Carissimi colleghi, in data odierna il nuovo Capo della Polizia, Prefetto Franco
Gabrielli, ha fatto visita alla Questura aquilana per una riunione tecnica con
i vertici delle articolazioni della Polizia di Stato della Regione. In tale
contesto il Capo della Polizia, tenendo fede agli impegni presi sull’importanza
delle relazioni sindacali ha incontrato, per un breve saluto, anche le OO.SS.
quali rappresentanti del personale a cui il Prefetto Gabrielli invia il Suo più
cordiale saluto.
Capo della Polizia Franco Gabrielli (foto tratta da internet) |
Il COISP era rappresentato dal Segretario Regionale Sergio CORRENTE e dal Segretario
Generale della Provincia aquilana Santino LI CALZI.
Ad accompagnare il Prefetto Gabrielli vi erano invece, oltre al Questore di
L’Aquila Dr. Alfonso Terribile, il Direttore Centrale della Polizia di Prevenzione,
Prefetto Mario Papa, il Direttore Centrale dell’Immigrazione e della
Polizia delle Frontiere, Giovanni Pinto, il Direttore Centrale dell’Anticrimine, Vittorio
Rizzi, e il Direttore delle Specialità della
Polizia di Stato, Roberto Sgalla. (Pinto e Rizzi - sono stati Questori a L’Aquila)
Il Prefetto Gabrielli non ha fatto sconti sugli errori, fatti in passato, dell’Amministrazione e questo fa ben sperare
per il futuro, purtroppo non si può tornare indietro (come ad esempio i
concorsi non fatti, i ruoli non attuati ecc) ma ha dato il Suo impegno a far si
che alcune “storture” si possano rimediare a partire dalle norme transitorie
del Riordino delle Carriere. Purtroppo l’attuale situazione non aiuta ed il
fatto che il “comparto” comprenda sia la Polizia ad ordinamento Civile che chi “indossa”
le “stellette” avendo storie e progressioni di carriere differenti fa si che si
“litighi” sempre sulle risorse; su un totale di circa 500mila uomini
dell’intero “comparto sicurezza e difesa” la
Polizia di Stato e la Polizia Penitenziaria
contato 150mila persone ma, come sappiamo bene i colleghi della Penitenziaria
(circa 50mila) fanno ben altre cose e pertanto i numero sono a noi sfavorevoli.
Nella panoramica generale il Capo ha toccato i punti d’attualità, quali il
terrorismo internazionale e ha richiamati tutti a mantenere alta l’attenzione
ed a essere sempre pronti alle evenienze, tenendo presente che è l’immediatezza
della risposta che fa si che si minimizzi il rischio.
Il COISP nel proprio intervento a apprezzato il passaggio in cui il
Prefetto Gabrielli ribadisce, con forza, la necessità e l’importanza del confronto con le Organizzazioni
sindacali che sono una risorsa fondamentale nella risoluzione delle
problematiche. Il confronto potrà essere “aspro” ma non deve trascendere i
limiti del rispetto delle parti.
(il confronto presuppone almeno siano 2 a confrontarsi, sino ad oggi – il coisp
questo confronto con il Questore non lo ha visto, speriamo che il futuro ci
riservi belle sorprese, anche perché, proprio sabato 30 luglio al coisp è stato fissato un appuntamento –
richiesto per’altro mesi fa - con il Dr Terribile per il giorno 8 agosto,
casualità?)
Si è posta l’attenzione sull’annosa problematica della “mobilità interna” e
del fatto che la mancanza di regole fa si che “discrezionalità” che
l’Amministrazione invoca si
traduca spesso il “arbitrio” penalizzando, e demoralizzando il personale
che si vede leso nelle proprie aspettative di lavoro e progressione
professionale. Si è richiesta anche una maggiore celerità nelle richieste di
“accesso agli atti” amministrativi da parte dei poliziotti che si vedono
penalizzati nei confronti dei normali cittadini le cui richieste vengono evase
(dai poliziotti) in tempi rapidi mentre l’Amministrazione ci impiega mesi e dopo
svariati solleciti. Il Capo su tale vicenda si è dimostrato sensibile alla
materia, condividendo (così ci è parso) le lamentele del Coisp.
Altro tema, sollevato dal Coisp, l’armamento individuale e le difficoltà,
in servizio, a portare l’arma con le diverse “fondine” in dotazione (4/5
modelli) che ne impediscono, alcune, la celere operatività nell’estrazione. Non
è mancato un accenno alla difficoltà, quando si è liberi dal servizio (non
obbligatorio), di portare l’arma; a tal proposito il Capo ha detto che è
incomprensibile il fatto che non si possa portare un’arma comune quando invece
si è in possesso di un’arma da guerra.
Il COISP ha chiesto anche maggiore attenzione per il personale della
Polizia Stradale, sul tema della sicurezza degli operatori, visto che la specialità
conta – purtroppo – conta il maggior numero di feriti e di deceduti durante il servizio.
In ultimo si è richiesto che la Questura dell'Aquila e gli uffici di Polizia ubicati nella città di
L’Aquila, continui ad essere
considerata “sede disagiata”.
In conclusione possiamo certamente affermare che, con il Prefetto Franco
Gabrielli alla guida del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, vi è stato un
cambio di marcia; in tutte le dichiarazioni che ha effettuato (pubbliche e
private) si è visto un uomo, un servitore delle Istituzioni, un poliziotto che
dice e fa le cose che ha in mente, confidiamo pertanto che continui su questa
linea e che sia messo in condizione di riportare il tema della “sicurezza” al
centro dell’agenda del “Governo”.
Per quanto riguarda la piccola realtà della Questura aquilana, confidiamo
che le indicazioni che il “Capo” ha dato vengano messe in pratica e, con
l’incontro del prossimo 8 agosto vedremo se vi è qualche positiva notizia.
Intanto abbiamo notato che la “porta” dell’ufficio del Questore – che sino a
pochi giorni fa era sempre chiusa – adesso è … aperta; come sempre entreremo in
punta di piedi ma con le idee chiare in testa.
Buon Sindacato
P.S. Preciso che il Capo in apertura d'incontro ha già detto che gli organici sono ridotti e che nel futuro si devono fare le stesse cose con meno persone. è questo il motivo x cui non si è fatto cenno alla carenze di personale che vi sono, in particolare nei Commissariati dipendenti di Avezzano e Sulmona. A tal Proposito il Capo a detto che la colpa è dei nostri cugini di Pescara i quali sono, in percentuale, il 15% in più rispetto all'organico previsto, mentre la Provincia di L'Aquila conta un deficit del 12%.
P.S. Preciso che il Capo in apertura d'incontro ha già detto che gli organici sono ridotti e che nel futuro si devono fare le stesse cose con meno persone. è questo il motivo x cui non si è fatto cenno alla carenze di personale che vi sono, in particolare nei Commissariati dipendenti di Avezzano e Sulmona. A tal Proposito il Capo a detto che la colpa è dei nostri cugini di Pescara i quali sono, in percentuale, il 15% in più rispetto all'organico previsto, mentre la Provincia di L'Aquila conta un deficit del 12%.
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