Il Ministro Maroni propone il Daspo anche a certi calciatori che incitano alla violenza.
Maccari (COISP): “Ha pienamente ragione il Ministro, ma lo stesso provvedimento lo meriterebbe anche qualcun altro, qualcuno che gioca ancora con la sicurezza dentro e fuori gli stadi.”
Maccari (COISP): “Ha pienamente ragione il Ministro, ma lo stesso provvedimento lo meriterebbe anche qualcun altro, qualcuno che gioca ancora con la sicurezza dentro e fuori gli stadi.”
“Colgo con soddisfazione le parole del Ministro Maroni sulla necessità di tenere alta la soglia di attenzione sul “problema calcio”, all’indomani delle note vicende sportive che hanno coinvolto grandi squadre del nostro campionato. Dare il Daspo a certi calciatori che si macchiano di atti provocatori e pericolosissimi, sotto il profilo psicologico, per i giovani tifosi dediti al suicidio della propria mente, è certamente una provocazione di rilievo specie se proviene dal responsabile della sicurezza nazionale.” - Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp - il Sindacato Indipendente di Polizia - commenta le dichiarazioni del Ministro dell’Interno sui recenti episodi del mondo del calcio, traendo spunto per attaccare senza mezzi termini le componenti “altre” che il loro dovere non lo fanno. “Ma tale provocazione stride ancor di più se paragonata al polso debole manifestato dalla Giustizia Sportiva poco incline, per oscure ragioni forse connesse al delicato momento della stagione in serie A, a sanzionare i comportamenti dei suoi tesserati in modo deciso, netto e educativo. Qualche migliaio di euro di ammenda rappresentano forse un deterrente per i novelli dei contemporanei osannati dalle folle domenicali?
Eviteranno costoro domani, ripensando alla (per loro) “ridicola” multa, di non provocare con dita, braccia, gambe, gesta puerili, il pubblico allo stadio ansioso di esplodere per il nulla prodotto da questo teatrino ludico? Sono queste le risposte per sanare una piaga assurda che costa tanto, tantissimo a chi come noi guadagna in media 1.500 euro mensili?” – Il leader del Sindacato Indipendente di Polizia continua: “Noi e ed il Ministro Maroni sappiamo bene che i morti e le devastazioni si evitano solo se tutte le componenti che concorrono al teatrino ludico della domenica si danno da fare, se non abbassano la soglia di vigilanza, se esercitano sempre il proprio profilo di competenza senza condizionamenti di sorta. Non ci sembra che questo avvenga. Avviene solo dopo, solo dopo che qualcuno ci rimette la vita o la salute e questo qualcuno è il solito ultimo anello della catena: noi, le Forze dell’Ordine, stufe di tale andazzo!
Società in mano a ricatti delle frange estreme delle tifoserie, giudici poco inclini al pugno di ferro dimostrativo per i rampolli in pantaloncini, resistenze all’adozione delle tessera del tifoso, stadi fatiscenti in mano ad Amministrazioni Comunali o Enti pubblici fuori da ogni logica economica, società dai profili contabili poco chiari, professionisti della provocazione infiltrati nelle curve. Tutto ciò dovrà finire, tutto ciò non contribuisce a fare spettacolo, tutto ciò è e sarà l’introduzione di nuovi scontri, di nuove tensioni, di nuovo inutile dazio che noi non abbiamo più intenzione di pagare. Ministro Maroni - conclude il Segretario Generale del Coisp, Franco Maccari - per noi il Daspo dovrebbe essere notificato anche ai “colletti bianchi” che siedono al suo tavolo tecnico. Lei magari lo pensa e non lo può dire, noi lo urliamo!”
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