“Dobbiamo prenderne atto… ancora una volta… ci hanno pugnalato alle spalle! Dobbiamo
prenderne atto… il nemico è questo Governo! A noi le colorazioni politiche non sono mai interessate, questo vuol dire indipendenza, dire le cose come stanno, poter dire che noi guardiamo ai fatti, e questi ci confermano che chi ci governa vuole metterci in ginocchio, vuole neutralizzare gli effetti del nostro operato per la sicurezza e la legalità. Siamo Servitori dello Stato, non schiavi! Siano razionali e ragionevoli, e pronti ai sacrifici, non bovinamente supini al potente di turno! Dobbiamo alzare la testa.
Dobbiamo saperci fare sentire! E’ ora di tornare nelle piazze, nelle strade, in ogni dove”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, chiama a raccolta le migliaia di iscritti al Sindacato Indipendente di Polizia, dando il via ad una massiccia campagna di protesta contro “l’insopportabile atteggiamento di prevaricazione, di ingiustizia, di inadempienza, di un Governo che vuole toglierci di mezzo perché rappresentiamo un ostacolo lungo la strada che porta a farsi i propri porci comodi”.
“Adesso basta! - tuona Maccari - Prima di proporci di continuare a tenere bloccati i nostri contratti e tanti altri deliri del genere – come il blocco degli automatismi e la sparizione dei soldi per il riordino, tanto per fare banali esempi -, che si ritorcono contro i semplici cittadini, i veri lavoratori, e chi, evviva Dio, rischia la vita per mettersi al servizio degli altri, si intervenga sulla schifosa melma che ormai invade i palazzi che contano rimpinguando le tasche di chi continua a chiedere sacrifici insostenibili!”.
Tutti pronti dunque, Segretari regionali, provinciali e Quadri sindacali, nonché tutti gli altri appartenenti al Coisp, per mettere in campo ogni iniziativa che sancisca la reazione del territorio alle “scelte scellerate con le quali ci si vuole calpestare, umiliare, mortificare”.
Presto le sagome degli uomini in divisa con un pugnale piantato nella schiena campeggeranno ovunque, “per ricordare a tutti – spiega Maccari – come veniamo considerati dal Governo… carne da macello. Meri strumenti da utilizzare per i propri spot elettorali, e da sacrificare per potersi prendere il merito dei risultati o per avere gli onori di essere quelli che depositano corone di fiori su tombe di eroi strumentalizzati durante cerimonie fasulle e ipocrite. Così trattano uomini e donne della Polizia di Stato, di cui non viene soddisfatta neppure la minima legittima aspettativa legata alla specificità del proprio lavoro. Ma noi non siamo questo – conclude il leader del Coisp -. E non consentiremo più ad alcuno di trattarci così”.
prenderne atto… il nemico è questo Governo! A noi le colorazioni politiche non sono mai interessate, questo vuol dire indipendenza, dire le cose come stanno, poter dire che noi guardiamo ai fatti, e questi ci confermano che chi ci governa vuole metterci in ginocchio, vuole neutralizzare gli effetti del nostro operato per la sicurezza e la legalità. Siamo Servitori dello Stato, non schiavi! Siano razionali e ragionevoli, e pronti ai sacrifici, non bovinamente supini al potente di turno! Dobbiamo alzare la testa.
Dobbiamo saperci fare sentire! E’ ora di tornare nelle piazze, nelle strade, in ogni dove”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, chiama a raccolta le migliaia di iscritti al Sindacato Indipendente di Polizia, dando il via ad una massiccia campagna di protesta contro “l’insopportabile atteggiamento di prevaricazione, di ingiustizia, di inadempienza, di un Governo che vuole toglierci di mezzo perché rappresentiamo un ostacolo lungo la strada che porta a farsi i propri porci comodi”.
“Adesso basta! - tuona Maccari - Prima di proporci di continuare a tenere bloccati i nostri contratti e tanti altri deliri del genere – come il blocco degli automatismi e la sparizione dei soldi per il riordino, tanto per fare banali esempi -, che si ritorcono contro i semplici cittadini, i veri lavoratori, e chi, evviva Dio, rischia la vita per mettersi al servizio degli altri, si intervenga sulla schifosa melma che ormai invade i palazzi che contano rimpinguando le tasche di chi continua a chiedere sacrifici insostenibili!”.
Tutti pronti dunque, Segretari regionali, provinciali e Quadri sindacali, nonché tutti gli altri appartenenti al Coisp, per mettere in campo ogni iniziativa che sancisca la reazione del territorio alle “scelte scellerate con le quali ci si vuole calpestare, umiliare, mortificare”.
Presto le sagome degli uomini in divisa con un pugnale piantato nella schiena campeggeranno ovunque, “per ricordare a tutti – spiega Maccari – come veniamo considerati dal Governo… carne da macello. Meri strumenti da utilizzare per i propri spot elettorali, e da sacrificare per potersi prendere il merito dei risultati o per avere gli onori di essere quelli che depositano corone di fiori su tombe di eroi strumentalizzati durante cerimonie fasulle e ipocrite. Così trattano uomini e donne della Polizia di Stato, di cui non viene soddisfatta neppure la minima legittima aspettativa legata alla specificità del proprio lavoro. Ma noi non siamo questo – conclude il leader del Coisp -. E non consentiremo più ad alcuno di trattarci così”.
Buon Sindacato
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