martedì 13 settembre 2011

Lacrimogeni al Senato - Il Coisp al centro di una bufera mediatica:


Esperimento riuscito! Preoccupa di più la palese provocazione di un Sindacato, del vilipendio alla bandiera di un europarlamentare o di un premier che definisce il suo come un Paese di merda! L’ipocrisia non ha limiti…”


“Siamo veramente colpiti da tanta attenzione, non c’è che dire. Anzi una cosa da dire c’è: esperimento pienamente riuscito! Grazie ad alcuni organi d’informazione attentissimi, e forse solo un pochino lenti a divulgare le notizie, abbiamo la prova provata che entusiasmi, falsa indignazione ed altre reazioni varie agli eventi che ci circondano sono solo buffonate studiate ad arte per una sapiente gestione mass mediatica della vita pubblica e politica di questo Paese a proprio piacimento!”.
Inizia così un intervento di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, nel giorno in cui lui stesso e l’intero Sindacato sono finiti al centro di una pseudo bufera mediatica per via di un comunicato del Coisp, divulgato nientemeno che ad agosto, che adesso è “saltato fuori” da qualche cassetto ed è finito su Dagospia, per poi essere ripreso da qualche giornale nazionale. In entrambi i casi la palese e clamorosa provocazione contenuta nel comunicato diretto a criticare gli smodati privilegi della casta dei politici, in cui si leggeva la frase “viene voglia di venire sotto Palazzo Madama e Montecitorio, magari il giorno di ferragosto, e spararvici all’interno i nuovi lacrimogeni in dotazione…” (il seguente riferimento allo “sgombero” di un buon ristorante non lasciava dubbi circa il tenore dell’affermazione!), è stata bollata come progetto di golpe o minaccia, generando una reazione a catena che ha indotto anche altri organi di informazione ad occuparsi in vario modo dell’annosa e seria faccenda.
“C’è da restare a bocca aperta - aggiunge Maccari -, ma in Italia ha più seguito semplicemente chi la spara più grossa! Parliamo e scriviamo seriamente di questioni importanti tutti i giorni, argomentando con motivazioni fondate ed equilibrate le critiche severe e durissime che rivolgiamo ai nostri politici e governanti, e quasi mai la cosa suscita le giuste e sacrosante discussioni. Decidiamo di fare la prova con piccolo e malcelato fuoco d’artificio e, dopo solo un mese, qualcuno ci scopre come i sovversivi più pericolosi d’Italia. E’ davvero troppo prevedibile come passo falso da parte dei nostri detrattori. Il Coisp oramai da tempo si è fatto conoscere bene da tutti come un interlocutore serio e coscienzioso, libero ed indipendente, responsabile ed equilibrato. Il confronto con la politica e con altre realtà della vita pubblica e sociale italiana ci vede sempre più spesso coinvolti, e le nostre iniziative, anche clamorose ma sempre estremamente rispettose delle regole di cui noi Poliziotti siamo i garanti, ci hanno portato al centro della ribalta nazionale. E davvero dovremmo meravigliarci, adesso, che qualcuno tenti di farci passare come i brutti e cattivi della situazione, come quelli che vogliono sovvertire l’ordine democratico, come quelli di cui avere paura? Suvvia… siamo seri”.


“La riflessione che invece si impone - afferma ancora il Segretario del Coisp -, specialmente alla luce del nostro piccolo esperimento, è un’altra: ma veramente qualcuno pensa che siamo tutti senza cervello? Non può essere altrimenti, perché solo se gli italiani vengono ritenuti un popolo di senza cervello si può pensare che nessuno si accorga del fatto che non suscitano altrettanto scandalo, tanto quanto un’ironica e lapalissiana esagerazione di un Sindacato di Polizia, le esternazioni serissime di ben altri esponenti delle Istituzioni italiane. A partire dal vilipendio alla bandiera in cui si esibisce un Europarlamentare della Lega, che vuole usare il tricolore per difendere il balcone dalla cacca dei piccioni, passando per un Ministro che apostrofa i Poliziotti Servitori dello Stato come ‘panzoni’ e buona parte dei cittadini italiani meno fortunati come “la parte peggiore del Paese”,
e poi attraverso la diffamazione e la calunnia da parte di un Parlamentare nei confronti di un intero Corpo giudiziario accusato di collusioni con la mafia, fino al tripudio di un Presidente del Consiglio che, evviva evviva, apostrofa l’Italia come Paese di merda! Che poesia, che stile! Questi sono solo alcuni degli esempi possibili che avremmo potuto fare, esempi di semplici dichiarazioni,
perché volutamente tralasciamo, in questa sede, i fatti concludenti con i quali ci viene dimostrato tutti i giorni che degli uomini e delle donne della Polizia di Stato non importa proprio nulla a chi di dovere.
Esempi che però - conclude Maccari -, già bastano per dire che in realtà, a ben vedere, da cotanti maestri noi piccoli sovversivi di provincia abbiamo solo da imparare, e che se l’informazione vuole veramente preoccuparsi delle insidie che corre questo Paese e del baratro in cui rischiamo di sprofondare definitivamente senza possibilità di risalire, allora deve guardare decisamente da un’altra parte. Perché gli idioti che scrivono sono quelli che si ispirano a ben altri modelli, modelli di civiltà, di senso dell’onore e del dovere, di coraggio e di spirito di sacrificio, modelli che per l’enormità del loro valore, troppo spesso sono stati spazzati via, magari da tonnellate di tritolo.
Gli idioti che scrivono sono quelli che ancora, nonostante tutto, scendono nelle strade a prendersi pallottole nel petto nel peggiore dei casi e bottigliate in faccia nel migliore, per tenere in piedi questa nostra democrazia”.

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-lo-sa-il-ministro-maroni-che-a-ferragosto-i-poliziotti-sindacalisti-delcoisp-29597.htm#Scene_1

1- LO SA IL MINISTRO MARONI CHE A FERRAGOSTO I POLIZIOTTI SINDACALISTI DEL COISP HANNO PUBBLICATO SUL LORO SITO UN COMUNICATO BOMBA CONTRO I PREZZI STRACCIATI DEL RISTORANTE DEL SENATO, CONCLUDENDO CON UNA FRASE CHE SA DI GOLPE? -


2- SENTITE UN PO’ CHE POESIA: “VIENE VOGLIA DI VENIRE SOTTO PALAZZO MADAMA E MONTECITORIO E SPARARVICI ALL’INTERNO I NUOVI LACRIMOGENI IN DOTAZIONE COSÌ SI COGLIEREBBERO DUE PICCIONI CON UNA FAVA, OVVERO SI OTTERREBBE LO SGOMBERO IMMEDIATO DI CERTI RISTORANTI DA POLITICI MEDIOCRI E SI TESTEREBBERO SU QUEST’ULTIMI GLI EFFETTI DEI NUOVI ARTIFICI LACRIMOGENI IN DOTAZIONE ALLE FORZE DI POLIZIA, LA CUI LESIVITÀ NONOSTANTE LE NUMEROSE INTERPELLANZE PARLAMENTARI, È SEMPRE STATA TENUTA NASCOSTA DA LOR SIGNORI…”

domenica 11 settembre 2011

Il CO.I.S.P. ricorda l'11 settembre 2001

11 settembre 2001

il giorno che cambio il mondo


Alle 08.47 di martedì 11 settembre 2001 l'America viveva un mattino come tanti. Un minuto dopo, alle 08.48, l'odio si abbattè con tutta la sua ferocia su New York, sull'America e sul mondo. Le Torri colpite eruttarono fumo e fiamme, gli occhi delle persone stupore e incredulità.
Quando le Torri crollarono, il mondo intero era già davanti alla televisione e guardava attonito quelle macerie fumanti, che seppellivano per sempre centinaia di persone e di sogni. Seppellivano per sempre le certezze di milioni di persone.
Seppellivano per sempre il mondo che avevamo conosciuto fino ad allora.



11 settembre 2001, New York (Stati Uniti); sono le ore 8.48 locali, 16.48 in Italia, un aereo di linea della American Airlines partito da Boston e diretto a Los Angeles con 81 passeggeri a bordo si schianta contro la prima delle Torri Gemelle, quella Nord. Diciotto minuti dopo il secondo attacco: un altro Boeing, partito da Washington e diretto sempre a Los Angeles con 58 passeggeri, investe la seconda Torre. Washington: un’ora dopo un terzo aereo si abbatte sul Pentagono e quasi contemporaneamente il volo numero 93 della United Airlines partito da Newark per San Francisco precipita in un campo della Pennsylvania, vicino a Pittsburgh.
Le vittime degli attentati sono oltre tremila, tutti rivendicati dalla rete terroristica Al Qaeda del miliardario saudita Osama Bin Laden; le persone decedute e quelle scomparse sono state circa 5.000. Tanti gli appartenenti alle forze dell’ordine, vigili del fuoco e personale medico e sanitario.


L’11 settembre, una strage senza ritorno,
senza giustificazione, senza speranza di vittoria…..




http://www.youtube.com/watch?v=hvAp5lv_U9I



La Segreteria del Co.I.S.P. ha voluto così ricordare, con rispettoso dolore, tutte quelle persone che sono state trucidate dall’odio terroristico!!

lunedì 5 settembre 2011

Protesta contro la manovra economica. Il Coisp davanti al Senato.

“Dolosamente non si vuole intervenire nel modo
giusto, ma si tira a campare sulle spalle dei più deboli!”


“E’ inutile che i nostri governanti facciano di tutto per tentare di occultare il dissenso che le loro azioni generano ormai sistematicamente. E’ del tutto evidente quando, con dolo, non si interviene nella maniera più efficiente, razionale ed anche eticamente corretta nell’affrontare i problemi, ma si vuole solo prendere tempo, tirando a campare scaricando il costo presente e futuro di tutto ciò sulle spalle delle categorie più deboli. Chi ci governa dovrebbe capire che ormai non si può più continuare a prendere i cittadini in giro e meno che mai noi Rappresentanti degli Operatori della Sicurezza, avvezzi alle porcate che fanno a gara ad inventarsi pugnalandoci di continuo alle spalle!”
In queste parole Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, riassume lo spirito della manifestazione di protesta che ha avuto luogo oggi pomeriggio a Roma, davanti al Senato. Assieme ai colleghi di altre sigle sindacali, il Coisp ha duramente preso posizione contro “l’insistenza nel non ascoltare i Sindacati di Polizia sulla manovra economica”, e soprattutto contro i numerosi impegni assunti dai rappresentanti del Governo e puntualmente rivelatisi “aria fritta” per gli Operatori del Settore sicurezza, penalizzati e bistrattati fino allo strenuo. E, puntualmente, il “lungo braccio” di quella che somiglia sempre di più ad una dittatura che tenta di imporsi in maniera sgangherata è intervenuto. Si è tentato infatti in tutti i modi di interferire con la manifestazione, cercando in tutti i modi di spostarla in Piazza Navona, per renderla meno visibile e meno efficace. Ma tutto è stato inutile… le giuste ragioni non si possono arginare! I Rappresentati del Coisp hanno tenuto la posizione e, dopo un tira e molla che non ha risparmiato attimi di tensione, la protesta si è svolta come previsto, davanti a Palazzo Madama, in una moltitudine di bandiere, striscioni e quant’altro, guidati dalle immancabili e famose sagome dei Poliziotti pugnalati alle spalle, simbolo dell’azione indomita del Coisp, che oramai sono divenute l’emblema del malcontento di tutti gli Appartenenti al Comparto. Presenti alcuni Rappresentanti del Senato, tutti rigorosamente d’opposizione.
“Non è più possibile continuare a mettere mano sempre e solo ai settori della vita pubblica relativi ai beni ed ai sevizi essenziali – afferma inferocito Maccari riferendosi alle nuove disposizioni della manovra – perché questo significa mettere mano nelle tasche e sulla pelle dei cittadini meno abbienti. Non è possibile ogni volta pensare di intervenire solo ed unicamente sulle categorie che racchiudono il maggior numero di italiani, perché, evviva Dio, quelli sono i cittadini meno abbienti!... ma il più delle volte sono i cittadini più onesti, e quelli che più si barcamenano in sacrifici vari per vivere dignitosamente. Tutti sappiamo bene quali siano i veri sprechi, le vere ruberie, le vere ‘antisocialità’ e le vere ingiustizie nel Paese, ma mai una volta che si intervenga su quelli! Un atteggiamento odioso ed insostenibile, che riguarda certamente gli Operatori della Sicurezza, Servitori dello Stato sempre e continuamente troppo penalizzati a costo di ledere significativamente il relativo diritto degli italiani, che garantisce loro di vivere in una Paese civile, e soprattutto nel quale ripresa economica e lavoro possano realizzarsi veramente, in piena libertà e legalità ed a vantaggio di tutti, e non solo in apparenza con fiumi di soldi che entrano nelle solite poche tasche”.
I Sindacati hanno così lamentato con forza non solo la mancanza di investimenti nel settore, ma addirittura i nuovi tagli previsti, affermando che “con organici ridotti e la prospettiva di ulteriori tagli ai fondi della missione statale sull’ordine e la sicurezza pubblica si abbasserà ulteriormente il livello di legalità e la manovra risulterà ancora più iniqua pesando oltre misura sulla parte onesta del Paese”. “Non possiamo accettare – avevano già unanimemente affermato i Rappresentanti dei Sindacati presenti alla protesta - che per le donne e gli uomini della sicurezza il blocco del contratto duri 5 anni dal 2010 al 31 dicembre 2014, che non vi siano risorse per la copertura delle specifiche indennità, che si continuino a rimandare gli impegni che questo Governo ha assunto come il riordino delle carriere del personale del comparto sicurezza e difesa”. “Non possiamo accettare – insiste ancora Maccari – di essere pugnalati alle spalle con la sfacciataggine di farlo passare per ‘necessario’. Appena ieri il Ministro Maroni ha
annunciato il suo obiettivo di ‘ridurre almeno del 20% l’immensa struttura del Viminale’, affrettandosi a spiegare che ciò significa ‘razionalizzare’ e ‘non certamente ridurre la sicurezza’. Caro Ministro, lei in realtà sa molto bene cosa significa razionalizzare, vero? Sa che ci vorrebbero ben altri interventi, ben altra programmazione e ben altro confronto con chi questo mestiere lo fa sul campo. Caro Ministro – conclude il segretario del Coisp – , proprio in occasione di questa ennesima assurda manovra economica, ci pensi bene, e rifletta davvero su ciò che la Polizia di Stato deve garantire ai cittadini e presto non riuscirà più a fare. Chieda alla sua coscienza cosa vorrebbe e si aspetterebbe da lei stesso e da tutti noi se fosse un normale cittadino, e poi trovi il coraggio di raccontare ancora altre balle. Ma, se quel coraggio crede che non lo potrebbe più trovare, allora faccia la sua parte per evitare questo ennesimo scempio. Faccia il suo dovere fino in fondo, ed assolva al compito che il Paese l’ha chiamato a svolgere difendendo veramente la sicurezza degli italiani”.

domenica 4 settembre 2011

COISP: Poliziotti in piazza contro la manovra economica

Anche i poliziotti della Regione Abruzzo scenderanno in piazza il giorno 5 settembre alle ore16,00 davanti al Senato, per una pubblica manifestazione di protesta contro l’iniqua manovra economica varata dal Governo.


Faranno parte della delegazione, i Segretari Provinciali ed alcuni componenti delle segreterie di L’Aquila, Pescara, Chieti e Teramo.


Si riporta il volantino sottoscritto dalle OO.SS. Nazionali: SIAP, SILP PER LA CGIL, COISP, ANFP.
Il perseverare nel non ascoltare i sindacati di polizia sulla manovra economica,mostra che il Governo non vuole affatto tagliare sui reali sprechi del settore pubblico, che invece avrebbe effetti benefici anche nella lotta alla corruzione vero costo della politica italiana, mentre preferisce come al solito tagliare sui servizi essenziali dello Stato.
La sicurezza è un diritto dei cittadini ed un dovere del Governo assicurarlo, che prescinde dai mercati e dalla crisi finanziaria, infatti disinvestire su di essa significa colpire la precondizione necessaria per la ripresa economica.
Con organici ridotti e la prospettiva di ulteriori tagli ai fondi della missione statale sull’ordine e la sicurezza pubblica, si abbasserà ulteriormente il livello di legalità e la manovra risulterà ancora più iniqua pesando oltre misura sulla parte onesta del Paese.
Non possiamo accettare che per le donne e gli uomini della sicurezza il blocco del contratto duri 5 anni dal 2010 al 31 dicembre 2014, né che non vi siano risorse per la copertura delle specifiche indennità, né che si continuino a rimandare gli impegni che questo Governo ha assunto come il riordino delle carriere del personale del comparto sicurezza e difesa.
Ci domandiamo quale credibilità sia rimasta a questa compagine governativa che non sa provvedere ai servitori dello Stato più esposti ed alla sicurezza dei cittadini per uscire dalla crisi.

Segreteria Regionale COISP Abruzzo

sabato 3 settembre 2011

Poliziotti in piazza contro la manovra economica il giorno 5 settembre alle ore16,00 davanti al Senato

I poliziotti delle scriventi sigle sindacali scendono ancora in piazza per una pubblica manifestazione di protesta contro l’iniqua manovra economica varata dal Governo.


Il perseverare nel non ascoltare i sindacati di polizia sulla manovra economica, mostra che il Governo non vuole affatto tagliare sui reali sprechi del settore pubblico, che invece avrebbe effetti benefici anche nella lotta alla corruzione vero costo della politica italiana, mentre preferisce come al solito tagliare sui servizi essenziali dello Stato.
La sicurezza è un diritto dei cittadini ed un dovere del Governo assicurarlo, che prescinde dai mercati e dalla crisi finanziaria, infatti disinvestire su di essa significa colpire la precondizione necessaria per la ripresa economica.
Con organici ridotti e la prospettiva di ulteriori tagli ai fondi della missione statale sull’ordine e la sicurezza pubblica, si abbasserà ulteriormente il livello di legalità e la manovra risulterà ancora più iniqua pesando oltre misura sulla parte onesta del Paese.
Non possiamo accettare che per le donne e gli uomini della sicurezza il blocco del contratto duri 5 anni dal 2010 al 31 dicembre 2014, né che non vi siano risorse per la copertura delle specifiche indennità, né che si continuino a rimandare gli impegni che questo Governo ha assunto come il riordino delle carriere del personale del comparto sicurezza e difesa.
Ci domandiamo quale credibilità sia rimasta a questa compagine governativa che non sa provvedere ai servitori dello Stato più esposti ed alla sicurezza dei cittadini per uscire dalla crisi.

Roma 3 settembre 2011

SIAP - SILP PER LA CGIL - COISP - ANFP


venerdì 2 settembre 2011

TOLLERANZA ZERO PER GLI EVASORI FISCALI - SOLO UNA LOTTA SENZA QUARTIERE PUO' DIMOSTRARE AGLI ITALIANI CHE SI VUOLE FARE SUL SERIO

Il Coisp ha richiesto da sempre che la lotta contro l'evasione fiscale sia intensificata e resa efficace. Oggi il Governo sembra, se non cambierà nuovamente idea, intenzionato a considerare questa piaga sociale un problema che affligge ed intacca il patrimonio dell'Italia e degli italiani. Ma per quale motivo si vorrebbero considerare evasori "seri" solo coloro che lo sono oltre la soglia dei 3 milioni di euro? In galera dovrebbero andarci tutti gli evasori fiscali, quelli totali come quelli parziali, perché chi evade fa del male a tutti noi, dichiara il Segretario Generale del Sindacato Indipendente di Polizia COISP Franco Maccari.
Prosegue Maccari: i Poliziotti e le Forze dell'Ordine forse si sentono ancora più colpiti da questa "franchigia" dell'evasione fiscale, perché fare sconti agli evasori è frutto di un malcostume ed una abitudine tutta italiana, ma santificarlo dentro ad una manovra economica è indegno di uno stato civile.
Dichiariamo guerra aperta agli evasori. Ma non solo ora e non solo per recuperare miliardi, ma per equità e giustizia verso coloro che pagano le tasse, non solo oggi ma da oggi in poi.
Nella serata inaugurale della Mostra del Cinema di Venezia il COISP era presente ed ha distribuito un volantino ai cittadini, che iniziava così: "La corruzione e l’evasione fiscale dilaga più che mai … ed i poliziotti, unico baluardo della legalità, vengono per questo continuamente pugnalati alle spalle!!
Oggi il Governo parla di lotta all'evasione, speriamo sia l'inizio di una presa di coscienza che riporti l'onestà e l'interesse della collettività al centro della politica. Sarebbe un miracolo, conclude ironicamente Maccari.

giovedì 1 settembre 2011

Il COISP sul Red Carpet alla 68^ Mostra del Cinema di Venezia

LE NOSTRE NUOVE SAGOME PUNTANO DIRETTAMENTE AL LEONE D’ORO.


“Lo scorso anno abbiamo conquistato il red carpet e le luci della ribalta nazionale con le nostre sagome pugnalate alle spalle a fare da controfigure d’eccezione al Festival del cinema di Venezia. Quest’anno puntiamo direttamente al Leone d’oro come attori protagonisti esordienti, perché mostreremo anche quelle nuove”!
Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, annuncia l’ennesima provocatoria ma pacifica dimostrazione del sindacato che il 31 agosto, giorno d’apertura della mostra del Cinema di Venezia, arriverà con le sagome, rinnovate, sul red carpet del Lido!
“La Polizia di Stato sta per cadere inerme sotto le coltellate di un Governo che si è trasformato in un giocoliere prodigio, di quelli che si vedono ai circhi lanciare i coltelli provando a non colpire il soggetto.
Solo che il Governo Berlusconi il gioco lo fa al contrario. Vince tra i ministri chi riesce a inferire più coltellate - continua Maccari -.
Ecco perché è importante che, pur nel rispetto delle manifestazioni culturali, il Coisp faccia sentire la sua voce laddove c’è anche gente sensibile pronta ad ascoltarla”.
“ Cosa c’entra il Coisp con il festival del cinema? – conclude Maccari – apparentemente nulla. Ma nella sostanza molto. Anche la cultura deve farsi portavoce di una necessità di sicurezza che la società ha e che non è più solo una questione di polizia. Soprattutto deve essere chiaro che per ogni poliziotto pugnalato alle spalle, per una Questura o altro Ufficio di Polizia senza risorse, c’è un pezzetto di sicurezza in meno per tutti”!



Pugnalati perché unico baluardo della legalità!
Alla 68° mostra del Cinema di Venezia sfilano
le “poliziotte”... COISP: NOI C’ERAVAMO!!




agenzie di stampa


VENEZIA: GALAN, CLOONEY? A ME MANCA IL CINISMO SPERO CHE I FILM ITALIANI SIANO I PIU' BELLI (ANSA) - VENEZIA, 31 AGO - ''Io sono un cattivo politico, perche' mi manca il cinismo''. Lo ha detto il ministro della Cultura Giancarlo Galan rispondendo ad una domanda sul film che George Clooney presenta quest'anno alla Mostra del Cinema, imperniato sulla corruzione e sulla macchina del fango in politica. Parlando dei film italiani, il ministro ha detto: ''ci aspettiamo siano alla pari con quelli internazionali: qui c'e' il meglio della produzione mondiale, qualche anno fa non era cosi'''. ''A me hanno detto che i nostri film sono belli, poi - ha aggiunto - bisogna vedere anche gli altri, spero e credo che quelli italiani siano piu' belli''. Avviandosi verso il red carpet della Mostra del Cinema Galan, accompagnato dalla moglie Sandra, si e' intrattenuto firmando alcuni autografi e lasciandosi fotografare con alcune ammiratrici. Nella strada fra l'hotel Excelsior il Palazzo del Cinema il ministro ha quindi incontrato la manifestazione del Coisp, il sindacato indipendente di polizia, che protesta contro i tagli sulla sicurezza esponendo diverse sagome di donne poliziotto pugnalate alle spalle. Il ministro ha scambiato alcune battute con uno degli agenti ed e' quindi entrato in zona red carpet. (ANSA). BE/MRS 31-AGO-11



LA NUOVA VENEZIA Poliziotti "pugnalati alle spalle": il Coisp protesta sul red carpet di Venezia. Sulla passerella inaugurale della Mostra del Cinema irrompe il sindacato di polizia: "Troppi tagli nel comparto sicurezza" - VENEZIA. "Ci hanno pugnalato alle spalle": è il titolo del "film" ironicamente pubblicizzato dal manifesto diffuso dal Coisp che alla Mostra del Cinema di Venezia ha portato, per l'inaugurazione, una sfilata di sagome di poliziotti con un coltello nella schiena. Il sindacato di polizia, la cui sigla significa Coordinamento per l'indipendenza sindacale delle forze di polizia, protesta contro la politica del governo definendo allo stato attuale la sicurezza ''merce di scambio'', la maggioranza ''ormai inesistente'', e i tagli indirizzati ''al Comparto Sicurezza''. ''A Venezia le sagome del Coisp inaugurano il Festival del Cinema - è scritto nel manifesto - la regia è del Coisp, la sceneggiatura simile ad una farsa scritta dal Governo. In tempi di crisi, edizione austera ma 'red carpet' ricco di star''. 31 agosto 2011


KATAWEB Venezia 68, poliziotti sul red carpet: "La manovra è una pugnalata alle spalle" - Prima protesta in occasione della passerella d'inaugurazione dell'edizione numero 68 della Mostra del Cinema di Venezia. I poliziotti del Coisp hanno messo in scena la protesta portando sul red carpet le sagome dei poliziotti con la scritta: "Ci hanno pugnalato alle spalle". Il riferimento è ai tagli sul comparto della sicurezza contenuti nella manovra..