini "illegittimi" NON SI ESEGUONO
(inoltrato anche presso: COISP; SIAP; SIULP)
Belle parole sicuramente, ma mi lasci il dubbio sulla sincerità del loro significato filosofico:
- un sindacato di Destra (stile “obbedienza e orgoglio”) che difende la “libertà di espressione” ?
Posto che il Fascismo – nella sua interezza e nei suoi rappresentanti politici - sia sempre troppo definitivamente stigmatizzato, tranne che per bocca degli storici di professione, ho appunto dei seri dubbi sulla sincerità dell’impegno nella suddetta questione da parte di chi tradizionalmente ha verso una generica categoria di “Intellettuali” un’avversione di tipo associativo (cioè, per superficiale aderenza mentale ad una particolare categoria professionale – la “Polizia” da “manovalanza”), instaurando un circolo d’odio vizioso nei manifestanti di Sinistra, ciò a vantaggio di politici che sguazzano nella retorica del “Servitore dello Stato” e che il COISP sembra appunto voler utilizzare a suo vantaggio:
mi era già parso infatti con una certa chiarezza, che attività prevalente del COISP fosse l’uso rapace e strumentale delle opportunità di contestazione di categoria (vedi inoltre l’uso del “pupazzo Placanica”), con lo scopo eventuale di raggiungere una posizione politica (ed ecco arrivare puntuale un “Partito di Polizia” di marca COISP!) tramite la quale proteggere dei particolari privilegi delle Forze dell’Ordine (ad usum delphini), quali quello dell’impunibilità per utilizzo della violenza repressiva e ignorante (e, immagino, compiaciuta), tanto caro per esempio a chi vorrebbe nuclearizzare l’Italia per mano di esperti picchiatori: detto ciò mi sono chiesto come mai davanti alla famosa Villa di Arcore non ci fossero oggi bandiere del COISP…
La questione morale, caro COISP, non è “non essere Servi” del migliore offerente, per una scodella di ceci: è che davanti agli ordini amministrativi non possono esistere posizioni convenientemente “di Destra” o “di Sinistra”; che la Polizia è organo nazionale e non un’accozzaglia di “famiglie del bargello”.
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non so a quale sindacato di destra ti riferisci, il coisp è un sindacato INDIPENDENTE, poi ognuno di noi ha certamente le proprie idee che non devono condizionare la posizione del sindacato, ti dirò di più noi siamo contro quei sindacati che hanno (nella loro dicitura) espliciti riferimenti ad organizzazioni sindacali schierate in un modo p nell'altro. per quanto rigurada le propteste ad ARCORE, io non ero presente ma le agenzie di stampa hanno detto il contrario (allego nota AGI):
(AGI) - Milano, 7 dic. - I sindacati di Polizia di Milano hanno organizzato una manifestazione unitaria ad Arcore, nei pressi dei cancelli di Villa San Martino, la "storica" residenza del presidente del Consiglio, per giovedi' 9 dicembre. L'iniziativa, spiega una nota, e' stata organizzata da Siulp, Sap, Siap, Silp per la Cgil, Ugl, Coisp per "impedire lo smantellamento della sicurezza
pubblica e del soccorso pubblico". In particolare, spiegano i sindacati, la protesta sara' rivolta "contro le politiche
finanziare dei soli tagli che hanno gia' sottratto alle Forze di Polizia circa 2 miliardi e mezzo di euro in tre anni" e per "impedire che la manovra finanziaria di quest'anno possa ulteriormente limitare l'operativita' dei servizi delle
forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco con la fissazione, dal 31 dicembre 2010, di un tetto massimo allo straordinario e alle indennita' operative, anche a fronte di maggiori esigenze di sicurezza, che non consentiranno
l'impiego dei poliziotti e dei Vigili del Fuoco per un limite 'ragionieristico'". Con la protesta, poi, i sindacati vogliono
anche sensibilizzare l'opinione pubblica "sul comportamento irresponsabile e vergognoso verso gli operatori di Polizia tenuto dall'attuale Governo, che ha sinora disatteso ogni impegno assunto in campagna elettorale e nei documenti programmatici sui versanti della sicurezza e delle connesse politiche per il personale". Altre manifestazioni, che coinvolgeranno anche la Polizia penitenziaria e il Corpo forestale dello Stato, sono previste contemporaneamente in tutta Italia. (AGI)
per il resto mi sembra di capire che sei prevenuto nei confronti dell'Istituzione Polizia, noi rispondiamo del nostro lavoro ed a volte ne paghiamo le conseguenze anche a caro prezzo.
P.s. mi auguro che la prossima volta mi dici anche chi 6, almeno per sapere con chi parlo
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Lei ha tempo da buttare vedo!
PS L'Anonimato è una garanzia a principale tutela delle Forze dell'Ordine per cui non insista.
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tempo da buttare non ne ho, perchè qui a L'Aquila abbiamo altro (ed anche tanto) da pensare. certo che quando qualcuno mi scrive, ho la buona abitudine, nel mio piccolo, di rispondere. sull'anonimato te lo chiesto 1 volta non mi sembra che sia "insistenza" però se vuoi puoi dirmi chi 6 in forma privata all'email laquila@coisp.it
ciao
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E' il primo caso di un Poliziotto che chiede i documenti "on-line" !
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vedo che TU, hai tempo da perdere, visto che leggi le "cose" come pare a te. ho chiesto come ti chiami (se ti và) non i documenti.
ciao
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