In serata il voto finale sullo svuota- carceri, il Coisp: “Da un Governo all’altro,
…cambiare tutto perché nulla cambi… E a farne le spese siamo sempre noi!”
…cambiare tutto perché nulla cambi… E a farne le spese siamo sempre noi!”
“Cambiare tutto perché nulla cambi. Il pensiero, di gattopardiana memoria, è tristemente adatto a questa giornata in cui, con il Decreto svuota-carceri che incombe, gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine ricevono, durissimo, l’ennesimo colpo: da un Governo all’altro, da chi sembrava agire
guidato da tutto fuorchè dalla competenza, a chi può vantare il massimo di professionalità e tecnicismo, per noi è sempre uguale, si fa leva sui nostri già scarsissimi mezzi e sulla nostra infinita buona volontà, indebolendo però di fatto l’Apparato della Sicurezza a scapito dei cittadini”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, interviene nel giorno in cui è fissato alla Camera l’esame del disegno di conversione in legge del Decreto 22 dicembre 2011, n. 211, recante interventi urgenti per il contrasto della tensione detentiva determinata dal sovraffollamento delle carceri. Il Governo, che ha visto approvato il provvedimento in Senato, giorno 9 febbraio ha incassato la fiducia della Camera sul decreto cosiddetto “svuota carceri” - con 420 sì, 78 no e 35 astenuti - per il quale, nel tardo pomeriggio di oggi, è prevista la votazione finale. Tra i punti principali del Dl del Ministro della Giustizia, Paola Severino, c’è la previsione secondo la quale gli arrestati in flagranza, reati di competenza del giudice monocratico, dovranno essere trattenuti nella camere di sicurezza degli uffici della Forze dell’Ordine in attesa del giudizio per direttissima, che dovrà tenersi entro 48 ore.
Una previsione, quest’ultima, avversata con la massima determinazione da più parti e soprattutto dal Sindacato Indipendente di Polizia che ha dato a gran voce l’allarme legato all’insufficienza di mezzi e soprattutto di uomini per far fronte ad un impegno di sorveglianza ed assistenza (dieci Agenti per un detenuto) che ne limiterà enormemente l’operatività rispetto agli altri servizi.
“E’ fin troppo noto che facciamo già i salti mortali per coprire le nostre normali attività – aggiunge Maccari – e che spesso non abbiamo i mezzi per far fronte alle nostre necessità… (sono arrivati persino a farci anticipare di tasca nostra le spese per le missioni!), pensare adesso che dobbiamo assumerci altri compiti ed incombenze che neppure ci sono propri, è davvero una beffa… soprattutto perché non servirà affatto a risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri, neppure in minima parte”.
“Siamo sconcertati – conclude Maccari – dal fatto che gli Esecutivi che si susseguono alla guida del Paese, così tanto diversi fra loro, abbiano in comune sempre e solo questa caratteristica ‘letale’ di accanirsi su quei Servitori dello Stato che non possono tirarsi indietro in alcun caso, che non vogliono neppure farlo, inchiodati alle proprie responsabilità dalla dignità e dal senso del dovere. E’ la più grande e indecorosa delle ingiustizie - conclude il Segretario Generale del Coisp -, perché veniamo sempre usati per ‘mettere una pezza’ su tutto, da tutti, indistintamente e, cosa veramente grave, a scapito non solo nostro, ma anche degli italiani e del loro diritto alla sicurezza”.
Buon sindacato
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