“La giustizia non deve restare uno spettro che aleggia nei discorsi vuoti e retorici di molti, deve concretizzarsi nella realtà di chi ha subito offese di ogni genere ed anche nella realtà di chi ha commesso degli errori. Inutile dire quanto un tale principio valga in casi talmente gravi come quelli in cui si è brutalmente spezzata la vita di qualcuno. La decisione assunta nei confronti di Battisti di concedere l’estradizione in Italia, era dovuta prima di tutto ai familiari delle vittime cadute per mano di questo pluriomicida, poi a tutto lo Stato italiano”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, esprime la grande soddisfazione del Sindacato indipendente di Polizia per la decisione del Tribunale Federale Supremo del Brasile, che ha dato il “via libera” (per cinque voti a quattro) all’estradizione verso l’Italia di Cesare Battisti, condannato a quattro ergastoli e attualmente in sciopero della fame proprio per chiedere di non essere rimandato nel suo paese di origine. Il voto decisivo è stato quello del presidente dell’Alta corte, Gilmar Mendes, che ha ritenuto gli omicidi per cui Battisti è stato condannato “crimini comuni” e non “politici”.
“Strappare per sempre un essere umano alla vita ed all’amore dei suoi cari è qualcosa che chiunque sa definire per ciò che è: una barbarie, punto e basta. Il tentativo di Battisti di mettere in piedi assurde impalcature dietro cui schermarsi è stato oltraggioso per il dolore immenso delle famiglie che ha distrutto, oltre che per l’intelligenza di tutti. Oggi sappiamo che finalmente questo assassino inizierà a scontare la sua colpa come il nostro Stato e la nostra legge richiedono”.
Buon Sindacato
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, esprime la grande soddisfazione del Sindacato indipendente di Polizia per la decisione del Tribunale Federale Supremo del Brasile, che ha dato il “via libera” (per cinque voti a quattro) all’estradizione verso l’Italia di Cesare Battisti, condannato a quattro ergastoli e attualmente in sciopero della fame proprio per chiedere di non essere rimandato nel suo paese di origine. Il voto decisivo è stato quello del presidente dell’Alta corte, Gilmar Mendes, che ha ritenuto gli omicidi per cui Battisti è stato condannato “crimini comuni” e non “politici”.
“Strappare per sempre un essere umano alla vita ed all’amore dei suoi cari è qualcosa che chiunque sa definire per ciò che è: una barbarie, punto e basta. Il tentativo di Battisti di mettere in piedi assurde impalcature dietro cui schermarsi è stato oltraggioso per il dolore immenso delle famiglie che ha distrutto, oltre che per l’intelligenza di tutti. Oggi sappiamo che finalmente questo assassino inizierà a scontare la sua colpa come il nostro Stato e la nostra legge richiedono”.
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