giovedì 23 dicembre 2010

COISP: Giornali e Politica

GIORNALI AL SOLDO DEL PADRONE USATI COME MACCHINE DA GUERRA.
COISP: I TITOLI D’APERTURA DEL QUOTIDANO "LIBERO", UNA VERGOGNA.
PLAUSO ALLE PAROLE DEL PRESIDENTE NAPOLITANO: "ECCO COSA FA LA VERA POLITICA. ASCOLTA"

“Giornali al soldo del padrone vengono utilizzati come pericolose macchine da guerra”. E questo il commento di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia alla lettura dell’ignobile titolo con cui il quotidiano Libero ha aperto ieri il giornale.
“Ancora una volta – dice Maccari – noi abbiamo supplito all’assenza e all’indifferenza di un Governo che invece di stemperare gli animi acuisce i conflitti sociali e, quando non può farlo direttamente perché sarebbe incostituzionale, arma le penne di quei giornalisti che, dimenticando non solo le regole della deontologia professionale, ma non ricordando anche cosa in passato questi atteggiamenti hanno provocato nella società, sparano siluri la cui pericolosità non avrà effetti su di loro, che quando non sono seduti al calduccio dietro una scrivania, camminano
scortati e la cui sicurezza grava sulle spalle degli italiani, ma esploderà in piazza tra ragazzi che hanno l’età dei loro figli privilegiati, una pericolosità che le Forze dell’Ordine fronteggiano molte volte a un prezzo altissimo”.
“Noi non vogliamo che una sola parola di solidarietà per le Forze dell’Ordine compaia sulle pagine di quei quotidiani che, come si dice popolarmente ma in maniera molto efficace, “tirano la pietra e nascondono la mano” – continua il Segretario Generale del Coisp – non accettiamo che il nostro lavoro ed i pericoli a cui andiamo incontro, per colpa delle pericolose parole scritte ai soldatini del re, vengano strumentalizzati e diventino l’occasione per gente incapace, come i rappresentanti dell’esecutivo Berlusconi, per fare facile demagogia”.
“Il nostro plauso – conclude Maccari – va al Capo dello Stato che si è determinato ad incontrare gli studenti che protestavano. E’ questo che deve fare la politica.
Ascoltare. Ci rendiamo conto che la metà dei parlamentari non vantano il pedigree politico di Giorgio Napolitano, ma se la loro massima aspirazione è creare conflitti, allora li invitiamo a gestire circhi e arene, luoghi dove uomini-animali si confrontano senza l’utilizzo della ragione ma rispondendo solo all’istinto”.
Buon Sindacato

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