giovedì 30 agosto 2007
La Forza del Sindacato
Pubblicato da coisp l'aquila
martedì 28 agosto 2007
Il Questore incontra i Sindacati
Pubblicato da coisp l'aquila
venerdì 24 agosto 2007
Le Statue di ARI





Nelle foto alcune delle opere
Santino Li Calzi Coisp L'Aquila
Pubblicato da coisp l'aquila
giovedì 23 agosto 2007
Inizia la Perdonanza
L’eremita Pietro Angelerio da Morrone era nativo di Isernia (secondo la versione più accreditata dagli storici) e aveva scelto, come luoghi per la predicazione, quelli dell’Abruzzo interno. Tra questi, l’Aquilano e il circondario di Sulmona, la città di Ovidio, in provincia dell’Aquila.
Il 5 luglio 1294, dopo due anni di contrasti (successivi alla morte di papa Niccolò IV), il Conclave, riunito a Perugia, designò il monaco – fondatore di un ordine che per secoli ha avuto, per l’appunto, il nome dei Celestini – come Pontefice.
Un corteo accompagnò il Papa da Sulmona all’Aquila, alla Basilica di Collemaggio, da lui stesso fatta erigere alcuni anni prima, e dove gli furono consegnati le vesti pontificali il 29 agosto 1294, davanti a una folla immensa e, soprattutto, a re Carlo d’Angiò e a Carlo Martello.

Alcuni seguaci del suo ordine trafugarono successivamente le sue spoglie mortali e le portarono nella basilica dell’Aquila di Santa Maria di Collemaggio, dove tuttora riposano.
Fu canonizzato nel 1313 con il nome di San Pietro Celestino.
In quei pochi mesi di pontificato, Papa Celestino lasciò alla città dell’Aquila, ma anche al mondo intero, un’eredità di portata straordinaria. Alla fine di settembre del 1294, infatti, proprio dalla basilica di Collemaggio emanò una Bolla con la quale concedeva un’indulgenza plenaria e universale a tutta l’umanità, senza distinzioni. Un evento eccezionale, visto che accadeva in un periodo in cui il perdono era spesso legato alla speculazione e al denaro.
La Bolla di San Pietro Celestino, che introduceva i concetti di pace, solidarietà e riconciliazione, poneva solo due condizioni per ottenere il perdono. L’ingresso nella basilica di Collemaggio, nell’arco di tempo compreso tra le sere del 28 e del 29 agosto di ogni anno, e l’essere “veramente pentiti e confessati”.
Sei anni prima della Bolla di Bonifacio VIII, che istituiva l’Anno Santo ufficiale della Chiesa, all’Aquila era nato il Giubileo. Un Giubileo che, per un giorno, si ripete ogni anno. Gli Aquilani hanno sempre custodito gelosamente la Bolla della Perdonanza, oggi conservata nella cappella blindata della Torre del Palazzo Comunale. Gli antichi statuti civici vollero che, proprio perché erano stati i cittadini a proteggere il prezioso documento, fosse l’autorità civile a indire la Festa del Perdono, rispettando, comunque, il dettato di Papa Celestino. E ancora oggi è il Sindaco del capoluogo abruzzese a leggere la Bolla del Pontefice, poco prima dell’apertura della Porta Santa della Basilica di Collemaggio da parte di un Cardinale designato dalla Santa Sede.
L’apertura della Porta Santa, la sera del 28 agosto, è preceduta da un lungo corteo storico (circa 1.000 figuranti in costume d’epoca, in rappresentanza del gruppo storico del Comune dell’Aquila, di altri gruppi di città italiane, oltre che a esponenti di amministrazioni e al rappresentante del Governo) che, nel primo pomeriggio, parte dal Palazzo Comunale verso Collemaggio. I personaggi più importanti del corteo sono la Dama della Bolla, che porta l’astuccio nel quale fino al 1997 era conservata la Bolla del Perdono (dopo il suo restauro a cura dell’Istituto Centrale del Libro di Roma, avvenuto proprio in quell’anno, il documento papale viene condotto separatamente alla basilica di Collemaggio, come da indicazione dei restauratori stessi), e il Giovin Signore, che porta il ramo d’ulivo con il quale il Cardinale percuote per tre volte la Porta Santa, ordinando, in questo modo, la sua apertura. Anche il ramo, come la Bolla e le chiavi della Porta Santa della basilica di Collemaggio (la chiesa è di proprietà del Comune), è conservato nel forziere della Torre Civica.
La Bolla del Perdono rimane esposta per un giorno intero all’interno della Basilica di Collemaggio e viene riportata in Comune la sera del 29 agosto, dopo la chiusura della Porta Santa, operata dall’Arcivescovo dell’Aquila.
L’autenticità della Bolla della Perdonanza, la cui commemorazione è accompagnata, da circa 20 anni, da una settimana di feste, concerti, rassegne, convegni e mostre, è stata confermata dal Vaticano. Nel 1967, infatti, Papa Paolo VI, all’atto della revisione generale di tutte le indulgenze plenarie, ha confermato quella di Celestino V, annoverandola al primo posto dell’elencazione ufficiale.
Pubblicato da coisp l'aquila
lunedì 20 agosto 2007
Nuovo Questore a L'Aquila
Pubblicato da coisp l'aquila
sabato 18 agosto 2007
Attenzione all'Avv.to C A G O S S I
Se a qualche utente arriva un messaggio del genere CESTINATELO, NON PAGATE ASSOLUTAMENTE in quanto è una bufala, basta fare un giro su Google (vedi http://bonacina.wordpress.com/2007/07/03/diffidate-dellavvocato-cagossi/#comment-3989; o http://www.mrwebmaster.it/news/news1226.htm) per scovare che tale personaggio non esiste, esiste invece un Avv. Romeo CAGOSSI che non centra nulla.
Mi sembra superfluo aggiungere che lunedì andrò alla Polizia Postale per denunciare l'accaduto ed invito a farlo anche agli altri.
Sperando di aver contribuito a smascherare questo imbroglione, un saluto a tutti.
santino li calzi coisp l'aquila
Pubblicato da coisp l'aquila
venerdì 17 agosto 2007
ancora fiame a l'aquila
Dopo una breve tregua L'Aquila ritorna ad essere attaccata dalle fiamme
oggi ero in servizio ed alle ore 16 circa è scattato l'allarme nei dintorni di collebrincioni il fuoco stava per arrivare ad una abitazione. Sul posto al nostro arrivo vi erano già i Vigili del Fuoco, personale del Corpo Forestale e della Protezione Civile nonchè tanti volontari armati di pale per difendere l'abitazione di un loro concittadino. Il fronte del fuoco e' di circa un chilometro e mezzo e gli uomini che lavorano da terra non possono fare nulla con le fiamme ancora altissime. Hanno operato più Canadair per aver ragione delle fiamme, a sera sembra che il peggio sia passato. Attendiamo domani per scoprire se quest'incubo è finito.
Pubblicato da coisp l'aquila
mercoledì 15 agosto 2007
BUON FERRAGOSTO
il coisp aquilano augura a tutti un buon ferragosto, da trascorrere in serenità con i propri affetti.
santino li calzi coisp l'aquila
Pubblicato da coisp l'aquila
lunedì 13 agosto 2007
Finalmente…. Caruso ha ragione!!!
Scusate se ritorno a parlare dell'On. Caruso, non ho nulla contro di lui anzi stavolta a tutto l'appoggio del COISP. Francesco Caruso è davvero sorprendente prima definisce Biagi e Treu assassini per le loro riforme in materia di lavoro; poi, in merito all’argomento dimissioni da deputato a causa delle stesse esternazioni, abbraccia la linea COISP sull’allontanamento dalle cariche istituzionali di chi abbia subito condanne in giudicato.”
Caruso ha detto “Potrei anche dimettermi, ma prima dovrebbero fare altrettanto i 25 deputati condannati in via definitiva per reati di mafia, corruzione o tangenti”, dimenticandosi opportunamente dei terroristi, stragisti, eversivi come D’Elia, ma è un primo importante passo verso l’applicazione di un principio sacrosanto che, se abbracciato anche da Rifondazione, grazie a Caruso, potrebbe realizzare il convincimento trasversale della necessità politica e morale di sbarrare l’ingresso al Parlamento di quanti abbiano subìto condanne penali.
Allora il COISP dice: forza Caruso, vai avanti così. Il Coisp è dalla tua parte e ti sostiene. Anche se hai detto scemenze, poi, nel tentativo di rimediare, qualche cosa giusta l’hai pure dichiarata. Come cantava De Andrè… “Dal letame nascono i fior”.
Pubblicato da coisp l'aquila
sabato 11 agosto 2007
Caruso, parole come macigni.
Archiviato l'incendio, torniamo a parlare di temi scottanti, sono di pochi giorni fà le dichiarazioni dell'On. Caruso, deputato No Global di Rifondazione Comunista, il quale ha affermato che Treu e Biagi sono degli assassini perché con le loro leggi hanno armato le mani dei padroni per aumentare i profitti a scapito della sicurezza sul lavoro.
Per il Coisp, è perfettamente inutile che il leader del Prc Giordano si affretti a prendere le distanze dal loro accolito, raccontando che “Le parole di Caruso sono culturalmente incompatibili con l’impostazione da sempre adottata da Prc; parole in libertà il cui unico responsabile è Caruso”. Una sconfessione tardiva, perché in Parlamento gente come Caruso non solo deve uscirne, ma non doveva neppure entrarne.”
Il COISP contesta questa sorta di ipocrita abiura della sinistra radicale, ed il macabro tentativo di isolare Caruso assieme al terribile peso delle sue parole, peraltro rivolte ad una vittima di terroristi assassini. Rifondazione Comunista non è infatti esente da colpe: su quella formazione politica grava la responsabilità politica delle troppe parole in libertà contro lo Stato, contro i suoi organi istituzionali e contro i suoi apparati; la responsabilità di “perdonare, premiare ed appagare” gli ex terroristi sovversivi, di accogliere in sé, e conseguentemente in seno alle più alte sedi istituzionali, coloro che hanno abbracciato ed abbracciano ideologie volte al depauperamento della democrazia ed alla sovversione anche armata dello Stato.”
“Far blaterare Heidi Giuliani, assumere come simbolo di sacrificio un delinquentello con estintore (ed a lui titolare la sala riunioni Prc del Senato), giustificare le azioni criminose e vandaliche dei No Global, offrire comprensione alle cariche ed ai lanci di pietre contro la Polizia, sono la base più feconda perché uno come Caruso si senta autorizzato ad esprimere ciò che ha detto, provocando lo sdegno del Presidente della Repubblica e di tutte le forze politiche moderate. Se queste sono le idee, non ci meravigliamo della rinascita delle nuove Br e del pericoloso proselitismo nei centri sociali ed all’interno del disagio giovanile, prodromo di nuovo sangue innocente in Italia. Ripeto: le affermazioni di Caruso non possono essere definite incompatibili con Rifondazione, ma il risultato politico di quanto Rifondazione ed altri gruppi radicali in Parlamento hanno prodotto e seminato.”
Santino li calzi Coisp L'aquila
Pubblicato da coisp l'aquila
venerdì 10 agosto 2007
L'AQUILA IN FIAMME
Pubblicato da coisp l'aquila
mercoledì 8 agosto 2007
disposizioni in favore delle vittime del terrorismo e delle stragi
DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 Luglio 2007 Disposizioni in favore delle vittime del terrorismo e delle stragi, a norma della legge 3 agosto 2004, n. 206. (GU n. 178 del 2-8-2007 )
il testo integrale al seguente indirizzo
http://www.coisp.it/ultimissime/Direttiva%20del%20Presidente%20del%20Consiglio%20dei%20Ministri%20%20alla%20legge%20206%20del%202004%20%20Vittime%20del%20dovere%20%20%20%20%20G%20U%20178%20d.pdf
Pubblicato da coisp l'aquila
martedì 7 agosto 2007
coordinamento per l'indipendenza sindacale delle forze di polizia
questo blog è stato creato per condividere e discutere, dei problemi delle forze di polizia, sia all'interno delle rispettive amministrazioni che nella vita quotidiana.
santino li calzi
Pubblicato da coisp l'aquila