E’
trascorsa appena una settimana, da quando il COISP aquilano, d’intesa
con la Segreteria Nazionale, ha lanciato la campagna di
sensibilizzazione nazionale, contro il monumento a ricordo di Carlo
Giuliani, morto mentre con un estintore stava attaccando una
camionetta dei Carabinieri.
L’iniziativa
del Sindacato Indipendente di Polizia trova il consenso di molti
cittadini i quali insorgono assieme al Coisp contro il monumento a
Carlo Giuliano posizionato in piazza Alimonda a Genova.
In
migliaia stanno firmando la petizione con un solo grido:
“Rimuoverlo!”
la pagina di Avazz per firmare la petizione |
“Inneggiare
alla violenza, onorare i gesti di chi ha violato la legge e voluto
imporsi sugli altri con la prepotenza aggredendo incolpevoli
Appartenenti alle Forze dell’Ordine è una stortura intollerabile.
E se le Istituzioni, in particolare quelle genovesi, fingono di non
vedere o peggio danno il proprio assenso a quest’assurdo
capovolgimento di ogni principio democratico, i cittadini non ci
stanno. La maggior parte di loro crede ancora fermamente nel rispetto
delle regole e delle Istituzioni e, pur avendo i propri convincimenti
e volendo magari cambiare le cose, rifiuta l’idea che si possa
ricorrere alla violenza nascondendosi dietro a qualsiasi copertura,
che sia il passamontagna di un no global o la
sciarpa
di un ultrà o il casco di un delinquente abituale. Sono migliaia, in
soli pochi giorni, quelli che ci hanno messo la faccia, chiedendo
senza-se-e-senza-ma l’eliminazione dell’indegno tributo ad
una persona che ha partecipato volontariamente e pervicacemente alla
devastazione di una città ed all’aggressione senza precedenti alle
Forze di Polizia”.
Così
Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, commenta l’immediato
e diffuso consenso registrato dopo la petizione lanciata dal COISP -
Sindacato Indipendente di Polizia - per chiedere la rimozione del
monumento in granito posizionato nei giardini di piazza Alimonda, a
Genova - in occasione dell’ultimo anniversario degli scontri
avvenuti durante il G8 del 2001 - in onore di Carlo Giuliani, il
giovane manifestante che rimase tragicamente ucciso da un colpo di
pistola partito dall’arma dell’allora ancor più giovane
Carabiniere Mario Placanica, contro il quale il primo si stava
scagliando imbracciando un estintore, nel pieno degli attacchi
furiosi che riempivano ogni angolo della piazza in mezzo al fuoco dei
mezzi dati alle fiamme dai black bloc che, impugnando ogni genere di
arma impropria, circondavano il defender in cui Placanica era
intrappolato. Lo stesso ex militare – che in seguito ha lasciato
l’Arma dei Carabinieri – ha poi dovuto subire un interminabile
iter giudiziario, in ogni grado e sede di giudizio, fino davanti alla
Corte Europea, venendo sempre puntualmente ritenuto innocente avendo
agito per legittima difesa. Dopo il posizionamento del cippo in
granito, che ha sostituito una targa precedentemente collocata in
piazza Alimonda sempre in memoria di Giuliani, il Coisp è insorto
contro quella che ha definito un’iniziativa “che onora
l’aggressione alle Forze dell’Ordine”, chiamando in causa le
Istituzioni ed i Politici genovesi cui ha chiesto chiarimenti e
spiegazioni, ma registrando solo un assordante silenzio.
Di
qui l’idea di coinvolgere direttamente i cittadini, che già in
3.800 circa, da ogni angolo d’Italia ma anche, sorprendentemente,
dall’estero, hanno condiviso l’indignazione verso “un gesto
sconsiderato” firmando la petizione per la rimozione del monumento
su
http://www.avaaz.org/it/petition/RIMUOVERE_il_monumento_dedicato_a_Genova_a_Carlo_Giuliani_Considerato_un_eroe_per_aver_commesso_fatti_gravissimi/
I
numeri ci danno ragione – continua Santino Li Calzi Segretario del
COISP aquilano - che ha provveduto alla registrazione della petizione
on-line, in una settimana oltre alle già 3840 firme certificate vi
sono state 150mila visualizzazioni della petizione, 2194 condivisioni
su Facebook, 117 su Twitter ed oltre 171 email inviate.
Le
firme raccolte sino ad ora – continua il segretario aquilano –
sono state inviate stamani al Sindaco di Genova Dr Marco DORIA, al
Presiente del Consiglio Comunale Dr Giorgio Guarello ed ha tutti i
gruppi consiliari del Capoluogo Ligure.
“Non
dubitavamo che la maggior parte delle persone la pensasse così -
aggiunge Maccari -. Ma quello che non possiamo sopportare è che
trovino spazio sempre e solo quei pochi che continuano a dare una
versione distorta dei fatti, con strumentalizzazioni che hanno
finalità niente affatto nobili e che vorrebbero far passare per
lecite, per giuste ed addirittura per nobili azioni che non sono
altro che reati e che non possono trovare giustificazioni in alcuna
convinzione politica, sportiva, ecologista o quant’altro, senza
farci scivolare tutti verso la barbarie più assoluta. Noi delle
Forze dell’Ordine - insiste il Segretario del Coisp - non facciamo
che vigilare, per un’intera esistenza, proteggendo chi voglia
imporsi sugli altri con la forza e la violenza. E’ un compito
ingrato, duro e difficile, che ci mette costantemente di fronte a un
lavoro titanico anche per migliorare il nostro modo di essere. Lo
facciamo tra mille difficoltà, privazioni e sacrifici, venendo
spesso calpestati nella nostra dimensione di uomini e donne comuni.
Ma tutto possiamo sopportare fuorché un oltraggio talmente
dichiarato ed al limite dell’apologia di reato, come la
celebrazione da eroe riservata a chi è morto mentre e perché
tentava di distruggere tutto, compresi i colleghi in servizio”.
“Oggi
– conclude Maccari – ancora una volta i cittadini stanno
mostrando come la pensano e da quale parte vogliono stare.
Istituzioni e Politica continueranno a infischiarsene della volontà
del popolo?”
Buon Sindacato
Coisp - L'Aquila
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