Il COISP – Sindacato Indipendente di Polizia, ha convocato nella giornata di ieri a Roma i Segretari Nazionali e Regionali per discutere di come intensificare le mobilitazioni contro un Governo in agonia che continua a disattendere gli impegni presi nei confronti degli operatori del Comparto Sicurezza".
Nel corso dell’incontro, i quadri sindacali hanno tracciato le linee di intervento del COISP nell’immediato futuro, nella consapevolezza di dover difendere oggi come non mai gli interessi ed i diritti dei Poliziotti – e di tutti i cittadini – di fronte a un’aggressione senza precedenti da parte del Governo. Un impegno che assume un significato ancora più importante nell’avvicinarsi della data del primo aprile, che segna i trent’anni di sindacalizzazione della Polizia di Stato. "Il Governo – spiega Maccari – continua ad annegare negli scandali, e nel tentativo disperato di tenersi a galla mette in secondo piano gli interessi del Paese e dei cittadini, ma soprattutto continua a pugnalare alle spalle le Forze dell’Ordine, con i continui tagli nei confronti del Comparto che penalizzano quelle donne e quegli uomini che garantiscono l'incolumità dei cittadini e delle istituzioni in una situazione di insostenibile scarsità di risorse". Nel corso della riunione, i Segretari Regionali del Sindacato hanno fornito importanti contributi alla piattaforma rivendicativa nei confronti del Governo, che il COISP sostiene insieme alle altre sigle del "cartello" dei Sindacati di Polizia. "La nostra mobilitazione – continua Maccari – vuole esprimere tutto il malessere della categoria e sollevare al Governo ed al Dipartimento della Pubblica Sicurezza questioni urgenti e finora irrisolte, come l’imposizione del tetto salariale per il triennio 2011/2013 e, sul fronte previdenziale, il chiarimento rispetto all’esclusione dei poliziotti dall’applicazione della cosiddetta ‘finestra mobile’. Si tratta, in sostanza, di riconoscere in maniera concreta e tangibile quella specificità delle Forze dell’Ordine finora dichiarata soltanto in linea di principio".
Per l’Abruzzo era presente il Segretario Generale Agg.to Santino Li Calzi il quale dopo aver condiviso tutte le iniziative a sostegno dei redditi dei poliziotti non ha potuto non rendere partecipi gli amici del COISP Nazionale della situazione precaria in cui operano i poliziotti aquilani che, a distanza di quasi 2 anni, si trovano senza una sede dove poter accogliere le decine di cittadini che si rivolgono alla Polizia quotidianamente ed anche svolgere serenamente il proprio lavoro.
Inoltre è stato chiesto alla Segreteria Nazionale di farsi portavoce presso i competenti uffici del Ministero affinché i colleghi non vengano sfrattati dagli alloggi ricavati nei container, in quanto se pur precari sono sempre un punto d’appoggio per i colleghi delle Volanti e di altri uffici che operano nell’arco delle 24 ore. Tali colleghi non avendo più un punto d’appoggio dove poter riposare tra un turno e l’altro saranno costretti, come subito dopo il sisma, a dormire in macchina.
Il COISP aquilano ha già comunicato al Questore Stefano Cecere che non potrà consentire una simile situazione ed adotterà tutte le iniziative possibile per scongiurare tale situazione ed è pronto a rimontare le tende nel piazzale antistante la caserma affinché tutti sappiano come i vertici Istituzionali della Polizia trattano i propri uomini. Alla città dell’Aquila ed a tutti i suoi abitanti, a cui i poliziotti cercano di garantire sicurezza, si chiede di mettere a disposizione del COISP (3313697685) eventuali "moduli abitativi removibili" o qualsiasi altro mezzo o struttura da poter utilizzare per alloggi provvisori dei poliziotti.
Nel corso dell’incontro, i quadri sindacali hanno tracciato le linee di intervento del COISP nell’immediato futuro, nella consapevolezza di dover difendere oggi come non mai gli interessi ed i diritti dei Poliziotti – e di tutti i cittadini – di fronte a un’aggressione senza precedenti da parte del Governo. Un impegno che assume un significato ancora più importante nell’avvicinarsi della data del primo aprile, che segna i trent’anni di sindacalizzazione della Polizia di Stato. "Il Governo – spiega Maccari – continua ad annegare negli scandali, e nel tentativo disperato di tenersi a galla mette in secondo piano gli interessi del Paese e dei cittadini, ma soprattutto continua a pugnalare alle spalle le Forze dell’Ordine, con i continui tagli nei confronti del Comparto che penalizzano quelle donne e quegli uomini che garantiscono l'incolumità dei cittadini e delle istituzioni in una situazione di insostenibile scarsità di risorse". Nel corso della riunione, i Segretari Regionali del Sindacato hanno fornito importanti contributi alla piattaforma rivendicativa nei confronti del Governo, che il COISP sostiene insieme alle altre sigle del "cartello" dei Sindacati di Polizia. "La nostra mobilitazione – continua Maccari – vuole esprimere tutto il malessere della categoria e sollevare al Governo ed al Dipartimento della Pubblica Sicurezza questioni urgenti e finora irrisolte, come l’imposizione del tetto salariale per il triennio 2011/2013 e, sul fronte previdenziale, il chiarimento rispetto all’esclusione dei poliziotti dall’applicazione della cosiddetta ‘finestra mobile’. Si tratta, in sostanza, di riconoscere in maniera concreta e tangibile quella specificità delle Forze dell’Ordine finora dichiarata soltanto in linea di principio".
Per l’Abruzzo era presente il Segretario Generale Agg.to Santino Li Calzi il quale dopo aver condiviso tutte le iniziative a sostegno dei redditi dei poliziotti non ha potuto non rendere partecipi gli amici del COISP Nazionale della situazione precaria in cui operano i poliziotti aquilani che, a distanza di quasi 2 anni, si trovano senza una sede dove poter accogliere le decine di cittadini che si rivolgono alla Polizia quotidianamente ed anche svolgere serenamente il proprio lavoro.
Inoltre è stato chiesto alla Segreteria Nazionale di farsi portavoce presso i competenti uffici del Ministero affinché i colleghi non vengano sfrattati dagli alloggi ricavati nei container, in quanto se pur precari sono sempre un punto d’appoggio per i colleghi delle Volanti e di altri uffici che operano nell’arco delle 24 ore. Tali colleghi non avendo più un punto d’appoggio dove poter riposare tra un turno e l’altro saranno costretti, come subito dopo il sisma, a dormire in macchina.
Il COISP aquilano ha già comunicato al Questore Stefano Cecere che non potrà consentire una simile situazione ed adotterà tutte le iniziative possibile per scongiurare tale situazione ed è pronto a rimontare le tende nel piazzale antistante la caserma affinché tutti sappiano come i vertici Istituzionali della Polizia trattano i propri uomini. Alla città dell’Aquila ed a tutti i suoi abitanti, a cui i poliziotti cercano di garantire sicurezza, si chiede di mettere a disposizione del COISP (3313697685) eventuali "moduli abitativi removibili" o qualsiasi altro mezzo o struttura da poter utilizzare per alloggi provvisori dei poliziotti.
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