mercoledì 30 giugno 2010

COISP: "Una firma per la sicurezza e la legalità"

Domani 1 luglio 2010 dalle ore 8 alle ore 13.00, presso tutti gli uffici della Polizia di Stato della Provincia, le Organizzazioni Sindacali di Polizia hanno organizzato una raccolta firme contro i tagli previsti dalla manovra al capitolo “sicurezza”.
L’iniziativa nell’intera provincia di L’Aquila, differentemente dal resto del paese, dove si svolgerà con banchetti nelle principali piazze d’Italia, sarà effettuata in forma dimessa, sia per l’inagibilità della maggior parte delle piazze del capoluogo, sia per non assottigliare il già esiguo numero di poliziotti impegnati giorno e notte a servizio della sicurezza dei cittadini.
La raccolta firme ha lo scopo di coinvolgere i cittadini nelle rivendicazioni delle OO.SS. e pressare il Governo affinché, in sede di conversione del decreto, possa accogliere le richieste delle forze di polizia, ridurre gli sprechi e ottenere maggiori risultati, ottimizzando le risorse in suo possesso sull’esempio di altri paesi europei.

I poliziotti e i rappresentanti del Comparto Sicurezza Vi chiederanno una firma:

CONTRO

● i tagli indiscriminati all’apparato ed agli stipendi (già ridicoli) di coloro che devono garantire sicurezza dei cittadini
● una manovra che colpisce il diritto alla sicurezza anziché tagliare gli sprechi e far pagare le tasse a tutti;
● la riduzione delle volanti e alla chiusura degli uffici di Polizia sul territorio.

PER:
· Aiutarci ad eliminare gli sprechi;
· Sostenerci nel mantenere un sistema che garantisca efficacemente la Vostra sicurezza;
· Per affermare la centralità dello Stato e della pari dignità di ogni cittadino ad avere sicurezza;
· La razionalizzazione del sistema, come avvenuto in altri Paesi europei affinché con le stesse risorse si possa garantire un risultato migliore.

L’Aquila, 30 giugno 2010
Le Segreterie Provinciali
Siulp – Sap – Coisp - Ugl P.di S - Silp Cgil - Siap

lunedì 28 giugno 2010

COISP: Mobilitiamoci tutti per non farci umiliare ora e per non subire un enorme ingiustizia domani!”.

ANCORA UNA VOLTA… CI HANNO PUGNALTO ALLE SPALLE!
Il COISP agli uomini e alle donne del Comparto Sicurezza: “Mobilitiamoci tutti per non farci umiliare ora e per non subire un enorme ingiustizia domani!”.
“Occorre la più alta forma di mobilitazione del comparto sicurezza in una fase delicata come quella che stiamo vivendo, nella quale i rapporti fra le rappresentanze sindacali ed il governo possono subire un momento di non ritorno”. Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp - il Sindacato Indipendente di Polizia - commenta la prevista nuova stangata che ricadrà sulla parte sana della Nazione quella che non ruba, non evade le tasse, stringe la cinghia e paga lo scotto di una politica governativa distante dalla società civile e più impegnata alla tutela delle lobbies e del capitale.
“Di fronte alle bugie governative - dice Franco Maccari - ed alle scellerate proposte tese a salvaguardare la “casta” e far pagare lo scotto della crisi su Forze di Polizia e operai non ci rimane che rivolgere un nuovo accorato appello ai colleghi delle Forze dell’Ordine perché si prenda coscienza del fatto che solo adesso si gioca la partita più importante, quella che mette in gioco la dignità professionale e la minima serenità lavorativa per i prossimi anni”. “Solo gente di pochi scrupoli - continua il leader del Coisp - può pensare di bloccare la progressione economica rispetto alla prosecuzione della carriera, tagliare sui tagli, tagliare su un contratto scaduto e dimenticare quello che deve essere rinnovato, cancellare il riordino delle carriere, comandarti di assicurare la giustizia e la sicurezza e mantenere all’asciutto portafogli e autovetture. In nome della ormai sperimentata ipocrisia di chi ci governa, incalza Maccari - chiediamo il sostegno di tutto il Comparto Sicurezza alla campagna di sensibilizzazione verso l’opinione pubblica e di denuncia contro l’attuale Governo “Ci hanno pugnalato alle spalle!” che promossa qualche anno fa dal Coisp su tutto il territorio nazionale è oggi certamente più attuale di quanto si possa pensare. Così conclude Franco Maccari: “Siamo fiduciosi del fatto che le nostre energie per aprire gli occhi ancora chiusi di quella parte di Poliziotti, Carabinieri, Finanzieri troppo legati all’idea di “istituzione materna e non matrigna” porteranno al massimo il livello di attenzione sugli scellerati provvedimenti governativi in tema di sicurezza”.

sabato 26 giugno 2010

COISP: BRUNETTA SMETTA DI CONTARE E ELIMINI LE AUTO BLU, TRASFERENDO I MEZZI ALLE FORZE DELL’ORDINE

“Sarebbe ora che il Ministro Brunetta smettesse di contare le auto blu e iniziasse a ridurle in maniera drastica, magari trasferendo gran parte di questo enorme parco mezzi alle Forze dell’Ordine, che ne hanno un disperato bisogno”. A sostenerlo è Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia, commentando i risultati del questionario del Ministro della Funzione Pubblica, secondo il quale in Italia ci sarebbero almeno 90 mila ‘auto blu’, che costano ai cittadini quasi 90 milioni di euro all’anno. “Le cifre – spiega Maccari – sono riferite ad appena il 26% delle amministrazioni locali che hanno risposto al questionario, quindi appaiono realistiche le stime delle associazioni dei consumatori che quantificano in almeno 500 mila le ‘auto blu’ in Italia, contro le 70 mila degli Stati Uniti, le 65 mila della Francia e le 50 mila della Germania”. “E’ vergognoso – continua Maccari – che lo Stato spenda decine di milioni di euro per scarrozzare politici, amministratori e burocrati, mentre le nostre vecchie Volanti spesso restano in autorimessa perché senza carburante o perché non ci sono i soldi per la manutenzione. E’ scandaloso – conclude il leader del COISP - che per affrontare la crisi finanziaria si taglino le risorse a chi deve garantire la sicurezza dei cittadini, mentre si continuano a garantire assurdi ‘status symbol’ – perché soprattutto di questo si tratta – a una casta che ha a cuore solo i propri privilegi anziché i diritti dei cittadini”. Ma è parimenti scandaloso per non dire altro, che il RESPONSABILE del dicastero di questa materia, abbia la faccia tosta di far passare un questionario quale azione di Suo merito! LUI è, funzionalmente, IL RESPONSABILE di questa materia e non dovrebbero servirgli questionari o panzane varie per fare il SUO lavoro! Se non se lo ricorda e se la memoria dei vari lacchè e plauditori a cottimo è
labile, vale la pena ricordarlo!
Buon Sindacato

giovedì 24 giugno 2010

COISP = Ancora una volta pugnalati alla spalle! Ci considerano carne da macello, ora alziamo la testa

“Dobbiamo prenderne atto… ancora una volta… ci hanno pugnalato alle spalle! Dobbiamo
prenderne atto… il nemico è questo Governo! A noi le colorazioni politiche non sono mai interessate, questo vuol dire indipendenza, dire le cose come stanno, poter dire che noi guardiamo ai fatti, e questi ci confermano che chi ci governa vuole metterci in ginocchio, vuole neutralizzare gli effetti del nostro operato per la sicurezza e la legalità. Siamo Servitori dello Stato, non schiavi! Siano razionali e ragionevoli, e pronti ai sacrifici, non bovinamente supini al potente di turno! Dobbiamo alzare la testa.
Dobbiamo saperci fare sentire! E’ ora di tornare nelle piazze, nelle strade, in ogni dove”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, chiama a raccolta le migliaia di iscritti al Sindacato Indipendente di Polizia, dando il via ad una massiccia campagna di protesta contro “l’insopportabile atteggiamento di prevaricazione, di ingiustizia, di inadempienza, di un Governo che vuole toglierci di mezzo perché rappresentiamo un ostacolo lungo la strada che porta a farsi i propri porci comodi”.
“Adesso basta! - tuona Maccari - Prima di proporci di continuare a tenere bloccati i nostri contratti e tanti altri deliri del genere – come il blocco degli automatismi e la sparizione dei soldi per il riordino, tanto per fare banali esempi -, che si ritorcono contro i semplici cittadini, i veri lavoratori, e chi, evviva Dio, rischia la vita per mettersi al servizio degli altri, si intervenga sulla schifosa melma che ormai invade i palazzi che contano rimpinguando le tasche di chi continua a chiedere sacrifici insostenibili!”.
Tutti pronti dunque, Segretari regionali, provinciali e Quadri sindacali, nonché tutti gli altri appartenenti al Coisp, per mettere in campo ogni iniziativa che sancisca la reazione del territorio alle “scelte scellerate con le quali ci si vuole calpestare, umiliare, mortificare”.
Presto le sagome degli uomini in divisa con un pugnale piantato nella schiena campeggeranno ovunque, “per ricordare a tutti – spiega Maccari – come veniamo considerati dal Governo… carne da macello. Meri strumenti da utilizzare per i propri spot elettorali, e da sacrificare per potersi prendere il merito dei risultati o per avere gli onori di essere quelli che depositano corone di fiori su tombe di eroi strumentalizzati durante cerimonie fasulle e ipocrite. Così trattano uomini e donne della Polizia di Stato, di cui non viene soddisfatta neppure la minima legittima aspettativa legata alla specificità del proprio lavoro. Ma noi non siamo questo – conclude il leader del Coisp -. E non consentiremo più ad alcuno di trattarci così”.
Buon Sindacato

mercoledì 23 giugno 2010

I POLIZIOTTI NON DEVONO ESSERE PUNITI

I POLIZIOTTI NON EVADONO IL FISCO
I POLIZIOTTI NON VANNO CON LE MINORENNI
I POLIZIOTTI NON SI FANNO COMPRARE LE CASE
I POLIZIOTTI, COME LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEGLI
ITALIANI, NON TEMONO CHE VENGANO INTERCETTATE LE LORO
CONVERSAZIONI TELEFONICHE
I POLIZIOTTI NON SI UNISCONO PER COSTITUIRE “CRICCHE”
FINALIZZATE A DEPREDARE LE FINANZE PUBBLICHE E QUINDI
ARRAFFARE I SOLDI DEGLI ITALIANI
I POLIZIOTTI VIVONO PER GARANTIRE IL RISPETTO DELLE LEGGI
DA PARTE DI TUTTI, E SPESSO ANCHE MUOIONO NEL
COMPIMENTO DEL LORO SERVIZIO
PER QUESTO I POLIZIOTTI NON DEVONO ESSERE PUNITI

Nel pomeriggio di ieri 22 giugno si è tenuto il previsto incontro tra i Sindacati di Polizia ed il Ministro dell’Interno Maroni, relativamente ai contenuti assolutamente penalizzanti nei confronti dei poliziotti del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica, in discussione al Senato per la sua conversione in legge.
Erano presenti anche il Sottosegretario Mantovano ed il nostro Capo della Polizia, Prefetto Manganelli con le rispettive e qualificate delegazioni.
Il Sindacato ha fortemente criticato le norme della predetta manovra finanziaria che sono finalizzate ad umiliare il personale della Polizia di Stato e che non potranno che avere riflessi negativi anche sulla Sicurezza di tutti i cittadini, evidenziando la necessità che in sede di conversione del citato decreto legge si provveda ad opportune modifiche che escludano i poliziotti dal congelamento dei contratti, dal blocco degli automatismi stipendiali, dal taglio delle risorse per le missioni estere, dal definanziamento delle risorse già stanziate per il riordino delle carriere, etc..
Il Ministro relativamente ai tagli lineari del 10% alle dotazioni finanziarie del ministero ha rappresentato che gli stessi sono inevitabili e riguardano tutti i ministeri. Ha quindi precisato di avere avuto assicurazioni circa l’esclusione dei tagli alle missioni estere (la questione che ad onor del vero ci interessava meno in quanto se il Governo non ci da i soldi, gli accompagnamenti degli stranieri espulsi può farseli da solo perché noi avremo forti mal di pancia e ce ne staremo a casa …), mentre relativamente alle norme che penalizzano direttamente e fortemente i poliziotti sotto l’aspetto economico, ha rappresentato e mostrato che sono stati predisposti degli emendamenti, sui quali comunque non ha potuto esprimere certezze di un loro accoglimento.
Abbiamo apprezzato la consueta cortesia del Ministro, ma è evidente che una sua eventuale impotenza a modificare quelle norme che vorrebbero far pagare al personale della Polizia di Stato un costo assolutamente non sopportabile e non comprensibile per una crisi economica da questo non causata neppure in minima parte (i poliziotti pagano le tasse fino all’ultimo centesimo e non godono di alcuno sconto né condono, né hanno lauti stipendi …) non potrà che costringere il COISP a fortissime ed eclatanti azioni di protesta e denuncia pubblica.
E siccome non c’è alcun segnale che possa indurci ad attendere fiduciosi (Maroni, con l’onestà intellettuale che gli abbiamo sempre riconosciuto, ha messo subito le mani avanti circa una possibile approvazione delle pretese dei Sindacati di Polizia) non è nostra intenzione attendere la conversione in legge di questa pazzesca manovra economica, ma la contrasteremo sin da subito.
Questo Governo, di fatto, vuole che ogni poliziotto paghi un costo altissimo per rimediare ai suoi sperperi, un costo anche di 7-10.000 euro in tre anni. Nessuno potrà rimanere a guardare!
Buon Sindacato

giovedì 17 giugno 2010

TERREMOTO: MANIFESTAZIONE L'AQUILA, RAMMARICO COISP

(ANSA) - L'AQUILA, 17 GIU - Rammarico del Coisp, sindacato indipendente di polizia, per l'epilogo che ha avuto la manifestazione di ieri all'Aquila, alla quale erano in servizio circa cento agenti di polizia e una cinquantina di Carabinieri. ''Mentre migliaia di persone sfilavano per le strade disastrate dell'Aquila - ha commentato il segretario generale del Coisp, Santo Li Calzi - una parte del corteo decideva di occupare l'autostrada. Il Coisp partecipava alla manifestazione per difendere i nostri stipendi decurtati dall'eventuale restituzione al 100%. Ora invece ci troviamo a commentare, purtroppo, cio' che come rappresentanti dei poliziotti non condividiamo e che mette in difficolta' i poliziotti che si trovano a doversi preoccupare, oltre che dei propri stipendi, anche di dover garantire il rispetto delle leggi''. (ANSA). HNZ 17-GIU-10 19:04 NNNN 1 R CRO S43 QBXA
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COISP: TASSE parla il Presidente CHIODI

Il Presidente della Regione Abruzzo Chiodi, nella veste di Commissario per la ricostruzione. Ha incontrato oggi la stampa per illustrare gli ultimi provvedimenti (annunciati) dal Governo in materia di “proroga e sospensione delle tasse”.
''Siamo tutti nella stessa barca, cittadini, istituzioni e imprese e ognuno ha un remo che deve usare''.
Cosi' il presidente di regione e commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi che oggi in conferenza stampa esprime soddisfazione per la grande, civile e apartitica manifestazione di ieri a L'Aquila organizzata dai comitati cittadini.
“Ho appena firmato l’intesa per la perimetrazione elaborata dal Sindaco dell’Aquila per quanto riguarda i CONSORZI. Con questa firma, dice il Commissario Chiodi, i Consorzi possono partire con i lavori”.
Sulla battaglia delle TASSE, vi è l’impegno del Governo a presentare un emendamento, già citato dal Sottosegretario Letta, per far si che la restituzione di quanto dovuto sia prevista con inizio dal 1 gennaio 2011 in almeno 60 rate. Il Commissario Chiodi ha tenuto a sottolineare la dicitura “almeno” 60 rate in quanto ciò e il preludio ad un ulteriore accordo sul “prolungamento dei tempi della restituzione”. Alla domanda dei giornalisti il Commissario conferma che lo spostamento della data dell’inizio della restituzione dal 1 gennaio prossimo è per TUTTI, mentre la proroga dell’ulteriore sospensione dei tributi è prevista SOLO per i lavoratori Autonomi e le Imprese con un fatturato inferiore a 200 mila euro. Il Costo previsto per tale operazione è di 100 milioni di euro, mentre il governo ha calcolato che lo spostamento della data della restituzione di quanto dovuto abbia un costo di 500 milioni di euro, per un costo totale della manovra di 600 milioni di euro.
Per quanto riguarda i MUTUI, si ricorda che la relativa sospensione è stata decisa dall'Associazione bancaria italiana (ABI) e che il Governo, unitamente alla Regione Abruzzo, si farà portavoce presso (Abi) per un’ulteriore rinvio del pagamento dei mutui.
Particolare soddisfazione – ha detto Chiodi – è per aver avuto dal Governo lo stanziamento di 800 milioni di euro da utilizzare per le esigenze del commercio e per pagare aziende ed alberghi che attendono di veder saldati i lori conti arretrati. In questo contesto si segnala che solo per quanto riguarda la sistemazione alberghiera o in strutture ricettive degli sfollati, il totale delle fatturazioni ad oggi ammonta a oltre 272 milioni di euro, la Regione Abruzzo ha avuto accrediti (dalla Protezione Civile ndr) di 180 milioni la Regione ha attinto dai propri fondi altre somme e pertanto il residuo da pagare ammonta a circa 70 milioni di euro.
Successivamente il Commissario ha illustrato i punti della nuova ordinanza la nr 3881 dell’11 giugno scorso di cui i punti salienti sono:
L’art 1 prevede per gli interventi di riparazione o ricostruzione dell’immobile adibito a prima casa o per l’acquisto di una nuova abitazione in sostituzione dell’abitazione principale distrutta un aumento di 50 mila euro del finanziamento agevolato, portandolo a 200mila euro.
L’art.2 prevede la proroga per il personale impegnato dal Ministero della Difesa negli interventi di soccorso e nelle attività per il superamento dell’emergenza terremoto in Abruzzo.
L’art. 3 prevede contributo di 5 milioni di euro per i Comuni per compensare i maggiori costi dovuti all’emergenza riguardo ai problemi idrici, inoltre sono riconosciute le spese sostenute dalla Gran Sasso Acque SpA per le operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione nelle fasi di prima emergenza, per un importo complessivo di oltre 900 mila euro.
L’art 4 prevede che il Sindaco del Comune dell’Aquila può stipulare 8 contratti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) per garantire la continuità nella gestione del Progetto C.A.S.E. e dei Map. I
L’art 5 tra i punti salienti prevede che i proprietari di edifici E, inagibili o distrutti dal terremoto, possono adottare la soluzione della sostituzione edilizia ovvero della ricostruzione delocalizzata e che il Comune può acquistare immobili distrutti o gravemente danneggiati inseriti nei piani di ricostruzione, nel limite massimo di 10 milioni di euro.

Gli art. 6,7 e 8 prevedono disposizioni che autorizzano i sindaci dei comuni del ‘cratere sismico’ a prorogare sino al 31 dicembre 2010 il termine dei contratti di collaborazione e a tempo determinato stipulati per l’emergenza Abruzzo con l’obiettivo di offrire assistenza alla popolazione e applicare le ordinanze di protezione civile in materia di riparazione e ricostruzione.
L’art. 9 prevede che per accedere al contributo di riparazione o ricostruzione di un immobile a uso non abitativo, di parti comuni di condomini o di un immobile non adibito ad abitazione principale, non è necessario che il proprietario - o titolare di diritto reale di godimento - sia residente in Abruzzo.
L’art. 10 prevede un contributo straordinario di 11 milioni di euro per i Comuni del cratere, per sostenere i maggiori costi affrontati o alle minori entrate registrate nello smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

E’ stato chiesto al Commissario Chiodi se sono in previsione aumenti dei contributi per i danni relativi agli immobili classificati “A” ma con danni superiori ai 10 mila euro, Chiodi ha escluso tale possibilità;

E stato chiesto come mai il personale delle Forze dell’Ordine impegnato negli interventi legati all’emergenza sisma siano stati esclusi dalla proroga, il Presidente ha risposto che non sono stati previsti ma non è escluso che si possa intervenire con successiva ordinanza.

Santino Li Calzi

mercoledì 16 giugno 2010

Grossa mobilitazione dei cittadini aquilani ed il COISP c'era

Circa 20 mila persone per gli organizzatori (10.000 per la questura) anno partecepato alla mobilitazione cittadina in programma oggi alla Villa comunale per chiedere la sospensione dei contributi per tutti e la successiva restituzione con le stesse modalità degli abitanti delle REgioni Marche ed Umbria colpite dagli stessi eventi, oltre che lo sblocco dei fondi per la ricostruzione.
E L'Aquila si è riversata tutta in strada, unita come non mai. Con un unico obiettivo: far capire che la misura ormai è colma. Che c'è bisogno di soldi, di partire con la ricostruzione, di creare un futuro per quanti dalla notte del 6 aprile non hanno più un lavoro né opportunità di vita.L'Aquila ferita ha reagito ancora una volta, con quella forza che sa tirare fuori nei momenti più tragici. Giovani, anziani, bambini, rappresentanti politici (dal sindaco Cialente al presidente della Provincia Del Corvo) esponenti dell'imprenditoria e della chiesa (c'era monsignor D'Ercole), dei sindacati ed aanche il COISP - Sindacato Indipendente di POlizia - ha fatto la sua parte. Con lo slogan "con i nostri stipendi dobbiamo ricostruire i nostri centri e far ripartire l'economia" anche i poliziotti del COISP hanno contribuito a tenere alta l'attenzione sul problema delle tasse e la proroga parziale che non ha accontentato praticamente nessuno.


Unico rammarico per il fuori programma dell'occupazione sell'Autostrada A24, che costringono il COISP a diramare il seguente comunicato:

"rammarico del COISP - Sindacato Indipendente di Polizia - per l'epilogo che ha avuto la bellissima manifestazione odierna. Mentre migliaia di persone sfilavano per le strada disastrate dell'Aquila, una parte del corteo decideva di occupare l'autostrada. Il COISP partecipava al corteo per difendere i nostri stipendi, decurtati pesantemente dall'eventuale restituzione al 100%. Ora ci troviamo invece a commentare un'occapazioneche non condividiamo e che mette in difficoltà i poliziotti che si trovano a doversi preoccupare oltre che dei propri stipendi anche di garantire il rispetto della Legge.
Buon Sindacato
COISP L'Aquila

lunedì 14 giugno 2010

L'Aquila Manifestazione cittadina del 16 giugno il COISP ci sarà

Il COISP – Sindacato Indipendente di Polizia –ha partecipato oggi all’assemblea cittadina in P.zza Duomo ed al successivo Consiglio Provinciale. In vista della manifestazione del 16 giugno prossimo il COISP da il proprio convinto sostegno a tale iniziativa condividendo l’esigenza di prevedere un’ulteriore “sospensione dei versamenti tributari e contributivi” e della successiva “revisione delle modalità di restituzione”.
Lo slogan del COISP sarà:
“CON I NOSTRI STIPENDI DOBBIAMO RICOSTRUIRE LE NOSTRE CITTA’ E FAR RIPARTIRE LA NOSTRA ECONOMIA”.
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giovedì 10 giugno 2010

Dichiarazioni di Berlusconi sull'Abruzzo. Il COISP: "Basta deliri"

“Ove mai ci fosse in Abruzzo, come in ogni altro posto d’Italia e del mondo, qualche ‘mente fragile’ che possa rappresentare un qualunque pericolo per sè stesso e per gli altri, ci penserebbero i rappresentanti delle Forze dell’ordine a garantire la sicurezza. Proprio come hanno imparato a fare quotidianamente con coloro i quali hanno dimostrato chiari segni di squilibrio, magari continuando a fare affermazioni senza senso che rappresentano solo assurde provocazioni lanciate per difendere gli interessi unicamente propri e dei propri amici”.
E’ un indignato Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, che commenta quelle che definisce “parole oltraggiose” riferendosi alle frasi del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi riportate dagli organi d’informazione nell’ambito della 60^ assemblea nazionale di Federalberghi. Il premier, facendo riferimento alle recenti vicende giudiziarie sul mancato allarme per il terremoto, ha rivelato di aver “detto agli uomini della Protezione civile di non andare in Abruzzo o almeno di farlo senza insegne o senza rendersi riconoscibili” perchè dopo l’apertura di quel fascicolo “rischi che qualcuno che magari ha avuto dei familiari morti sotto le macerie e con una mente fragile, gli spari in testa”.
“In effetti ci stupisce, come al solito, la straordinaria abilità del nostro primo ministro. In un colpo solo – aggiunge il leader del Coisp - ha calpestato allegramente e coperto di escrementi prima di tutto gli Abruzzesi e, in particolare, i terremotati, che per il dolore subìto hanno forse rischiato davvero di impazzire, dimostrando poi invece una forza, un coraggio, un senso del rispetto e della gratitudine, e soprattutto una dignità sconosciuta a chi tiene il timone del Paese; poi l’autorità ed i sistemi giudiziari ‘planetari’, dal momento che ha diramato forte e chiaro un messaggio a tutto il mondo, del tipo ‘le indagini che svolgono magistrati e Polizia giudiziaria sono un’istigazione alla violenza. Meglio sorvolare sulle malefatte e sui crimini che possono essere stati commessi, sennò la gente si incazza!’; ultimi, e non ultimi, tutti gli uomini e le donne della Forze di Polizia, che chiaramente secondo il presidente del consiglio non sono in grado di garantire la sicurezza della gente, come ampiamente dimostrato dalle geniali azioni messe in campo dal suo governo per togliere loro le risorse necessarie per lavorare ed affiancargli le più sicure e professionali ronde!”.
“La verità – incalza Maccari – è che non è più possibile tollerare ciò che questo Governo continua quotidianamente ad esprimere. Si accende la tv, si ascolta la radio, si leggono i giornali o si partecipa ad un evento istituzionale o politico e pare di assistere ad una volgare commedia dell’assurdo. Bisogna che il premier e la maggior parte dei suoi ministri e più stretti collaboratori si rendano conto di non poter aprire la bocca e dare fiato ad ogni stranezza che passa nelle loro menti assillate da pensieri incauti. Non è possibile continuare a fare e dire tutto ciò che li aggrada fregandosene della dignità, della libertà, del rispetto e dell’intelligenza degli italiani. A Berlusconi possiamo dire solo una cosa - conclude il Segretario -, ai cittadini abruzzesi, ai magistrati ed agli uomini e donne in divisa di quella regione, e soprattutto ai terremotati, lui non ha proprio più nulla da dire. Piuttosto ha da prendere da loro una grande lezione di onestà, di nobiltà e di stile!”.

martedì 8 giugno 2010

COISP su visita NIAF a L'Aquila

C’era anche il COISP – Sindacato Indipendente di Polizia – lunedì 7 giugno u.s. presso il Polo universitario di Coppito per ringraziare la delegazione Americana della “National Italian American Foudation”, alla cui prestigiosa guida vi è l’Italo-Americano di origini abruzzesi Joseph Del Raso, per gli interventi effettuati a favore delle popolazioni colpite dal sisma.
Gli enormi interventi a favore degli studenti universitari della Città dell’Aquila non possono che renderci felici nella veste di genitori di studenti ed anche le affermazioni della responsabile degli affari culturali dell’Ambasciata Americana in Italia, Dr.ssa Federica Menichelli, che ha tenuto a sottolineare che il Dipartimento di Stato Americano, unitamente a vari Istituzioni tra cui appunto la “NIAF” hanno finora raccolto 4 milioni di euro che sono stati utilizzati per varie iniziative a sostegno dell’Università.
Unitamente alle felicitazioni per quanto fatto il COISP, quale rappresentante degli interessi dei poliziotti aquilani, non ha potuto però nascondere ai rappresentanti della “NIAF”, il grande rammarico di tutti quei poliziotti a cui, i vertici della Polizia di Stato, avevano annunciato che proprio l’Associazione degli italo-americani si erano dichiarati disponibili a finanziare la costruzione di una cittadella della Polizia, in cui avrebbero trovato alloggio i colleghi che avevano perso l’abitazione a causa del sisma. Per tale progetto infatti la Questura aquilana era riuscita ad avere la concessione da parte del Comune dell’Aquila di un terreno di circa 20.000 mq. –
Di quanto sopra è stato chiesto conto al Presidente della “NIAF”, dr. Del Raso, il quale si è detto dispiaciuto dell’accaduto, ha ricordato che inizialmente, subito dopo l’evento sismico vi era stata una richiesta di intervento a favore della Polizia dell’Aquila, ma di non aver più saputo nulla di questo progetto.
Il COISP, conscio delle lungaggini amministrative e burocratiche del nostro Dipartimento, non ha mai creduto che tale progetto potesse essere realizzato (ed i fatti poi lo hanno purtroppo dimostrato). Tale progetto che sarebbe stato realizzato a favore dei poliziotti aquilani avrebbe costituito comunque un beneficio per tutta la Città in quanto circa sessanta abitazioni del progetto CASE, attualmente occupate dai poliziotti che hanno perso l’abitazione, sarebbero andate a beneficio di altri cittadini.
Visto l’esito della vicenda il COISP chiederà nei prossimi giorni delucidazioni sull’intera vicenda ai vertici della Polizia, in quanto nessuno può pensare di prendere in giro i poliziotti aquilani soprattutto dopo la terribile esperienza vissuta. Troppe promesse sono state fatte ma purtroppo solo poche e di poca importanza sono state mantenute (Come ad esempio il riconoscimento di Sede disagiata).

venerdì 4 giugno 2010

INTERCETTAZIONI, IL COISP CONDIVIDE LA POSIZIONE DI FINI

“La difesa ostinata da parte del Governo del testo del ddl intercettazioni, che avrà certamente effetti disastrosi sulle indagini di polizia giudiziaria, dimostra che al di là delle dichiarazioni d’intenti il vero interesse è quello di massacrare le inchieste e neutralizzare Magistratura e Forze dell’Ordine sopprimendo di fatto uno strumento fondamentale nel contrasto alle attività criminose”. A sostenerlo è Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia. “Non è certo la privacy dei cittadini che il Governo vuole difendere – continua Maccari – ma si vuole affermare la possibilità di delinquere con garanzia di impunità, soprattutto a vantaggio di una classe politica corrotta e arrogante. Una classe politica che non può tollerare di essere beccata con le mani nella marmellata e soprattutto esposta al giudizio del cittadino. Per questo restiamo convinti che il ddl vada ritirato e si debba mantenere l’attuale legislazione in materia”. “Eppure – dice ancora il leader del COISP – abbiamo il sospetto che dietro al pubblico scontro politico tra maggioranza e opposizione si nasconda una privata convergenza di interessi: perché il controllo di legalità in fondo non piace a nessuno. Non ci illudiamo, quindi: il ddl verrà approvato. A questo punto bisogna salvare a tutti i costi il salvabile, e la linea del Piave è rappresentata dalle proposte del presidente della Camera Gianfranco Fini: lo stralcio della norma transitoria che al momento prevede l’applicabilità anche ai processi in corso; lo stralcio del limite dei 75 giorni per la durata massima delle intercettazioni; la questione dei cosiddetti reati spia. La posizione di Fini è condivisibile e rappresenta un limite invalicabile. Diversamente il Governo si assumerà la responsabilità di sancire la fine delle inchieste su corruzione, mafia, terrorismo, che spesso partono da elementi venuti alla luce in indagini su fatti diversi o reati secondari, come usura, estorsione, traffici illeciti. Se fossero in vigore le norme che limitano così pesantemente le intercettazioni telefoniche e ambientali – conclude Maccari - oggi sarebbero liberi boss del calibro di Riina e Provenzano e ci sarebbero centinaia di latitanti in libertà”.
Buon Sindacato