Abbiamo sempre sostenuto che chi viene a L’Aquila per fare carriera è meglio che se ne stia a casa, perché in una città da ricostruire "non servono Ingegneri" - già ne abbiamo troppi - ma "OPERAI" che abbiano a cuore la ricostruzione, sia materiale che morale e che lo facciano con il cuore e non con il portafoglio.
domenica 20 gennaio 2013
Caso IURATO – il COISP non è sorpreso da quanto emerge
Nessuna sorpresa per il COISP – sindacato indipendente di Polizia – aquilano sui retroscena che stanno interessando l’ex Prefetto dell’Aquila, Giovanna Maria Iurato.
Le parole e gli appelli (anche pubblici) del COISP sono rimasti sempre inascoltati e pertanto oltre all’ex Prefetto dell’Aquila dovrebbero chiedere scusa agli aquilani anche gli amministratori della nostra città, per non aver saputo interpretare il vero volto dell’ex rappresentante del Governo nella nostra città, così come dovrebbero fare ammenda tutti quelli che l’hanno osannata, a partire dall’ex Questore Stefano Cecere che, per non contraddire la signora Iurato, non ha esitato a trasferire, rimettendolo in Questura un ottimo poliziotto.
Vediamo invece che L’Aquila è diventata terra di conquista, dove "stranieri" vengono a lucrare sul dolere di un’intera città, acquisendo meriti che non sono certo loro ma di chi vi lavora stabilmente e non lo fa per soldi ma per amore della città in cui vive.
Non sappiamo se la signora Iurato sia colpevole o innocente, anzi per il momento è certamente innocente in quanto la presunzione di innocenza (sino a condanna definitiva) è un cardine della nostra democrazia e lasciamo alla Magistratura, in cui abbiamo ciecamente fiducia, il compito di fare chiarezza e giustizia.
Sul lato umano e professionale possiamo certo dire che non è stata affatto al fianco dei poliziotti che sono anche cittadini aquilani, in quanto il problema della sicurezza della città non lo ha mai voluto affrontare, almeno con il COISP. A vuoto sono cadute le ripetute richieste di incontro, l’ex Prefetto non aveva mai tempo (o voglia) e ci relegava a colloqui con il Prefetto Vicario Dr. Provolo, il quale poteva solo prendere appunti, senza poter dare certezze in merito alle nostre istanze.
Inoltre, come già emerso da altre dichiarazioni, sono note le numerose "sfuriate" che l’ex Prefetto era solita fare con il personale, di questo ne abbiamo la certezza in quanto anche il COISP è dovuto intervenire per un caso - che ha interessato un nostro iscritto.
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